mercoledì 2 aprile 2025

"Xylella e Fondi Insufficienti: Il Fallimento del Piano per l'Olivicoltura leccese"


 "Xylella e Fondi Insufficienti: Il Fallimento del Piano per l'Olivicoltura leccese"

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Osserviamo e riflettiamo punto per punto sull'annuncio dell'arrivo dei 30 milioni di euro per sostenere le imprese agricole pugliesi colpite dalla Xylella, esaminando criticamente l'efficacia e l'equità del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia.

1. Insufficienza dei fondi rispetto al fabbisogno reale Il decreto ministeriale stabilisce che 30 milioni di euro saranno utilizzati per i reimpianti e le riconversioni. Tuttavia, secondo i dati analizzati, il fabbisogno per rigenerare l’intera superficie colpita dalla Xylella nella provincia di Lecce sarebbe pari a circa 560 milioni di euro. Con le risorse attualmente stanziate si possono coprire solo una piccola parte degli interventi necessari, lasciando irrisolta la questione del ripristino dell’olivicoltura su larga scala.

2. Esclusione di gran parte delle aziende agricole Il provvedimento esclude la maggior parte delle aziende olivicole leccesi. Delle 71.060 aziende agricole della provincia di Lecce, solo 9.000 sono iscritte alla Camera di Commercio, mentre le restanti 57.000 non potranno accedere ai fondi. Questo crea una netta discriminazione tra le aziende che possono beneficiare del piano di rigenerazione e quelle che restano escluse, nonostante subiscano le stesse conseguenze della Xylella.

3. Focus su poche varietà resistenti Il decreto prevede il reimpianto di sole quattro cultivar resistenti: Lecciana, Leccio del Corno, Fs17 (Favolosa) e Leccino. Questo approccio limita la diversità genetica e ignora altre possibili soluzioni agronomiche. Inoltre, la selezione delle specie ammesse per le riconversioni (72 specie) non tiene conto della sostenibilità economica e della vocazione territoriale delle colture alternative proposte.

4. Il fallimento dell'approccio di mercato L’applicazione dell’economia di mercato alla rigenerazione olivicola ha dimostrato di non garantire un miglioramento diffuso del benessere della popolazione. Il finanziamento pubblico ha beneficiato solo 9.000 aziende, mentre la maggioranza degli agricoltori, che gestisce oltre 80.000 ettari di oliveto, non ha ricevuto alcun aiuto. Questo squilibrio evidenzia la necessità di un nuovo modello di intervento.

5. Proposta di un Ente pubblico per la gestione della rigenerazione olivicola Per superare le disuguaglianze generate dall’attuale piano, è fondamentale istituire un Ente pubblico che si occupi della rigenerazione dell’olivicoltura salentina. Questo Ente dovrebbe coordinare interventi basati sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), promuovendo un’agricoltura più sostenibile e inclusiva.

6. Necessità di un piano strategico per il biologico La rigenerazione del Salento dovrebbe puntare sulla conversione all’agricoltura biologica, con l’obiettivo di certificare tutta la superficie agricola utilizzata entro il 2030. Ciò permetterebbe di rispondere alle crescenti richieste del mercato e di tutelare l’ambiente, riducendo l’uso della chimica di sintesi.

7. Protezione del paesaggio rurale La conservazione del paesaggio tradizionale salentino (pajare, muretti a secco, masserie) deve essere una priorità per garantire la valorizzazione del territorio. Il piano attuale non prevede misure specifiche per la tutela di questi elementi storici e culturali.

Conclusione Il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, così come strutturato, è insufficiente e discriminatorio. È necessario un intervento più ampio che includa tutte le aziende agricole colpite e che garantisca un futuro sostenibile per l’agricoltura del Salento, attraverso la promozione dell’agricoltura biologica e la tutela del paesaggio rurale.

Bibliografia

·         LIBERATA NICOLETTI, L'agricoltura salentina fra tradizione e innovazione

·         Fabio POLLICE e CLAUDIO CERRETI, Partecipazione e conflitto per lo sviluppo territoriale

·         Regione Puglia, Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia

·         C. Raffestin, Territorializzazione, deterritorializzazione, riterritorializzazione e informazione, in A. Turco (ed.), Regione e regionalizzazione, Milano, Angeli, 1984

·         Piano nazionale di ripresa e resilienza: http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/approfondimenti/pnrrapprofondimento/

 

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