giovedì 16 ottobre 2025

Efficacia comparata dei principi attivi e dei metodi a basso impatto nel contenimento di Bactrocera oleae nei comuni di Lecce, Cutrofiano e Otranto in Provincia di Lecce: analisi bibliografica e osservazioni di campo (2023-2026)

 


Efficacia comparata dei principi attivi e dei metodi a basso impatto nel contenimento di Bactrocera oleae nei comuni di Lecce, Cutrofiano e Otranto in Provincia di Lecce: analisi bibliografica e osservazioni di campo (2023-2026)

Studio basato su monitoraggi agronomici e revisione della letteratura scientifica recente, con particolare riferimento ai casi di ridotta efficacia dell’acetamiprid, all’impiego del flupyradifurone e al ruolo dei corroboranti minerali (caolino, zeolite, polveri di roccia) nella gestione integrata della mosca dell’olivo.

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Lecce

Dopo il mio report sulla campagna olearia in provincia di Lecce è nata una conversazione con il collega Raffaele Manca che mi ha riferito:

Come accennavo ieri, durante le attività di monitoraggio della Bactrocera oleae ho potuto osservare quanto accaduto sia nella campagna olearia 2023/24 sia in quella attualmente in corso (2025/26).

Nell’area di Otranto, durante la campagna 2023/24, una volta raggiunta la soglia minima di intervento sull’appezzamento da me seguito, consigliai al coltivatore di procedere con un trattamento fitosanitario, senza tuttavia indicare nello specifico il principio attivo da utilizzare. Al monitoraggio successivo all’intervento, rilevai tuttavia che le drupe risultavano ancora interessate da uova e larve di diversa età, segno che il trattamento non aveva prodotto gli effetti desiderati.

Parlando con il proprietario, venni a sapere che era stato impiegato un agrofarmaco a base di acetamiprid. Successivamente, egli effettuò un secondo trattamento utilizzando nuovamente la stessa molecola, ma i risultati continuarono a essere insoddisfacenti. A quel punto, suggerii di cambiare principio attivo. Su consiglio di altri tecnici del settore, fu quindi utilizzato il flupyradifurone, che permise finalmente di risolvere la situazione.

Nell’annata in corso (2025/26), ho riscontrato una situazione analoga nei comuni di Cutrofiano e Lecce, dove anche in questo caso l’impiego di prodotti a base di acetamiprid non ha dato gli effetti attesi. Le mie deduzioni derivano dalle osservazioni effettuate durante i monitoraggi e dalle successive analisi sui campioni di olive, condotte con l’ausilio dello stereoscopio.

Ritornando alla campagna attuale, negli areali osservati, laddove fin dalla prima decade di luglio si è provveduto a utilizzare principi corroboranti (come polveri di roccia micronizzate, zeolite e soprattutto caolino), si è registrata una sensibile riduzione della presenza degli adulti di Bactrocera oleae. In tali contesti, la soglia di infestazione è rimasta entro limiti tali da non rendere necessario il ricorso a trattamenti con agrofarmaci.

Al fine di porgere queste osservazioni all’attenzione delle istituzioni preposte ho cercato nella letteratura scientifica e nei case-study disponibili online risposte pratiche alle questioni che, dalla descrizione e dalle segnalazioni (es. bollettini PugliaOlive), sembra porre il collega Raffaele Manca: perché in alcuni casi l’acetamiprid fallisce, se e perché flupyradifurone può risolvere il problema, quale efficacia hanno kaolin/zeolite/polveri minerali, il ruolo delle ondate di caldo e la presenza di resistenze. Qui sotto trovate un riassunto sintetico e referenziato dei risultati principali, le implicazioni pratiche e i passi successivi consigliati.

Sintesi dei risultati (domande chiave e risposte dalla letteratura)

1) Perché un trattamento a base di acetamiprid può non dare effetti osservabili sulle drupe (uova/larve ancora presenti)?

Evidenze sperimentali e rapporti operativi indicano più possibili cause:

  • Bassa attività contro stadi interni (larve all’interno della drupa): alcuni insetticidi (soprattutto se applicati solo come contatto) non raggiungono efficacemente le larve già in galleria. Questo riduce l’impatto sul danno osservabile subito dopo il trattamento. PMC+1
  • Tempi di applicazione / fenologia: trattamento effettuato dopo ovodeposizione avanzata può non prevenire la comparsa di larve già in sviluppo. I tempi e il tipo (adulticida vs larvicida) contano molto. ir4.cals.ncsu.edu
  • Possibile riduzione di efficacia o tolleranza locale: ci sono segnalazioni consolidate di evoluzioni di resistenza in popolazioni di B. oleae (pyrethroid e altri) e studi che cercano meccanismi metabolici (citochromi P450, ecc.) che possono ridurre la sensibilità agli insetticidi. È plausibile — e va verificato localmente — che popolazioni esposte ripetutamente agli stessi PA sviluppino tolleranza/resistenza che riduce l’efficacia di acetamiprid in campo. ResearchGate+1

2) Flupyradifurone (Sivanto) è efficace quando acetamiprid non lo è?

  • Studi, schede tecniche e trial dimostrano che flupyradifurone ha buona attività adulticida e rapidità d’azione su diversi fitofagi e viene usato con successo anche contro la mosca dell’olivo in diversi contesti; è inoltre considerato un’opzione utile quando si sospetta perdita di efficacia di altri gruppi (sebbene vada usato seguendo regole IPM e con attenzione ai residui/tempi di carenza). fluoridealert.org+1
  • Tuttavia non è una soluzione «universale»: l’efficacia dipende da corretta copertura, dosaggi autorizzati, timing e dalla presenza/assenza di resistenza crociata nella popolazione locale. Perciò in più casi pratici (come nelle osservazioni del collega Raffaele Manca) il passaggio a flupyradifurone ha ripristinato il controllo — ma andrebbe confermato con prove locali. PMC

3) Kaolin, zeolite e polveri minerali: funzionano davvero? In quali condizioni?

  • Numerosi studi di campo e case-study mostrano che film di particelle (kaolin / clay) riducono significativamente l’infestazione da B. oleae, spesso diminuendo le punture e le ovideposizioni, senza ricorrere a insetticidi. I trial pluriennali riportano riduzioni nette dell’infestazione e impatti accettabili sulla qualità dell’olio. ResearchGate+1
  • Zeolite e polveri di roccia micronizzata: la letteratura è meno ampia ma qualche lavoro indica effetti deterrenti e una riduzione delle catture/infestazioni; l’efficacia pratica sembra però inferiore o più variabile rispetto al kaolin consolidato. journalwjarr.com+1
  • Vantaggi pratici: bassa tossicità, compatibilità con lotta integrata e preservazione dei natural enemies; limiti: necessità di riapplicazioni dopo pioggia, scarsa efficacia su stadi già presenti nell’oliva, e possibili problemi applicativi (omogeneità di copertura).

4) Ruolo delle ondate di calore e della fenologia

  • Le ondate di calore estreme possono ridurre la fertilità degli adulti e la sopravvivenza, limitando temporaneamente la proliferazione. Tuttavia ciò non elimina completamente le generazioni successive (possono seguire riprese di popolazione in periodi più favorevoli). La letteratura lo conferma e mette in guardia sul fatto che il calore può dare un sollievo temporaneo ma non una soluzione definitiva. Puglia Olive+1

5) Resistenza: c’è evidenza che giustifichi il fallimento ripetuto di una molecola?

  • Studi su popolazioni mediterranee riportano evoluzione di resistenze (specialmente a classi come i piretroidi e modificazioni metaboliche rilevanti). Per neonicotinoidi come acetamiprid i dati su B. oleae sono meno uniformi ma esistono segnali che l’uso ripetuto può selezionare tolleranze. Ciò va verificato localmente con bioassay e analisi molecolari. PubMed+1

Conclusioni operative e raccomandazioni pratiche (sulla base dei case-study e della letteratura)

  1. Verifica della causa: se un trattamento fallisce frequentemente, eseguire campionamenti e bioassay locali (top-down: conteggio adulti in trappole, valutazione infestazione, e test di sensibilità su adulti/larve) per distinguere tra errore applicativo, timing sbagliato o ridotta sensibilità/resistenza. (raccomandato: test di laboratorio su popolazioni locali). ResearchGate
  2. Ruotare principi attivi con MOA differenti: evitare ripetuti trattamenti con la stessa molecola (o MOA) per ridurre selezione di resistenza; flupyradifurone può essere un’opzione valida ma va inserita in rotazione e rispettando le indicazioni autorizzative e i tempi di carenza. PMC+1
  3. Adottare o estendere misure a basso impatto: dove possibile applicare kaolin/particle film dalla prima decade di luglio (o in funzione del monitoraggio locale) — la letteratura mostra riduzioni consistenti delle punture e delle infestazioni nei casi in cui sono usati correttamente e riapplicati dopo pioggia. Queste misure possono mantenere la soglia sotto intervento fitosanitario. ResearchGate+1
  4. Integrare monitoraggio climatico: usare dati di temperatura per prevedere fenologia e finestre efficaci di intervento; ricordare che ondate di calore possono abbassare temporaneamente attività ma non sostituiscono le misure di controllo. Puglia Olive+1
  5. Valutare impatto su impollinatori e antagonisti: quando si sceglie un insetticida (es. flupyradifurone), considerare anche effetti su api e parassitoidi; alcuni studi su Sivanto e composti affini documentano effetti subletali su api in certe dosi, quindi usare con criterio IPM e rispettare le etichette. PMC+1

Fonti chiave e case-study selezionati (lettura raccomandata)

  • Bollettino PugliaOlive — Tecnici referenti provincia di Lecce (R. Manca è elencato tra i tecnici): monitoraggi e mappe locali. Puglia Olive
  • Daher et al., Field and Laboratory Efficacy of Low-Impact Commercial Products ... (Insects, 2022) — confronto prodotti a basso impatto. PMC
  • Studi su kaolin / particle film: trial pluriennali che mostrano riduzione di infestazione e impatto minimo sulla qualità dell’olio. ResearchGate+1
  • Ricerche su flupyradifurone (sivanto): documentazione di efficacia e considerazioni su IPM e sicurezza. fluoridealert.org+1
  • Studi su resistenza e caratterizzazione molecolare (p. es. pyrethroid resistance e ruoli dei sistemi metabolici) che dimostrano come la pressione chimica possa ridurre l’efficacia degli insetticidi nel tempo. ResearchGate+1

Limiti dell’analisi e proposte per un follow up pratico

  • Limite: un’analisi completa “tutta la letteratura” richiede la raccolta e lettura sistematica di molti articoli (meta-analisi) e — per rispondere con precisione alle domande specifiche di Raffaele Manca — sarebbe utile avere i dati originali dei monitoraggi (campioni, date, prodotti usati, modalità di applicazione).
  • Passi consigliati subito (pratico):
    1. Eseguire bioassay di sensibilità su campioni locali per acetamiprid e altri PA (per chiarire se esiste una tolleranza/resistenza).
    2. Se non già fatto, documentare esattamente timing e modalità d’impiego del trattamento (dosi, volumi, copertura, condizioni meteo).
    3. Implementare o estendere l’uso di kaolin/particle films nelle parcelle dove è praticabile, come strategia preventiva.
    4. Pianificare rotazione di MOA e integrare esche/baiting mirato se appropriato.

Bibliografia commentata (20 lavori selezionati)

  1. Perri, E. et al. — Kaolin protects olive fruits from Bactrocera oleae (Gmelin) (IOBC/2006, report)
    Abstract / contenuto: Trial di campo che mostra come l’applicazione di kaolin riduca significativamente i livelli di infestazione da mosca delle olive rispetto al controllo non trattato; nessun effetto negativo marcato sulla qualità del frutto osservato.
    Nota operativa: conferma l’efficacia preventiva del kaolin come particle film; utile come strategia preventiva soprattutto se applicato prima del picco di ovideposizione e riapplicato dopo pioggia. Organic Eprints
  2. Saour G., Makee H. — A kaolin-based particle film for suppression of the olive fruit fly (J. Appl. Entomol., 2004)
    Abstract / contenuto: Studio sperimentale su più annate che documenta la riduzione delle punture e delle ovideposizioni su piante trattate con kaolin.
    Nota operativa: lavoro pionieristico per l’adozione della tecnologia particle film in oliveti biologici e integrati. Organic Eprints+1
  3. Rotondi, A. et al. — Distinct Particle Films Impacts on Olive Leaf Optical and Physiological Traits (Plants, 2021)
    Abstract / contenuto: Confronto sperimentale tra kaolin e zeolitite: oltre agli effetti entomologici, analizza impatti su fotoprotezione, scambi gassosi e possibili benefici in condizioni di stress idrico.
    Nota operativa: utile per valutare co-benefici agronomici del particle film (es. mitigazione stress caldo/secco). PMC
  4. Vizzarri, V. et al. — Testing the Single and Combined Effect of Kaolin... (Insects, 2023)
    Abstract / contenuto: Trial recente che valuta combinazioni di kaolin con altri fattori (es. attrattivi/bait) e mostra riduzioni di infestazione consistente in condizioni di campo.
    Nota operativa: supporta l’idea di integrazione di misure (kaolin + tecniche attrattive) per potenziare controllo e ridurre ricorso a insetticidi. PMC
  5. Kampouraki, A. et al. — Functional characterization of cytochrome P450s associated with insecticide resistance in Bactrocera oleae (2023 / preprint & articoli successivi)
    Abstract / contenuto: Analisi molecolare e funzionale di famiglie di P450 implicate nel metabolismo degli insetticidi; dati che collegano attività metabolica alterata a ridotta sensibilità in popolazioni mediterranee.
    Nota operativa: evidenzia il meccanismo metabolico che può ridurre l’efficacia di molecole ripetutamente usate (es. piretroidi, possibili segnali anche per neonicotinoidi). Raccomanda test locali per confermare. ScienceDirect+1
  6. Pavlidi, N. et al. — Molecular characterization of pyrethroid resistance in the olive fruit fly (Sci. Rep./PubMed, 2018)
    Abstract / contenuto: Documenta livelli elevati di resistenza ai piretroidi in popolazioni greche e analizza possibili meccanismi non legati a mutazioni del sito-target ma a metabolizzazione.
    Nota operativa: benché riguardi piretroidi, è uno studio chiave per capire come la pressione chimica locale possa guidare selezione di tolleranza; indica la necessità di ruotare MOA. PubMed+1
  7. Ilias, A. et al. — Transcriptome analysis of Bactrocera oleae and detoxification gene families (PLoS One, 2015)
    Abstract / contenuto: Annotazione trascrittomica della specie e classificazione dei geni di detossificazione (P450, GST, CCE), fornendo basi per studi di resistenza chimica.
    Nota operativa: riferimento fondamentale per chi volesse avviare test molecolari di popolazioni sospette di tolleranza/resistenza. PMC
  8. IR-4 / Technical reports on OLFF and insecticides (incl. neonicotinoids & Actara data)
    Abstract / contenuto: Rapporti tecnici e dati di efficacia sperimentale che mostrano risultati misti per i neonicotinoidi su OLFF; ad es. neonicotinoidi mostrano poca promessa eccetto dosi alte in certi contesti.
    Nota operativa: giustifica la cautela nell’affidarsi a neonicotinoidi come unica soluzione e sostiene la necessità di prove locali. ir4.cals.ncsu.edu
  9. Bayer / Scheda tecnica Flupyradifurone (Sivanto) — Technical information (registration/label)
    Abstract / contenuto: Profilo chimico e modalità d’azione del flupyradifurone: MOA distinta, attività translaminare e sistemica parziale; indicazioni d’uso, volumi applicativi e avvertenze per impollinatori e tempi di carenza.
    Nota operativa: spiega perché, in campo, il passaggio a flupyradifurone può ripristinare controllo laddove altri PA falliscono — ma richiede rispetto etichetta e rotazione MOA. fluoridealert.org
  10. Review: A comprehensive review on olive fruit fly Bactrocera oleae (Afrimed / 2024 review)
    Abstract / contenuto: Revisione ampia che copre biologia, gestione, insetticidi storici, metodi non chimici e sfide attuali (resistenza, cambiamento climatico).
    Nota operativa: utile panoramica per collettare conoscenze e identificare gap di ricerca locali. revues.imist.ma
  11. Review / 2024–2025: Insight into insecticide resistance mechanism and eco-friendly approaches for the management of Bactrocera oleae (Journal of Plant Diseases and Protection, 2024/2025)
    Abstract / contenuto: Revisione focalizzata sui meccanismi di resistenza e sulle strategie ecocompatibili (kaolin, attrattori, controllo biologico).
    Nota operativa: sintetizza raccomandazioni pratiche (monitoraggio, rotazione, integrazione di particle films). ResearchGate
  12. Varia / documenti tecnici 2024–2025 (Bollettini regionali, calendari di difesa, articoli tecnici su Sivanto e strategie IPM)
    Abstract / contenuto: Materiale operativo aggiornato (bollettini locali, calendari di difesa come "Olive Fly Defense Calendar 2025") con indicazioni fenologiche e raccomandazioni per l’uso pratico di prodotti e misure preventive.
    Nota operativa: indispensabile per tradurre la letteratura in pratiche locali (es. quando applicare kaolin, quando valutare cambio PA, considerare avverse climatiche). l'OlivoNews+2l'OlivoNews+2

13.  ·  Kampouraki, A., Stavrakaki, M., Karataraki, A., Katsikogiannis, G., Pitika, E., Varikou, K., … & Vontas, J. — “Recent evolution and operational impact of insecticide resistance in olive fruit fly Bactrocera oleae populations from Greece” (J Pest Science, 2018)
Riassunto / contenuto: Studio su popolazioni greche raccolte in un arco di 9 anni che valuta la presenza di resistenze a piretroidi (α-cypermethrin), spinosad e altri insetticidi; rileva che dopo il 2013 molte popolazioni mostrano livelli elevati di resistenza, con impatti operativi sul controllo.
Nota operativa: evidenzia che la resistenza chimica può evolvere anche rapidamente e compromettere l’efficacia operativa in un’area; rafforza la necessità di monitoraggio locale prima di affidarsi sempre alla stessa molecola. elgo.iosv.gr+1

14.  ·  Pennino, G. et al. — “Three years field trials to assess the effect of kaolin made particle film and copper on olive-fruit fly infestations in Sicily (2003-2005)”
Riassunto / contenuto: Trial pluriennale in Sicilia che confronta l’effetto di applicazioni di kaolin e di prodotti a base di rame sul controllo di B. oleae, valutando anche parametri chimici e sensoriali dell’olio.
Nota operativa: fornisce dati robusti a medio termine sull’efficacia del kaolin e suggerisce anche l’utilità di combinazioni con rame in certi contesti. Organic Eprints+1

15.  ·  Bengochea, P. et al. — “Kaolin and copper-based products applications” (Articolo, 2013)
Riassunto / contenuto: Analizza il ruolo del kaolin (e composti a base di rame) come barriera fisica contro l’ovideposizione e come deterrente per diversi insetti; include una review delle modalità d’azione e dei limiti principali (lavaggio da pioggia, necessità riapplicazione).
Nota operativa: utile per comprendere modalità d’azione e vincoli pratici nell’uso di kaolin in oliveti. ScienceDirect

16.  ·  Daher, E.; Cinosi, N.; Chierici, E.; Rondoni, G.; Famiani, F.; Conti, E. — “Field and Laboratory Efficacy of Low-Impact Commercial Products in Preventing Olive Fruit Fly, Bactrocera oleae, Infestation” (Insects, 2022)
Riassunto / contenuto: In prove sia di laboratorio che di campo, i ricercatori testano polveri di roccia, propoli, miscele e rame come trattamenti preventivi; quasi tutti (eccetto la propoli da sola) hanno ridotto l’ovideposizione rispetto al controllo, con alcune miscele che mostrano effetto sinergico.
Nota operativa: prova concreta comparativa recente di soluzioni “low impact” in condizioni agronomiche reali; indica che combinazioni possono dare maggiore efficacia. MDPI

17.  ·  “Tests on the effectiveness of kaolin and copper hydroxide in the control of Bactrocera oleae (Gmelin)”
Riassunto / contenuto: Studio sperimentale che valuta l’efficacia combinata di kaolin e idrossido di rame contro la mosca dell’olivo su oliveti, confrontando tassi di infestazione con i trattamenti.
Nota operativa: utile per valutare se l’uso combinato di minerali + rame possa apportare vantaggi rispetto all’uso individuale di kaolin. ResearchGate

18.  ·  Saour, G. & Makee, H. — “A kaolin-based particle film for suppression of the olive fruit fly Bactrocera oleae” (J Appl Entomol, 2004)
Riassunto / contenuto: Studio classico che mostra come un film a base di kaolin riduca le punture e le ovideposizioni della mosca su olive in oliveti trattati rispetto al controllo non trattato.
Nota operativa: uno dei lavori fondamentali che ha stimolato l’adozione della tecnologia del film di particelle in olivicoltura integrata/biologica. (Citato anche nel Perri et al.) Organic Eprints+1

19.  ·  I Siden-Kiamos et al. — “The Journey of the Bacterial Symbiont Through the Olive: Implications for Control of Bactrocera oleae” (MDPI, 2025)
Riassunto / contenuto: Revisione su come la mosca dell’olivo è dipendente dal suo simbiote batterico (Candidatus Erwinia dacicola), studia esperimenti per disturbare la simbiosi come strategia alternativa di controllo (dysbiosis, gene drives).
Nota operativa: rappresenta una frontiera di ricerca: il controllo non più sull’insetto bensì sul suo simbiote. In prospettiva potrebbe diventare uno strumento integrato molto utile. MDPI

20.  ·  M. Cutrone et al. — “Planting System and Cultivar Influence Olive Key-Pests (incl. Bactrocera oleae)” (MDPI, 2024)
Riassunto / contenuto: Studio che confronta sistemi di impianto (es. oliveto superintensivo vs tradizionale) e diverse cultivar, valutando la pressione di principali fitofagi, inclusa la mosca dell’olivo.
Nota operativa: interessante per capire come struttura impianto e scelta cultivar possano modulare la gravità dell’attacco e l’efficacia delle strategie di difesa. MDPI

 

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