giovedì 14 novembre 2024

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla gestione dei ristori per la siccità in Puglia

 


Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla gestione dei ristori per la siccità in Puglia

Intervistatore: Dottor Bruno, la Regione Puglia ha recentemente stanziato oltre 143 milioni di euro per aiutare più di 5.000 aziende agricole colpite dalla siccità del 2022. Qual è il suo punto di vista su questo intervento?

Dott. Antonio Bruno: Questo stanziamento rappresenta una risposta significativa e necessaria a un fenomeno che sta diventando purtroppo sempre più frequente. La siccità ha prodotto danni importanti e prolungati sul nostro comparto agricolo e zootecnico, minando la produttività delle aziende e creando difficoltà per chi lavora quotidianamente nella terra. Questa somma rappresenta una vera e propria boccata d'ossigeno per le imprese che, con impegno, continuano a contribuire in modo rilevante alla ricchezza e all'occupazione della nostra regione.

Intervistatore: Come sono state distribuite queste risorse e quale è stato il processo di assegnazione?

Dott. Antonio Bruno: La Regione ha seguito un percorso ben definito, basato sull'istruttoria della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari e sul lavoro dei tecnici del dipartimento agricoltura, sviluppo rurale ed ambientale, per verificare l'effettiva entità dei danni subiti. Le imprese che hanno subito una riduzione della produzione lorda vendibile superiore al 30% possono beneficiare degli aiuti, calcolando le perdite su base triennale o quinquennale, a seconda dei casi. Questo processo di verifica ha richiesto la delimitazione precisa del territorio colpito e la raccolta di dati dai Servizi Territoriali, con sopralluoghi svolti in aree critiche come Lecce, Foggia, Taranto, Bari-BAT e Brindisi.

Intervistatore: La procedura è stata tempestiva?

Dott. Antonio Bruno: Sì, la Regione ha rispettato i termini previsti. La proposta di declaratoria dell'eccezionalità della siccità è stata inoltrata al Ministero dell'Agricoltura e il decreto di riconoscimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 gennaio 2023. Questo è stato un passo fondamentale, poiché ha permesso di avviare i procedimenti di ristoro per i Comuni e le imprese coinvolte.

Intervistatore: Ci sono dei Comuni in cui le imprese hanno ricevuto maggiori ristori rispetto ad altri?

Dott. Antonio Bruno: Esatto. Ci sono differenze significative, determinate in parte dalla gravità dei danni subiti e dalla distribuzione geografica delle colture colpite. A Cerignola, ad esempio, sono 594 le aziende che riceveranno oltre 14 milioni di euro. Ad Andria, 270 imprese riceveranno ristori per oltre 13 milioni. L'importo varia anche in base alla dimensione delle aziende, all'estensione dei terreni coltivati e alla media storica della produzione: ciò riflette la necessità di calibrare gli aiuti in modo mirato e proporzionato.

Intervistatore: Alcuni territori hanno ricevuto solo aiuti minimi, è così?

Dott. Antonio Bruno: Sì, vi sono casi in cui un'unica azienda per comune ha ottenuto somme molto basse. Ad esempio, a Lizzano nel Tarantino sono stati erogati quasi 97.000 euro, mentre a Bagnolo del Salento un’azienda ha ricevuto meno di 101 euro. Queste differenze dipendono dalle caratteristiche delle singole realtà aziendali e dal tipo di danni accertati.

Intervistatore: Qual è, secondo lei, il futuro dell’agricoltura in Puglia di fronte a eventi climatici sempre più estremi?

Dott. Antonio Bruno: L'agricoltura pugliese si trova davanti a una sfida complessa. È indispensabile lavorare su modelli di gestione più resilienti, magari attraverso un sistema di irrigazione avanzato e l’introduzione di colture più resistenti alla siccità. Serve un Ente pubblico che dia un supporto continuo, che affianchi queste misure straordinarie per garantire la sostenibilità a lungo termine del nostro comparto agricolo. La strada intrapresa con i ristori è senz’altro positiva, ma dobbiamo guardare ancora oltre, pensando a un’agricoltura che possa far fronte alle avversità future.

Intervistatore: Grazie, Dottor Bruno, per questa panoramica esaustiva.

Dott. Antonio Bruno: Grazie a lei. È sempre un piacere contribuire a informare su questioni così rilevanti per la nostra terra e per chi la coltiva con passione.

 

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