lunedì 18 novembre 2024

Convinzioni Surreali


 Convinzioni Surreali

Le convinzioni possono trasformarsi in motivazioni tanto forti da portare un individuo a compiere atti di pura follia, come un pinguino che, un giorno, decide di diventare arciere, sfidando ogni legge della natura e della fisica. Magari per protestare contro l’imperversare del caldo estivo in Antartide, dove le stagioni sono solo uno scherzo della geografia. "Basta ghiaccio!" dice, e scocca la prima freccia verso un iceberg, come se fosse la cosa più sensata del mondo.

Prendiamo ad esempio una volta in cui un uomo si presentò a una conferenza sul cambiamento climatico indossando un impermeabile fatto interamente di foglie secche. Non si trattava di una semplice dichiarazione estetica, ma di un atto ideologico profondo, una protesta contro l’umidità atmosferica, una rivendicazione della purezza dell’essere asciutti. Certo, nessuno gli chiese mai come facesse a respirare, ma la sua visione del mondo sembrava un’eco lontana di qualche filosofia buddista rivisitata dai Vichinghi.

Eppure, non è sempre necessario andare così lontano. Ci sono persone che credono che la pizza sia un alimento da consumare solo alle 17:47 del pomeriggio, per una questione astrolinguistica: il formaggio si fonde meglio durante l’ora in cui la Terra è inclinata a 23,5 gradi verso il Sole. Una convinzione che li ha spinti a pubblicare un manifesto con la scritta “Il futuro della pizza è alle 17:47, o niente”.

Poi ci sono i cosiddetti “anti-montanisti”, coloro che sostengono che le montagne siano in realtà un complotto architettato da un'antica civiltà aliena per distrarre l’umanità dalla vera natura della Terra: piatta, ma con un piccolo buco in mezzo dove si trova una base segreta di marziani, che ci osservano mentre discutiamo se le piante sentano o meno la musica.

E a proposito di marziani, esiste una corrente di pensiero che crede fermamente che il vero problema del nostro pianeta sia che non abbiamo mai davvero chiesto aiuto ai girasoli. “Potevano salvarci, ma non li abbiamo ascoltati”, dicono, guardando con disperazione quei fiori che, al massimo, si girano verso il sole e sbuffano.

Per fortuna, non tutti sono così estremi. Alcuni semplicemente affermano che la verità si trova nel gelato alla menta, ma solo se lo mangi indossando un cappello a forma di iguana. Perché, come tutti sappiamo, un cappello giusto può cambiare tutto, anche la percezione dell’universo.


Antonio Bruno

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