di Antonio Bruno
Come noto la politica agricola comune (PAC) sostiene la
vitalità e la sostenibilità economica delle comunità rurali attraverso misure
di sviluppo rurale (il cosiddetto secondo pilastro).
Queste ultime rafforzano le misure di mercato e il sostegno
al reddito della PAC mediante strategie e finanziamenti per potenziare i
settori agroalimentare e forestale dell'UE, la sostenibilità ambientale e il
benessere delle zone rurali in generale.
Invece il modello di intervento dello stato nell'economia
che va comunemente sotto il nome di programmazione incontra notevoli difficoltà
ad affermarsi nel nostro paese. Per l’agricoltura del Salento leccese necessita
un Piano che sia l'espressione di un più ampio e complessivo progetto di
riforma dell'intero sistema istituzionale dell'agricoltura, ovvero un piano
agricolo-alimentare per il Salento. Una visione complessiva del Piano che, come
ben evidenziato in Next Generation EU, indirizzi tutto lo sforzo in direzione
di una trasformazione profonda della nostra agricoltura puntando a quella di
precisione.
Il Salento leccese dal 1971 e tutt’ora in atto vi è un processo
di deterritorializzazione, ovvero di destrutturazione delle relazioni
territoriali pre- esistenti e di trasformazione delle relazioni popolazione – risorse
(Raffestin, 1981; Turco, 1988). Tale processo nell’ultima fase può essere
schematizzato come segue:
I dati che seguono sono una mia elaborazione della
pubblicazione della Prof.ssa Liberata Nicoletti Professore Associato di
Geografia (M-GGR/01) presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
dell'Università del Salento.
Il territorio della provincia di Lecce, per estensione ha
una estensione di 2.759 chilometri quadrati, con una popolazione di 802.018
abitanti (censimento 2011).
Censimento 2011 |
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territorio della provincia di Lecce metri quadrati |
Ettari |
Popolazione |
275.900.000,00 |
275.900,00 |
802.018 |
Sono state rilevate con il censimento 2011 un numero di
71.060 aziende agricole delle quali 55 mila circa si estendono con una
superficie agraria utilizzata (SAU) inferiore ai 2 ettari. Inoltre 15mila circa
(quindicimila) aziende hanno una superficie compresa tra 2 e 20 ettari e circa
1.013 (mille tredici) aziende che presentano una superficie maggiore o uguale a
20 ettari
Numero delle Aziende Agricole Provincia di Lecce |
|
Percentuale% |
Totale |
71.060 |
100,00% |
Aziende con Sau media inferiore ai 2 ettari |
55.000 |
77,40% |
Aziende con superficie maggiore o uguale a 20 ettari |
1.013 |
1,43% |
Aziende con superficie tra 2 e 20 ettari |
15.047 |
21,18% |
Confrontando i dati con il precedente decennio
Confronto Numero di Aziende del censimenti del 2001 con quelle del 2011 |
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Numero Aziende Provincia di Lecce |
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decennio 1990 - 2000 |
74.600 |
decennio 2000 -2010 |
71.060 |
differenza |
3.540 |
La ridotta dimensione media delle aziende
agricole, che colloca la provincia leccese agli ultimi posti della classifica
nazionale, interessa quasi tutto il Salento con alcune significative eccezioni
per i comuni di Lecce, Calimera, Maglie, Otranto e Minervino di Lecce in cui le
dimensioni aziendali medie sono al di sopra dei 4 ettari. [….] la superficie
media (del censimento 2011 n.d.r.) è di 2,4 ettari sebbene in oltre la metà
(52,6%) delle aziende agricole della provincia si continui a coltivare una
superficie inferiore a 1 ettaro. (Nicoletti Unisalento 2017)
La forma di conduzione familiare riguarda la quasi totalità
delle Aziende Agricole della Provincia di Lecce
Forma di conduzione delle Aziende Agricole |
Numero Aziende |
Percentuale % sul totale |
Conduzione familiare |
69.639 |
98,00% |
Altre forme di conduzione |
1.421 |
2,00% |
Totale Aziende della Provincia di Lecce |
71.060 |
100,00% |
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Nel 2016 le aziende agricole che assumono dipendenti sono
5.712 unità. Gli occupati in agricoltura sono in tutto 22.023 unità di cui
1.071 sono extra comunitari. (Nicoletti Unisalento 2017)
Il comparto olivicolo è in via di
ricostituzione in passato era praticata in ordinamenti monocolturali ed era prevalente
tra le province italiane sia per numero di aziende (65.738 - 92,6% del totale
regionale e 7,3% del totale nazionale) che per superficie investita (97.329,38
ha, 60,4% della SAU totale) e contribuiva per circa il 20% alla produzione
regionale. (Nicoletti Unisalento 2017)
COMPARTO PRODUTTIVO VITICOLO
La vite, presente nel 12,4% delle aziende, interessa una
superficie pari al 5,3% della SAU totale soprattutto nei comuni a ridosso della
costa ionica (Leverano, Salice Salentino, Nardò, Copertina, Guagnano, Campi
Salentina e Veglie) dove in numerose aziende si praticano coltivazioni per la
produzione di vini di qualità certificata (DOC e/o DOCG) e contribuisce a circa
il 10% della produzione regionale. (Nicoletti Unisalento 2017)
COMPARTO PRODUTTIVO CEREALICOLO
Il frumento viene coltivato nel 10,2% delle aziende e
interessa una superficie pari all' 11,3% della SAU totale. (Nicoletti
Unisalento 2017)
COMPARTO PRODUTTIVO FLORICOLO ORTICOLO
In particolare le colture floricole e ortive (patate,
angurie, pomodori e altre specie di ortaggi), con rese spesso anche elevate,
tipicamente orientate al mercato fresco, costituiscono uno dei settori di
maggiore interesse nell'agricoltura provinciale; sono praticate nel 3,1% delle
aziende della provincia, soprattutto in quelle di piccole dimensioni, e
investono una superficie pari al 7,2% della SAU totale. (Nicoletti Unisalento
2017)
COMPARTO PRODUTTIVO AGRUMICOLO
solo nel 2,3% delle aziende leccesi è presente la
produzione di agrumi che investe una superficie pari allo 0,3% della SAU totale
provinciale. (Nicoletti Unisalento 2017)
COMPARTO PRODUTTIVO AGRICOLTURA BIOLOGICA
Solo lo 0,9% delle aziende provinciali (contro il 1,9% in
Puglia e il 3% in Italia) pratica il biologico, che interessa una superficie di
13.646,12 ettari, corrispondenti all'8,5% della SAU provinciale. (Nicoletti Unisalento 2017)
Il Paesaggio rurale della pietra
Si fa presente l'assoluta priorità per la conservazione
degli elementi del paesaggio rurale tradizionale (pajare, muretti a secco, masserie,
ecc.) che oltre a rappresentare un peculiare aspetto del contesto territoriale,
di cui sono direttamente o indirettamente il prodotto, possono svolgere un
ruolo di organizzazione compositiva e di valorizzazione del paesaggio agrario.
(Nicoletti Unisalento 2017)
MASSERIE E RECETTIVITA’ AGRITURISTICA
Peculiare funzione di tutela del territorio è assicurata
dalle masserie, espressioni emblematiche della cultura contadina e
dell'organizzazione produttiva dello spazio agricolo, il cui utilizzo ha consentito
di triplicare nell'ultimo decennio la ricettività complessiva delle attività
agrituristiche soprattutto nei comprensori di Otranto e Gallipoli: nell'intera
provincia di Lecce si concentra più del 30% degli agriturismi della Puglia ed
il 23,1% delle masserie didattiche pugliesi. (Nicoletti Unisalento 2017)
Piano straordinario per la rigenerazione
olivicola della Puglia - https://www.regione.puglia.it/web/rigenerazione-olivicola
Aziende Agricole della Provincia di Lecce -
Numero: 71.060 – Sau: Ha 161.130,94 - SAU media aziendale: Ha 02,27 - Sat: Ha 173.782,85
Fonte: Istat - 6° Censimento generale
dell'Agricoltura, 2010
Le Aziende olivicole della provincia di Lecce
sono 65.738 con una superficie investita ad olivo di circa
97.300 ettari – Superficie media aziendale 1,48 ettari. (Fonte: Istat - 6°
Censimento generale dell'Agricoltura, 2010)
Aziende
Agricole della Provincia di Lecce iscritte alla CCIA.
In totale sono 9.000 (novemila) le Aziende Agricole della
provincia di Lecce, iscritte alla Camera di Commercio Industria e Artigianato
di Lecce. Di queste come abbiamo visto solo 5.712 assumono dipendenti. Inoltre
solo 2.800 (duemilaottocento) sono condotte da IAP(Imprenditori Agricoli
Professionali)
E’ del
tutto evidente che ci sono circa 57mila aziende olivicole della provincia di
Lecce che non potranno accedere a queste risorse.
Ma cosa è stato fatto sino ad oggi?
Misura 5.2 dotazione 50 milioni di Euro
Contributo per l’espianto e Contributo per il
reimpianto
Attraverso il Psr Puglia, ovvero
con la sottomisura 5.2 si sono rigenerati oltre 7mila ettari del territorio
della provincia di Lecce, circa il 10% delle superfici estirpate.
SUPERFICIE
CHE È STATA INTERESSATA DALLA
RIGENERAZIONE Ha 7.000 (settemila ettari)
Da una fonte che attribuisce
questi dati al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano le superfici da
estirpare sono 70mila ettari di oliveto nella Provincia di Lecce (fonte https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2020/08/24/xylella-il-piano-di-rigenerazione-olivicola-inizia-a-pagare/67737 )
Misura 2.A – Rimozione piante disseccate a
seguito della Xylella nella zona infetta (Art. 4) 20 milioni di Euro (ci sono
altri 20 milioni di Euro)
La dotazione si è esaurita ma
siccome verrà rifinanziata potranno accedere ai contributi tutti i proprietari
di oliveti danneggiati della provincia di Lecce.
Se stimiamo in 2mila Euro per
ettaro le somme necessarie per estirpare si sono estirpati 10mila ettari e con
i prossimi 20 milioni se ne potranno estirpare altri 10mila.
SUPERFICIE
CHE E’ STATA INTERESSATA DALL’ESTIRPAZIONE Ha 10.000 (diecimila ettari)
Superficie
che sarà interessata dall’estirpazione Ha 10.000 (diecimila ettari)
Le
richieste per l’espianto ammontano a 225 milioni di Euro e non sono state
ancora soddisfatte.
Misura 2.B – Reimpianti e riconversioni tramite
cultivar di olivo resistenti (Art. 6) 40 milioni di Euro
Superficie
che è stata interessata dalla rigenerazione 5MILA ETTARI DI OLIVO
Misura 4.1.C PSR dotazione 40 milioni di Euro
per i reimpianti
Superficie
che è stata interessata dalla rigenerazione 5MILA ETTARI DI OLIVO
Distretto Agroalimentare Jonico Salentino 30
milioni con progetti DI COLTIVAZIONI ALTERNATIVE ALL’OLIVETO sino a 50 milioni
Il totale rigenerabili e rigenerati al gennaio
2021 è desumibile dal quadro sinottico che segue:
Misura |
Superficie
rigenerata o potenzialmente finanziata per la rigenerazione |
Misura
5.2 |
7
mila ettari |
Misura
2.b |
5mila
ettari |
5mila ettari |
|
Distretto
Agroalimentare Jonico Salentino 30 milioni con progetti DI COLTIVAZIONI
ALTERNATIVE ALL’OLIVETO |
5mila
ettari |
Totale
ettari rigenerabili al gennaio 2021 |
22mila
ettari |
Ho già scritto che la superficie investita ad
olivo in Provincia di Lecce circa 97.300 ettari
MI CHIEDO E VI CHIEDO: CHI PROVVEDERA’ A
RIGENERARE I RESTANTI 80MILA ETTARI?
Per rispondere a questa domanda c’è da tenere presente che
i destinatari delle risorse per il reimpianto e per le altre coltivazioni
alternative all’Olivo sono le Aziende Agricole della Provincia di Lecce
iscritte alla CCIA.
Come già scritto le Aziende Agricole della
Provincia di Lecce iscritte alla CCIA sono 9.000 (novemila) e di queste solo
2.800 (duemilaottocento) sono condotte da IAP(Imprenditori Agricoli
Professionali).
Se ne deduce che circa 57mia aziende della
provincia di Lecce non potranno accedere a queste risorse. Queste aziende
possiedono 80mila ettari di oliveto.
Le aziende che hanno avuto il finanziamento pubblico hanno
ottenuto in media 7mila Euro per ettaro
Questo dimostra che tutti i cittadini hanno
finanziato solo 9mila proprietari del paesaggio rurale della provincia di Lecce.
Qual è il valore dei terreni in Provincia di Lecce
nell’anno 2021?
Valore del capitale fondiario in provincia di
Lecce 2021
Le compravendite avvenute registrano un valore del capitale
fondiario per un minimo di 5mila euro ad un massimo di 10mila euro.
È evidente che per rigenerare i restanti 80mila
ettari al costo medio di 7.000 Euro ci vogliono 560milioni di Euro.
Conclusioni
Per sviluppo territoriale deve intendersi un
processo di miglioramento tendenziale e diffuso delle condizioni di benessere
della popolazione che vi è insediata nel rispetto dei principi dell’equità
intra e intergenerazionale, ossia, un processo di miglioramento sostenibile.
(Pollice Unisalento 2017)
Come è possibile desumere dai dati che ho esposto
applicando l’economia di mercato alla rigenerazione olivicola del Salento
leccese non si è attuato nessun processo di miglioramento tendenziale e diffuso
delle condizioni di benessere della popolazione del territorio della provincia
di Lecce. Inoltre non vi è stato alcun rispetto dei principi dell’equità tra le
9.000 (novemila) Aziende Agricole della Provincia di Lecce iscritte alla CCIA e
le altre 57mia aziende che invece non risultano iscritte.
Per il Salento leccese invece ci dovrebbe essere un Ente
pubblico che attui un piano basato sulla proposta di Piano Nazionale di ripresa
e resilienza he prevede di fare finalmente un salto di qualità nell’impegno
contro i cambiamenti climatici che per valorizzare a pieno le opportunità per
ne derivano.
Nel Piano la priorità da riconoscere è quella dell’agricoltura
biologica, anche come modello desiderabile per l’agricoltura del futuro, con
l’obiettivo che la superficie agricola utilizzata nel Salento sia certificata
in biologico entro il 2030, anche per dare una risposta coerente alle crescenti
richieste dei consumatori.
Inoltre nello stesso si dovrebbe intervenire per la tutela
dei suoli, sia dal punto di vista quantitativo con il blocco di nuovo consumo
di suolo, che da quello qualitativo per invertire la tendenza sempre più
allarmante della perdita di fertilità causata dall’abuso della chimica di
sintesi in agricoltura nei decenni scorsi.
Il Piano dovrebbe anche prevedere il passaggio
dall’economia circolare alla bio economia circolare partendo dalle strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030.
Un piano di conversione al biologico per sostenere le
filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici, a
partire dalle aree interne e dalle aree naturali protette, un’opzione strategica
per promuovere l’occupazione dei giovani occupati nell’Ente pubblico che si
occupa dell’agricoltura del Salento in coerenza con il Green Deal europeo.
Bibliografia
LIBERATA NICOLETTI, L'agricoltura salentina fra tradizione
e innovazione
Fabio POLLICE e CLAUDIO CERRETI, Partecipazione e conflitto
per lo sviluppo territoriale
Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della
Puglia https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2020/08/24/xylella-il-piano-di-rigenerazione-olivicola-inizia-a-pagare/67737
https://www.regione.puglia.it/web/rigenerazione-olivicola
C. Raffestin, Territorializzazione, deterritorializzazione,
riterritorializzazione e informazione, in A. Turco (ed.), Regione e
regionalizzazione, Milano, Angeli, 1984
Piano nazionale di ripresa e resilienza http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/approfondimenti/pnrr-approfondimento/
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