giovedì 11 agosto 2016

Xylella 11 agosto 2016

Il 29 luglio 2016 ho scritto:
Olivi disseccati del Salento la soluzione arriva solo con una risposta unica e chiara da parte degli scienziati


Olivi disseccati: c’è la necessità che gli scienziati trovino una convergenza.

Prima di ogni cosa il mondo scientifico deve esprimersi in modo unitario e inequivocabile sul problema degli olivi malati, morti e disseccati del Salento.

Gli scienziati devono scrivere a chiare lettere ciò che si deve fare in maniera e il loro scritto sia puntuale in modo da non dare luogo ad equivoci di ogni tipo e natura.
Tutta la comunità scientifica internazionale deve rispondere alle domande che legittimamente si pone il territorio.

Le domande sono:

Prima domanda:
Gli olivi malati parzialmente o totalmente disseccati, quelli morti e quelli senza sintomi che però dovessero risultare infetti dal batterio vanno lasciati nei campi?

In caso di risposta negativa alla prima domanda la seconda domanda è la seguente:
Gli ulivi malati e quelli morti devono essere sostituiti esclusivamente con altre popolazioni di olivi? Se si, di quali varietà?

Nel caso di risposta negativa alla seconda domanda la terza ed ultima domanda è la seguente:
Con quali altri alberi oltre l’olivo o con quali altre piante vanno sostituiti gli olivi malati parzialmente o totalmente disseccati, quelli morti e quelli senza sintomi che però dovessero risultare infetti dal batterio?


Le risposte a queste domande devono essere scritte in modo chiaro e inequivocabile per ottenere che tutta la popolazione del Salento si muova UNITA.

Tutto ciò in ossequio a due principi:

1. L'energia è quella cosa che fa fare cose alle cose.

2. L'informazione è quella cosa che dice alle cose cosa fare.

L’informazione se dice che bisogna sradicare gli olivi morti e malati ecco che tutte le persone umane metteranno ogni energia per sradicarli.

Se l’informazione scientifica afferma che bisogna lasciare nei campi gli olivi morti e malati ecco che le energie di tutte le persone umane saranno finalizzate a conservare questi olivi.


Antonio Bruno























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