venerdì 24 giugno 2016

“ZONA NON AVVELENATA”

Caro Luigi,
Ho ascoltato le relazioni e gli interventi negli scorsi Consigli Nazionali. Io ascolto tutti, nessuno escluso, quindi mi chiedo come mai “qui e ora” ci sia tutto questo fermento intorno a uno slogan.
Si tratta del cartello “ZONA NON AVVELENATA” che ha letteralmente inondato i profili Facebook di quelli che, nel Salento leccese, si interessano della terra e della salute, dell’agricoltura e del cibo.
C’è “qui ed ora” una richiesta di cibo che non abbia mai avuto contatto con sostanze velenose. E’ un fatto. Ed è anche un fatto che c’è un certo numero di persone che chiede di acquistare frutta, legumi, verdure, semi che sono stati prodotti da contadini, agricoltori, persone umane che non hanno fatto uso di sostanze velenose.
Come professionista se c’è una domanda che ha necessità di una consulenza e se questa domanda è legale e non contrasta con i miei principi etici e morali io ho il diritto – dovere di fornire una consulenza professionale.
C’è una domanda di frutta, legumi, verdure e semi prodotti senza l’utilizzo di veleni e con i terreni interessati contraddistinti dal CARTELLO “ZONA NON AVVELENATA” ed io sono certo che per fare si che tale domanda abbia una risposta c’è la necessità del dottore agronomo italiano (ingegnere agronomo in tutti gli altri stati).
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione intorno a quello che accade in questa terra che si stende a est nel grande lago salato.
Cari saluti
antonio
Diciotto Comuni, 26 aziende biologiche, 30 associazioni, l’Università del Salento, l’Isde e il Parco Otranto-Santa Maria di Leuca. Tutti in campo contro l’uso di pesticidi in agricoltura. La campagna di sensibilizzazione 'Zona non avvelenata', ideata dalla Casa delle agricolture Tullia e Gino, è stata lanciata a Castiglione d’Otranto, in provincia di Lecce, ed è già stata lanciata sui social con una serie di foto di contadini, cittadini e amministratori che hanno voluto letteralmente metterci la faccia. A sollecitare l’impegno contro l’utilizzo dei fitofarmaci sono i dati dell’Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, che indicano la Puglia come quarta regione in Italia per consumo di prodotti chimici in agricoltura, con picchi estremi proprio nella provincia di Lecce, nonché l’emergenza xylella fastidiosa (Chiara Spagnolo)
















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