sabato 16 novembre 2024

L’importanza della presenza dei Dottori Agronomi e Forestali nel contesto territoriale e normativo

 


Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno Consigliere Nazionale della Federazione Nazionale dei Dottori in Agraria e Forestali

Tema: L’importanza della presenza dei Dottori Agronomi e Forestali nel contesto territoriale e normativo

Intervistatore: Facendo riferimento al dibattito sul Piano Paesaggistico Territoriale che registra la lettera al Governatore Michele Emiliano dei presidenti degli Ordini degli Architetti di Bat, Brindisi, Lecce e Taranto Dott. Bruno, quale ruolo rivestono oggi i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali nella gestione del territorio?

Antonio Bruno: I Dottori Agronomi e i Dottori Forestali sono professionisti indispensabili per garantire una gestione del territorio equilibrata e sostenibile. Mentre i Dottori Agronomi si occupano principalmente della pianificazione agricola, della tutela delle risorse naturali e della sostenibilità dei sistemi produttivi, i Dottori Forestali apportano competenze specifiche nella gestione e conservazione delle foreste, nella lotta ai cambiamenti climatici e nella prevenzione del dissesto idrogeologico. Questa sinergia di competenze è cruciale per affrontare le sfide ambientali e territoriali che oggi richiedono un approccio integrato e multidisciplinare.


Intervistatore: In che modo la presenza di queste figure professionali può contribuire all’applicazione di normative come la L.R. 36/2023?

Antonio Bruno: Entrambi i profili, Agronomi e Forestali, offrono un contributo tecnico imprescindibile per tradurre le finalità delle leggi in interventi concreti e sostenibili. I Dottori Agronomi possono intervenire nella pianificazione delle risorse agricole e nella gestione delle filiere produttive, mentre i Dottori Forestali portano un focus sulle aree boschive, sulla biodiversità e sulla protezione del territorio contro fenomeni erosivi o incendi. Insieme, queste figure possono supportare le amministrazioni locali nella semplificazione delle procedure autorizzative e nell’elaborazione di piani territoriali che rispettino le peculiarità ecologiche e produttive di ogni area.


Intervistatore: Quali sono le principali criticità che affrontano Agronomi e Forestali, e come possono essere superate?

Antonio Bruno: Una difficoltà comune è la mancanza di coinvolgimento sistematico nei processi decisionali. Spesso, soprattutto in contesti normativi come la L.R. 36/2023, non viene pienamente valorizzato il nostro ruolo strategico. Per superare questo ostacolo, è necessario includere stabilmente i Dottori Agronomi e Forestali nei tavoli tecnici e nei processi di pianificazione, riconoscendoli come interlocutori privilegiati per la gestione integrata del territorio. Inoltre, la formazione continua e una maggiore sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica possono contribuire a rafforzare il nostro impatto positivo sulle politiche territoriali.


Intervistatore: Qual è il valore aggiunto della collaborazione tra Dottori Agronomi e Dottori Forestali?

Antonio Bruno: La collaborazione tra Dottori Agronomi e Dottori Forestali consente di affrontare le sfide territoriali in modo olistico. Ad esempio, nella gestione di un bacino idrografico, un Dottore Agronomo può pianificare l’utilizzo sostenibile delle risorse agricole, mentre un Dottore Forestale può occuparsi della conservazione delle aree boschive e della mitigazione del rischio idrogeologico. Questa sinergia garantisce soluzioni che tengano conto di tutti gli aspetti del territorio, favorendo un equilibrio tra sviluppo economico, tutela ambientale e resilienza climatica.


Intervistatore: Guardando al futuro, quali sono le priorità per Agronomi e Forestali nella gestione del territorio?

Antonio Bruno: Le priorità includono:

  1. Rigenerazione ambientale: Con interventi mirati a contrastare fenomeni di degrado come la desertificazione e il dissesto idrogeologico.
  2. Tutela e gestione delle foreste: Con strategie di prevenzione e recupero, soprattutto in un contesto di aumento degli incendi boschivi e degli eventi climatici estremi.
  3. Pianificazione integrata: Favorendo uno sviluppo rurale e urbano che sia rispettoso delle peculiarità ambientali e produttive.
  4. Mitigazione dei cambiamenti climatici: Con interventi concreti sul territorio, come la riforestazione, la gestione sostenibile delle risorse idriche e la promozione dell’agroecologia.

Intervistatore: Un messaggio conclusivo per istituzioni e cittadini?

Antonio Bruno: È fondamentale riconoscere il ruolo strategico dei Dottori Agronomi e Forestali nella pianificazione e gestione territoriale. La nostra professionalità non solo protegge il territorio, ma crea valore aggiunto per le comunità, migliorando la qualità della vita e garantendo la sostenibilità delle risorse naturali. Alle istituzioni chiediamo di promuovere un dialogo strutturato e continuativo con i nostri ordini professionali; ai cittadini voglio assicurare che il nostro impegno è rivolto a costruire un futuro più verde, resiliente e sostenibile per tutti.


Intervistatore: Grazie, Dott. Bruno, per averci offerto una panoramica così approfondita e stimolante.

Antonio Bruno: Grazie a voi per aver dato spazio a un tema così importante e attuale.

 

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