martedì 7 ottobre 2025

L’IA in agricoltura: futuro sostenibile per tutti i contadini

 


L’IA in agricoltura: futuro sostenibile per tutti i contadini

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Lecce

C’è un paradosso curioso nel fatto che, per salvare la terra, abbiamo dovuto insegnare a pensare alle macchine.
Fino a ieri, l’agricoltura era il regno della pazienza e dei calli. Oggi, a guidare la zappa, c’è un algoritmo. Succede perfino nei campi: l’intelligenza artificiale, che immaginiamo confinata tra codici e tastiere, comincia a leggere le foglie come fossero libri aperti, a interpretare i segni del cielo con la precisione di un vecchio contadino che ha passato la vita a scrutare le nuvole.

A Milano, durante la Digital Week, la multinazionale Syngenta ha messo in scena “The ConversAItion – Dialoghi di Agricoltura e Innovazione”. Tema: come sfamare dieci miliardi di persone in un pianeta che sembra già sazio di noi.
Domanda immensa, da far tremare i polsi anche ai supercomputer. Eppure la risposta – almeno una parte di essa – nasce proprio da quella collaborazione inattesa tra chi lavora la terra e chi addestra le macchine.

C’è chi storce il naso: affidare all’algoritmo il compito di capire se un olivo è malato o un campo è assetato sembra un tradimento romantico. Ma il romanticismo, da solo, non fa crescere il grano. L’innovazione non è il nemico della tradizione: è il suo bastone, il modo con cui la terra, invecchiando, si appoggia per continuare a camminare.

Il problema non è la tecnologia, ma chi resta indietro. Se l’intelligenza artificiale aiuta solo i grandi, il rischio è di creare un deserto di piccoli. Servono ponti digitali, non muri di silicio.
Nel Salento, dove la Xylella ha ridisegnato il paesaggio come una malattia ridisegna un volto, l’IA potrebbe diventare una lente di ingrandimento per prevenire, curare, rigenerare. Ma solo se qualcuno insegna ai contadini ad usarla, come una nuova lingua che serve a dialogare con la terra.

Forse il futuro dell’agricoltura non è nei server né nei droni, ma nella capacità di unire il sapere antico della zappa e la precisione del pixel.
Perché la vera intelligenza – artificiale o naturale che sia – non consiste nel sostituire l’uomo, ma nel restituirgli il tempo e il senso di ciò che fa: coltivare la vita, un campo alla volta.

Di seguito una sintesi critica che confronta i contenuti dell’evento “The ConversAItion — Dialoghi di Agricoltura e Innovazione” (Syngenta, Milano Digital Week, 3 ott 2025) con la letteratura internazionale e dove propongo casi di studio rilevanti e quindi adatto le raccomandazioni alla realtà agricola della provincia di Lecce. Alla fine la bibliografia citata. Ho provveduto a mettere prima i punti chiave dell’evento per agganciarli alla letteratura e poi i casi di studio e infine le raccomandazioni pratiche per Lecce.

1) Cosa ha detto l’evento — punti salienti ricondotti alla letteratura

  • Tema centrale: come sfamare 10 miliardi di persone al 2050 in un contesto di suolo degradato e cambiamenti climatici — l’evento sposa la risposta basata su innovazione tecnologica (IA, digital farming, app come Cropwise) per aumentare produttività e sostenibilità. Questo approccio è coerente con la letteratura che vede l’IA/ML come abilitatore per decision support, monitoraggio remoto e ottimizzazione delle risorse in agricoltura. MDPI+1.
  • Strumento citato: Cropwise / Cropwise AI / Cropwise Grower (Syngenta) — piattaforme che combinano mappe di campo, sensori, meteorologia e modelli predittivi per raccomandazioni site-specifiche (es. semina, difesa, irrigazione). Le pagine ufficiali descrivono funzioni di predictive modelling e raccomandazioni personalizzate già operative in diversi paesi. Cropwise+2Cropwise+2.
  • Urgenza su suolo e risorse: rapporti internazionali e review recenti documentano ampia degradazione del suolo e crescenti rischi (salinizzazione, erosione, perdita di suolo fertile) — motivi per cui strumenti che riducono input inutili e orientano pratiche rigenerative sono prioritari. openknowledge.fao.org+2The Guardian+2.
  • Inclusività e piccoli agricoltori: il discorso di Syngenta sull’“IA inclusiva” rispecchia studi che mostrano però barriere di adozione (dimensione aziendale, educazione, accesso a rete/dati) — perciò le tecnologie devono accompagnarsi a servizi locali e formazione. PubMed.

2) Confronto critico con la letteratura internazionale

  • Convergenze
    • La letteratura concorda che IA/ML + IoT + telerilevamento migliorano gestione dei parassiti, stime di resa, irrigazione ed uso degli input (fertilità, pesticidi) — riducendo costi e impatti ambientali quando applicati correttamente. MDPI+1.
    • Piattaforme integrate (come Cropwise) rappresentano lo stato dell’arte: combinano dati storici, meteorologia e modelli predittivi. Le review 2024–2025 sottolineano però l’importanza di validazione locale e trasparenza degli algoritmi. syngentagroup.com+1.
  • Divergenze / limiti evidenziati dalla letteratura
    • Bias dei dati e trasferibilità: modelli addestrati su grandi dataset possono non performare su micro-climi locali (es. Salento con estati calde, suoli calcarei e problemi fitosanitari specifici). La letteratura raccomanda calibrazione locale e validazione sperimentale. MDPI.
    • Adozione su piccola scala: molte soluzioni funzionano meglio su aziende grandi e con personale tecnico; la letteratura (Italia compresa) mette in luce fattori socio-economici che ostacolano adozione tra i piccoli agricoltori. Serve supporto istituzionale e modelli di servizio (contratti, servizi a cottimo, hub locali). PubMed.
    • Problematiche fitosanitarie specifiche: dove ci sono emergenze come Xylella fastidiosa (Salento/Lecce) l’approccio tecnologico deve integrarsi con piani di controllo fitosanitario e monitoraggio ravvicinato: telerilevamento + IA può aiutare nell’individuare sintomi, ma non sostituisce misure fitosanitarie istituzionali. PMC+1.

3) Casi di studio internazionali rilevanti (selezionati e sintetizzati)

Questi esempi mostrano come IA & digital farming sono stati applicati (o sperimentati) in contesti utili per Lecce.

  1. Precision irrigation + sensor networks — Israele / Spagna (progetti pilota)
    • Descrizione: reti di sensori del suolo + modelli meteorologici per VRI (variable rate irrigation), riduzione consumi idrici e aumento rese per orticole e frutta. Risultato: risparmi idrici 20–40% senza perdita di resa. (Esempi in letteratura su tecnologie IoT + ML in paesi aridi). MDPI+1.
  2. Telerilevamento per individuar sintomi fitosanitari — studi su Xylella (Italia)
    • Descrizione: analisi multispettrale e SAR per distinguere piante infette/sofferenti; modelli ML per mappare diffusione e priorizzare interventi. Applicazioni già studiate per la Salento per sorveglianza e zonazione. Esito: strumenti utili per screening su larga scala, esigenza di validazione su campo. MDPI+1.
  3. Digital advisory per piccoli agricoltori — Digital Green (Asia/Africa) e servizi europei
    • Descrizione: piattaforme che forniscono raccomandazioni contestualizzate (video, SMS, app) combinate con operatori locali. Risultato: aumento delle adozioni di pratiche e produttività se affiancate da formazione. È la strada per rendere “inclusiva” l’IA. smartagrihubs.eu+1.
  4. Progetto SmartAgriHubs / IoF2020 (Europa) — testbed e DIH
    • Descrizione: rete di Digital Innovation Hubs e use-case in aziende europee per testare tecnologie digitali in agricoltura; modello utile per creare hub locali che accompagnino l’adozione. smartagrihubs.eu+1.

4) Adattamento pratico alla provincia di Lecce (strategie concrete, priorità, esempi operativi)

Contesto Lecce / Salento — elementi da tenere in conto:

  • colture tipiche: olivo (ma colpito da Xylella), vigneti, cereali, ortaggi intensivi, vivaismo; suoli spesso calcarei, problemi idrici e salinità in alcune aree; forte valore paesaggistico e piccola dimensione media aziendale. (v. letteratura e studi locali). MDPI+1.

Sulla base di evento + letteratura, ecco un piano operativo a tre livelli: (A) monitoraggio e diagnosi, (B) gestione operativa e risparmio risorse, (C) inclusione, governance e scaling.

A — Monitoraggio e diagnosi (priorità immediata)

  1. Pilot telerilevamento + IA per Xylella e stress idrico
    • Obiettivo: stabilire un servizio di sorveglianza che integri immagini multispettrali (satellite / drone) con modelli ML per individuare alberi con stress precoce o sintomi sospetti.
    • Motivazione: studi mostrano che ML + remote sensing permette screening su larga scala; utile per prioritizzare campionamenti e interventi fitosanitari. MDPI+1.
    • Azione pratica: collaborare con un Digital Innovation Hub (es. SmartAgriHubs-Italia) o università (Università di Foggia, Politecnico di Bari, Università del Salento) per validare modelli su parcelle sperimentali in provincia di Lecce. smartagrihubs.eu+1.
  2. Mappatura del suolo e diagnostica di salinità/erosione
    • Obiettivo: creare mappe di vulnerabilità del suolo (salinità, erosione, profondità utile) usando dati esistenti + misure in sito.
    • Motivazione: pianificare colture e pratiche rigenerative a micro-scala. openknowledge.fao.org+1.

B — Gestione operativa e risparmio risorse (da sperimentare e scalare)

  1. Irrigazione a rate variabili (VRI) + sensori di suolo
    • Applicabile ad ortaggi e frutticoltura intensiva del Salento; testare risparmi idrici con sensori volumetrici + decision support (modello ML per scheduling). Studi internazionali mostrano risparmi 20–40%. MDPI.
  2. Decision support localized — “Cropwise-like” adattato
    • Non importare il modello tal quale: implementare o contrattualizzare servizi di Cropwise/Cropwise Grower ma con calibrazione locale (dati storici locali, prove varietali, parassiti tipici). L’uso di raccomandazioni che non tengono conto di Xylella o suoli salini può essere fuorviante. Cropwise+1.
  3. Strategie rigenerative abbinate a IA
    • Promuovere cover crops, rotazioni migliorate, pratiche a basso impatto che rigenerano suolo; usare IA per monitorare indicatori di resilienza (biomassa, copertura, umidità). Letteratura e report globali indicano che rigenerazione è cruciale per contrastare degradazione. openknowledge.fao.org+1.

C — Inclusione, governance e scaling (essenziale per Lecce)

  1. Creare un Digital Innovation Hub provinciale / cooperativo
    • Funzioni: formazione, validazione locale di algoritmi, servizio di consulenza per PAC/finanziamenti, gestione dati condivisi (data commons locale). Modello ispirato a SmartAgriHubs. Questo abbassa la soglia di accesso per le aziende piccole. smartagrihubs.eu+1.
  2. Modelli di servizio per piccoli agricoltori
    • Offrire servizi a contratto (ad es. monitoraggio + interventi mirati offerti da cooperative o fornitori) invece di vendere tecnologia alla singola azienda. La letteratura su adozione in Italia sottolinea l’importanza di servizi piuttosto che solo prodotto. PubMed.
  3. Integrazione con piani fitosanitari per Xylella
    • Coordinare ogni intervento digitale con Autorità fitosanitarie (Regione Puglia, CREA, Ministero) per garantire che la tecnologia serva a priorizzare e validare le attività di contenimento. I modelli possono aumentare efficienza di sorveglianza ma devono essere integrati con la risposta istituzionale. PMC+1.

5) Proposta pratica rapida (roadmap di 12–18 mesi) per la provincia di Lecce

  1. Mese 0–3: costituzione di un gruppo di lavoro pubblico-privato (Regione/Università/associazioni agricole/DIH locali); mappatura dei dati già disponibili (satellite, rete meteorologica, banche dati fitosanitarie). smartagrihubs.eu.
  2. Mese 3–9: avvio piloto telerilevamento + ground truthing su 3 aree rappresentative (oliveti colpiti da Xylella; azienda orticola irrigua; vigneto). Validazione modelli ML e calibrazione locale del Cropwise-like. MDPI+1.
  3. Mese 9–18: estensione dei servizi a cooperative; formazione per tecnici; lancio di servizi a pagamento per piccoli agricoltori (monitoraggio + raccomandazioni). Parallelamente, implementare sensori di suolo e VRI dove economicamente sensato. MDPI+1.

6) Rischi e contromisure (breve)

  • Rischio: modelli che sbagliano diagnosi → azioni errate.
    Contromisura: validazione sul campo, sistema di verifica umana prima dell’intervento. MDPI.
  • Rischio: esclusione dei piccoli agricoltori.
    Contromisura: modelli di servizio cooperativo, formazione territoriale. PubMed.
  • Rischio: dati sensibili e governance.
    Contromisura: regole condivise, data commons controllato dal DIH/Regione.

Bibliografia (selezione — fonti citate)

  1. Liakos, K. G., et al. (2018). Machine Learning in Agriculture: A Review. Sensors. MDPI+1.
  2. FAO — The State of the World's Land and Water Resources for Food and Agriculture (SOLAW), 2021. openknowledge.fao.org.
  3. Syngenta / Cropwise pages: Cropwise AI; Cropwise Grower; Syngenta news (2024) su integrazione GenAI & Cropwise. Cropwise+2Cropwise+2.
  4. Serio, F. et al. (2024). A Decade after the Outbreak of Xylella fastidiosa subsp. ... (review on Xylella in Apulia). PMC. PMC.
  5. Telesca, L., et al. (2024). Investigating the Impact of Xylella Fastidiosa on Olive... — remote sensing applications. MDPI Remote Sensing. MDPI.
  6. Coluccia, B., et al. (2025). The Agricultural Regeneration of Salento (Apulia, Italy). Sustainability. (MCDM framework per rigenerazione agricola). MDPI.
  7. Vecchio, Y. et al. (2020). Adoption of Precision Farming Tools: The Case of Italian ... (studio sull’adozione in Italia). PubMed.
  8. SmartAgriHubs project / homepage — Digital Innovation Hubs & use-case europee. smartagrihubs.eu+1.
  9. Nautiyal, M. (2025). Revolutionizing agriculture: A comprehensive review on ... (review su AI, IoT, DSS in agricoltura). PMC.
  10. Report/Articoli giornalistici su degradazione del suolo e salinità (es. Guardian summaries of UN/FAO findings, 2024). The Guardian+1.

 

Nessun commento:

Posta un commento