sabato 13 settembre 2025

L'Iniziativa Med Water Lab 2025

 


Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Lecce

L'acqua, risorsa fondamentale e vitale, è al centro di un'iniziativa cruciale: il Med Water Lab che si svolge a Bari a partire da ieri, 13 settembre 2025, sino al 21. Questo evento non è solo un incontro, ma una vera e propria piattaforma per discutere e affrontare le sfide legate alla crisi idrica globale. In un momento in cui il cambiamento climatico minaccia la disponibilità di acqua potabile, iniziative come questa diventano essenziali per promuovere soluzioni innovative e sostenibili.

Un Programma Ricco di Contenuti

Il programma del Med Water Lab è denso di eventi significativi, tra cui convegni, workshop e mostre, tutti focalizzati su tematiche cruciali come la gestione delle risorse idriche, la resilienza agricola e le nuove tecnologie per il monitoraggio e il controllo delle perdite idriche. Personalità di spicco del mondo politico e scientifico parteciperanno, portando esperienze e prospettive che possono influenzare le politiche future.

Temi Chiave

  1. Governance dell'Acqua: Si parlerà della nuova governance del servizio idrico integrato in Puglia, un modello che potrebbe servire da esempio per altre regioni.
  2. Innovazione e Sostenibilità: La transizione digitale e l'uso di tecnologie avanzate nel monitoraggio delle risorse idriche saranno al centro del dibattito.
  3. Riuso delle Acque Reflue: L'importanza del riuso delle acque affinate sarà esplorata, con un focus su come queste pratiche possono contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse idriche.

Approfondimento locale: siccità, Xylella e acquifero carsico nel Salento leccese

La Puglia, e in particolare il Salento leccese, affronta da anni pressioni idriche crescenti dovute al clima mediterraneo sempre più arido, all’aumento della domanda agricola e turistica e allo sfruttamento delle risorse sotterranee. La penetrazione di periodi prolungati di siccità rende più difficile qualsiasi strategia di riconversione agricola che preveda sistemi di coltivazione intensivi o super-intensivi per l’olivo. Tali sistemi, suggeriti come strada possibile per reimpiantare varietà resistenti a Xylella fastidiosa, richiedono infatti un apporto idrico costante e ben gestito per essere produttivi e sostenibili nel medio periodo.

Perché la siccità complica l’espansione delle varietà resistenti

  • I nuovi sistemi intensivi e super-intensivi (che permettono di ottenere redditi più rapidi e di ripopolare i paesaggi olivicoli) si basano spesso sull’irrigazione programmata. In condizioni di scarsità idrica, estendere questi modelli su larga scala nel Salento è problematico perché aumenta la pressione su falde già vulnerabili.
  • Le varietà resistenti disponibili (per esempio Leccino e Favolosa/FS-17, e altre in fase di studio) hanno mostrato buone performance contro Xylella, ma la loro diffusione su larga scala non è una sola soluzione: servono infrastrutture idriche e pratiche agronomiche adeguate per mantenere gli impianti produttivi, specie in annate siccitose.
  • Interazione fra stress idrico e malattia: la ricerca indica che la risposta della pianta a stress idrico può interagire con la resistenza o la suscettibilità a Xylella in modi complessi — in alcuni casi lo stress idrico modifica metaboliti e meccanismi che influenzano la dinamica dell’infezione. Questo rende la gestione irrigua e la scelta varietale aspetti integrati e delicati.

Intrusione salina nell’acquifero carsico salentino: un vincolo strutturale

Un problema cruciale del Salento leccese è la vulnerabilità dell’acquifero carsico costiero alla intrusione salina. L’acquifero carsico del Salento mostra zone con valori di salinità elevati e fenomeni di progressiva salinizzazione in corrispondenza delle aree costiere, dovuti a prelievi eccessivi e alla connessione con il mare in substrati carbonatici che favoriscono flussi sotterranei rapidi e diretti. Questa intrusione salina riduce la disponibilità di acqua dolce utilizzabile per l’irrigazione agricola e peggiora la qualità dell’acqua prelevata.

Con acqua più salina:

  • le colture sensibili possono subire stress salino, riduzione di resa e alterazioni qualitative (es. per olive da olio).
  • le strutture di irrigazione (e i suoli) possono ricevere un carico salino che limita la produttività e aumenta i costi di gestione e mitigazione.
  • la possibilità stessa di utilizzare l’acqua sotterranea come risorsa per nuovi impianti intensivi diventa in molti casi impraticabile senza trattamenti (desalinizzazione) o misure di protezione dell’acquifero.

Implicazioni per policy e pratiche agricole (collegamento con Med Water Lab)

Il Med Water Lab è il contesto ideale per discutere come orientare investimenti e politiche locali, perché le soluzioni richiedono approcci integrati: governi regionali, istituzioni di ricerca, consorzi idrici e agricoltori devono collaborare per conciliare la lotta a Xylella con la sostenibilità idrica del territorio. Alcune linee d’azione concrete emergono dalla letteratura e dalle pratiche già sperimentate:

  1. Priorità alla gestione integrata dell’acquifero carsico: monitoraggio esteso della salinità, regolazione dei prelievi e studi di modellazione per definire limiti di sfruttamento sostenibile. Interventi tecnici come barriere idrauliche o ricariche controllate possono essere considerati dove fattibili.
  2. Favorire sistemi d’irrigazione ad alta efficienza (goccia, sensoristica per l’irrigazione basata su dati climatici e suolo, scheduling colturale con CROPWAT e simili) per ridurre i volumi d’acqua necessari agli impianti intensivi e massimizzare l’efficienza idrica.
  3. Ricorso al riuso delle acque affinate e tecnologie di trattamento decentralizzato per irrigazione: il riuso (con adeguati controlli di qualità) può fornire volumi addizionali riducendo la pressione sulle falde. Questo è coerente con i temi del Med Water Lab su riuso e innovazione.
  4. Strategie colturali miste e rigenerative: combinare varietà resistenti con pratiche di miglioramento del suolo (coperture vegetali, gestione della sostanza organica, portinnesti adatti) riduce la dipendenza esclusiva dall’irrigazione.
  5. Programmi di ricerca e sperimentazione locali per valutare la performance delle varietà resistenti in condizioni reali di Salento (suolo, salinità, stress idrico) e per studiare eventuali interazioni fra irrigazione, stress idrico e resistenza a Xylella.

Conclusioni

L’incontro di Bari rappresenta un’opportunità imperdibile per affrontare problemi che qui si sono voluti mettere in luce: la siccità e la vulnerabilità dell’acquifero carsico salentino rendono complessa l’espansione di sistemi di coltivazione intensivi per varietà resistenti a Xylella. È necessario un approccio integrato che coniughi tutela delle risorse idriche, innovazione tecnologica (irrigazione efficiente, riuso, sensoristica) e sperimentazione agricola locale. Solo unendo le forze — istituzioni pubbliche, mondo della ricerca, imprese e comunità locali — è possibile proteggere il paesaggio olivicolo del Salento e garantire la resilienza idrica ed economica del territorio.

Invito quindi tutti a partecipare a questo evento, a contribuire con idee e proposte, e a lavorare insieme per un futuro sostenibile. L'acqua è vita, e insieme possiamo fare la differenza.


Bibliografia (fonti citate)

  1. [Different Suitability of Olive Cultivars Resistant to Xylella fastidiosa to the Super-Intensive Planting System], MDPI Agronomy. (articolo su adattabilità delle varietà resistenti ai sistemi SHD e implicazioni gestionali).
  2. [Water requirements (ETc, mm) and irrigation amounts (I) computed and applied during the trials — Scientific Irrigation Scheduling for Sustainable Production in Olive Groves], ResearchGate / Articoli su scheduling irrigazione (es. calcoli con CROPWAT che indicano fabbisogni fino a ≈650 mm/anno per scenari irrigui intensivi).
  3. [Susceptible and resistant olive cultivars show differential responses — PubMed Central], studio su interazioni fra stress idrico e risposta a Xylella. (PMCID articolo su come lo stress idrico influisce su meccanismi di resistenza).
  4. [Circolazione idrica ed equilibri idrogeologici negli acquiferi della Puglia], atti / rapporti tecnici su salinità e dinamiche dell’acquifero carsico salentino (descrizione di zone con salinità elevate e vulnerabilità alla intrusione marina).
  5. [Innovations towards sustainable olive crop management — Frontiers in Plant Science], review su tecnologie e pratiche di gestione sostenibile (precision agriculture, irrigazione di precisione).
  6. [Spread of Xylella Slowing in Puglia, Researchers Say — Olive Oil Times], articoli divulgativi e aggiornamenti su varietà resistenti note come Leccino e Favolosa/FS-17.
  7. [Water resource management in karstic catchments: the case of the Asso Torrent basin (Southern Italy)], studi tecnici su gestione di acquiferi carsici e problematiche di modellazione per supportare la gestione.

 

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