venerdì 5 settembre 2025

Il grano e l’uomo



 

Il grano e l’uomo

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce

Ogni volta che parliamo di grani antichi, c’è sempre qualcuno che sospira: “Ah, i bei tempi andati!”. Come se i nostri bisnonni, mentre trebbiavano sotto il sole di agosto, pensassero alla biodiversità e non a come arrivare vivi a cena.

Eppure quei chicchi, sopravvissuti a guerre, carestie e al boom della chimica, oggi tornano a farci visita. Non solo per riempire le nostre dispense bio, ma per ricordarci che la modernità non è un valore assoluto: è uno strumento. Può servire per sfamare il mondo o per trasformare il pane in un’industria senza più sapore.

Forse il vero miracolo sarebbe riuscire a mettere insieme il meglio di entrambi i mondi: la scienza che evita la fame e la saggezza che non brucia la terra. In fondo, anche noi siamo un po’ come il grano: se cresciamo troppo in fretta, rischiamo di perdere le radici.

Ho letto con attenzione il brano di Salvatore Colazzo e qui sotto ho esplicitato (1) le astrazioni (categorie concettuali) che ne emergono; (2) un confronto sintetico con la letteratura scientifica ed (3) casi di studio dal mondo (con fonti).

1) Astrazioni contenute nello scritto

  • Modernizzazione estrattivista dell’agricoltura: co-evoluzione tra agricoltura e grande industria (chimica, GDO), intensificazione degli input, logica di sfruttamento delle risorse.
  • Rivoluzione Verde come “doppio taglio”: forti aumenti di resa ma anche dipendenza da fertilizzanti/pesticidi, erosione dell’agrobiodiversità, disancoraggio dalle comunità.
  • Selezione varietale funzionale all’industria: semi-nani (taglia bassa) per ridurre l’allettamento e favorire meccanizzazione; glutine adatto a processi meccanici e lunghe lievitazioni industriali.
  • Trade-off ecologici: taglia alta dei “grani antichi” → maggiore competizione con le infestanti (ombreggiamento) e minore bisogno di diserbo; apparati radicali descritti come più “esploranti” per sistemi a basso input.
  • Diversità genetica vs linee pure: popolazioni eterogenee (landraces/popolazioni evolutive) più resilienti a stress e contesti variabili.
  • Rilocalizzazione delle filiere: filiere corte/AFN (Alternative Food Networks), valore territoriale, coesione sociale, “territorializzazione” come paradigma di sviluppo locale.
  • Riconsiderare la ruralità: politiche che ricostruiscano il legame comunità–suolo e favoriscano la gestione collettiva delle risorse genetiche.

2) Confronto con la letteratura scientifica (conferme, sfumature, nodi controversi)

Impatto della Rivoluzione Verde

  • Ampiamente documentato l’aumento di rese e la riduzione dell’insicurezza alimentare; insieme a limiti ambientali e sociali (inquinamento, dipendenza dagli input, omologazione varietale). PubMedPMCIDEAS/RePEc

Semi-nanismo e competizione con le infestanti

Radici: “antichi” vs “moderni”

  • L’idea che i grani antichi abbiano sempre apparati radicali più profondi è non univocamente supportata: alcune ipotesi vanno in quella direzione, ma studi di campo con minirizotroni hanno trovato in certi ambienti radici più profonde ed efficienti nei moderni. Quindi dipende dal germoplasma e dall’ambiente. Wiley Online LibraryPMCResearchGate

Glutine e salute

  • La tesi che il glutine “moderno” sia in sé meno gestibile dall’organismo è controversa. Review recenti indicano che i “grani antichi” non hanno necessariamente meno glutine; talvolta ne hanno di più e con epitopi immunogenici simili o maggiori rispetto al frumento tenero moderno. I benefici riportati in sottogruppi (es. alcune coorti con prodotti da khorasan) esistono ma non generalizzano alla popolazione. In sintesi: differenze compositive sì, ma le prove di superiorità salutistica generale restano miste. PMC+1ScienceDirectTandfonline

Diversità genetica, popolazioni evolutive e resilienza

Filiere corte e sviluppo locale

  • Le AFN/short food supply chains sono associate a prossimità sociale e spaziale, maggiore trasparenza e potenziali esternalità positive locali; non sono panacea (scalabilità, costi, coordinamento) ma la letteratura ne riconosce il ruolo come risposta alla crisi dell’agribusiness. MDPIResearchGate

Agrobiodiversità in declino

  • Il calo della diversità coltivata è riportato da FAO e valutazioni globali sulla biodiversità; il recupero di landraces è una strategia cardine. FAOHomeIPBES Files

3) Casi di studio (mondo)

Regolazione abilitante (UE)

  • Organic Heterogeneous Material (OHM): dal 2021, il Reg. (UE) 2018/848 e atti collegati consentono produzione e commercializzazione di materiale eterogeneo biologico (es. popolazioni di frumento), aprendo strade legali a sementi non uniformi nelle filiere bio e locali. EUR-LexAgriculture and rural development

Regno Unito – “YQ” Wakelyns Population

  • Una popolazione evolutiva di frumento tenero lanciata nel 2015 dall’Organic Research Centre, selezionata in condizioni biologiche per competere con infestanti e variare con l’ambiente. Ha dato vita a una rete di agricoltori-mulini-fornai e a un mercato dedicato (pane/pasta “YQ”), diventando un modello di grain economies alternative. WakelynsAgricologyOrganic Eprints

USA – WSU Bread Lab (Skagit Valley, Washington)

  • Programma di miglioramento e filiera territoriale su grani antichi/di territorio (non commodity), con partnership pubblico-private (fornai, catene ristorazione, scuole). Focus su sapore, performance in campo e no IP lock-in per sementi. Ha abilitato micro-filiere e prodotti locali ad alto valore. Plant BreedingSeattle Refined

Etiopia – Filiera del teff

  • Antico cereale (teff) con forte espansione di mercato urbano e segmentazione per qualità (bianchi premium), innovazioni di processo e “one-stop shops”. Caso emblematico di come un cereale tradizionale possa muovere intere catene del valore pur mantenendo forti radici locali. cgspace.cgiar.orgIDEAS/RePEcageconsearch.umn.edu

Italia – “Senatore Cappelli” e reti territoriali

  • Il recupero/rielaborazione di varietà storiche (p.es. Senatore Cappelli) ha sostenuto filiere corte e brand territoriali; la ricerca mostra profili polifenolici peculiari e, in alcuni studi, contenuti minerali più alti rispetto a moderni, anche se l’evidenza nutrizionale resta variegata. Esperienze come Montespertoli (Toscana) uniscono Università, agricoltori, mulini e forni in filiere locali. PMCPubMedsatoyamainitiative.org

Turchia – Rinascita del “siyez” (einkorn)

  • Coordinamento di filiera e domanda urbana hanno rilanciato landraces come il siyez (monococco) nell’area di Kastamonu, con benefici di reddito per piccoli agricoltori; mostra cosa serve perché un “grano antico” trovi sbocchi stabili (qualità, storytelling, standard, logistica). DergiParkResearchGate

Khorasan (“KAMUT®”) – Filiera a valori

  • Esempio di values-based supply chain globale costruita su un’antica specie (T. turgidum ssp. turanicum), con domanda forte in Italia e crescita export; studi di intervento riportano miglioramenti in alcuni biomarcatori, ma non equivalgono a superiorità salutistica universale. ResearchGateUnited States Trade RepresentativePMC

Che cosa “regge” e cosa no, in breve

  • Regge bene: critica sistemica al modello ad alto input; ruolo della diversità genetica e delle popolazioni evolutive; potenziale delle filiere corte per lo sviluppo locale; maggiore competitività contro infestanti di varietà più alte in sistemi low-input. PubMedWiley Online Library
  • Va sfumata: radici “più profonde” nei grani antichi non è regola generale; la “cattiva digeribilità” del glutine moderno non è provata su base popolazionale. ResearchGatePMC

Spunti operativi (allineati al testo e alle evidenze)

  1. Sementi: usare/registrare materiale eterogeneo biologico (OHM) e popolazioni evolutive; reti di scambio e moltiplicazione comunitaria conformi al Reg. 2018/848. Agriculture and rural development
  2. Filiere: contratti di filiera locale (agricoltore–mulino–forno/pastificio), marchi territoriali e standard condivisi di qualità (es. contenuto proteico, forza, profilo sensoriale). Modelli YQ e Bread Lab sono replicabili. AgricologyPlant Breeding
  3. Ricerca-azione: programmi di evolutionary/participatory breeding su landraces locali per adattamento climatico e riduzione input. The Organic Research Centre
  4. Politiche: misure per AFN/short chains (micro-molini, piattaforme logistiche territoriali, appalti pubblici “local grain”), incentivi per pratiche a basso input e pagamenti per servizi ecosistemici legati ad agrobiodiversità. MDPI

Ecco la bibliografia completa, elenco ordinato secondo ordine alfabetico dei riferimenti citati nel confronto con la letteratura e nei casi di studio:


Letteratura scientifica e report istituzionali

  1. FAO – “The State of the World’s Plant Genetic Resources for Food and Agriculture” (FAO, 1998).
  2. IPBES – Report “Global Assessment Report on Biodiversity and Ecosystem Services” – Summary for Policymakers (IPBES, 2019).
  3. PubMed: ricerca sui benefici e limiti della “Rivoluzione Verde”; es. revisione su impatti ambientali, sociali e produttivi (varie fonti, es. PubMed ID 22826253).
  4. PMC – “Green Revolution and its environmental footprint” (es. PMC articolo su ambiente e sostenibilità, pubblicato attorno al 2021).
  5. RePEc/Economic paper – analisi socio-economica e impatti della “Rivoluzione Verde” (es. working papers economic-development-perspectives).
  6. Frontiers in Plant Science – studio sull’effetto della concorrenza/allungamento della pianta vs infestanti (2019).
  7. PMC – articolo su geni Rht e altezza della pianta nei grani moderni vs antichi (PMC 2012).
  8. PubMed – studio (2013–2015) su adattamento evolutivo dei frumenti moderni, infestanti e gestione (PubMed id 23385368).
  9. OnlineLibrary (Wiley) – ricerca su competizione infestanti con altezza del frumento (2014).
  10. OnlineLibrary (Wiley) – discussioni su apparati radicali profondi nei grani antichi vs moderni (2022).
  11. PMC – articolo (2022–2023) sugli apparati radicali comparati tra grani antichi e moderni (PMC 2022).
  12. ResearchGate – “Modern wheat has deeper roots than ancient wheats” – interrogativo sull’adattamento (2023).
  13. PMC – Meta-analisi/revisione sul glutine, differenze tra antichi e moderni, e impatti sulla salute (PMC 2022).
  14. ScienceDirect – studio su epitopi del glutine nei grani antichi e moderni (2017).
  15. Taylor & Francis Online – analisi nutrizionale e reattività immunitaria nel glutine di varietà storiche vs moderne (2016).
  16. Organic Research Centre – report su popolazioni evolutive di frumento (“Revolutionary wheat populations”, 2021).
  17. ResearchGate – articolo su “Performance and evolutionary adaptation of heterogeneous wheat populations” (2023).
  18. Regolamento UE 2018/848 – disciplina la produzione di materiale eterogeneo biologico (Organic Heterogeneous Material).
  19. European Commission – documentazione operativa su agricoltura biologica e OHM (sito ufficiale).
  20. MDPI – “Alternative Food Networks and Short Food Supply Chains: A Systematic Literature Review” (2023).
  21. ResearchGate – revisione dei casi AFN e filiere corte, modello sistemico (2024).
  22. PMC – revisione su agrobiodiversità in declino (FAO-based, 2001).
  23. Files IPBES – report integrale “Global assessment” (2019).

Casi di studio specifici

Regolazione e UE

  1. EUR-Lex – testo completo del Reg. (UE) 2018/848 (settembre 2018).
  2. Agriculture EC – sito ufficiale UE su agricoltura biologica e normative connesse (2024).

Regno Unito – Wakelyns Population

  1. Wakelyns website – progetto “YQ” e popolazione evolutiva di frumento (Organic Research Centre, 2015).
  2. Agricology – case study su marketing genetically diverse wheat (YQ-UK).
  3. ORC (Organic Research Centre) – report interno su YQ population (2021).

Stati Uniti – WSU Bread Lab

  1. WSU – “The Bread Lab” pagina istituzionale (Washington State University).
  2. Seattle Refined – articolo divulgativo su WSU Bread Lab e filiera locale (2023).

Etiopia – Teff

  1. CGIAR – studio su filiera teff e innovazione urbana (2020).
  2. IDEAS RePEc – working paper su teff come driver di food value chains (2018).
  3. AgeconSearch – studio su “Feeding Africa’s cities” e ruolo del teff.

Italia – Senatore Cappelli, Montespertoli

  1. PMC – studio su contenuti polifenolici e nutrizionali del Senatore Cappelli (2022).
  2. PubMed – recensione su qualità nutrizionali delle varietà storiche italiane (2022).
  3. Satoyama Initiative – case study su heritage wheat renaissance in Montespertoli, Toscana (2023).

Turchia – Siyez (einkorn)

  1. Dergipark – articolo sulla rinascita del Siyez e il legame tra gusto locale e mercati globali (2022).
  2. ResearchGate – ricerca “You Can Never Give Up Siyez If You Taste It Once” (2021).

Kamut® (Khorasan)

  1. ResearchGate – articolo su values-based supply chains e caso Kamut® (2013).
  2. USTR – spotlight “Kamut wheat in Asia-Pacific region” (2011).
  3. PMC – studio su biomarcatori e salute associati al consumo di Kamut® (2014).

 

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