giovedì 30 giugno 2016

OGM, 107 Premi Nobel contro Greenpeace: "La loro posizione è un crimine contro l'umanità"


di Alessandro Martorana @alexthelondoner a.martorana@ibtimes.com 30.06.2016 11:48 CEST

Greenpeace è stata invitata a porre fine alla propria battaglia contro gli OGM da 107 vincitori del Premio Nobel: gli scienziati hanno posto la propria firma su una lettera che richiede all'organizzazione ambientalista, alle Nazioni Unite ed ai governi del mondo di rivedere le proprie posizioni sulle coltivazioni di organismi geneticamente modificati. L'imponente gruppo di scienziati comprende principalmente vincitori del più prestigioso riconoscimento scientifico nel campo della chimica, della medicina e della fisica.

Per quanto sia difficile indicare qualcuno in particolare in una simile lista di luminari, spiccano certamente i nomi di James Watson (il biologo statunitense che scoprì la struttura della molecola del DNA insieme a Francis Crick, Maurice Wilkins, e Rosalind Franklin), Arno Penzias (il fisico statunitense che con Robert Wilson individuò per la prima volta la radiazione cosmica di fondo) e Joseph Goldestein, medico statunitense premiato con Michael Brown per le scoperte riguardanti la regolazione del metabolismo del colesterolo.
"Esortiamo Greenpeace ed i suoi sostenitori a riesaminare l'esperienza di agricoltori e consumatori in tutto il mondo con coltivazioni e cibi migliorati tramite la biotecnologia, a riconoscere i risultati di autorevoli istituzioni scientifiche ed enti regolatori e ad abbandonare la loro campagna contro gli OGM in generale ed il Golden Rice in particolare", si legge nella lettera.
Il Golden Rice è una variante di riso geneticamente modificata allo scopo di offrire benefici alla salute grazie ad un maggiore contenuto di beta-carotene: l'obiettivo è quello, ad esempio, di prevenire i casi di cecità e di morte causati dalla mancanza di vitamina A in alcuni paesi in via di sviluppo.
Dal punto di vista scientifico, il dibattito sugli OGM si è ormai avviato ad una conclusione piuttosto univoca: non esiste alcuna prova conclusiva di una presunta pericolosità degli organismi geneticamente modificati. Nonostante questo, molte associazioni ambientaliste, Greenpeace in testa, tendono a cavalcare i timori dell'opinione pubblica su questa materia.
Sottolineando come non ci sia mai stato "un singolo caso documentato di conseguenze negative per la salute per gli esseri umani o per gli animali derivante dal consumo di OGM", il gruppo di Premi Nobel accusa Greenpeace di aver "negato questi fatti e di essersi opposta alle innovazioni biotecnologiche nell'agricoltura", offrendo una "rappresentazione ingannevole dei loro rischi, benefici ed impatti e supportando la distruzione criminale di progetti di ricerca sul campo già approvati".
L'autorevole gruppo di scienziati non è certo tenero nel giudicare le azioni di Greenpeace in questo ambito: "Quante altre povere persone del mondo dovranno morire prima che tutto questo venga considerato un crimine contro l'umanità?", si conclude la lettera, della quale qui sotto trovate la traduzione integrale.
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Ai leader di Greenpeace, alle Nazioni Unite ed ai governi di tutto il mondo.

Il programma Cibo & Agricoltura delle Nazioni Unite ha rilevato che la produzione globale di cibo avrà bisogno approssimativamente di raddoppiare entro il 2050 per soddisfare le richieste di una crescente popolazione globale. Le organizzazioni che si oppongono alle moderne tecniche di coltivazione, con Greenpeace in testa, hanno ripetutamente negato questi fatti e si sono opposte alle innovazioni biotecnologiche nell'agricoltura. Hanno fornito una rappresentazione ingannevole dei loro rischi, benefici ed impatti e supportato la distruzione criminale di progetti di ricerca sul campo già approvati.
Esortiamo Greenpeace ed i suoi sostenitori a riesaminare l'esperienza di agricoltori e consumatori in tutto il mondo con coltivazioni e cibi migliorati tramite la biotecnologia, a riconoscere i risultati di autorevoli istituzioni scientifiche ed enti regolatori e ad abbandonare la loro campagna contro gli OGM in generale ed il Golden Rice in particolare.
Enti scientifici e regolatori di tutto il mondo hanno ripetutamente e costantemente rilevato come le coltivazioni ed i cibi migliorati tramite la biotecnologia siano sicuri quanto quelli derivati da qualsiasi altro metodo di produzione, se non più sicuri. Non c'è mai stato un singolo caso documentato di conseguenze negative per la salute per gli esseri umani o per gli animali derivante dal consumo di OGM. È stato ripetutamente mostrato come i loro impatti ambientali siano meno dannosi, oltre che una manna per la biodiversità globale.
Greenpeace ha capeggiato l'opposizione al Golden Rice, che ha il potenziale di ridurre o eliminare molte delle morti e delle malattie causate dalla carenza di vitamina A (VAD, Vitamin A Deficiency), il cui impatto più grande ricade sulle popolazioni più povere in Africa e nel sud-est asiatico.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 250 milioni di persone soffrano di VAD, incluso il 40% dei bambini al di sotto dei cinque anni nei paesi in via di sviluppo. Basandosi sulle statistiche dell'UNICEF, ogni anno si verifica un totale tra uno o due milioni di morti evitabili a causa della VAD, che compromette il sistema immunitario, esponendo i bambini ad un grande rischio. La VAD da sola è la principale causa della cecità infantile che affligge tra 250.000 e 500.000 bambini ogni anno. La metà di questi muore entro 12 mesi dopo aver perso la vista.
CHIEDIAMO A GREENPEACE di desistere dalla sua campagna contro il Golden Rice nello specifico e contro coltivazioni e cibi migliorati tramite la biotecnologia in generale;
CHIEDIAMO AI GOVERNI DEL MONDO di respingere la campagna di Greenpeace contro il Golden Rice nello specifico e contro le coltivazioni ed i cibi migliorati tramite la biotecnologia in generale; e di fare qualsiasi cosa in loro potere per opporsi alle azioni di Greenpeace e per accelerare l'accesso degli agricoltori a tutti gli strumenti della moderna biologia, in particolare ai semi migliorati attraverso la biotecnologia. L'opposizione basata su emozioni e dogmi contraddetti dai dati deve essere fermata.
Quante altre povere persone del mondo dovranno morire prima che tutto questo venga considerato un "crimine contro l'umanità"?

Fonte: http://it.ibtimes.com/ogm-107-premi-nobel-contro-greenpeace-la-loro-posizione-e-un-crimine-contro-lumanita-1457727#

Cento premi Nobel scrivono ai governi del mondo in favore degli ogm
Nell'appello sottolineano come gli organismi geneticamente modificati siano sicuri e puntano il dito contro Greenpeace che da anni si batte in particolare contro il progetto golden rice, un riso più ricco di vitamina A: "Riconoscete i risultati degli studi scientifici"

di GIACOMO TALIGNANI
LA SCIENZA per gli ogm punta il dito contro Greenpeace. Cento premi Nobel hanno inviato oggi ai governi di tutto il mondo una lettera contro l'associazione ambientalista Greenpeace che da anni si batte contro gli organismi geneticamente modificati (OGM) e in particolare contro il progetto golden rice. Scienziati del calibro di James Watson (Nobel per la Medicina del 1962), scopritore della struttura del Dna, sino a Paul L. Modrich, Nobel per la Chimica del 2015, hanno sottoscritto un appello in cui chiedono agli ambientalisti di "riconoscere i risultati degli organismi scientifici competenti e delle agenzie di regolamentazione e di rinunciare alla loro campagna contro gli OGM in generale e in particolare contro il Golden Rice".
Se più di un terzo dei premi Nobel scientifici ancora in vita ha deciso di firmare "Support precision agriculure" è perché questi considerano gli Ogm "sicuri, green e di fondamentale importanza per i piccoli agricoltori" si legge sul sito dedicato all'iniziativa inviata anche alle Nazioni Unite. La rabbia degli scienziati, che sostengono come "gli alimenti migliorati attraverso la biotecnologia siano totalmente sicuri" è indirizzata a "Greenpeace, punta di diamante dell'opposizione contro il riso dorato arricchito di vitamina A" che ha "il potenziale per ridurre o eliminare il maggior numero di decessi e malattie".
Il golden rice, i cui dettagli sono stati pubblicati per la prima volta nel 2000 da Science, è un riso geneticamente modificato che introduce la via di biosintesi del precursore beta-carotene della provitamina A nelle parti commestibili dell'alimento. L'obiettivo, fin dall'inizio, è stato quello di offrire questo riso gratuitamente agli agricoltori poveri in modo da produrre cibo con maggiore apporto di vitamina A. Proprio la carenza di questa vitamina, scrivono i Nobel di Chimica, Fisica e Medicina, è la causa che colpisce "250 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui il 40% dei bambini sotto i cinque anni nei paesi in via di sviluppo". Per questo i 100 firmatari criticano gli ambientalisti di fare un'opposizione "basata solo su emozioni e dogmi ma contraddetta dai fatti. Una opposizione che deve essere fermata".
Greenpeace risponde alle accuse sostenendo che secondo "l'Istituto internazionale di ricerca sul riso, l'efficacia del golden rice nella lotta contro carenza di vitamina A non è stata provata" e continua sostenendo che "le aziende stanno facendo pressione sull'importanza di questo riso per aprire poi la strada per l'approvazione generale di altre colture geneticamente modificate e più redditizie". In conclusione, sostiene Greenpeace in questa prima risposta, l'unica soluzione garantita al problema della malnutrizione "è data da una variegata e sana dieta".
Il mondo della scienza e quello delle associazioni ambientaliste combattono insieme diverse battaglie, come quelle relative ai cambiamenti climatici dovuti dall'ingerenza dell'uomo: per la prima volta però 100 premi Nobel hanno dichiarato "guerra" a quella che ritengono la parte di "disinformazione" attuata "ingiustamente" da Greenpeace. 

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