Il grano e l’uomo
Autore: Antonio Bruno
Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e
Forestali della Provincia di Lecce
Ogni volta che parliamo di grani antichi, c’è
sempre qualcuno che sospira: “Ah, i bei tempi andati!”. Come se i nostri
bisnonni, mentre trebbiavano sotto il sole di agosto, pensassero alla
biodiversità e non a come arrivare vivi a cena.
Eppure quei chicchi, sopravvissuti a guerre,
carestie e al boom della chimica, oggi tornano a farci visita. Non solo per
riempire le nostre dispense bio, ma per ricordarci che la modernità non è un
valore assoluto: è uno strumento. Può servire per sfamare il mondo o per
trasformare il pane in un’industria senza più sapore.
Forse il vero miracolo sarebbe riuscire a
mettere insieme il meglio di entrambi i mondi: la scienza che evita la fame e
la saggezza che non brucia la terra. In fondo, anche noi siamo un po’ come il
grano: se cresciamo troppo in fretta, rischiamo di perdere le radici.
Ho letto con
attenzione il brano di Salvatore Colazzo e qui sotto ho esplicitato (1) le astrazioni
(categorie concettuali) che ne emergono; (2) un confronto sintetico con la
letteratura scientifica ed (3) casi di studio dal mondo (con fonti).
1) Astrazioni contenute nello
scritto
- Modernizzazione estrattivista
dell’agricoltura:
co-evoluzione tra agricoltura e grande industria (chimica, GDO),
intensificazione degli input, logica di sfruttamento delle risorse.
- Rivoluzione Verde come “doppio
taglio”: forti
aumenti di resa ma anche dipendenza da fertilizzanti/pesticidi, erosione
dell’agrobiodiversità, disancoraggio dalle comunità.
- Selezione varietale funzionale
all’industria:
semi-nani (taglia bassa) per ridurre l’allettamento e favorire
meccanizzazione; glutine adatto a processi meccanici e lunghe lievitazioni
industriali.
- Trade-off ecologici: taglia alta dei “grani
antichi” → maggiore competizione con le infestanti (ombreggiamento) e
minore bisogno di diserbo; apparati radicali descritti come più
“esploranti” per sistemi a basso input.
- Diversità genetica vs linee
pure:
popolazioni eterogenee (landraces/popolazioni evolutive) più resilienti a
stress e contesti variabili.
- Rilocalizzazione delle filiere: filiere corte/AFN
(Alternative Food Networks), valore territoriale, coesione sociale,
“territorializzazione” come paradigma di sviluppo locale.
- Riconsiderare la ruralità: politiche che ricostruiscano
il legame comunità–suolo e favoriscano la gestione collettiva delle
risorse genetiche.
2) Confronto con la
letteratura scientifica (conferme, sfumature, nodi controversi)
Impatto
della Rivoluzione Verde
- Ampiamente documentato
l’aumento di rese e la riduzione dell’insicurezza alimentare; insieme a
limiti ambientali e sociali (inquinamento, dipendenza dagli input,
omologazione varietale). PubMedPMCIDEAS/RePEc
Semi-nanismo
e competizione con le infestanti
- I geni Rht (semi-nanismo) hanno
ridotto l’altezza delle piante e favorito rese in molti contesti;
tuttavia, piante più alte mostrano maggiore capacità competitiva
(ombreggiamento) e possono contribuire alla soppressione delle infestanti
in sistemi a basso input. FrontiersPMCPubMedWiley Online Libraryacsess.onlinelibrary.wiley.com
Radici:
“antichi” vs “moderni”
- L’idea che i grani antichi
abbiano sempre apparati radicali più profondi è non univocamente
supportata: alcune ipotesi vanno in quella direzione, ma studi di
campo con minirizotroni hanno trovato in certi ambienti radici più
profonde ed efficienti nei moderni. Quindi dipende dal germoplasma e
dall’ambiente. Wiley Online LibraryPMCResearchGate
Glutine e
salute
- La tesi che il glutine
“moderno” sia in sé meno gestibile dall’organismo è controversa.
Review recenti indicano che i “grani antichi” non hanno necessariamente
meno glutine; talvolta ne hanno di più e con epitopi immunogenici simili o
maggiori rispetto al frumento tenero moderno. I benefici riportati in
sottogruppi (es. alcune coorti con prodotti da khorasan) esistono ma non
generalizzano alla popolazione. In sintesi: differenze compositive sì, ma
le prove di superiorità salutistica generale restano miste. PMC+1ScienceDirectTandfonline
Diversità
genetica, popolazioni evolutive e resilienza
- Ampio supporto al valore delle
popolazioni eterogenee (CCP/evolutionary breeding) per adattamento e
stabilità in sistemi biologici/low-input; in Europa l’Organic
Heterogeneous Material è ora commercializzabile (Reg. UE 2018/848),
facilitando filiere alternative. The Organic Research CentreResearchGateAgriculture and rural developmentEUR-Lex
Filiere
corte e sviluppo locale
- Le AFN/short food supply chains
sono associate a prossimità sociale e spaziale, maggiore trasparenza e
potenziali esternalità positive locali; non sono panacea (scalabilità,
costi, coordinamento) ma la letteratura ne riconosce il ruolo come
risposta alla crisi dell’agribusiness. MDPIResearchGate
Agrobiodiversità
in declino
- Il calo della diversità
coltivata è riportato da FAO e valutazioni globali sulla biodiversità; il
recupero di landraces è una strategia cardine. FAOHomeIPBES Files
3) Casi di studio (mondo)
Regolazione
abilitante (UE)
- Organic Heterogeneous Material
(OHM): dal
2021, il Reg. (UE) 2018/848 e atti collegati consentono produzione e
commercializzazione di materiale eterogeneo biologico (es. popolazioni di
frumento), aprendo strade legali a sementi non uniformi nelle filiere bio
e locali. EUR-LexAgriculture and rural development
Regno Unito
– “YQ” Wakelyns Population
- Una popolazione evolutiva di
frumento tenero lanciata nel 2015 dall’Organic Research Centre,
selezionata in condizioni biologiche per competere con infestanti e
variare con l’ambiente. Ha dato vita a una rete di
agricoltori-mulini-fornai e a un mercato dedicato (pane/pasta “YQ”),
diventando un modello di grain economies alternative. WakelynsAgricologyOrganic Eprints
USA – WSU
Bread Lab (Skagit Valley, Washington)
- Programma di miglioramento e
filiera territoriale su grani antichi/di territorio (non commodity), con
partnership pubblico-private (fornai, catene ristorazione, scuole). Focus
su sapore, performance in campo e no IP lock-in per sementi. Ha
abilitato micro-filiere e prodotti locali ad alto valore. Plant BreedingSeattle Refined
Etiopia –
Filiera del teff
- Antico cereale (teff) con forte
espansione di mercato urbano e segmentazione per qualità (bianchi premium),
innovazioni di processo e “one-stop shops”. Caso emblematico di come un
cereale tradizionale possa muovere intere catene del valore pur mantenendo
forti radici locali. cgspace.cgiar.orgIDEAS/RePEcageconsearch.umn.edu
Italia –
“Senatore Cappelli” e reti territoriali
- Il recupero/rielaborazione di
varietà storiche (p.es. Senatore Cappelli) ha sostenuto filiere
corte e brand territoriali; la ricerca mostra profili polifenolici
peculiari e, in alcuni studi, contenuti minerali più alti rispetto a
moderni, anche se l’evidenza nutrizionale resta variegata. Esperienze come
Montespertoli (Toscana) uniscono Università, agricoltori, mulini e
forni in filiere locali. PMCPubMedsatoyamainitiative.org
Turchia –
Rinascita del “siyez” (einkorn)
- Coordinamento di filiera e
domanda urbana hanno rilanciato landraces come il siyez (monococco)
nell’area di Kastamonu, con benefici di reddito per piccoli agricoltori;
mostra cosa serve perché un “grano antico” trovi sbocchi stabili (qualità,
storytelling, standard, logistica). DergiParkResearchGate
Khorasan
(“KAMUT®”) – Filiera a valori
- Esempio di values-based
supply chain globale costruita su un’antica specie (T. turgidum ssp. turanicum),
con domanda forte in Italia e crescita export; studi di intervento
riportano miglioramenti in alcuni biomarcatori, ma non equivalgono a
superiorità salutistica universale. ResearchGateUnited States Trade
RepresentativePMC
Che cosa “regge” e cosa no, in breve
- Regge bene: critica sistemica al modello
ad alto input; ruolo della diversità genetica e delle popolazioni
evolutive; potenziale delle filiere corte per lo sviluppo locale; maggiore
competitività contro infestanti di varietà più alte in sistemi low-input. PubMedWiley Online Library
- Va sfumata: radici “più profonde” nei
grani antichi non è regola generale; la “cattiva digeribilità” del glutine
moderno non è provata su base popolazionale. ResearchGatePMC
Spunti operativi (allineati al testo e alle evidenze)
- Sementi: usare/registrare materiale
eterogeneo biologico (OHM) e popolazioni evolutive; reti di scambio e
moltiplicazione comunitaria conformi al Reg. 2018/848. Agriculture and rural development
- Filiere: contratti di filiera locale
(agricoltore–mulino–forno/pastificio), marchi territoriali e standard
condivisi di qualità (es. contenuto proteico, forza, profilo sensoriale).
Modelli YQ e Bread Lab sono replicabili. AgricologyPlant Breeding
- Ricerca-azione: programmi di evolutionary/participatory
breeding su landraces locali per adattamento climatico e riduzione
input. The Organic Research Centre
- Politiche: misure per AFN/short chains
(micro-molini, piattaforme logistiche territoriali, appalti pubblici
“local grain”), incentivi per pratiche a basso input e pagamenti per
servizi ecosistemici legati ad agrobiodiversità. MDPI
Ecco la bibliografia
completa, elenco ordinato secondo ordine alfabetico dei riferimenti citati
nel confronto con la letteratura e nei casi di studio:
Letteratura scientifica e report istituzionali
- FAO – “The State of the World’s
Plant Genetic Resources for Food and Agriculture” (FAO, 1998).
- IPBES – Report “Global Assessment
Report on Biodiversity and Ecosystem Services” – Summary for Policymakers
(IPBES, 2019).
- PubMed: ricerca sui benefici e
limiti della “Rivoluzione Verde”; es. revisione su impatti ambientali,
sociali e produttivi (varie fonti, es. PubMed ID 22826253).
- PMC – “Green Revolution and its
environmental footprint” (es. PMC articolo su ambiente e sostenibilità,
pubblicato attorno al 2021).
- RePEc/Economic paper – analisi
socio-economica e impatti della “Rivoluzione Verde” (es. working papers
economic-development-perspectives).
- Frontiers in Plant Science – studio sull’effetto della
concorrenza/allungamento della pianta vs infestanti (2019).
- PMC – articolo su geni Rht e
altezza della pianta nei grani moderni vs antichi (PMC 2012).
- PubMed – studio (2013–2015) su
adattamento evolutivo dei frumenti moderni, infestanti e gestione (PubMed
id 23385368).
- OnlineLibrary (Wiley) – ricerca
su competizione infestanti con altezza del frumento (2014).
- OnlineLibrary (Wiley) –
discussioni su apparati radicali profondi nei grani antichi vs moderni
(2022).
- PMC – articolo (2022–2023)
sugli apparati radicali comparati tra grani antichi e moderni (PMC 2022).
- ResearchGate – “Modern wheat
has deeper roots than ancient wheats” – interrogativo sull’adattamento
(2023).
- PMC – Meta-analisi/revisione
sul glutine, differenze tra antichi e moderni, e impatti sulla salute (PMC
2022).
- ScienceDirect – studio su
epitopi del glutine nei grani antichi e moderni (2017).
- Taylor & Francis Online –
analisi nutrizionale e reattività immunitaria nel glutine di varietà
storiche vs moderne (2016).
- Organic Research Centre –
report su popolazioni evolutive di frumento (“Revolutionary wheat
populations”, 2021).
- ResearchGate – articolo su
“Performance and evolutionary adaptation of heterogeneous wheat
populations” (2023).
- Regolamento UE 2018/848 – disciplina la produzione di
materiale eterogeneo biologico (Organic Heterogeneous Material).
- European Commission –
documentazione operativa su agricoltura biologica e OHM (sito ufficiale).
- MDPI – “Alternative Food
Networks and Short Food Supply Chains: A Systematic Literature Review”
(2023).
- ResearchGate – revisione dei
casi AFN e filiere corte, modello sistemico (2024).
- PMC – revisione su
agrobiodiversità in declino (FAO-based, 2001).
- Files IPBES – report integrale
“Global assessment” (2019).
Casi di studio specifici
Regolazione e UE
- EUR-Lex – testo completo del
Reg. (UE) 2018/848 (settembre 2018).
- Agriculture EC – sito ufficiale
UE su agricoltura biologica e normative connesse (2024).
Regno Unito – Wakelyns Population
- Wakelyns website – progetto
“YQ” e popolazione evolutiva di frumento (Organic Research Centre, 2015).
- Agricology – case study su
marketing genetically diverse wheat (YQ-UK).
- ORC (Organic Research Centre) –
report interno su YQ population (2021).
Stati Uniti – WSU Bread Lab
- WSU – “The Bread Lab” pagina
istituzionale (Washington State University).
- Seattle Refined – articolo
divulgativo su WSU Bread Lab e filiera locale (2023).
Etiopia – Teff
- CGIAR – studio su filiera teff
e innovazione urbana (2020).
- IDEAS RePEc – working paper su
teff come driver di food value chains (2018).
- AgeconSearch – studio su
“Feeding Africa’s cities” e ruolo del teff.
Italia – Senatore Cappelli, Montespertoli
- PMC – studio su contenuti
polifenolici e nutrizionali del Senatore Cappelli (2022).
- PubMed – recensione su qualità
nutrizionali delle varietà storiche italiane (2022).
- Satoyama Initiative – case
study su heritage wheat renaissance in Montespertoli, Toscana (2023).
Turchia – Siyez (einkorn)
- Dergipark – articolo sulla rinascita
del Siyez e il legame tra gusto locale e mercati globali (2022).
- ResearchGate – ricerca “You Can
Never Give Up Siyez If You Taste It Once” (2021).
Kamut® (Khorasan)
- ResearchGate – articolo su
values-based supply chains e caso Kamut® (2013).
- USTR – spotlight “Kamut wheat
in Asia-Pacific region” (2011).
- PMC – studio su biomarcatori e
salute associati al consumo di Kamut® (2014).


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