C’è una richiesta nuova che viene dalle persone, già
persone, non mi piace che le persone siano ridotte a consumatori. Insomma è consumatore
chi effettua il consumo, ovvero l'utilizzatore di beni e servizi prodotti dal
sistema economico. Secondo il diritto italiano è «la persona fisica che agisce
per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o
professionale eventualmente svolta» (Cfr. art. 3, c. 1 del Codice del consumo,
decreto legislativo emanato a norma della legge 29 luglio 2003 n. 229).
Invece le persone che incontro più che mai chiedono cibo
prodotto dalla terra e senza l’aggiunta di sostanze chimiche di sintesi, senza
significa che non desiderano che ci sia nessuna traccia, significa che non gli
interessa che le sostanze chimiche siano nei limiti imposti dalla legge. Non
vogliono che nei cibi che acquistano ci sia un residuo di prodotti chimici.
Le persone che incontro io desiderano acquistare cibo
prodotto dalla terra, dalla sostanza organica che finisce nella terra per
essere nutrimento per i tanti organismi che vivono nell’ecosistema definito
suolo e dall’acqua. Sole, escrementi di viventi, residui di viventi, terra e
acqua e nulla più.
Come professionista attraverso la mia iniziativa
Ortofarmacia sono interessato a questo segmento di mercato e quindi mi sono
specializzato nella tecnica di coltivazione di prodotti agricoli che usa per
produrre solo la natura.
Un indagine demoscopica rivela che al primo posto gli
italiani acquistano alimenti e cibi biologici (21,3%). Il biologico sempre piu'
presente sulle tavole italiane come è possibile prendere atto dai risultati
dell'indagine condotta dall'Osservatorio Bio-barometro di Inra-Demoskopea, su
un campione di alcune migliaia di persone.
Dalla ricerca e' emerso che le abitudini alimentari dell'italiano
si stanno modificando grazie all'introduzione dei prodotti biologici, preferiti
dal 70% degli intervistati.
Rappresentano una percentuale in crescita quelli che hanno assaggiato
almeno una volta questi prodotti, il 70% dichiara di essere rimasto soddisfatto
a tal punto da volerli adottare regolarmente, mentre, solo il restante 30% e' rimasto
deluso dal sapore. Ma non finisce qui. Prende sempre piu' piede la moda del
cibo biologico anche sulle mense scolastiche di molte regioni italiane.
Al momento della ricerca erano tredici quelle che hanno fatto
ricorso ai prodotti "naturali", quali Piemonte, Emilia Romagna,
Toscana, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lazio,
Lombardia, Puglia, Sicilia, Calabria e Marche, secondo quanto appurato da
Legambiente in collaborazione con l'Associazione italiana agricoltura biologica,
l'Aiab.
Sempre secondo la ricerca, in poco piu' di 10 anni, la superficie
coltivata biologicamente e' passata da 5.000 a 1 milione di ettari, mentre, le
aziende del settore da 600 sono divenute oltre 50mila.
Come se non bastasse, attualmente l'Italia detiene ben il 30%
del prodotto biologico totale europeo, mentre, sul territorio sono presenti
ormai piu' di 100 ristoranti specializzati nella cucina biologica, senza
contare i punti vendita ortofrutticoli biologici che crescono a vista d'occhio.
La notizia piu' positiva riguarda, pero', l'occupazione visto che da pochi anni
a questa parte la richiesta sempre maggiore di manodopera ha permesso di incrementare
il numero degli addetti al settore del 20%.
Ma chi e' il bioconsumatore tipo? A quanto pare e' giovane, 25-45
anni, del Nord Italia, ha una buona cultura ed un reddito medio-alto.
A causa di questo apprezzamento, ultimamente, si moltiplicano
gli studi relativi ai prodotti biologici, che oltre ad essere privi di residui
chimici, risultano essere piu' ricchi, piu' digeribili e piu' bilanciati dal
punto di vista nutrizionale, grazie alle particolari lavorazioni.
Bibliografia:
Il biologico sempre piu' presente sulle tavole italiane http://www.piazzasalute.it/at/view.php?cs=ps1&at=110202&cod=1508
EFSA Sostanze chimiche negli alimenti http://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/chemicalsinfood
Gastroenterologia: mettersi a tavola con le idee chiare http://m.medicina33.com/articolo-301-Gastroenterologia-mettersi-a-tavola-con-le-idee-chiare.html
Serena Bonomi, Riscoperta dell’olfatto: il marketing
olfattivo come variabile strategica in un negozio di vicinato http://www.fragrance-designer.com/wp-content/uploads/downloads/TESI%20Serena%20Bonomi%202011.pdf
Nessun commento:
Posta un commento