CARTA
DI GALATINA
Salvaguardare
il futuro del Salento
ed il diritto delle generazioni future
ed il diritto delle generazioni future
a
vivere in un contesto più sano, equo e
sostenibile
Presentazione
Da
alcuni mesi la preoccupazione degli operatori agricoli ed in
quest'ultimo periodo
l'attenzione dell'opinione pubblica del Salento sono rivolte in massima parte alla
problematica connessa al disseccamento rapido dei nostri olivi, causato dal diffondersi del
batterio da quarantena "Xylella fastidiosa".
l'attenzione dell'opinione pubblica del Salento sono rivolte in massima parte alla
problematica connessa al disseccamento rapido dei nostri olivi, causato dal diffondersi del
batterio da quarantena "Xylella fastidiosa".
In
un recente convegno organizzato dalla Confederazione Italiana
Agricoltori (CIA) a
Gallipoli è stato ribadito che la presenza di tali organismi nocivi è da mettere senz'altro in
relazione con i cambiamenti climatici ed in particolare modo con la globalizzazione che ha
accelerato l'introduzione di vegetali e prodotti vegetali da Paesi al di fuori dell'UE, senza
che evidentemente fossero messi in atto rigorosi controlli.
Gallipoli è stato ribadito che la presenza di tali organismi nocivi è da mettere senz'altro in
relazione con i cambiamenti climatici ed in particolare modo con la globalizzazione che ha
accelerato l'introduzione di vegetali e prodotti vegetali da Paesi al di fuori dell'UE, senza
che evidentemente fossero messi in atto rigorosi controlli.
D'altro
canto è
ormai
convinzione comune che la stessa globalizzazione possa portare ad
un mercato mondiale, dotato di un'inesauribile disponibilità di commodities agricole, dal
quale attingere indefinitamente e spesso a condizioni convenienti, nonostante le
speculazioni finanziarie e l'instabilità o volatilità dei prezzi.
un mercato mondiale, dotato di un'inesauribile disponibilità di commodities agricole, dal
quale attingere indefinitamente e spesso a condizioni convenienti, nonostante le
speculazioni finanziarie e l'instabilità o volatilità dei prezzi.
Contestualmente
i nostri agricoltori hanno dovuto invece sostenere costi di
produzione
sempre più elevati e sempre meno competitivi rispetto a quei prezzi.
sempre più elevati e sempre meno competitivi rispetto a quei prezzi.
In
questa situazione la nostra agricoltura ha finito per essere
ingiustamente considerata
trascurabile e destinata ad un triste futuro.
trascurabile e destinata ad un triste futuro.
Dopo
il grande balzo produttivo del secolo scorso alla fine del secondo
conflitto mondiale
ulteriori incrementi produttivi unitari vengono oggi auspicati per garantire l'indispensabile
sicurezza alimentare in tutto il pianeta, così come opportunamente evidenziato dal tema
dell'Expo 2015: nutrire il pianeta, energia per la vita.
ulteriori incrementi produttivi unitari vengono oggi auspicati per garantire l'indispensabile
sicurezza alimentare in tutto il pianeta, così come opportunamente evidenziato dal tema
dell'Expo 2015: nutrire il pianeta, energia per la vita.
Secondo
le stime della FAO nel 2050 la popolazione mondiale supererà i nove
miliardi,
rispetto agli attuali 7,3 miliardi e per soddisfare la domanda di cibo, la produzione agricola
destinata a usi alimentari dovrà aumentare del 70% rispetto a quella attuale.
rispetto agli attuali 7,3 miliardi e per soddisfare la domanda di cibo, la produzione agricola
destinata a usi alimentari dovrà aumentare del 70% rispetto a quella attuale.
Molto
dipenderà proprio dallo
sviluppo che potrà scaturire dalla ricerca scientifica
superando gli attuali limiti produttivi della biosfera razionalmente gestita e tutelata
dall'agricoltura.
superando gli attuali limiti produttivi della biosfera razionalmente gestita e tutelata
dall'agricoltura.
In
questo contesto si inquadra lo stato generale di crisi
dell'agricoltura
salentina che
sconta anche alcune decisioni che l'Unione Europea ha adottato nella precedente riforma
della PAC, come l'erogazione degli aiuti diretti del primo pilastro in misura disaccoppiata
dalla produzione, che ha incentivato di fatto lo stato di abbandono della maggior parte dei
nostri oliveti (secondo alcuni studiosi una concausa della diffusione del batterio Xylella
fastidiosa associato al complesso del disseccamento rapido dell'olivo), in assenza di un
equo reddito per i produttori.
sconta anche alcune decisioni che l'Unione Europea ha adottato nella precedente riforma
della PAC, come l'erogazione degli aiuti diretti del primo pilastro in misura disaccoppiata
dalla produzione, che ha incentivato di fatto lo stato di abbandono della maggior parte dei
nostri oliveti (secondo alcuni studiosi una concausa della diffusione del batterio Xylella
fastidiosa associato al complesso del disseccamento rapido dell'olivo), in assenza di un
equo reddito per i produttori.
Diviene
fondamentale, quindi, sensibilizzare
le Istituzioni, i produttori e le loro
organizzazioni a definire scelte strategiche comuni per il futuro dell'agricoltura salentina ed
iniziare ad immaginare un nuovo modello di sviluppo del territorio che tenga conto della
presenza ormai endemica del batterio Xylella fastidiosa, con il quale dobbiamo convivere
nella speranza di contenerlo.
organizzazioni a definire scelte strategiche comuni per il futuro dell'agricoltura salentina ed
iniziare ad immaginare un nuovo modello di sviluppo del territorio che tenga conto della
presenza ormai endemica del batterio Xylella fastidiosa, con il quale dobbiamo convivere
nella speranza di contenerlo.
Sottoscrivendo
questa Carta di Galatina
i
cittadini e i produttori agricoli salentini, unitamente alle
Istituzioni regionali e
locali, sia pubbliche che private, assumono impegni precisi nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano, anche per le generazioni future, da un lato la tutela
del territorio e il diritto al cibo e dall'altro un equo reddito ai produttori agricoli.
locali, sia pubbliche che private, assumono impegni precisi nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano, anche per le generazioni future, da un lato la tutela
del territorio e il diritto al cibo e dall'altro un equo reddito ai produttori agricoli.
Questo
perché la
crescita
sociale ed economica
di un territorio
non può
che essere
il risultato della convinta adesione
della popolazione
e della
necessità di collaborazione
fra i
vari soggetti interessati.
Noi
crediamo che:
- l'attività agricola sia fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari ma
anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteggere l'ambiente e il territorio
e conservare la biodiversità; - la conoscenza e la pratica dei modi di produrre, sia tradizionali che avanzati, è
essenziale per l'efficienza del sistema agricolo, dall'agricoltura familiare fino a quella
industriale; - c'è sicurezza alimentare quando tutte le persone in ogni momento hanno accesso
fisico, sociale ed economico ad un cibo sufficiente, sano e nutriente, che risponda alle
esigenze alimentari per una vita attiva e sana; - le risorse del territorio salentino vadano gestite in modo equo, razionale ed efficiente e
non possano essere utilizzate in contrasto con i fabbisogni e le aspettative della
popolazione locale, anche al fine di preservarle per le generazioni future.
2
Noi
siamo consapevoli che la PAC:
- rispetto agli obiettivi prefissati in attuazione del Trattato di Roma, ha di fatto cambiato
l'originaria impostazione, riducendo le produzioni agricole e rendendo precari i redditi
degli agricoltori.
Noi
siamo consapevoli delle attuali "problematiche"
dell'agricoltura salentina che:
- è investita da un crescente antagonismo di istanze ambienta liste (vedi Xylella), convinte di dover essere comunque prioritarie, anche nei confronti delle indispensabili
produzioni alimentari; - è soggetta ad una continua e irreversibile perdita di terreni coltivabili, anche a
seguito della deleteria polverizzazione delle proprietà fondiarie, che divengono tanto
piccole da non offrire sufficiente lavoro e reddito; - è soggetta al rischio di perdita della sua identità a causa di norme che non tutelano la
conservazione del paesaggio agricolo; - le nostre produzioni agricole, che hanno da tempo conquistato una grande rinomanza
sui mercati mondiali per le loro qualità, legate a specifiche selezioni, alle particolari
tecniche colturali e alle caratteristiche ambientali del territorio salentino, subiscono contraffazioni e frodi; - è in crisi costante di produzione, mentre è auspicabile che debba contribuire alla
sicurezza alimentare, a seguito degli allarmi ripetutamente sollevati dalla FAO, attraverso l'incremento della produttività delle aziende agricole; - non tutti gli alimenti elaborati ed esportati dalle nostre filiere alimentari specificano in
etichetta l'origine territoriale dei prodotti primari usati e che il libero gioco delle parti fra i
singoli anelli delle multiformi catene alimentari tende a mettere in difficoltà gli agricoltori pagando loro prezzi inadeguati ai costi di produzione.
Noi
siamo consapevoli delle sfide con le quali dovrà cimentarsi
l'agricoltura
salentina nei prossimi anni, tenuto conto che:
salentina nei prossimi anni, tenuto conto che:
per
il suo rilancio sono indispensabili
il ricambio generazionale, la ricerca e
l'innovazione, la formazione (alternanza scuola-lavoro), la produttività, la sostenibilità
economica, ambientale e sociale, i nuovi modelli di organizzazione economica dei
produttori sia nella fase primaria che in quella di trasformazione dei prodotti agricoli,
l'internazionalizzazione, l'utilizzazione delle bioenergie rinnovabili, la diversificazione in
attività non agricole, l'accesso al credito;
l'innovazione, la formazione (alternanza scuola-lavoro), la produttività, la sostenibilità
economica, ambientale e sociale, i nuovi modelli di organizzazione economica dei
produttori sia nella fase primaria che in quella di trasformazione dei prodotti agricoli,
l'internazionalizzazione, l'utilizzazione delle bioenergie rinnovabili, la diversificazione in
attività non agricole, l'accesso al credito;
3
-
il vero tema dell'agricoltura salentina riguarda comunque
l'organizzazione per
imporsi sui mercati internazionali.
imporsi sui mercati internazionali.
Occorre
pertanto:
-
fare sistema e creare stretti collegamenti tra ricerca scientifica,
imprese, finanza ed
Istituzioni, così da assecondare più efficacemente l'innovazione, indispensabile per la
valorizzazione e competitività del settore agricolo sui mercati internazionali.
Istituzioni, così da assecondare più efficacemente l'innovazione, indispensabile per la
valorizzazione e competitività del settore agricolo sui mercati internazionali.
In
guanto membri della Società civile, noi ci impegniamo a:
- far sentire la nostra voce a tutti i livelli decisionali, al fine di determinare progetti per un
futuro più equo e sostenibile del territorio salentino;
- rappresentare le istanze della Società civile nei dibattiti e nei processi di formazione
delle politiche pubbliche;
- promuovere l'educazione alimentare e ambientale perché vi sia una consapevolezza
complessiva della loro importanza;
- individuare e denunciare le principali criticità che impediscono la donazione degli
alimenti invenduti per poi impegnarci attivamente al fine di recuperare e ridistribuire le eccedenze;
- promuovere strumenti che difendano e sostengano il reddito degli agricoltori, implementando l'organizzazione e la cooperazione, anche fra piccoli produttori;
- valorizzare i piccoli produttori salentini come protagonisti di una forma avanzata di
sviluppo e promuovere le relazioni dirette fra produttori, consumatori e territorio di
origine.
In
guanto produttori agricoli, noi ci impegniamo a:
- investire nella ricerca promuovendo una maggiore condivisione dei risultati e
sviluppandola nell'interesse della collettività, senza contrapposizione tra pubblico e
privato;
- promuovere la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento al fine di
preservare la biodiversità e il benessere degli animali;
- migliorare la produzione, la conservazione e la logistica, in modo da evitare (o
eliminare) la contaminazione e da minimizzare lo spreco, anche dell'acqua, in tutte le
fasi della filiera produttiva;
- produrre e commercializzare alimenti sani e sicuri, informando i consumatori su
contenuti nutrizionali, impatti ambientali e implicazioni sociali del prodotto;
4
- promuovere adeguate tecniche di imballaggio che permettano di ridurre rifiuti e
facilitino
lo smaltimento e il recupero dei materiali usati;
- promuovere innovazioni che informino i consumatori su tempi di consumo compatibili
con la natura, qualità e modalità di conservazione degli alimenti; - riconoscere il contributo positivo della cooperazione e degli accordi strutturali sulla
filiera, specialmente quella alimentare, tra agricoltori, produttori e distributori, per una
più efficace previsione della domanda; - contribuire agli obiettivi dello sviluppo sostenibile sia attraverso l'innovazione dei
processi, dei prodotti e dei servizi sia attraverso l'adozione e l'adempimento di codici di
responsabilità sociale.
In
guanto rappresentanti delle Istituzioni.
noi ci impegniamo a:
- difendere l'agricoltura al fine di preservare una ricchezza formidabile che tutti i Paesi
cercano di sviluppare, valorizzare e utilizzare per far crescere la propria economia e per
il miglioramento della qualità della vita; - adottare misure normative per garantire e rendere effettivo il diritto al cibo e la sovranità
alimentare; - rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo, per regolamentare gli
investimenti sulle risorse naturali, tutelando le popolazioni salentine; - considerare il cibo un patrimonio culturale e in quanto tale difenderlo da contraffazioni e
frodi, proteggerlo da inganni e pratiche commerciali scorrette, valorizzarne origine e
originalità con processi normativi trasparenti; - sostenere e diffondere la cultura della sana alimentazione come strumento di salute
globale; - lavorare alla realizzazione di una struttura regionale che raccolga le attività di
informazione e analisi dei reati che interessano la filiera agro-alimentare e che rafforzi
la cooperazione per il contrasto degli illeciti; - aumentare le risorse destinate alla ricerca, al trasferimento dei suoi esiti, alla
formazione e alla comunicazione; - introdurre o rafforzare nelle scuole e nelle mense scolastiche della regione i programmi
di educazione alimentare, fisica e ambientale come strumenti di salute e prevenzione,
favorendo anche il consumo di prodotti tipici locali; - sviluppare misure e politiche nel sistema sanitario regionale che promuovano diete
sane e sostenibili e riducano il disequilibrio alimentare, favorendo anche il consumo di
prodotti tipici locali;
5
- creare strumenti di sostegno in favore delle fasce più deboli della popolazione, anche
attraverso il coordinamento tra gli attori che operano nel settore del recupero e della
distribuzione gratuita delle eccedenze alimentari.
Noi
cittadini. produttori agricoli e rappresentanti delle Istituzioni
siamo. infine.
convinti che
convinti che
ciascuno
di noi dovrà, comunque, essere
consapevole delle proprie responsabilità,
a
cominciare dalle scelte strategiche che opereremo anche per rispetto delle future
generazioni, le quali non mancheranno di giudicare criticamente, con il distacco dell'analisi
storica, la coerenza delle nostre azioni rispetto agli obiettivi prefissati.
cominciare dalle scelte strategiche che opereremo anche per rispetto delle future
generazioni, le quali non mancheranno di giudicare criticamente, con il distacco dell'analisi
storica, la coerenza delle nostre azioni rispetto agli obiettivi prefissati.
Galatina,
29 giugno 2015
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