La tolleranza del Leccino osservata nei campi ha delle basi
genetiche
Nel Salento leccese come noto vi è il batterio Xylella
fastidiosa subsp. pauca ceppo CoDi.Ro che viene indicato come il responsabile
del Complesso del disseccamento rapido degli olivi (Co.Di.Ro).
Molti coltivatori, professionisti e tecnici da tempo hanno
osservato che alcune piante di olivo di cultivar Leccino presenti nel Salento presentano
sintomi molto più lievi rispetto a quelli delle cultivar Ogliarola leccese e
Cellina di Nardò che occupano la quasi totalità della superficie investita a
oliveto.
Gli scienziati dell’Istituto per la Protezione Sostenibile
delle Piante del CNR, dell'Università di Bari e del Centro di Ricerca,
Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” messi a conoscenza
di questa circostanza hanno studiato i meccanismi trascrizionali che si
verificano in loco sia negli olivi di cultivar leccino che in quelli della
cultivar Ogliarola al fine di verificare la tolleranza della cultivar leccino
al batterio.
In biologia molecolare, la trascrizione è il processo
mediante il quale le informazioni contenute nel DNA vengono trascritte
enzimaticamente in una molecola complementare di RNA. Concettualmente, si
tratta del trasferimento dell'informazione genetica dal DNA all'RNA. Nel caso
in cui il DNA codifichi una proteina, la trascrizione è l'inizio del processo
che porta, attraverso la produzione intermedia di un mRNA, alla sintesi di
peptidi o proteine funzionali.
I ricercatori per questo motivo hanno avviato studi di
trascrittomica (studio dei profili di espressione dei geni di leccino infetto
confrontato con quelli di ogliarola infetta) ed è stata prodotta una libreria
di RNA messaggeri.
Lo studio ha rivelato che la presenza del Batterio Xylella
fastidiosa innesca una risposta in tutti gli olivi che coinvolge fortemente la
parete cellulare.
Lo studio ha provato che la cultivar Leccino codifica un
enzima di un recettore e proteine di un altro recettore in maniera molto
intensa e che ciò, invece, non accade, nella cultivar Ogliarola leccese.
Inoltre sia la Cv Leccino che la Cv. Ogliarola reagiscono al
batterio con un forte rimodellamento delle proteine delle pareti cellulari.
Questi dati suggeriscono che Xylella fastidiosa provoca una risposta
trascrittomica diversa nelle due cultivar, che determina una più bassa
concentrazione di agente patogeno nel cv. Leccino e indica che questa cultivar ha
la presenza di geni e / o elementi regolatori che contrastano le infezioni Xylella.
E’ del tutto evidente che questi risultati suggeriscono che
cv. Leccino è dotata di una tolleranza intrinseca alla Xylella, che la rende
idoneo per ulteriori studi volti a indagare basi molecolari e le vie che
modulano la sua diversa risposta di difesa.
In virtù di queste evidenze l’Aprol Lecce ha chiesto che venga
ripristinato il diritto di reimpianto degli olivi sostituendo quelli disseccati
con olivi di Cv Leccino.
Antonio Bruno
Fonte il Diario Facebook dell’Associazione dei Produttori
Olivicoli della Provincia di Lecce https://www.facebook.com/aprol.lecce.9/?fref=nf&pnref=story.unseen-section
Nessun commento:
Posta un commento