lunedì 20 febbraio 2017

Prezzemolo e basilico hanno proprietà antibatteriche


Prezzemolo e Basilico sono due piante aromatiche profumatissime e molto utilizzate nelle cucine salentine.  Il basilico (Ocimum basilicum L.) è una pianta aromatica annuale che fa parte della famiglia delle Lamiaceae, a cui appartengono anche la menta, la salvia, la melissa e la lavanda. Il Petroselinum hortense, nome latino del prezzemolo, appartiene alla famiglia delle Apiaceae (una volta dette Ombrellifere per la forma delle loro foglie) come il finocchio e la carota.
Uno studio ha rivelato che gli olii essenziali del prezzemolo e del basilico possiedono proprietà antibatteriche. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Microbial Pathogenesis e a farlo sono stati gli scienziati dell'Università di Pisa, dell'University of Monastir e il Water Research and Technologies Center (Tunisia).
Questo scienziati hanno fatto dei test sui batteri del genere Vibrio di cui  3 specie infettano l’uomo:
• Vibrio cholerae
• Vibrio parahaemolyticus
• Vibrio vulnificus
Questo batteri sono stati isolati da campioni di acqua di mare e da frutti di mare crudi o poco cotti.
Il prof.Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa ha presentato i risultati di questa importante ricerca e ha spiegato: "Entrambi gli oli essenziali si sono dimostrati capaci di inibire la crescita dei microorganismi coltivati in vitro, con il basilico che ha mostrato un'attività leggermente maggiore; ma non solo: nel caso di 18 ceppi di Vibrio su 41 abbiamo verificato la capacità degli olii di inibire o di provocare la disgregazione del biofilm".
Ma che cos’è il biofilm batterico (o biopellicola)? E’ appunto una aggregazione complessa di microrganismi contraddistinta dalla secrezione di una matrice adesiva e protettiva. Gli organismi unicellulari solitamente mostrano due distinte modalità di comportamento. La prima è la familiare forma fluttuante, o planctonica, nella quale le cellule separate fluttuano o nuotano indipendentemente in un supporto liquido. La seconda è lo stato aggregato, o sessile, in cui le cellule sono strettamente vincolate e fermamente attaccate l'una all'altra e anche, di solito, a una superficie solida.
L’aggregazione a biofilm inizia con l'ancoraggio dei batteri liberamente fluttuanti a una superficie e permette a questi di crescere e riprodursi (il biofilm cresce tramite divisioni cellulari e integrazione di batteri esterni); ed inoltre il biofilm permette ai batteri di resistere all'azione degli antibiotici perché forma una barriera protettiva.
Sarebbe interessante una sperimentazione di questi olii essenziali sul batterio Xylella fastidiosa che come sappiamo è molto diffuso nel Salento.

Antonio Bruno

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