giovedì 26 maggio 2011

Il progetto “i 100 laghi del Salento leccese” ha ottenuto grandi consensi nella presentazione a Bari

Il progetto “i 100 laghi del Salento leccese” ha ottenuto grandi consensi nella presentazione a Bari




Presentato oggi 26 maggio 2011 a Bari il progetto 100 laghi del Salento leccese durante l'evento conclusivo delle attività delle Scuole di partecipazione e cantieri C.A.S.T. http://portale.formez.it/content/scuole-di-partecipazione-e-cantieri-cast-bari-levento-conclusivo-delle-attivit%C3%A0 Il progetto è stato presentato dal Dott. Antonio Bruno e dal Dott. Orazio Muratore all’interno dell’OST



Open Space Technology (OST)

È uno spazio di discussione aperto che offre la possibilità a tutti i partecipanti di confrontarsi sul tema della sostenibilità del progetto “ i 100 laghi del Salento leccese” e lavorare in team grazie all’aiuto di un mediatore. I partecipanti sono stati stimolati a proporre idee e concetti da applicare nel Convegno del 3 giugno 2011 presso la Sala del Trono del Palazzo dei Principi Gallone a Tricase.



Regione Puglia e partecipazione: quali idee e strategie innovative per la costruzione di politiche regionali condivise?

Sessione delle 11e30 gruppo B,

Chi ha proposto il tema: Antonio BRUNO

Chi ha partecipato al gruppo:

Fabio Guarino di Taranto fabioguarino@tiscali.it

Orazio Muratore di Lecce orazio.muratore@tiscali.it

Antonio Bruno di San Cesario di Lecce antonio.bruno2011@libero.it

Conni Lattarulo di Bari connilattarulo@virgilio.it

Lucrezia Marseglia di Ostuni (BR) lucreziamarseglia@libero.it

Anna Maria Galizia di Ostuni (BR) amgalizia2@libero.it

Daniele Palmisano Brindisi dpalmisano@hotmail.it

Lucia Giarnetti di Foggia lucia.giarnetti@fastwebnet.it

Maria Antonietta De Carolis Toma di Corigliano d’Otranto decarolistoma@teletu.it

Armando Quaglio di Peschici andoq@hotmail.it

Stasi Gianni di Brindisi stasi_gianni@libero.it



TITOLO PROPOSTA: L’acqua nel paesaggio della Puglia

Sintesi dei lavori:

Orazio

Conferenze di servizio sui reflui e i cittadini che non vogliono che queste vadano a mare. L’ipotesi è che le acque depurate si versino nelle cave esauste. Valorizziamo la cava, il territorio.

Si creerebbero dei laghi artificiali.

L’acqua depurata si può gettare in mare.

Lucia

Ritiene che ci sia un impatto da far valutare ai cittadini.

Anna Maria

Riqualificando una cava c’è sempre un impatto positivo.

Orazio

Propone la fitodepurazione per riqualificare le cave.

Armando

Utilizzare dei percorsi attinenti al passaggio dell’acqua, i due grandi laghi, i cutini che sono piccoli laghetti dove i pastori facevano abbeverare le pecore, sono alimentati dalle piogge e persistono. Se devono crearle c’è dei discorsi di progettazione e di difficoltà di gestire l’acqua, considerare la parte faunistica perché uno stagno è pieno di zanzare che vanno considerato. Mantenere l’esistente e abbinare dei festival dell’acqua o dei laghi, Una carovane teatrali.

Daniele

Creare nei laghi delle attività di pesca e di acquicoltura e favorire la diffusione, in Puglia, della pesca in acqua dolce. A Brindisi c’è un grande Lago, il Cillarese che non è usufruibile perché è chiuso ed è gestito dal Consorzio ASI e quindi nessuno c’è mai potuto andare. Bisognerebbe fare in modo che tale lago sia fruibile. Il lago è pieno di pesci che vanno a finire a mare e muoiono.

Gianni

Condivide gli spunti degli altri e si poneva la domanda dal punto di vista dell’inquinamento della falda e della ialinizzazione approccio legato alla bonifica ma anche a piccoli canali. Le acque di pioggia siccome ci sono mutamenti climatici ci sono situazioni da clima tropicale. Acqua piovana, sottosuolo e salina.

Maria Antonietta

La Grecia salentina ha valorizzato i piccoli centri e i turisti alloggiano nei paesi e poi vanno al mare. Il discorso del lago va bene per quelli già esistenti che sono abbandonati, ma creare delle conche dove? Per creare turismo intorno al lago o nei centri abitati?

Daniele

Fare una mappatura dei laghi in Puglia.

Orazio

Ci sono anche i corsi d’acqua come i Canali della rete idrografica. Valorizzare tali.

Anna Maria

Integrare il progetto con gli acquari legati alla fruizione del territorio. Ci sono le neviere che potrebbero essere utilizzate per la riqualificazione del territorio.

Orazio

Le aree protette presenti in Puglia sono legate alla presenza dell’acqua. Bisognerebbe valorizzare le saline con l’immissione delle acque reflue.

Fabio

A Taranto si prende la gran parte dell’acqua dalla Basilicata e molta dell’acqua va a finire all’ILVA che assorbe acqua nel periodo estivo alla popolazione che viene alimentata con autobotti che vanno nel territorio. Questa problematica deve dare spazio alla nostra comunità oppure far finta di nulla e non considerare la popolazione. L’acqua deve essere utilizzata per produrre acciaio o per la popolazione. Poi ci sono una serie di problemi che scaturiscono da questi problemi.

Orazio

L’alternativa è utilizzare le acque reflue per l’ILVA, raffreddare con i reflui è possibili. L’acqua per usi industriali potrebbe essere quella dei reflui depurati. Se si fa arrivare l’acqua alle saline della zona di torre columena e ci sono conseguenze per le produzioni ittiche del Mar piccolo. Bisogna impossessarsi del territorio, molta della ricchezza prodotta da siderurgico va al Nord e l’ICI era versata sino a poco tempo fa a Milano.

Fabio

Una riflessione sull’acqua tra i cittadini del territorio

Maria Antonietta

Un diverso utilizzo dell’acqua e anche più efficiente. La gente non può più bere un bicchiere d’acqua quando c’è luglio e agosto, come la prenderebbe la gente di Taranto se ci fossero i laghi e non ci fosse l’acqua per bere?

Orazio

Utilizzare la zona di Cerano che ha l’acqua calda della centrale per fare delle serre di fiori che stando sotto i teli non sarebbero inquinati. L’Olanda è piena di colture in vaso perché non paga il gasolio.

PROPOSTA FINALE

Valorizzare l’esistente che è degradato. Creiamo dei percorsi turistici e poi integrare con il recupero delle cave. Una politica che si spinga nell’allocazione di risorse non solo alle coste ma all’interno.

Conoscenza del paesaggio interno attraverso una divulgazione sia nelle scuole, con i media e con trasmissioni di approfondimento.

Fruibilità e valorizzazione paesaggistica di:

1. Dighe

2. Mar piccolo di Taranto

3. Alimini

4. Lago Cillarese di Brindisi

5. Contestualmente valorizzazione delle cave esauste attraverso la creazione di specchi d’acqua

6. Possibili utilizzazioni delle acque reflue per uso agricolo, industriale e civile tramite la doppia alimentazione nelle case.

7. Creazione di un parco acquatico con utilizzo delle acque reflue

8. Fotovoltaico tramite realizzazione di pannelli galleggianti

9. Valorizzazione paesaggistica della zona intorno ai laghi

10. Utilizzazione per pesca sportiva

11. Pescicoltura per ottenimento di farina di pesce per uso zootecnico

12. Utilizzazione ludica

13. Utilizzo agricolo come invaso per irrigazione l’azione mitigatrice del clima nelle estati seccche

14. L’evaporazione contribuisce al ciclo dell’acqua che una volta evaporata crea le nubi e quindi le pioggie

15. Attività faunistica

16. Utilizzare le acque calde provenienti dalle lavorazioni industriali (ILVA) per riscaldare i quartieri

17. Creazione di serre intorno alla centrale di Cerano che utilizzano come riscaldamento le acque calde create dal processo produttivo

18. Creare un itinerario turistico, culturale attorno al tema catalizzatore dell’acqua con organizzazione di percorsi ed eventi p.e Giornata dell’acqua ecc.

19. Valorizzazione dei fiumi e canali creando percorsi ciclistici e pedonali

20. Attività formativa rivolta agli alunni delle scuole dell’obbligo sull’uso dell’acqua, sulla flora e sulla fauna

21. Attività formativa rivolta agli operatori economici

22. Campagne di informazione e sensibilizzazione sull’uso delle acque e rispetto del territorio e in particolare delle acque palustri

Nessun commento:

Posta un commento