Autore: Antonio Bruno
Istituzione: Associazione dei
Laureati in Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Lecce
L'acqua,
risorsa fondamentale e vitale, è al centro di un'iniziativa cruciale: il Med
Water Lab che si svolge a Bari a partire da ieri, 13 settembre 2025, sino al
21. Questo evento non è solo un incontro, ma una vera e propria piattaforma per
discutere e affrontare le sfide legate alla crisi idrica globale. In un momento
in cui il cambiamento climatico minaccia la disponibilità di acqua potabile,
iniziative come questa diventano essenziali per promuovere soluzioni innovative
e sostenibili.
Un Programma Ricco di Contenuti
Il programma
del Med Water Lab è denso di eventi significativi, tra cui convegni, workshop e
mostre, tutti focalizzati su tematiche cruciali come la gestione delle risorse
idriche, la resilienza agricola e le nuove tecnologie per il monitoraggio e il
controllo delle perdite idriche. Personalità di spicco del mondo politico e
scientifico parteciperanno, portando esperienze e prospettive che possono
influenzare le politiche future.
Temi Chiave
- Governance dell'Acqua: Si
parlerà della nuova governance del servizio idrico integrato in Puglia, un
modello che potrebbe servire da esempio per altre regioni.
- Innovazione e Sostenibilità: La
transizione digitale e l'uso di tecnologie avanzate nel monitoraggio delle
risorse idriche saranno al centro del dibattito.
- Riuso delle Acque Reflue:
L'importanza del riuso delle acque affinate sarà esplorata, con un focus
su come queste pratiche possono contribuire a una gestione più sostenibile
delle risorse idriche.
Approfondimento locale: siccità, Xylella e acquifero
carsico nel Salento leccese
La Puglia, e
in particolare il Salento leccese, affronta da anni pressioni idriche crescenti
dovute al clima mediterraneo sempre più arido, all’aumento della domanda
agricola e turistica e allo sfruttamento delle risorse sotterranee. La
penetrazione di periodi prolungati di siccità rende più difficile qualsiasi
strategia di riconversione agricola che preveda sistemi di coltivazione
intensivi o super-intensivi per l’olivo. Tali sistemi, suggeriti come strada
possibile per reimpiantare varietà resistenti a Xylella fastidiosa,
richiedono infatti un apporto idrico costante e ben gestito per essere
produttivi e sostenibili nel medio periodo.
Perché la siccità complica l’espansione delle varietà
resistenti
- I nuovi sistemi intensivi e
super-intensivi (che
permettono di ottenere redditi più rapidi e di ripopolare i paesaggi
olivicoli) si basano spesso sull’irrigazione programmata. In condizioni di
scarsità idrica, estendere questi modelli su larga scala nel Salento è
problematico perché aumenta la pressione su falde già vulnerabili.
- Le varietà resistenti
disponibili (per
esempio Leccino e Favolosa/FS-17, e altre in fase di studio) hanno
mostrato buone performance contro Xylella, ma la loro diffusione su
larga scala non è una sola soluzione: servono infrastrutture idriche e
pratiche agronomiche adeguate per mantenere gli impianti produttivi,
specie in annate siccitose.
- Interazione fra stress idrico e
malattia: la
ricerca indica che la risposta della pianta a stress idrico può interagire
con la resistenza o la suscettibilità a Xylella in modi complessi —
in alcuni casi lo stress idrico modifica metaboliti e meccanismi che
influenzano la dinamica dell’infezione. Questo rende la gestione irrigua e
la scelta varietale aspetti integrati e delicati.
Intrusione salina nell’acquifero carsico salentino: un
vincolo strutturale
Un problema
cruciale del Salento leccese è la vulnerabilità dell’acquifero carsico costiero
alla intrusione salina. L’acquifero carsico del Salento mostra zone con valori
di salinità elevati e fenomeni di progressiva salinizzazione in corrispondenza
delle aree costiere, dovuti a prelievi eccessivi e alla connessione con il mare
in substrati carbonatici che favoriscono flussi sotterranei rapidi e diretti.
Questa intrusione salina riduce la disponibilità di acqua dolce utilizzabile
per l’irrigazione agricola e peggiora la qualità dell’acqua prelevata.
Con acqua
più salina:
- le colture sensibili possono
subire stress salino, riduzione di resa e alterazioni qualitative (es. per
olive da olio).
- le strutture di irrigazione (e
i suoli) possono ricevere un carico salino che limita la produttività e
aumenta i costi di gestione e mitigazione.
- la possibilità stessa di
utilizzare l’acqua sotterranea come risorsa per nuovi impianti intensivi
diventa in molti casi impraticabile senza trattamenti (desalinizzazione) o
misure di protezione dell’acquifero.
Implicazioni per policy e pratiche agricole
(collegamento con Med Water Lab)
Il Med Water
Lab è il contesto ideale per discutere come orientare investimenti e politiche
locali, perché le soluzioni richiedono approcci integrati: governi regionali,
istituzioni di ricerca, consorzi idrici e agricoltori devono collaborare per
conciliare la lotta a Xylella con la sostenibilità idrica del
territorio. Alcune linee d’azione concrete emergono dalla letteratura e dalle
pratiche già sperimentate:
- Priorità alla gestione
integrata dell’acquifero carsico: monitoraggio esteso della salinità, regolazione
dei prelievi e studi di modellazione per definire limiti di sfruttamento
sostenibile. Interventi tecnici come barriere idrauliche o ricariche controllate
possono essere considerati dove fattibili.
- Favorire sistemi d’irrigazione
ad alta efficienza (goccia, sensoristica per l’irrigazione basata
su dati climatici e suolo, scheduling colturale con CROPWAT e simili) per
ridurre i volumi d’acqua necessari agli impianti intensivi e massimizzare
l’efficienza idrica.
- Ricorso al riuso delle acque
affinate e tecnologie di trattamento decentralizzato per irrigazione: il riuso (con
adeguati controlli di qualità) può fornire volumi addizionali riducendo la
pressione sulle falde. Questo è coerente con i temi del Med Water Lab su
riuso e innovazione.
- Strategie colturali miste e
rigenerative:
combinare varietà resistenti con pratiche di miglioramento del suolo
(coperture vegetali, gestione della sostanza organica, portinnesti adatti)
riduce la dipendenza esclusiva dall’irrigazione.
- Programmi di ricerca e
sperimentazione locali per valutare la performance delle varietà
resistenti in condizioni reali di Salento (suolo, salinità, stress idrico)
e per studiare eventuali interazioni fra irrigazione, stress idrico e
resistenza a Xylella.
Conclusioni
L’incontro
di Bari rappresenta un’opportunità imperdibile per affrontare problemi che qui
si sono voluti mettere in luce: la siccità e la vulnerabilità dell’acquifero
carsico salentino rendono complessa l’espansione di sistemi di coltivazione
intensivi per varietà resistenti a Xylella. È necessario un approccio
integrato che coniughi tutela delle risorse idriche, innovazione
tecnologica (irrigazione efficiente, riuso, sensoristica) e sperimentazione
agricola locale. Solo unendo le forze — istituzioni pubbliche, mondo della
ricerca, imprese e comunità locali — è possibile proteggere il paesaggio
olivicolo del Salento e garantire la resilienza idrica ed economica del
territorio.
Invito
quindi tutti a partecipare a questo evento, a contribuire con idee e proposte,
e a lavorare insieme per un futuro sostenibile. L'acqua è vita, e insieme
possiamo fare la differenza.
Bibliografia (fonti citate)
- [Different Suitability of Olive
Cultivars Resistant to Xylella fastidiosa to the Super-Intensive Planting
System], MDPI Agronomy. (articolo su adattabilità delle varietà resistenti
ai sistemi SHD e implicazioni gestionali).
- [Water requirements (ETc, mm)
and irrigation amounts (I) computed and applied during the trials —
Scientific Irrigation Scheduling for Sustainable Production in Olive
Groves], ResearchGate / Articoli su scheduling irrigazione (es. calcoli
con CROPWAT che indicano fabbisogni fino a ≈650 mm/anno per scenari
irrigui intensivi).
- [Susceptible and resistant
olive cultivars show differential responses — PubMed Central], studio su
interazioni fra stress idrico e risposta a Xylella. (PMCID articolo
su come lo stress idrico influisce su meccanismi di resistenza).
- [Circolazione idrica ed
equilibri idrogeologici negli acquiferi della Puglia], atti / rapporti
tecnici su salinità e dinamiche dell’acquifero carsico salentino
(descrizione di zone con salinità elevate e vulnerabilità alla intrusione
marina).
- [Innovations towards
sustainable olive crop management — Frontiers in Plant Science], review su
tecnologie e pratiche di gestione sostenibile (precision agriculture,
irrigazione di precisione).
- [Spread of Xylella Slowing in
Puglia, Researchers Say — Olive Oil Times], articoli divulgativi e
aggiornamenti su varietà resistenti note come Leccino e Favolosa/FS-17.
- [Water resource management in
karstic catchments: the case of the Asso Torrent basin (Southern Italy)],
studi tecnici su gestione di acquiferi carsici e problematiche di
modellazione per supportare la gestione.

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