E’ solo grazie al Dottore Agronomo Antonio Guario che c’è la possibilità di combattere la lebbra dell’olivo
Grazie all’impegno del Dottore Agronomo Antonio Guario la Regione Puglia ha messo a disposizione dei proprietari degli oliveti del Salento un prodotto efficace contro la lebbra dell’olivo.
L’ha detto a chiare lettere il dott. Giampaolo Ronga Salentino d’adozione perché vive a Ruffano del Salento leccese e dipendente della BASF ovvero l’azienda che produce l’INSIGNIA che viene venduto a 76 Euro al chilo. Insomma con mezzo chilo ad ettaro e quindi con 38 Euro ecco che possiamo fare sino al 2 agosto 2011 un trattamento contro la lebbra.
Il seminario organizzato da Giuditta Cantoro
L’11 luglio 2011 alle 18.00 c’era anche il prof. Nigro dell’Università di Bari a Brindisi, Palazzo VIRGILIO corso Umberto I 149 (vicino Stazione FS) dove la componente del Consiglio dell’ADAF Lecce Dottore Agronomo Giuditta Cantoro con L'ANGA Brindisi (Giovani di Confagricoltura) insieme a Confagricoltura ed Oleopuglia ha organizzato un seminario su questo farmaco che può essere usato eccezionalmente su olivo di cui ho già scritto nei giorni scorsi http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2011/07/dal-4-luglio-al-2-agosto-e-possibile.html
Le infezioni di lebbra dell’olivo
Il prof. Nigro ha esposto i dati scientifici affermando che le infezioni primarie partono dal peduncolo della drupa ma vi sono anche delle infezioni secondarie all’equatore.
Infezioni sulle foglie dell’olivo
Gli spagnoli sostengono che la causa dell’essiccazione delle foglie sia da ascriversi a delle patotossine prodotte dai funghi invece la ricerca italiana ha accertato che i funghi sono in gradi di colonizzare le foglie. Fatto sta che è possibile rilevare una defogliazione dell’olivo colpito dalla lebbra.
L’olio d’oliva rosso
Le drupe attaccate danno un olio d’oliva di colore rosso dovuto ai conidi dei funghi. Basta il 5 – 10 % di infezione per avere un olio con acidità libera elevata.
Una micotossina pericolosa
Pare che i conidi producano una pericolosa micotossina che è bene sia allontanata dall’olio per la tossicità.
Gli agenti della lebbra
C’è il Colletotrichum Gleosporioides che è a bassa attività parassitaria e quindi poco aggressivo e con solo due ceppi il CG1 e il CG2. Poi c’è il pericoloso Colletotrichum acutatum una specie devastante ad altissima attività parassitaria e quindi molto aggressivo e con una elevata variabilità della popolazione.
Quali delle due specie è più presente nel sud della Provincia di Brindisi e nel nord della Provincia di Lecce?
Dai dati elaborati dal prof. Nigro il 70% dei funghi sono Colletotrichum acutatum ma sempre dai suoi studi ha potuto osservare una specie nuova che non ha le caratteristiche né del Colletotrichum acutatum né del Colletotrichum Gleosporioides. Questa nuova specie è altamente virulenta.
Attenti al terzo attore
C’è un primo attore che è la pianta, un secondo attore che è l’ambiente con il clima ma c’è un terzo attore che è il fungo a cui si deve porre la massima attenzione e che può spiegare la virulenza della malattia.
Come si manifesta la lebbra dell’olivo
Intanto c’è un appassimento delle mignole ovvero dei fiori dell’olivo. Noi non ce ne accorgiamo perché la fioritura dell’olivo è ricchissima di mignole e quindi le poche che sono appassite sfuggono alla nostra osservazione. Ci sono anche degli insetti che provocano l’appassimento ma se sono questi gli agenti allora basta scuotere un poco il fiore e questo si stacca finendo a terra, non si stacca invece se a determinare l’appassimento è stato il fungo.
La infezione latente nelle drupe appena formate
Nelle drupe appena formate abbiamo a questo punto una infezione latente che non da nessun sintomo ovvero noi non possiamo notare alcun segnoi esteriore che ci possa far pensare che la drupa sia infetta dalla lebbra.
I primi sintomi all’invaiatura
La lebbra manifesta i primi sintomi all’invaiatura con degli affossamenti. Ma qual’è l’esito?
Un possibile esito
Le drupe cadono dall’albero di olivo formando un letto di olive invaiate.
Esito se il tempo è secco
Le drupe avvizziscono e mummificano
Esito se il tempo è umido
Le drupe vengono ricoperte da una patina rossastra di consistenza mucillagginosa.
Infezioni secondarie fine ottobre – prima decade di novembre
In questo periodo le infezioni secondarie sono senza speranza di cura poiché anche se riuscissimo a utilizzare un farmaco che entrasse nella drupa no avremmo alcun beneficio.
A maggio
Nel mese di maggio è possibile osservare l’infezione sulle foglie e le mummie dell’anno precedente quindi il micelio è vegetante sui rami e sulle drupe che fa da inoculo della malattie.
Da maggio a Luglio
L’infezione passa alle nuove drupe.
Perché il fungo passa dalla foglia alla drupa?
Le evidenze osservate dal prof Nigro hanno messo in luce che all’ascella delle foglie di olivo secche troviamo drupe secche e questo fa ritenere che il fungo passi dalle foglie alle drupe.
Fine agosto – settembre
Si notano degli infossamenti sulle drupe
Le Conclusioni del prof. Nigro
Il prof Nigro nelle sue ricerche sulla lebbra ha evidenziato che in oliveti con un infezione del 100% il 70% delle infezioni sono latenti. Quindi c’è la necessità che si combatta il fungo per tempo con un prodotto fitosanitario che penetri all’interno della drupa e delle foglie nel periodo dopo la fioritura allegagione oppure prima dell’invaiatura cioè prima che la drupa produca l’olio dove potrebbe pericolosamente passare il prodotto. Il Dottore Agronomo Antonio Guario della Regione Puglia, il Prof. Nigro dell’Università di Bari e la BASF hanno individuato la molecola di pyraclostrobin presente nell’l’INSIGNIA che viene venduto a 76 Euro al chilo la cura per limitare i danni della lebbra.
E’ del tutto evidente che l’UNICO trattamento nel periodo dal 4 luglio al 2 agosto 2011
di 0,50 chili per ettaro di Insignia deve essere integrato con le indicazioni delle strategie di controllo da adottare per contenere le infezioni della “lebbra delle olive” contenute nella DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 10 marzo 2011, n. 238 della Regione Puglia consultabile al seguente indirizzo; http://www.regione.puglia.it/web/files/agricoltura/lebbra_delle_olive.pdf
La Commissione Consultiva per i Prodotti Fitosanitari
L’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia con il consenso della società distributrice, ha richiesto al Ministero della Salute una deroga all’impiego di “Pyraclostrobin”, sostanza attiva sperimentata e ritenuta efficace nei confronti del fungo con caratteristiche di penetrare nella vegetazione e, pertanto, di ridotta dilavazione da parte delle piogge ritenute la causa principale dello sviluppo e diffusione della malattia. La Commissione Consultiva per i Prodotti Fitosanitari in data 21giugno ha approvato la deroga all’impiego del prodotto a base di Pyraclostrobin per un solo intervento dal 4 luglio al 2 agosto 2011. In tale periodo si consiglia, infatti, l’uso di tale sostanza attiva al fine di contenere le infezioni che possono verificarsi sulle drupe.
Le raccomandazioni dell’Assessore Dario Stefàno
“Ci appelliamo alla responsabilità di tutti gli operatori della filiera olivicola – sottolinea l’assessore Dario Stefàno - per evitare un uso scorretto del Pyraclostrobin e di altre sostanze attive, registrate e non, al fine di evitare spiacevoli conseguenze nella produzione e nella successiva vendita di oli, a causa di eventuali residui indesiderati o superiori ai limiti consentiti dalla legge. Siamo in prima linea accanto agli agricoltori per mettere in atto la strategia migliore per combattere la lebbra dell’olivo ma anche per rafforzare il profilo qualitativo della nostra produzione olearia che, va detto, continua a mietere riconoscimenti al gusto e alla qualità”.
di Antonio Bruno, Direttore dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, Presidente dell'ADAF della Provincia di Lecce, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master's Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).
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