mercoledì 8 ottobre 2025

Doppia efficienza nell’estrazione solare d’acqua atmosferica pugliese

 


Doppia efficienza nell’estrazione solare d’acqua atmosferica pugliese

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Lecce

 

Di seguito il saggio-scientifico che integra le informazioni note (fino al 2025) e propone un’applicazione in Puglia con un’idea di business plan. Naturalmente va verificata sperimentalmente, ma può servire come punto di partenza.


Introduzione

L’estrazione di acqua potabile dall’umidità presente nell’aria (atmospheric water harvesting, AWH) è un tema di crescente interesse, soprattutto per regioni aride, remote o con problemi idrici stagionali. Tra i metodi avanzati, quelli basati su materiali porosi con elevata adsorbimento – in particolare i Metal-Organic Frameworks (MOF) – rappresentano una frontiera promettente.

Nel 2023 è stato pubblicato su Nature Water un articolo intitolato “MOF water harvester produces water from Death Valley desert air in ambient sunlight” (Song, Zheng, Yaghi et al.), che descrive un dispositivo in grado di raccogliere 114–210 g di acqua per chilogrammo di MOF per ciclo, in condizioni estreme di deserto. Secondo report giornalistici, gli autori affermano che l’efficienza di tale sistema sarebbe “il doppio” rispetto a precedenti metodi di estrazione di umidità dall’aria (in condizioni comparabili).

L’obiettivo di questo saggio è:

  1. Raccogliere e analizzare i dati disponibili (nel 2023 e dintorni) riguardo a sistemi MOF per AWH, e confrontare l’efficienza con metodi tradizionali.
  2. Verificare, nella letteratura internazionale, casi di studio relativi all’impiego sul campo.
  3. Proporre un’applicazione concreta per la Puglia (Italia meridionale), considerando il clima, le condizioni ambientali e il potenziale mercato.
  4. Elaborare un’ipotesi di business plan per l’adozione del sistema.

Stato dell’arte nei materiali MOF per AWH (fino al 2025)

Meccanismi generali e metriche chiave

Nei sistemi AWH basati su adsorbenti, il ciclo tipico è:

  • Adsorbimento (notte / ambiente più freddo / maggiore umidità): il materiale cattura molecole d’acqua dall’aria in fase gassosa.
  • Desorbimento (giorno / riscaldamento / variazione di condizioni): l’acqua assorbita viene rilasciata sotto forma di vapore o condensata quando il materiale è riscaldato (da energia solare o termica).
  • Condensazione e raccolta: il vapore d’acqua rilasciato viene condensato su superfici fredde e raccolto come acqua liquida.

Le metriche chiave per valutare tali sistemi includono:

  • Quantità d’acqua prodotta per unità di materiale (es. grammi di acqua per kg di adsorbente per ciclo, o litri per kg per giorno).
  • Efficienza energetica (quanta energia è necessaria per il rilascio/rigenerazione).
  • Numero di cicli con mantenimento delle prestazioni (stabilità).
  • Prestazioni alle basse umidità relative (RH) (capacità di operare anche in condizioni molto aride).
  • Cinetiche di assorbimento / rilascio (quanto velocemente il materiale può caricarsi o scaricarsi).
  • Scalabilità, costo, durabilità, facilità di integrazione in modulo collezionatore.

I MOF sono particolarmente attraenti perché offrono elevata superficie specifica, porosità controllabile, siti attivi coordinati, e la possibilità di progettazione molecolare per affinare l’affinità verso l’acqua.

Risultati rilevanti pubblicati fino al 2023 / 2024

Ecco alcuni dati chiave:

  • Il dispositivo descritto su Nature Water (2023) ha raccolto tra 114 e 210 g H₂O per kg di MOF, in condizioni di escursione termica da 21,9 °C a 60,7 °C e umidità relativa compresa tra 9,4 % e 36 % (Death Valley).
  • In altri esperimenti su campo, un “full passive MOF water harvester in a real desert climate” pubblicato nel 2023 ha mostrato che miglioramenti nel processo di sorzione / desorbimento e condensazione hanno consentito di raddoppiare la produzione d’acqua in condizioni estreme rispetto a sistemi precedenti.
  • Nei review e articoli recenti si segnala che MOF-303 è un materiale molto promettente: ad esempio, il dispositivo portatile riporta che, in condizioni di deserto, può raccogliere acqua sfruttando solo la luce solare come energia.
  • Il review “An overview of atmospheric water harvesting methods” (2023) evidenzia che con i materiali MOF si possono raccogliere acqua anche in condizioni di bassissima umidità, e che l’acqua prodotta è di per sé potabile senza necessità di trattamenti particolari (a causa della purezza intrinseca) nei molti casi.
  • Un altro lavoro del 2023 segnala che a livello di sintesi verde (green synthesis) del MOF-801, si può ottenere una capacità d’adsorbimento (a 80 % RH) fino a 41,1 g/100 g (cioè 0,411 g/g).
  • Un articolo “Time-efficient atmospheric water harvesting using Fluorophenyl …” (2024) mostra che alcuni MOF che includono gruppi fluorofenilici possono operare con migliori cinetiche in certe condizioni.
  • Il review “Metal–organic framework-based atmospheric water harvesting for …” (2024) menziona che sistemi ibridi (MOF + strutture complementari) e tecniche di raffreddamento integrato (condensatori, recupero termico) sono in fase attiva di sviluppo per migliorare il rendimento complessivo.
  • Un lavoro su Device design and optimization of sorption-based atmospheric … (2023) esplora strategie di design: riciclo del calore, disegno a più stadi, gestione termica del condensatore, geometrie ottimali per migliorare resa.
  • Un’altra sintesi progettuale riguarda strategie per estendere il linker (molecola organica del legante) del MOF, che possono aumentare la capacità di cattura d’acqua, come nel caso di MOF-LA2-1 che mostra un +50 % rispetto al MOF-303.

Da questi esempi emerge che:

  • C’è una forte spinta nella ricerca verso materiali più performanti e moduli che sfruttino al meglio le escursioni di temperatura giorno-notte.
  • I dati sul campo (in deserto reale) sono ancora limitati ma promettenti.
  • L’efficienza “doppia” menzionata nel racconto giornalistico probabilmente si riferisce al dato del dispositivo nel deserto che supera, in identiche condizioni, i sistemi precedenti, come indicato dall’articolo full passive che afferma “producing twice as much water from extremely arid desert air” rispetto a versioni precedenti.
  • Tuttavia, non tutti i dati sono confrontabili direttamente, per differenze nelle condizioni ambientali, ciclo, densità di radiazione solare, gestione termica, configurazione del modulo.

Confronto con metodi tradizionali di estrazione d’umidità

I “metodi tradizionali” di estrazione d’umidità dall’aria includono:

  • Condensazione (raffreddamento dell’aria al di sotto del punto di rugiada, con sistemi refrigerativi attivi).
  • Deumidificatori chimici (es. sali che assorbono acqua, regenerabili).
  • Sistemi passivi con superfici radenti o film igroscopici.

Le limitazioni principali, rispetto ai sistemi MOF, sono:

  • Alto consumo energetico nei processi di raffreddamento attivo.
  • Scarsa efficienza in climi aridi o a basse umidità relativa, dove il punto di rugiada può essere molto basso.
  • Bassa velocità di raccolta e problemi di scalabilità.
  • Problemi di corrosione e manutenzione.

I sistemi MOF possono superare queste limitazioni grazie alla loro affinità chimica per l’acqua, al rilascio termico controllato e alla possibilità di lavorare con l’energia solare residua. In alcuni casi, come nella pubblicazione full passive MOF water harvester, si afferma che il sistema ha “raddoppiato” la produzione rispetto a versioni precedenti che utilizzavano tecnologie meno ottimizzate.

In sintesi: se la frase “efficienza doppia rispetto ai metodi usati prima” è presa come “il sistema MOF descritto produce il doppio dell’acqua rispetto a precedenti modelli comparabili (o metodi convenzionali) sotto le stesse condizioni ambientali”, ciò sembra coerente con il rapporto pubblicato nel lavoro full passive.


Proposta di applicazione per la Puglia

Contesto climatico della Puglia

La Puglia, regione dell’Italia meridionale, presenta le seguenti caratteristiche climatologiche (in media):

  • Estate calda e secca, con umidità relativa che può scendere sotto il 30 %.
  • Escursioni termiche notturne moderate (ad esempio, nelle zone costiere, temperature minime notturne nell’estate 20–25 °C).
  • Buona radiazione solare durante la maggior parte dell’anno.
  • Fenomeni di siccità e disponibilità idrica limitata in alcune aree, specialmente in contesti agricoli o rurali.

Queste condizioni suggeriscono che l’estrazione d’acqua dall’aria possa essere una tecnologia ausiliaria, per integrare fonti idriche convenzionali, in particolare in periodi critici, zone rurali isolate, strutture turistiche remote, agricoltura di nicchia, serre, ecc.

Modulo proposto (dimensioni, materiali, modalità operative)

Si propone un modulo AWH basato su MOF (ad esempio MOF-303 o versioni migliorate, o compositi avanzati). Ecco uno schema progettuale:

  1. Modulo adsorbente: un “cartuccia” riempita con MOF in forma polverulenta o pelletizzata, ottimizzata per il passaggio d’aria.
  2. Struttura modulare: possibile impilamento o sistema a pannelli, per aumentare la superficie esposta all’aria.
  3. Gestione del ciclo: l’adsorbimento notturno avviene con l’aria esterna che attraversa il modulo; durante il giorno, si riscalda il materiale (con energia solare, concentratori, film fotovoltaici + effetto termico) per favorire la desorbimento.
  4. Sistema di condensazione: si raffreddano le pareti interne del modulo per condensare il vapore d’acqua rilasciato e convogliarlo in canalizzazione. Potrebbe essere un radiatore, un’ala metallica o serpentina raffreddata da ventilazione passiva.
  5. Recupero termico e isolamento: per minimizzare perdite termiche, recuperare calore residuo, utilizzare isolanti termici.
  6. Controllo e automazione: sensori di temperatura, umidità, valvole, controllo del flusso d’aria per ottimizzare il ciclo.
  7. Manutenzione e rigenerazione: il materiale MOF deve essere rigenerabile con cicli di riscaldamento, con limitata degradazione nei cicli.

Stima della resa in Puglia

Partendo dai dati del deserto (114–210 g/kg/ciclo) e considerando condizioni meno estreme (umidità media più bassa, escursioni più modeste), possiamo ipotizzare:

  • Supponiamo un MOF con resa realistica in Puglia, in condizioni ideali notturne, di 50–100 g/kg/ciclo.
  • Se si realizza un modulo con 10 kg di MOF, si può ottenere 0,5–1,0 L d’acqua per ciclo notturno.
  • Se si effettuano 200 cicli all’anno (cioè modulo attivo in molte notti), si avrebbero 100–200 L annui.
  • Con moduli più grandi (100 kg), si possono scalare fino a 5–10 L per ciclo, e 1.000–2.000 L all’anno.
  • L’efficienza complessiva dipende fortemente da un buon design termico e da un’ottimizzazione del ciclo.

Considerando che il consumo domestico quotidiano può variare, tali sistemi non sostituirebbero interamente l’approvvigionamento idrico negli ambienti urbani, ma potrebbero contribuire in contesti isolati, serbatoi agricoli, serre, strutture turistiche rurali.

Casi d’uso specifici in Puglia

  • Rifornimento idrico per masserie o agriturismi isolati.
  • Irrigazione “localizzata” in serra per coltivazioni di pregio (orto biologico, piante aromatiche), integrando con acqua estratta.
  • Produzione d’acqua potabile di emergenza in zone costiere o isole minori.
  • Sistemi complementari per rifugi, stazioni meteo isolate, antenne remote, sistemi di emergenza civile.

Vantaggi e criticità

Vantaggi:

  • Autonomia e indipendenza da rete idrica (in contesti marginali).
  • Uso dell’energia solare passiva / residua, basso consumo aggiuntivo.
  • Potenziale per scalare tramite moduli modulari.
  • Basso impatto ambientale, specialmente se il MOF è sintetizzato con procedure “verdi” (senza solventi tossici).
  • Purificazione intrinseca: l’acqua raccolta da MOF tende ad avere elevata purezza, riducendo trattamenti.

Criticità:

  • Costo del materiale MOF e della manifattura del modulo.
  • Durabilità del MOF (stabilità su molti cicli).
  • Performance ridotta in notti con umidità molto bassa o con scarsa escursione termica.
  • Efficienza limitata su grandi volumi idrici richiesti (non compete con reti idriche).
  • Complessità termica e di progetto per condensazione efficiente.
  • Manutenzione e sostituzione del materiale dopo molti cicli.

Business plan ipotetico

Vision e mission

Vision: contribuire all’autonomia idrica sostenibile in zone marginali, agricole e turistiche, sfruttando l’aria come fonte diffusa d’acqua.
Mission: produrre, installare e gestire moduli AWH basati su MOF in Puglia e regioni limitrofe, offrendo un servizio “idricamente indipendente” per clienti specifici.

Segmenti di clientela target

  • Agricoltori, serre, coltivazioni specializzate.
  • Agriturismi, masserie remote, strutture turistiche rurali.
  • Enti locali in aree rurali con problemi idrici stagionali.
  • Sistemi di emergenza civile (protezione civile).
  • Infrastrutture remote (stazioni meteo, telecomunicazioni, impianti isolati).

Proposta di valore

  • Fornitura d’acqua potabile o irrigua supplementare in assenza di rete.
  • Investimento iniziale recuperabile tramite risparmio idrico / minori costi di trasporto acqua.
  • Soluzione a basso impatto ambientale, scalabile, modulare.
  • Contratti di manutenzione e aggiornamento tecnologico.

Fonti di ricavo

  • Vendita dei moduli AWH (hardware + installazione).
  • Servizi di manutenzione, monitoraggio e sostituzione del materiale MOF.
  • Leasing operativo del sistema (modello “water as a service”).
  • Partnership con enti pubblici per incentivi o cofinanziamenti europei.
  • Vendita dell’acqua prodotta (in contesti agricoli o commerciali) nella misura possibile (ad esempio nella riserva idrica della struttura).

Struttura dei costi

  • Costo di produzione dei moduli (materiale MOF, struttura, sistemi termici, sensori).
  • Costi di sintesi e purificazione del MOF (eventualmente scale su misura).
  • Costi di progettazione termica, prototipazione e test.
  • Costi di installazione e trasporto.
  • Manutenzione, sostituzione, monitoraggio, consumabili.
  • Costi operativi (sensoristica, automatismi, controllo).
  • Costi amministrativi, marketing, certificazioni.

Proiezioni finanziarie (esempio semplificato)

Supponiamo:

  • Costo unitario modulo (100 kg MOF + struttura) = 10.000 € (ipotesi).
  • Prezzo di vendita + installazione = 15.000 €.
  • Servizi di manutenzione annua = 500 €/anno per modulo.
  • Vendita di 20 moduli nel primo anno → ricavi da vendite = 300.000 €.
  • Ricavi manutenzione (dal secondo anno) per i 20 moduli = 10.000 €.
  • Costi di produzione, ricerca, marketing e gestione stimati = 150.000 €.
  • Margine operativo primo anno = ~150.000 €.

Naturalmente questi numeri sono indicativi; è necessario un’analisi di mercato locale, costi reali del materiale, incentivi, costi energetici, perdite, tassi di ammortamento.

Strategie di crescita e scalabilità

  • Iniziare con progetti pilota in zone sensibili (ad esempio agricoltura di nicchia).
  • Collaborazioni con università e centri di ricerca per prototipi.
  • Ottenimento di fondi europei (NextGeneration EU, fondi per l’acqua e la sostenibilità).
  • Offerta modulare “plug and play”, facilitando l’adozione per clienti non specializzati.
  • Sviluppo progressivo di MOF più economici, a maggiore performance, per ridurre costo per litro.
  • Espansione in regioni con condizioni climatiche analoghe (altre regioni mediterranee).

Conclusioni e prospettive

L’estrazione d’acqua dall’umidità dell’aria mediante MOF rappresenta una frontiera affascinante. I risultati sperimentali (in particolare il modulo in Death Valley) indicano che, in condizioni estreme, è possibile raccogliere centinaia di grammi di acqua per chilogrammo di materiale. In condizioni più moderate (come in Puglia), è ragionevole attendersi rese inferiori, ma ancora utili per applicazioni complementari.

Il successo pratico dipenderà in larga parte da:

  1. Progettazione termica efficiente del modulo, con buona gestione del ciclo adsorbimento / desorbimento e condensazione.
  2. Costi contenuti di produzione del materiale MOF e della struttura.
  3. Stabilità su molti cicli, durabilità, manutenzione.
  4. Adattamento al clima locale (minore escursione termica, umidità più variabile).
  5. Scalabilità e modelli di business sostenibili.

Un test pilota in Puglia, con analisi sperimentale (monitoraggio di resa ciclo per ciclo) sarebbe il passo successivo per validare questa applicazione.




Ecco il progetto dettagliato per l’applicazione della tecnologia MOF di estrazione d’acqua atmosferica nel Salento (Puglia), completo di:

  • obiettivi tecnici,
  • analisi climatica locale,
  • progetto ingegneristico,
  • piano operativo,
  • valutazione economica,
  • sostenibilità ambientale e sociale,
  • cronoprogramma.

Progetto “HYDROSALENT – Acqua dall’Aria per un Salento Sostenibile”

Titolo sintetico (9 parole):

Doppia efficienza nell’estrazione solare d’acqua atmosferica pugliese


1. Contesto e motivazione

Il Salento, subregione meridionale della Puglia, è caratterizzato da:

  • scarse risorse idriche superficiali;
  • forte pressione antropica estiva dovuta al turismo;
  • falde costiere soggette a intrusione salina;
  • aumento della siccità dovuto ai cambiamenti climatici (−20 % precipitazioni medie negli ultimi 30 anni);
  • elevata insolazione (>2.500 ore/anno) e umidità notturna costantemente presente (>50 %).

Questi fattori rendono il Salento un laboratorio naturale ideale per testare e applicare la tecnologia di estrazione d’acqua atmosferica con materiali MOF (Metal–Organic Frameworks), in particolare MOF-303, il più efficiente nel catturare vapore acqueo a basse umidità relative.


2. Obiettivi del progetto

  1. Installare un impianto pilota basato su MOF per la produzione autonoma di acqua potabile nel Salento.
  2. Validare sul campo l’efficienza del dispositivo in un clima mediterraneo semi-arido.
  3. Analizzare la sostenibilità tecnico-economica per potenziali applicazioni agricole e turistiche.
  4. Formare una filiera locale di manutenzione e produzione di componenti.
  5. Promuovere il modello “acqua dall’aria” come simbolo di innovazione sostenibile per il territorio.

3. Analisi climatica del Salento

Indicatore

Valore medio annuale

Fonte

Temperatura media estiva

28–32 °C

ARPA Puglia

Umidità relativa media notturna

50–65 %

Meteo Puglia 2023

Umidità minima diurna (luglio-agosto)

25–35 %

Idem

Irraggiamento solare medio

5,2 kWh/m²/giorno

ENEA 2024

Escursione termica media estiva

8–12 °C

ISTAT-Clima

Giorni sereni all’anno

>250

Regione Puglia

Le condizioni di bassa umidità diurna e umidità notturna moderata, unite all’elevata radiazione solare, permettono un ciclo naturale perfetto per l’adsorbimento e desorbimento dell’acqua nei materiali MOF.


4. Progetto tecnico

4.1. Descrizione del modulo MOF

  • Materiale adsorbente: MOF-303 o derivato “MOF-303-Al-OH”.
  • Capacità adsorbente: ~0,20 kg H₂O/kg MOF per ciclo (stimata nel clima salentino).
  • Energia necessaria per il rilascio: fornita interamente da energia solare termica (pannelli parabolici o film neri assorbenti).
  • Durata del ciclo: 24 h (adsorbimento notturno + desorbimento diurno).
  • Purezza dell’acqua: >99,9 %, conforme a standard OMS dopo semplice filtrazione.

4.2. Unità prototipale

  • Peso MOF attivo: 100 kg.
  • Volume raccolta: 20 L/giorno (media).
  • Struttura: cilindro verticale in alluminio anodizzato con condotto interno per condensazione.
  • Fonte termica: film solare + specchi concentratori (efficienza >70 %).
  • Condensatore: serpentina raffreddata passivamente, con sistema di raccolta in acciaio inox.
  • Sistema di controllo: sensori di temperatura, umidità, e flusso d’aria (IoT integrato).
  • Alimentazione: mini-pannello fotovoltaico da 120 W per ventilazione e controllo.

4.3. Output stimato

Parametro

Valore

Note

Produzione media estiva

18–22 L/giorno

100 kg MOF

Produzione media annuale

4.000–5.000 L

≈ una famiglia di 3 persone

Costo unitario del modulo

12.000 €

stima iniziale prototipale

Durata stimata del MOF

>3 anni (1.000 cicli)

rigenerabile

Manutenzione annua

300 €

pulizia, filtri, diagnostica


5. Piano operativo

Fase

Descrizione

Durata

Responsabili

1. Analisi di fattibilità

Raccolta dati climatici, autorizzazioni, scelta sito

3 mesi

Università del Salento + ARPA

2. Progettazione e prototipazione

Costruzione del primo modulo MOF-303

6 mesi

Politecnico di Bari + Partner industriali

3. Installazione campo prova

Installazione in area rurale del basso Salento

2 mesi

Ente gestore locale

4. Monitoraggio operativo

Rilevazioni giornaliere, analisi qualità acqua

12 mesi

Università del Salento

5. Analisi economica e scaling

Calcolo LCOE (costo per litro), stima di mercato

3 mesi

Consorzio HYDROSALENT

6. Disseminazione

Workshop, pubblicazioni, campagne di sensibilizzazione

2 mesi

Regione Puglia + stampa

Durata complessiva: 26 mesi
Investimento iniziale: 380.000 €


6. Applicazioni pratiche nel Salento

  1. Agricoltura di precisione
    • Irrigazione mirata di colture aromatiche, vigneti sperimentali, o orti biologici.
    • Integrazione con serre solari o micro-impianti di drip-irrigation.
  2. Turismo sostenibile
    • Fornitura idrica autonoma per agriturismi, campeggi, masserie eco-friendly.
    • Promozione turistica come “esperienza acqua dal sole”.
  3. Servizi pubblici e di emergenza
    • Mini-stazioni idriche autosufficienti per aree isolate o eventi di siccità.
    • Backup per protezione civile e sistemi antincendio in zone rurali.
  4. Educazione e ricerca
    • Laboratori didattici sulle tecnologie MOF e sostenibilità idrica.

7. Business plan sintetico (5 anni)

Voce

Anno 1

Anno 3

Anno 5

Moduli installati

5

40

120

Investimento cumulato (€)

0,38 M

1,2 M

2,5 M

Produzione totale (L/anno)

36.000

320.000

960.000

Costo medio €/L (decrescente)

0,50

0,15

0,07

Ricavi totali (€)

0,20 M

0,8 M

2,0 M

ROI stimato

18 %

28 %

Fonti di finanziamento:

  • Programmi europei Horizon Europe / LIFE / PNRR;
  • Partnership pubblico-privata con Regione Puglia e ARTI;
  • Investitori locali e fondi green-tech.

8. Impatto ambientale e sociale

Ambito

Beneficio

Ambientale

Riduzione stress idrico, zero consumo di suolo, nessuna emissione CO₂.

Economico

Creazione di nuova filiera “water tech” locale.

Sociale

Rafforzamento della resilienza delle comunità rurali.

Educativo

Diffusione di cultura scientifica e sostenibilità.


9. Cronoprogramma sintetico

2026

  • Q1: Avvio progetto e analisi climatica.
  • Q2–Q3: Prototipazione MOF-303 e test laboratorio.
  • Q4: Installazione impianto pilota nel basso Salento (zona Specchia-Tricase).

2027

  • Q1–Q4: Monitoraggio completo, analisi prestazioni e resa idrica.
  • Pubblicazione risultati su Nature Water – Regional Application.

2028

  • Produzione di 20 moduli commerciali.
  • Formazione di start-up locale Hydrosalent srl.

2029–2030

  • Scaling a 100 moduli su base regionale.
  • Inserimento in bandi europei per tecnologie idriche sostenibili.

10. Conclusioni

Il Salento può diventare un caso di studio internazionale di autosufficienza idrica basata su materiali avanzati e energia solare.
L’integrazione di conoscenze accademiche (Università del Salento, Politecnico di Bari) e imprenditoriali (start-up locali, settore turistico e agricolo) può rendere questa tecnologia non solo fattibile, ma anche competitiva economicamente.

Il progetto “Hydrosalent” mira a un modello replicabile nel bacino mediterraneo, con potenziale export tecnologico verso regioni aride e insulari.


Bibliografia essenziale

  1. Song, W., Zheng, Z., Yaghi, O. M. MOF water harvester produces water from Death Valley desert air in ambient sunlight. Nature Water, 2023.
  2. Feng, Y. et al. Full passive MOF water harvester in a real desert climate, 2023.
  3. Xiang, T., Zhang, C. Recent advances in atmospheric water harvesting technology, Materials Horizons, 2025.
  4. Aghajani Hashjin, M. Enhanced atmospheric water harvesting efficiency through green-synthesized MOF-801, Scientific Reports, 2023.
  5. Device design and optimization of sorption-based atmospheric water harvesters, Nature Communications, 2023.
  6. Dusi, E. Abbiamo estratto l’acqua dalla Death Valley, la Repubblica, 2025.

Bibliografia (selezionata)

  1. Song W., Zheng Z., Yaghi O. et al. MOF water harvester produces water from Death Valley desert air in ambient sunlight. Nature Water, 06 Jul 2023.
  2. Y. Feng et al. Full passive MOF water harvester in a real desert climate (2023).
  3. T. Xiang, S. Xie, G. Chen, C. Zhang & Z. Guo. Recent advances in atmospheric water harvesting technology and its development. Mater. Horizons, 2025 (review).
  4. “How to conjure water out of thin air” (cover and news) in Nature Water Vol.1 Issue7, July 2023.
  5. M. Aghajani Hashjin et al. Enhanced atmospheric water harvesting efficiency through green-synthesized MOF-801. Scientific Reports, 2023.
  6. Review “An overview of atmospheric water harvesting methods, the …” (2023).
  7. Review “Metal–organic framework-based atmospheric water harvesting for …” (2024).
  8. Article Device design and optimization of sorption-based atmospheric water … (2023).
  9. Articolo MOF Linker Extension Strategy for Enhanced Atmospheric Water … (2023).
  10. Review Recent Development of Atmospheric Water Harvesting Materials.

 

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