Il ricorso del *Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF)* ad *AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura)* riguarda la gestione e l'applicazione di alcune normative in ambito agricolo e forestale, con particolare attenzione alle questioni legate alle pratiche di erogazione dei fondi pubblici e alle politiche di sviluppo rurale.
Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
venerdì 20 dicembre 2024
Il ricorso del *Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF)* ad *AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura)*
Il ricorso del *Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF)* ad *AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura)* riguarda la gestione e l'applicazione di alcune normative in ambito agricolo e forestale, con particolare attenzione alle questioni legate alle pratiche di erogazione dei fondi pubblici e alle politiche di sviluppo rurale.
I *Dottori Agronomi e Forestali* svolgono un ruolo cruciale nella redazione e nell'analisi dei *report di sostenibilità*
I *Dottori Agronomi e Forestali* svolgono un ruolo cruciale nella redazione e nell'analisi dei *report di sostenibilità*, soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo, forestale e ambientale. La loro competenza tecnica, unita alla conoscenza delle normative, delle pratiche di gestione sostenibile e della valutazione dei rischi ambientali, li rende figure fondamentali nel garantire che le aziende e le organizzazioni adottino pratiche responsabili e rispettose dell'ambiente. In particolare, i Dottori Agronomi e Forestali contribuiscono in vari modi a supportare la creazione di report di sostenibilità che rispecchiano l'impegno verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il *nesso tra i Dottori Agronomi, il verde urbano e la donna*
Il *nesso tra i Dottori Agronomi, il verde urbano e la donna* può essere esplorato sotto diversi aspetti, legati sia alla sostenibilità ambientale che all'impatto sociale e culturale che il verde urbano ha nella vita quotidiana, in particolare per le donne. Ecco alcune riflessioni su come questi elementi possano essere interconnessi:
La *legge sul verde urbano* della Regione Puglia
La *legge sul verde urbano*, presentata dal deputato *Cristian Casili* (Movimento 5 Stelle) e approvata nel maggio del 2024, rappresenta un passo significativo nella promozione della sostenibilità ambientale e nella gestione del verde nelle aree urbane italiane. La legge n. 24 del maggio 2024 ha l'obiettivo di regolamentare e incentivare il verde urbano come elemento chiave per migliorare la qualità della vita nelle città italiane, promuovendo la biodiversità, la sostenibilità ambientale e il benessere dei cittadini.
La *città a griglia*
La *città a griglia* è un modello di pianificazione urbana che si caratterizza per una disposizione di strade e edifici disposti secondo un reticolo regolare, con incroci ortogonali che creano un layout semplice e facilmente navigabile. Questo tipo di pianificazione, che ha radici storiche nelle antiche città greche e romane (come ad esempio *Atene* e *Pompei*), è stato adottato in molte città moderne in tutto il mondo, come ad esempio *New York*, *Barcellona* e *Chicago*.
In Puglia, la *Rete di Vivaisti* è stata organizzata per suddividere la regione in base alla tipologia di piante e alla loro distribuzione geografica.
In Puglia, la *Rete di Vivaisti* è stata organizzata per suddividere la regione in base alla tipologia di piante e alla loro distribuzione geografica.
Questo processo ha visto la collaborazione tra *vivaisti* e *organizzazioni regionali* per ottimizzare la produzione e la distribuzione di piante, soprattutto in relazione alla *biodiversità locale* e alla *gestione sostenibile del territorio*. Un'organizzazione chiave in questo processo è stata la *"Rete di Vivaisti della Puglia"* (RVP), che ha coinvolto i *vivaisti* professionisti in un sistema di *certificazione* e *monitoraggio* delle piante.
mercoledì 18 dicembre 2024
Forestazione urbana e microclima dalle ricerche di Riccardo Buccolieri dell’Università del Salento
Forestazione urbana e microclima dalle ricerche di Riccardo
Buccolieri dell’Università del Salento
di Antonio Bruno
Riccardo Buccolieri, ricercatore dell'Università del
Salento, ha condotto numerosi studi sul ruolo della forestazione urbana e il
suo impatto sul microclima delle città. Le sue ricerche si concentrano
sull'interazione tra vegetazione urbana, microclima e benessere delle persone,
con particolare attenzione agli effetti delle aree verdi sulla qualità
dell'aria, la temperatura urbana e la gestione delle risorse idriche.
1. La Forestazione Urbana come Strumento per Mitigare il
Cambiamento Climatico
Le città sono ambienti particolarmente vulnerabili ai
cambiamenti climatici, in particolare a causa dell'effetto isola di calore
urbano (UHI, Urban Heat Island). Questo fenomeno si verifica quando le
superfici costruite, come asfalto e cemento, assorbono il calore durante il
giorno e lo rilasciano durante la notte, creando temperature più alte rispetto
alle aree rurali circostanti. La forestazione urbana è una delle soluzioni più
efficaci per contrastare questo fenomeno, poiché la vegetazione ha un effetto
di raffrescamento attraverso l'evapotraspirazione (l'evaporazione dell'acqua da
suolo e piante) e la fornitura di ombra.
Nel contesto delle sue ricerche, Buccolieri ha evidenziato
che l'integrazione di alberi e piante nelle aree urbane può ridurre significativamente
la temperatura locale, migliorando il comfort termico e riducendo la necessità
di condizionamento artificiale. Questo non solo contribuisce a ridurre il
consumo energetico, ma favorisce anche una qualità della vita migliore per i
residenti.
2. Microclima e Qualità dell'Aria
Un altro aspetto fondamentale delle ricerche di Buccolieri
riguarda l'impatto della vegetazione sulla qualità dell'aria urbana. Le piante
non solo assorbono anidride carbonica (CO2), ma catturano anche altre sostanze
inquinanti, come polveri sottili (PM10 e PM2.5) e ossidi di azoto (NOx), che
sono dannosi per la salute umana. Le aree verdi urbane, quindi, non solo
migliorano il microclima riducendo la temperatura e l'umidità, ma
contribuiscono anche a purificare l'aria.
Gli studi di Buccolieri hanno dimostrato che la presenza di
alberi e vegetazione può ridurre la concentrazione di inquinanti atmosferici,
con benefici diretti per la salute pubblica, in particolare per le persone
vulnerabili, come gli anziani e i bambini. L'effetto purificatore delle piante
è potenziato se queste sono distribuite strategicamente in aree ad alta densità
di traffico o in prossimità di zone industriali.
3. Progettazione di Aree Verdi e Strategie di Forestazione
Riccardo Buccolieri ha anche esplorato l'importanza della
progettazione e della gestione delle aree verdi urbane, considerando fattori
come la tipologia di piante, la densità della vegetazione e la distribuzione
degli spazi verdi all'interno della città. Le sue ricerche suggeriscono che,
per massimizzare i benefici legati alla forestazione urbana, è necessario
progettare spazi verdi in modo che siano accessibili, diversificati e ben
distribuiti, evitando la concentrazione eccessiva di vegetazione in aree
specifiche che potrebbe non garantire un effetto di raffrescamento uniforme.
Inoltre, Buccolieri ha sottolineato l'importanza di
scegliere specie vegetali che siano adatte al clima locale, resistenti alla
siccità e capaci di tollerare le condizioni urbane, come l'inquinamento
atmosferico e la scarsità di acqua. Le sue ricerche indicano che la
diversificazione delle specie vegetali non solo migliora la biodiversità
urbana, ma rende anche più resilienti gli ecosistemi urbani, favorendo la loro
capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.
4. Benefici Sociali e Psicologici della Forestazione Urbana
Un altro aspetto importante delle ricerche di Buccolieri
riguarda l'impatto delle aree verdi sulla salute mentale e sul benessere
psicologico delle persone. La presenza di spazi verdi è stata associata a una
riduzione dello stress, un miglioramento dell'umore e un incremento delle
attività fisiche e sociali. Le aree verdi urbane offrono anche luoghi di
incontro per la comunità e spazi per il tempo libero, migliorando la qualità
della vita nelle città.
In particolare, Buccolieri ha osservato che l'accesso a
parchi e giardini contribuisce al rafforzamento del legame sociale tra i
residenti, riducendo il senso di isolamento e favorendo la coesione sociale.
Questo è particolarmente rilevante nelle aree urbane densamente popolate, dove
la mancanza di spazi verdi può contribuire a fenomeni di alienazione e a una
diminuzione del benessere psicologico della popolazione.
5. Ricerca e Applicazioni Future
Le ricerche di Riccardo Buccolieri non si limitano alla
teoria, ma hanno anche un forte impatto pratico. I suoi studi sono utilizzati
per supportare politiche pubbliche e progetti di pianificazione urbana che
mirano a rendere le città più sostenibili e resilienti. Le sue indagini sulle
dinamiche del microclima urbano e l'efficacia della forestazione urbana sono
fondamentali per le amministrazioni locali che desiderano implementare
soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la vivibilità
delle città.
In futuro, Buccolieri prevede che la forestazione urbana
diventerà un elemento imprescindibile nelle strategie di adattamento al
cambiamento climatico, con un maggiore focus sulla progettazione integrata di
infrastrutture verdi che combinano la vegetazione con altre soluzioni
sostenibili, come la gestione delle acque piovane e la creazione di spazi
pubblici multifunzionali.
Conclusioni
Le ricerche di Riccardo Buccolieri sull'impatto della
forestazione urbana sul microclima offrono importanti contributi alla
comprensione di come le città possano adattarsi ai cambiamenti climatici,
migliorando al contempo la qualità della vita dei cittadini. La forestazione
urbana emerge come una soluzione efficace per ridurre l'effetto isola di
calore, migliorare la qualità dell'aria, favorire il benessere psicologico e
sociale, e contribuire alla sostenibilità delle città. Le sue scoperte pongono
l'accento sull'importanza di un approccio olistico e strategico nella
progettazione di spazi verdi urbani, che dovrebbero essere considerati come
parte integrante della pianificazione urbana del futuro.
Antonio Bruno
Effetti della vegetazione urbana e della morfologia urbana sulla ventilazione, sul microclima e sulla dispersione degli inquinanti in ambiente urbano
La ricerca di Riccardo Buccolieri presso l'Università del Salento si concentra principalmente sugli effetti della vegetazione urbana e della morfologia urbana sulla ventilazione, sul microclima e sulla dispersione degli inquinanti in ambiente urbano⁽¹⁾. Ecco alcune delle principali conclusioni della sua ricerca:
1. *Effetti della Vegetazione Urbana*: La presenza di alberi e vegetazione in aree urbane può migliorare significativamente la qualità dell'aria riducendo la concentrazione di inquinanti come NOx e PM2.5⁽²⁾. Tuttavia, l'effetto può variare a seconda della posizione e della specie delle piante⁽²⁾.
2. *Ventilazione e Comfort Termico*: La vegetazione urbana può influenzare positivamente la ventilazione e il comfort termico nelle aree urbane, riducendo le temperature locali e migliorando la qualità dell'aria⁽¹⁾⁽²⁾.
3. *Modellizzazione e Simulazione*: Buccolieri ha utilizzato modelli di fluidodinamica computazionale (CFD) e modelli integrali per simulare la dispersione degli inquinanti in ambienti urbani⁽²⁾. Questi modelli hanno permesso di valutare l'efficacia di diverse strategie di piantumazione e progettazione urbana⁽²⁾.
4. *Collaborazioni Internazionali*: La ricerca di Buccolieri ha coinvolto collaborazioni con istituti internazionali, come la Nanjing University e la Sun Yat-Sen University in Cina, e il CIEMAT in Spagna⁽¹⁾. Queste collaborazioni hanno contribuito a migliorare la comprensione dei processi microclimatici urbani e delle strategie di mitigazione⁽¹⁾.
5. *Progetti di Ricerca*: Buccolieri ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali, tra cui il progetto RESCUE (Reform of Education in Sustainability & Climate in Urban Environments) e il progetto SLAir (Safe Landfill Air)⁽¹⁾. Questi progetti hanno esplorato l'impatto delle emissioni su qualità dell'aria e abatement systems in aree urbane⁽¹⁾.
Queste conclusioni dimostrano l'importanza della vegetazione urbana e della progettazione urbana sostenibile per migliorare la qualità dell'aria e il comfort termico nelle città.
Se hai bisogno di ulteriori dettagli o di informazioni specifiche su uno di questi aspetti, fammi sapere!
Sources:
[1] Riccardo BUCCOLIERI - Università del Salento (https://www.unisalento.it/scheda-utente/-/people/riccardo.buccolieri)
[2] Riccardo Buccolieri - Google Scholar (https://scholar.google.com/citations?user=mHd3m6wAAAAJ&hl=it)