L’IA in agricoltura: futuro sostenibile
per tutti i contadini
Autore: Antonio Bruno
Istituzione: Associazione dei Laureati in
Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Lecce
C’è un paradosso curioso nel fatto che, per salvare la terra, abbiamo dovuto
insegnare a pensare alle macchine.
Fino a ieri, l’agricoltura era il regno della pazienza e dei calli. Oggi, a
guidare la zappa, c’è un algoritmo. Succede perfino nei campi: l’intelligenza
artificiale, che immaginiamo confinata tra codici e tastiere, comincia a
leggere le foglie come fossero libri aperti, a interpretare i segni del cielo
con la precisione di un vecchio contadino che ha passato la vita a scrutare le
nuvole.
A Milano, durante la Digital Week, la multinazionale Syngenta ha messo in
scena “The ConversAItion – Dialoghi di Agricoltura e Innovazione”. Tema: come
sfamare dieci miliardi di persone in un pianeta che sembra già sazio di noi.
Domanda immensa, da far tremare i polsi anche ai supercomputer. Eppure la
risposta – almeno una parte di essa – nasce proprio da quella collaborazione
inattesa tra chi lavora la terra e chi addestra le macchine.
C’è chi storce il naso: affidare all’algoritmo il compito di capire se un
olivo è malato o un campo è assetato sembra un tradimento romantico. Ma il
romanticismo, da solo, non fa crescere il grano. L’innovazione non è il nemico
della tradizione: è il suo bastone, il modo con cui la terra, invecchiando, si
appoggia per continuare a camminare.
Il problema non è la tecnologia, ma chi resta indietro. Se l’intelligenza
artificiale aiuta solo i grandi, il rischio è di creare un deserto di piccoli.
Servono ponti digitali, non muri di silicio.
Nel Salento, dove la Xylella ha ridisegnato il paesaggio come una malattia
ridisegna un volto, l’IA potrebbe diventare una lente di ingrandimento per
prevenire, curare, rigenerare. Ma solo se qualcuno insegna ai contadini ad
usarla, come una nuova lingua che serve a dialogare con la terra.
Forse il futuro dell’agricoltura non è nei server né nei droni, ma nella
capacità di unire il sapere antico della zappa e la precisione del pixel.
Perché la vera intelligenza – artificiale o naturale che sia – non consiste nel
sostituire l’uomo, ma nel restituirgli il tempo e il senso di ciò che fa:
coltivare la vita, un campo alla volta.
Di seguito
una sintesi critica che confronta i contenuti dell’evento “The ConversAItion
— Dialoghi di Agricoltura e Innovazione” (Syngenta, Milano Digital Week, 3
ott 2025) con la letteratura internazionale e dove propongo casi di studio
rilevanti e quindi adatto le raccomandazioni alla realtà agricola
della provincia di Lecce. Alla fine la bibliografia citata. Ho
provveduto a mettere prima i punti chiave dell’evento per agganciarli alla
letteratura e poi i casi di studio e infine le raccomandazioni pratiche per
Lecce.
1) Cosa ha detto l’evento —
punti salienti ricondotti alla letteratura
- Tema centrale: come sfamare 10
miliardi di persone al 2050 in un contesto di suolo degradato e
cambiamenti climatici — l’evento sposa la risposta basata su innovazione
tecnologica (IA, digital farming, app come Cropwise) per aumentare
produttività e sostenibilità. Questo approccio è coerente con la
letteratura che vede l’IA/ML come abilitatore per decision support,
monitoraggio remoto e ottimizzazione delle risorse in agricoltura. MDPI+1.
- Strumento citato: Cropwise /
Cropwise AI / Cropwise Grower (Syngenta) — piattaforme che combinano
mappe di campo, sensori, meteorologia e modelli predittivi per
raccomandazioni site-specifiche (es. semina, difesa, irrigazione). Le
pagine ufficiali descrivono funzioni di predictive modelling e
raccomandazioni personalizzate già operative in diversi paesi. Cropwise+2Cropwise+2.
- Urgenza su suolo e risorse:
rapporti internazionali e review recenti documentano ampia degradazione
del suolo e crescenti rischi (salinizzazione, erosione, perdita di suolo
fertile) — motivi per cui strumenti che riducono input inutili e orientano
pratiche rigenerative sono prioritari. openknowledge.fao.org+2The
Guardian+2.
- Inclusività e piccoli
agricoltori: il discorso di Syngenta sull’“IA inclusiva” rispecchia studi
che mostrano però barriere di adozione (dimensione aziendale, educazione,
accesso a rete/dati) — perciò le tecnologie devono accompagnarsi a servizi
locali e formazione. PubMed.
2) Confronto critico con la
letteratura internazionale
- Convergenze
- La letteratura concorda che
IA/ML + IoT + telerilevamento migliorano gestione dei parassiti, stime di
resa, irrigazione ed uso degli input (fertilità, pesticidi) — riducendo
costi e impatti ambientali quando applicati correttamente. MDPI+1.
- Piattaforme integrate (come
Cropwise) rappresentano lo stato dell’arte: combinano dati storici,
meteorologia e modelli predittivi. Le review 2024–2025 sottolineano però
l’importanza di validazione locale e trasparenza degli algoritmi. syngentagroup.com+1.
- Divergenze / limiti evidenziati
dalla letteratura
- Bias dei dati e trasferibilità: modelli addestrati su grandi
dataset possono non performare su micro-climi locali (es. Salento con
estati calde, suoli calcarei e problemi fitosanitari specifici). La
letteratura raccomanda calibrazione locale e validazione sperimentale. MDPI.
- Adozione su piccola scala: molte soluzioni funzionano
meglio su aziende grandi e con personale tecnico; la letteratura (Italia
compresa) mette in luce fattori socio-economici che ostacolano adozione
tra i piccoli agricoltori. Serve supporto istituzionale e modelli di
servizio (contratti, servizi a cottimo, hub locali). PubMed.
- Problematiche fitosanitarie
specifiche: dove
ci sono emergenze come Xylella fastidiosa (Salento/Lecce)
l’approccio tecnologico deve integrarsi con piani di controllo
fitosanitario e monitoraggio ravvicinato: telerilevamento + IA può
aiutare nell’individuare sintomi, ma non sostituisce misure fitosanitarie
istituzionali. PMC+1.
3) Casi di studio
internazionali rilevanti (selezionati e sintetizzati)
Questi
esempi mostrano come IA & digital farming sono stati applicati (o
sperimentati) in contesti utili per Lecce.
- Precision irrigation + sensor
networks — Israele / Spagna (progetti pilota)
- Descrizione: reti di sensori
del suolo + modelli meteorologici per VRI (variable rate irrigation),
riduzione consumi idrici e aumento rese per orticole e frutta. Risultato:
risparmi idrici 20–40% senza perdita di resa. (Esempi in letteratura su
tecnologie IoT + ML in paesi aridi). MDPI+1.
- Telerilevamento per individuar
sintomi fitosanitari — studi su Xylella (Italia)
- Descrizione: analisi
multispettrale e SAR per distinguere piante infette/sofferenti; modelli
ML per mappare diffusione e priorizzare interventi. Applicazioni già
studiate per la Salento per sorveglianza e zonazione. Esito: strumenti
utili per screening su larga scala, esigenza di validazione su campo. MDPI+1.
- Digital advisory per piccoli
agricoltori — Digital Green (Asia/Africa) e servizi europei
- Descrizione: piattaforme che
forniscono raccomandazioni contestualizzate (video, SMS, app) combinate
con operatori locali. Risultato: aumento delle adozioni di pratiche e
produttività se affiancate da formazione. È la strada per rendere
“inclusiva” l’IA. smartagrihubs.eu+1.
- Progetto SmartAgriHubs /
IoF2020 (Europa) — testbed e DIH
- Descrizione: rete di Digital
Innovation Hubs e use-case in aziende europee per testare tecnologie
digitali in agricoltura; modello utile per creare hub locali che
accompagnino l’adozione. smartagrihubs.eu+1.
4) Adattamento pratico alla
provincia di Lecce (strategie concrete, priorità, esempi operativi)
Contesto
Lecce / Salento — elementi da tenere in conto:
- colture tipiche: olivo
(ma colpito da Xylella), vigneti, cereali, ortaggi intensivi, vivaismo;
suoli spesso calcarei, problemi idrici e salinità in alcune aree; forte
valore paesaggistico e piccola dimensione media aziendale. (v. letteratura
e studi locali). MDPI+1.
Sulla base
di evento + letteratura, ecco un piano operativo a tre livelli: (A)
monitoraggio e diagnosi, (B) gestione operativa e risparmio risorse,
(C) inclusione, governance e scaling.
A —
Monitoraggio e diagnosi (priorità immediata)
- Pilot telerilevamento + IA per
Xylella e stress idrico
- Obiettivo: stabilire un
servizio di sorveglianza che integri immagini multispettrali (satellite /
drone) con modelli ML per individuare alberi con stress precoce o sintomi
sospetti.
- Motivazione: studi mostrano
che ML + remote sensing permette screening su larga scala; utile per
prioritizzare campionamenti e interventi fitosanitari. MDPI+1.
- Azione pratica: collaborare
con un Digital Innovation Hub (es. SmartAgriHubs-Italia) o università (Università
di Foggia, Politecnico di Bari, Università del Salento) per validare
modelli su parcelle sperimentali in provincia di Lecce. smartagrihubs.eu+1.
- Mappatura del suolo e
diagnostica di salinità/erosione
- Obiettivo: creare mappe di
vulnerabilità del suolo (salinità, erosione, profondità utile) usando
dati esistenti + misure in sito.
- Motivazione: pianificare
colture e pratiche rigenerative a micro-scala. openknowledge.fao.org+1.
B — Gestione
operativa e risparmio risorse (da sperimentare e scalare)
- Irrigazione a rate variabili
(VRI) + sensori di suolo
- Applicabile ad ortaggi e
frutticoltura intensiva del Salento; testare risparmi idrici con sensori
volumetrici + decision support (modello ML per scheduling). Studi
internazionali mostrano risparmi 20–40%. MDPI.
- Decision support localized —
“Cropwise-like” adattato
- Non importare il modello tal
quale: implementare o contrattualizzare servizi di Cropwise/Cropwise
Grower ma con calibrazione locale (dati storici locali, prove
varietali, parassiti tipici). L’uso di raccomandazioni che non tengono
conto di Xylella o suoli salini può essere fuorviante. Cropwise+1.
- Strategie rigenerative abbinate
a IA
- Promuovere cover crops,
rotazioni migliorate, pratiche a basso impatto che rigenerano suolo;
usare IA per monitorare indicatori di resilienza (biomassa, copertura,
umidità). Letteratura e report globali indicano che rigenerazione è
cruciale per contrastare degradazione. openknowledge.fao.org+1.
C —
Inclusione, governance e scaling (essenziale per Lecce)
- Creare un Digital Innovation
Hub provinciale / cooperativo
- Funzioni: formazione,
validazione locale di algoritmi, servizio di consulenza per
PAC/finanziamenti, gestione dati condivisi (data commons locale). Modello
ispirato a SmartAgriHubs. Questo abbassa la soglia di accesso per le
aziende piccole. smartagrihubs.eu+1.
- Modelli di servizio per piccoli
agricoltori
- Offrire servizi a contratto
(ad es. monitoraggio + interventi mirati offerti da cooperative o
fornitori) invece di vendere tecnologia alla singola azienda. La
letteratura su adozione in Italia sottolinea l’importanza di servizi
piuttosto che solo prodotto. PubMed.
- Integrazione con piani fitosanitari
per Xylella
- Coordinare ogni intervento
digitale con Autorità fitosanitarie (Regione Puglia, CREA, Ministero) per
garantire che la tecnologia serva a priorizzare e validare le attività di
contenimento. I modelli possono aumentare efficienza di sorveglianza ma
devono essere integrati con la risposta istituzionale. PMC+1.
5) Proposta pratica rapida
(roadmap di 12–18 mesi) per la provincia di Lecce
- Mese 0–3: costituzione di un gruppo di
lavoro pubblico-privato (Regione/Università/associazioni agricole/DIH
locali); mappatura dei dati già disponibili (satellite, rete
meteorologica, banche dati fitosanitarie). smartagrihubs.eu.
- Mese 3–9: avvio piloto telerilevamento
+ ground truthing su 3 aree rappresentative (oliveti colpiti da Xylella;
azienda orticola irrigua; vigneto). Validazione modelli ML e calibrazione
locale del Cropwise-like. MDPI+1.
- Mese 9–18: estensione dei servizi a
cooperative; formazione per tecnici; lancio di servizi a pagamento per
piccoli agricoltori (monitoraggio + raccomandazioni). Parallelamente,
implementare sensori di suolo e VRI dove economicamente sensato. MDPI+1.
6) Rischi e contromisure
(breve)
- Rischio: modelli che sbagliano diagnosi
→ azioni errate.
Contromisura: validazione sul campo, sistema di verifica umana prima dell’intervento. MDPI. - Rischio: esclusione dei piccoli
agricoltori.
Contromisura: modelli di servizio cooperativo, formazione territoriale. PubMed. - Rischio: dati sensibili e governance.
Contromisura: regole condivise, data commons controllato dal DIH/Regione.
Bibliografia (selezione — fonti citate)
- Liakos, K. G., et al. (2018). Machine
Learning in Agriculture: A Review. Sensors. MDPI+1.
- FAO — The State of the
World's Land and Water Resources for Food and Agriculture (SOLAW),
2021. openknowledge.fao.org.
- Syngenta / Cropwise pages: Cropwise
AI; Cropwise Grower; Syngenta news (2024) su integrazione GenAI
& Cropwise. Cropwise+2Cropwise+2.
- Serio, F. et al. (2024). A
Decade after the Outbreak of Xylella fastidiosa subsp. ... (review on
Xylella in Apulia). PMC. PMC.
- Telesca, L., et al. (2024). Investigating
the Impact of Xylella Fastidiosa on Olive... — remote sensing
applications. MDPI Remote Sensing. MDPI.
- Coluccia, B., et al. (2025). The
Agricultural Regeneration of Salento (Apulia, Italy). Sustainability.
(MCDM framework per rigenerazione agricola). MDPI.
- Vecchio, Y. et al. (2020). Adoption
of Precision Farming Tools: The Case of Italian ... (studio
sull’adozione in Italia). PubMed.
- SmartAgriHubs project /
homepage — Digital Innovation Hubs & use-case europee. smartagrihubs.eu+1.
- Nautiyal, M. (2025). Revolutionizing
agriculture: A comprehensive review on ... (review su AI, IoT, DSS in
agricoltura). PMC.
- Report/Articoli giornalistici
su degradazione del suolo e salinità (es. Guardian summaries of UN/FAO
findings, 2024). The Guardian+1.

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