venerdì 20 dicembre 2024

Il ricorso del *Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF)* ad *AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura)*


 Il ricorso del *Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF)* ad *AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura)* riguarda la gestione e l'applicazione di alcune normative in ambito agricolo e forestale, con particolare attenzione alle questioni legate alle pratiche di erogazione dei fondi pubblici e alle politiche di sviluppo rurale.

Contesto
Il CONAF rappresenta e tutela gli interessi professionali degli agronomi e forestali in Italia, un settore che gioca un ruolo centrale nelle politiche agricole e ambientali, in particolare per quanto riguarda la gestione delle risorse naturali, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione dei territori rurali. L'AGEA, dal canto suo, è l'ente pubblico che gestisce e distribuisce i fondi europei e nazionali destinati all'agricoltura, alle politiche agricole comuni (PAC) e al settore forestale.
Le problematiche che hanno portato al ricorso del CONAF verso AGEA sono legate principalmente a:
1. *Accreditamento e Qualificazione Professionale*: L'Accordo tra AGEA e i professionisti del settore agricolo e forestale per la gestione e consulenza nelle pratiche legate ai fondi agricoli spesso non rispecchiava pienamente il ruolo delle professioni regolamentate, come quelle degli agronomi e forestali, creando un conflitto su chi avesse il diritto di operare in determinati ambiti professionali.
2. *Normative di Accesso ai Fondi*: L'AGEA ha la responsabilità di erogare i fondi destinati alla politica agricola comune (PAC) e ad altri interventi nel settore agricolo e forestale. Tuttavia, le modalità di attuazione di queste misure, in particolare per quanto riguarda l'assistenza tecnica necessaria per la presentazione delle domande di contributo, avevano sollevato dei dubbi sulla corretta applicazione delle normative relative alla consulenza professionale.
3. *Gestione delle Pratiche Forestali*: Un altro punto critico riguarda la gestione delle pratiche forestali e la consulenza professionale necessaria per ottenere finanziamenti relativi alla gestione delle risorse forestali. Il CONAF ha sollevato la questione del ruolo fondamentale che gli agronomi e forestali devono avere nella consulenza tecnico-scientifica legata alla gestione sostenibile delle risorse forestali e alla partecipazione a bandi per i fondi comunitari.
La Posizione del CONAF
Il CONAF ha sottolineato che il ruolo degli agronomi e dei forestali è fondamentale per garantire l’efficacia e la sostenibilità delle pratiche agricole e forestali, in particolare per quanto riguarda la consulenza tecnica per l'accesso ai finanziamenti europei e nazionali. L'Ordine ha denunciato che in alcune situazioni, AGEA avrebbe consentito a soggetti non qualificati o non appartenenti alle categorie professionali regolamentate di svolgere attività di consulenza agricola o forestale, con il rischio di compromettere la qualità dei progetti e delle pratiche.
In questo contesto, il CONAF ha sollevato il ricorso per chiedere che AGEA garantisse un maggiore rispetto delle normative professionali in materia di consulenza agricola e forestale, in modo da tutelare la qualità dei progetti e l'adeguatezza delle competenze richieste per l'accesso ai fondi pubblici. La posizione del CONAF è stata quella di rivendicare un ruolo più centrale dei professionisti iscritti all'Ordine in tutte le fasi della gestione delle risorse agricole e forestali, inclusa la consulenza per la presentazione delle domande di finanziamento.
L'Intervento di AGEA
AGEA, dal canto suo, ha cercato di rispondere alle richieste del CONAF, ma ha sottolineato che la complessità e la varietà delle misure previste dalla PAC e dalle politiche agricole e forestali nazionali richiedono una gestione flessibile e una collaborazione con vari soggetti, inclusi consulenti esterni e altre figure professionali. AGEA ha inoltre fatto riferimento alle necessità operative e ai vincoli di bilancio che influenzano la scelta delle modalità di gestione dei fondi, sottolineando la necessità di semplificare i processi burocratici per facilitare l'accesso ai contributi da parte degli agricoltori e dei forestali.
Implicazioni e Prospettive
Il ricorso del CONAF ha messo in evidenza una serie di questioni importanti che riguardano la regolamentazione delle professioni agricole e forestali e la gestione dei fondi pubblici destinati a questi settori. Le implicazioni di questo ricorso potrebbero avere effetti significativi sulla professionalizzazione e sulla qualità della consulenza agricola e forestale in Italia, rafforzando il ruolo degli agronomi e dei forestali nella progettazione e nella gestione delle risorse naturali.
Inoltre, il ricorso potrebbe portare a una riforma delle modalità di accreditamento e di accesso ai fondi, con un possibile aggiornamento delle normative che regolano il rapporto tra AGEA e i professionisti del settore agricolo e forestale, per garantire maggiore trasparenza e adeguatezza delle competenze richieste.
Conclusioni
Il ricorso del CONAF ad AGEA evidenzia la necessità di una maggiore attenzione alla professionalità e alla competenza tecnica nelle pratiche agricole e forestali, in particolare quando si tratta di gestire fondi pubblici e di garantire la sostenibilità delle risorse naturali. Sebbene le difficoltà legate alla burocrazia e alla gestione delle risorse siano complesse, la richiesta del CONAF di un maggiore coinvolgimento dei professionisti del settore è un passo importante per garantire che le politiche agricole e forestali siano efficaci e ben gestite, a beneficio tanto dei professionisti quanto del territorio e della società in generale.

I *Dottori Agronomi e Forestali* svolgono un ruolo cruciale nella redazione e nell'analisi dei *report di sostenibilità*


 I *Dottori Agronomi e Forestali* svolgono un ruolo cruciale nella redazione e nell'analisi dei *report di sostenibilità*, soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo, forestale e ambientale. La loro competenza tecnica, unita alla conoscenza delle normative, delle pratiche di gestione sostenibile e della valutazione dei rischi ambientali, li rende figure fondamentali nel garantire che le aziende e le organizzazioni adottino pratiche responsabili e rispettose dell'ambiente. In particolare, i Dottori Agronomi e Forestali contribuiscono in vari modi a supportare la creazione di report di sostenibilità che rispecchiano l'impegno verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale.

1. *Valutazione dell'Impatto Ambientale*
I Dottori Agronomi e Forestali sono esperti nell'analizzare e monitorare gli *impatti ambientali* delle attività agricole, forestali e industriali. Nell'ambito dei report di sostenibilità, sono responsabili della valutazione degli effetti delle pratiche aziendali sull'ambiente, come il consumo di risorse naturali, l'uso di pesticidi e fertilizzanti, la gestione delle risorse idriche, la gestione dei suoli e la biodiversità.
- *Agricoltura sostenibile*: Gli agronomi e i forestali valutano l'impatto delle tecniche agricole adottate, promuovendo l'uso di pratiche che riducono l'erosione del suolo, migliorano la qualità dell'acqua e preservano la biodiversità.
- *Gestione forestale*: Gli esperti in gestione forestale monitorano e promuovono pratiche di silvicoltura sostenibile, incluse le tecniche di gestione delle risorse forestali per prevenire la deforestazione e migliorare la qualità dell'habitat.
2. *Certificazioni Ambientali e Normative*
I Dottori Agronomi e Forestali sono anche coinvolti nel processo di *certificazione ambientale* delle aziende agricole, forestali e agroindustriali, che è spesso una parte importante dei report di sostenibilità. Le certificazioni come *ISO 14001*, *FSC (Forest Stewardship Council)*, *PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification)*, o altre certificazioni di sostenibilità agricola, sono strumenti che attestano il rispetto delle normative ambientali e delle migliori pratiche.
I professionisti del settore forniscono consulenza per ottenere e mantenere tali certificazioni, monitorando la conformità alle normative ambientali e garantendo che le aziende rispettino gli standard di sostenibilità.
3. *Gestione delle Risorse Naturali e Conservazione*
Un altro aspetto fondamentale riguarda la *gestione delle risorse naturali*. I Dottori Agronomi e Forestali sono competenti nell’analizzare e suggerire pratiche per una gestione responsabile delle risorse naturali, come l'acqua, i suoli e la biodiversità. La loro funzione include:
- *Uso efficiente dell’acqua*: In un contesto agricolo, gli agronomi possono progettare sistemi di irrigazione più efficienti e suggerire pratiche per la conservazione dell’acqua, come l’irrigazione a goccia o l’uso di colture più resistenti alla siccità.
- *Protezione dei suoli*: Gli esperti promuovono l'adozione di tecniche agricole che prevengano la degradazione del suolo, come la rotazione delle colture, l'uso di coperture vegetali e la gestione delle pratiche di concimazione per evitare l'inquinamento da nutrienti.
- *Conservazione della biodiversità*: I forestali contribuiscono a garantire che le attività di gestione forestale non danneggino la biodiversità, monitorando la presenza di specie protette e suggerendo interventi per il ripristino e la conservazione degli habitat naturali.
4. *Calcolo delle Emissioni di Carbonio e Carbon Footprint*
Il cambiamento climatico è una delle principali preoccupazioni dei report di sostenibilità. I Dottori Agronomi e Forestali, con le loro competenze scientifiche, sono in grado di calcolare l’*impronta di carbonio* (carbon footprint) delle attività agricole e forestali, determinando le emissioni di gas serra legate alla produzione agricola, alla gestione forestale, al trasporto e ad altri processi industriali.
- *Sequestro del carbonio*: I forestali, in particolare, possono calcolare e monitorare il *sequestro del carbonio* nelle foreste, nelle coltivazioni e nel suolo, contribuendo a determinare il bilancio netto di carbonio di un'azienda e supportando la transizione verso pratiche agricole e forestali che contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico.
5. *Sostenibilità Sociale ed Economica*
I Dottori Agronomi e Forestali non si occupano solo di aspetti ambientali, ma anche degli impatti *sociali ed economici* delle pratiche agricole e forestali. Parte del loro ruolo nei report di sostenibilità è quello di analizzare come le attività influenzano le comunità locali e i lavoratori del settore.
- *Sostenibilità sociale*: Gli agronomi e i forestali possono analizzare le condizioni di lavoro nel settore agricolo e forestale, verificando che vengano rispettati i diritti dei lavoratori e promuovendo pratiche di lavoro equo e sicuro.
- *Sostenibilità economica*: Essi forniscono anche consulenza economica, suggerendo pratiche agricole che siano non solo ecologicamente responsabili ma anche economicamente vantaggiose, per garantire la redditività delle aziende nel lungo periodo.
6. *Redazione e Monitoraggio dei Report di Sostenibilità*
I Dottori Agronomi e Forestali sono direttamente coinvolti nella *redazione dei report di sostenibilità* aziendali, che devono rispettare le normative ambientali e fornire dati concreti e verificabili sugli impatti delle attività agricole e forestali. Essi partecipano alla raccolta dei dati, alla valutazione delle pratiche e all’elaborazione di strategie per ridurre gli impatti negativi e migliorare la sostenibilità complessiva.
- *Indicatori di sostenibilità*: Gli esperti contribuiscono alla definizione degli *indicatori di sostenibilità* (KPI), monitorando progressi e risultati in termini di riduzione delle emissioni, miglioramento della gestione delle risorse naturali e incremento della biodiversità.
- *Verifica e validazione dei dati*: Parte del loro compito è quello di garantire che i dati riportati siano accurati e rispondano agli standard di trasparenza e veridicità richiesti dalle normative internazionali, come il Global Reporting Initiative (GRI).
7. *Consulenza sulla Transizione Ecologica*
Con l'intensificarsi delle sfide legate al cambiamento climatico, i Dottori Agronomi e Forestali hanno un ruolo chiave nel *supportare la transizione ecologica* delle aziende agricole e forestali. Essi aiutano le aziende a implementare soluzioni innovative e tecnologie verdi che migliorano l'efficienza delle risorse, riducono i consumi e le emissioni, e promuovono l’adozione di pratiche circolari.
Conclusioni
I *Dottori Agronomi e Forestali* sono quindi professionisti imprescindibili nella redazione e nella gestione dei *report di sostenibilità*. La loro esperienza tecnica in materia di *gestione delle risorse naturali*, *impatto ambientale*, *certificazioni ecologiche* e *monitoraggio delle emissioni* è fondamentale per garantire che le aziende siano in grado di misurare e migliorare costantemente le loro performance sostenibili. Grazie alla loro competenza, contribuiscono a rendere più credibili e concreti gli impegni aziendali nei confronti della sostenibilità, aiutando a promuovere un futuro più responsabile e rispettoso dell'ambiente.

Il *nesso tra i Dottori Agronomi, il verde urbano e la donna*

 


Il *nesso tra i Dottori Agronomi, il verde urbano e la donna* può essere esplorato sotto diversi aspetti, legati sia alla sostenibilità ambientale che all'impatto sociale e culturale che il verde urbano ha nella vita quotidiana, in particolare per le donne. Ecco alcune riflessioni su come questi elementi possano essere interconnessi:

1. *Il Verde Urbano come Spazio di Inclusività e Benessere per le Donne*
I *Dottori Agronomi*, con le loro competenze in progettazione e gestione del verde, svolgono un ruolo chiave nel creare e mantenere spazi verdi urbani che siano accessibili, inclusivi e favorevoli al benessere di tutti i cittadini, comprese le donne. Spazi verdi ben progettati, come parchi, giardini, cortili e piazze, sono cruciali per migliorare la qualità della vita nelle città, e questi spazi possono avere un impatto diretto sul benessere psicofisico delle persone.
- *Benessere psicologico e sociale*: La presenza di spazi verdi è stata associata a numerosi benefici psicologici, come la riduzione dello stress, l'aumento del senso di comunità e il miglioramento dell'umore. Questi benefici sono particolarmente rilevanti per le *donne*, che spesso affrontano doppie sfide (professionali e familiari) e hanno bisogno di luoghi dove possano rilassarsi, socializzare e rigenerarsi.
- *Sicurezza e accessibilità*: I parchi urbani progettati da agronomi esperti sono anche luoghi in cui la sicurezza e l'accessibilità sono fondamentali, per garantire che le donne possano usufruire di questi spazi senza timori. Il design inclusivo può includere aree giochi sicure per bambini, sentieri ben illuminati, panchine e spazi di ritrovo che stimolano la socializzazione tra donne e tra diverse generazioni.
2. *Sostenibilità e Empowerment delle Donne*
Il *verde urbano* può essere anche un motore di *empowerment femminile* attraverso iniziative che coinvolgono direttamente le donne nella gestione e cura degli spazi verdi. I Dottori Agronomi possono svolgere un ruolo nel promuovere progetti di giardinaggio comunitario e orti urbani, che favoriscono l'inclusione sociale e l'autosufficienza, creando opportunità per le donne di sviluppare competenze, rafforzare la loro indipendenza economica e costruire comunità più forti.
- *Giardinaggio e agricoltura urbana*: Le donne possono essere protagoniste di progetti che trasformano spazi urbani in orti o giardini comunitari, dove coltivare piante, ortaggi e fiori. Questo tipo di attività non solo migliora la qualità dell'ambiente urbano, ma offre anche alle donne un'opportunità di crescita personale e professionale, contribuendo alla sicurezza alimentare e all'autosufficienza.
- *Attività educative*: I Dottori Agronomi possono organizzare corsi e attività educative per le donne, con l'obiettivo di sensibilizzarle sui benefici della biodiversità, delle piante e della gestione sostenibile del verde urbano, contribuendo così a una maggiore consapevolezza ambientale e a un cambiamento culturale verso città più verdi e vivibili.
3. *Il Verde Urbano come Risorsa per la Salute e la Qualità della Vita*
Il verde urbano, curato e progettato da esperti agronomi, ha un impatto diretto sulla salute fisica e mentale, e le donne, in quanto spesso le principali responsabili della cura della famiglia, beneficiano enormemente di questi spazi.
- *Benefici per la salute mentale*: Le donne che vivono in città con aree verdi accessibili hanno maggiore possibilità di ridurre il livello di stress, migliorare la qualità del sonno e alleviare i sintomi di ansia e depressione. I parchi e le aree verdi diventano così luoghi di rifugio e di ricarica emotiva.
- *Promozione di uno stile di vita sano*: L'accesso a spazi verdi stimola anche l'attività fisica. Camminare, correre, fare yoga o semplicemente passeggiare in un parco sono attività che contribuiscono a migliorare la salute fisica. Per le donne, che possono essere più vulnerabili a malattie legate allo stile di vita sedentario, il verde urbano diventa quindi un alleato per la prevenzione delle malattie.
4. *Il Ruolo delle Donne nel Green Management e nelle Professioni del Verde*
Nella progettazione e gestione del verde urbano, le *donne agronome e forestali* stanno assumendo sempre più un ruolo di leadership. La professione offre alle donne opportunità per imporsi come esperte nella gestione sostenibile delle risorse naturali e nella progettazione di spazi verdi. La presenza di donne nei *settori del verde urbano* contribuisce a una maggiore inclusività e diversità nella pianificazione delle città, portando nuove idee e approcci alla gestione del paesaggio urbano.
- *Leadership femminile nel settore verde*: Le Dottori Agronomi e Forestali, soprattutto in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità, sono spesso coinvolte nella definizione di politiche pubbliche per la gestione delle aree verdi, la promozione della biodiversità e la lotta al cambiamento climatico.
- *Creazione di opportunità professionali per le donne*: I progetti di *verde urbano* possono anche aprire la strada a nuove opportunità di carriera per le donne, in particolare in ambiti come la progettazione paesaggistica, l'architettura del verde, la gestione delle risorse naturali e la consulenza ambientale.
5. *Il Verde Urbano come Strumento di Resilienza Sociale*
Il verde urbano può diventare uno strumento importante per affrontare le *disuguaglianze sociali e di genere*. Le donne, in particolare quelle che vivono in contesti urbani a basso reddito o in situazioni di vulnerabilità, possono trarre grande beneficio da progetti che promuovono la creazione di spazi verdi condivisi. Tali spazi possono contribuire a migliorare la qualità della vita, ridurre l'isolamento sociale e fornire alle donne un luogo di incontro e di supporto reciproco.
Conclusioni
Il *nesso tra i Dottori Agronomi, il verde urbano e la donna* si manifesta in molteplici forme, dalla creazione di spazi verdi che migliorano la qualità della vita delle donne, all'empowerment attraverso attività verdi, fino alla promozione di un ambiente urbano più sano e inclusivo. I Dottori Agronomi, con la loro expertise, sono in grado di progettare e gestire spazi verdi che rispondono alle esigenze specifiche delle donne, creando ambienti urbani che non solo siano sostenibili, ma che favoriscano il benessere sociale, fisico e mentale.

La *legge sul verde urbano* della Regione Puglia


 La *legge sul verde urbano*, presentata dal deputato *Cristian Casili* (Movimento 5 Stelle) e approvata nel maggio del 2024, rappresenta un passo significativo nella promozione della sostenibilità ambientale e nella gestione del verde nelle aree urbane italiane. La legge n. 24 del maggio 2024 ha l'obiettivo di regolamentare e incentivare il verde urbano come elemento chiave per migliorare la qualità della vita nelle città italiane, promuovendo la biodiversità, la sostenibilità ambientale e il benessere dei cittadini.

Finalità della Legge
Le finalità principali della legge sul verde urbano sono le seguenti:
1. *Miglioramento della qualità dell'aria e del clima urbano*: L'introduzione di più spazi verdi nelle aree urbane ha un impatto diretto sulla qualità dell'aria e sulla riduzione dell'effetto isola di calore. La legge promuove la creazione di parchi, giardini e alberature che possano migliorare la qualità dell'aria, ridurre le polveri sottili e abbattere le temperature nelle aree più densamente popolate.
2. *Promozione della biodiversità urbana*: La legge punta a favorire la biodiversità nelle città, incentivando la piantumazione di specie vegetali autoctone e la creazione di habitat naturali per fauna e flora locali. Il verde urbano diventa quindi un mezzo per preservare la biodiversità, contrastare la perdita di habitat naturali e promuovere il benessere ecologico.
3. *Benessere fisico e psicologico dei cittadini*: La presenza di aree verdi nelle città è strettamente legata al miglioramento del benessere psicofisico dei residenti. La legge riconosce il valore terapeutico del verde urbano, favorendo la creazione di spazi dove i cittadini possano rilassarsi, fare attività fisica e socializzare. La legge include anche disposizioni relative alla progettazione di aree verdi che siano accessibili a tutti, inclusi anziani, persone con disabilità e famiglie con bambini.
4. *Resilienza climatica*: La legge pone un forte accento sulla resilienza delle città al cambiamento climatico, incoraggiando la realizzazione di infrastrutture verdi (come pareti verdi, tetti verdi, giardini pensili) che possano contribuire ad adattare le città agli eventi climatici estremi (come ondate di calore, inondazioni e siccità).
5. *Incentivazione dell'agricoltura urbana*: Un altro aspetto rilevante della legge è l'incentivazione dell'*agricoltura urbana*, come pratica per migliorare l'autosufficienza alimentare, ridurre l'impatto ambientale della filiera alimentare e promuovere l'educazione alla sostenibilità. L'adozione di orti urbani e giardini comunitari è incoraggiata, con misure che agevolano l'accesso a terreni e risorse per i cittadini.
Prescrizioni della Legge
La legge n. 24 del maggio 2024 stabilisce una serie di *prescrizioni* e *misure operative* per raggiungere gli obiettivi sopra descritti:
1. *Obbligo di verde urbano nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni*:
La legge stabilisce che tutte le nuove costruzioni residenziali e commerciali, nonché le ristrutturazioni significative, debbano prevedere l'inserimento di aree verdi, come giardini, terrazzi verdi, tetti verdi o cortili alberati. Questa norma ha lo scopo di aumentare progressivamente la superficie verde nelle città, riducendo il consumo di suolo e migliorando la qualità dell’ambiente urbano.
2. *Piano nazionale per il verde urbano*:
Viene istituito un *Piano Nazionale per il Verde Urbano* che stabilisce linee guida per la progettazione, la gestione e la manutenzione del verde nelle città italiane. Il piano include anche la creazione di un *Sistema Nazionale di Monitoraggio del Verde* per raccogliere dati sullo stato delle aree verdi urbane, sulla biodiversità e sugli effetti ambientali delle politiche attuate.
3. *Finanziamenti e incentivi per le amministrazioni locali*:
La legge prevede finanziamenti diretti alle amministrazioni locali per la realizzazione e la manutenzione di spazi verdi urbani. Vengono istituiti *fondi specifici* per progetti di *verde pubblico* e per la riqualificazione di aree degradate attraverso il verde, come parchi e giardini pubblici. Inoltre, sono previsti incentivi fiscali per le imprese e i privati che realizzano iniziative di *verde urbano*, come orti urbani o giardini condivisi.
4. *Programmi di sensibilizzazione e educazione ambientale*:
La legge promuove anche iniziative educative per sensibilizzare la popolazione sull'importanza del verde urbano e della sostenibilità ambientale. In particolare, le scuole e le università sono invitate a partecipare attivamente nella creazione di progetti di *educazione ambientale* sul verde urbano, coinvolgendo studenti e famiglie nella cura e nella gestione delle aree verdi.
5. *Integrazione del verde nei piani urbanistici*:
La legge impone che il *verde urbano* sia integrato nei piani urbanistici delle città, prevedendo che ogni comune sviluppi un *piano del verde* che definisca le aree da destinare a parchi, giardini e spazi naturali. I piani del verde dovranno anche includere strategie per il recupero delle aree verdi già esistenti e per la creazione di nuovi spazi verdi nelle aree urbane densamente popolate.
6. *Gestione sostenibile delle risorse idriche*:
La legge stabilisce anche che le aree verdi urbane debbano essere gestite in modo *sostenibile dal punto di vista idrico*, promuovendo l'uso di *sistemi di irrigazione a basso consumo* e il recupero delle acque piovane per l'irrigazione dei giardini pubblici e privati.
7. *Creazione di aree verdi condivise e comunitarie*:
Un altro aspetto importante della legge è la promozione della *partecipazione della comunità* nella gestione del verde urbano. Le amministrazioni locali sono incoraggiate a creare *orti urbani, giardini comunitari e spazi verdi condivisi*, in cui i cittadini possano partecipare attivamente alla cura e alla gestione degli spazi verdi, favorendo la coesione sociale e la collaborazione tra le diverse generazioni e gruppi sociali.
8. *Collaborazioni con professionisti del settore*:
La legge stabilisce che i progetti di verde urbano debbano essere sviluppati in collaborazione con *professionisti del settore*, come *Dottori Agronomi, Dottori Forestali e architetti paesaggisti*, che possano garantire la qualità e la sostenibilità dei progetti. In particolare, i professionisti sono chiamati a fornire consulenze per la scelta delle specie vegetali, la progettazione paesaggistica e la gestione delle risorse naturali.
Conclusioni
La *legge sul verde urbano* n. 24 del maggio 2024 rappresenta un importante passo verso un futuro più sostenibile per le città italiane. Con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita urbana, promuovere la biodiversità e garantire la resilienza climatica, la legge stabilisce un quadro normativo che stimola l'adozione di politiche verdi a livello locale, supportando la creazione di spazi verdi accessibili e inclusivi. Il coinvolgimento dei *Dottori Agronomi, Forestali e altri professionisti* del settore è fondamentale per garantire che queste politiche siano efficaci e ben implementate, portando vantaggi concreti a cittadini e ambiente.

La *città a griglia*


 La *città a griglia* è un modello di pianificazione urbana che si caratterizza per una disposizione di strade e edifici disposti secondo un reticolo regolare, con incroci ortogonali che creano un layout semplice e facilmente navigabile. Questo tipo di pianificazione, che ha radici storiche nelle antiche città greche e romane (come ad esempio *Atene* e *Pompei*), è stato adottato in molte città moderne in tutto il mondo, come ad esempio *New York*, *Barcellona* e *Chicago*.

Nel contesto della *progettazione della città verde*, la pianificazione del verde urbano nelle città a griglia rappresenta una sfida e, al tempo stesso, un'opportunità per integrare la natura nell’ambiente costruito, migliorando la qualità della vita dei cittadini e rispondendo alle sfide ambientali, sociali ed economiche contemporanee. I *Dottori Agronomi*, con le loro competenze specialistiche, svolgono un ruolo fondamentale in questa pianificazione, poiché sono in grado di progettare e gestire il verde urbano in modo sostenibile, armonizzandolo con le necessità urbanistiche, ecologiche e sociali.
1. *Caratteristiche della Città a Griglia e Pianificazione del Verde*
La città a griglia è caratterizzata da una regolarità geometrica che può sembrare, a prima vista, poco favorevole all’integrazione di spazi verdi. Tuttavia, questa disposizione offre anche dei vantaggi nella pianificazione del verde urbano, che possono essere sfruttati dai *Dottori Agronomi* nella progettazione di una *città verde*.
- *Semplicità e accessibilità*: La struttura regolare della griglia facilita la creazione di spazi verdi distribuiti in modo omogeneo e facilmente accessibili da ogni punto della città. Gli agronomi possono progettare parchi, giardini e alberature che siano facilmente raggiungibili da tutti i quartieri, senza dover affrontare ostacoli topografici complessi.
- *Integrazione nei blocchi urbani*: La pianificazione a griglia consente di integrare il verde in modo strategico all'interno dei singoli blocchi urbani. I Dottori Agronomi possono progettare giardini pensili, cortili verdi, piazze alberate, e spazi di socializzazione che si inseriscono perfettamente nel contesto della città, senza compromettere la funzionalità urbana.
- *Creazione di corridoi verdi*: La griglia, con le sue linee rette e gli spazi regolari, si presta alla creazione di *corridoi verdi* che attraversano la città, collegando diverse aree residenziali, commerciali e industriali. Questi corridoi possono fungere da percorsi pedonali o ciclabili, riducendo l'uso delle automobili e migliorando la qualità dell'aria.
2. *Ruolo dei Dottori Agronomi nella Progettazione del Verde Urbano*
I *Dottori Agronomi* sono professionisti esperti nella gestione del verde e delle risorse naturali. La loro esperienza è fondamentale per progettare una *città verde* che non solo sia esteticamente gradevole, ma anche funzionale e sostenibile. Nella progettazione del verde urbano nelle città a griglia, i Dottori Agronomi possono intervenire in vari modi:
a. *Pianificazione e Progettazione del Verde Pubblico*
- *Parchi e Giardini*: I Dottori Agronomi progettano spazi verdi pubblici, come parchi, giardini e piazze, che svolgono molteplici funzioni, dalla riduzione dell'effetto "isola di calore" alla promozione della biodiversità urbana, fino alla creazione di luoghi di socializzazione e svago per la comunità.
- *Alberature lungo le strade*: L'uso di alberi lungo le strade (in particolare in una città a griglia) è un aspetto fondamentale per migliorare la qualità dell'aria, ridurre l'inquinamento acustico e aumentare il comfort termico nelle aree urbane. Gli agronomi progettano piantumazioni strategiche, scegliendo specie adatte al clima locale e alla qualità del suolo, e assicurandosi che gli alberi non ostacolino la viabilità o le infrastrutture.
b. *Sostenibilità e Resilienza Climatica*
- *Gestione delle acque piovane*: I Dottori Agronomi progettano soluzioni per la gestione sostenibile delle acque piovane, come i *giardini rainwater*, le *pavimentazioni permeabili* e le *aree di ritenzione* che permettono di ridurre il rischio di alluvioni e migliorare la qualità dell’acqua. Questo è particolarmente importante nelle città a griglia, dove la regolarità del layout può facilitare l'implementazione di sistemi di drenaggio naturale.
- *Verde resiliente al cambiamento climatico*: La progettazione del verde urbano deve tenere conto dei cambiamenti climatici. Gli agronomi scelgono piante resistenti alla siccità, alle alte temperature e agli eventi climatici estremi, contribuendo a rendere la città più resiliente agli impatti del cambiamento climatico.
c. *Biodiversità e Spazi Ecologici*
- *Aree verdi per la biodiversità*: In una città a griglia, i Dottori Agronomi possono sviluppare spazi verdi che non solo abbiano valore estetico, ma che siano anche *habitat per la fauna urbana*. La piantumazione di specie autoctone e la creazione di giardini pensili, tetti verdi e giardini verticali favoriscono la biodiversità in ambienti urbani densamente popolati.
- *Corridoi ecologici*: La creazione di *corridoi ecologici*, che collegano i vari parchi e giardini, è una delle soluzioni più efficaci per promuovere la biodiversità in città a griglia. Questi corridoi permettono agli animali e agli insetti di spostarsi liberamente attraverso la città, migliorando l'equilibrio ecologico.
d. *Sostenibilità Sociale e Inclusività*
- *Spazi verdi accessibili*: I Dottori Agronomi progettano spazi verdi che siano accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità. Le aree verdi devono essere luoghi di incontro, di svago e di socializzazione per tutti i membri della comunità, inclusi anziani, bambini e famiglie.
- *Giardini comunitari e orti urbani*: I progetti di *giardinaggio comunitario* e *orti urbani* sono una delle modalità più efficaci per coinvolgere i cittadini nella gestione del verde e promuovere la coesione sociale. Gli agronomi contribuiscono alla progettazione di questi spazi, che offrono opportunità di educazione ambientale e di consumo sostenibile.
3. *Progettazione della Città Verde: Un Approccio Integrato*
La *progettazione della città verde* richiede un approccio integrato, che unisca la pianificazione urbana tradizionale con le soluzioni ecologiche. In una città a griglia, questo approccio può essere realizzato attraverso:
- *Verde verticale*: L'uso di giardini verticali e pareti verdi, che permettono di sfruttare lo spazio urbano in altezza e ridurre il consumo di suolo, è particolarmente utile in città densamente popolate e con un layout a griglia.
- *Integrazione del verde nelle infrastrutture urbane*: La progettazione del verde non si limita agli spazi pubblici. I Dottori Agronomi progettano anche il verde all'interno delle aree residenziali, commerciali e industriali, promuovendo l'uso di piante in cortili, terrazzi e balconi, contribuendo a migliorare la qualità dell'aria e il comfort termico.
- *Uso di tecnologie verdi*: In un contesto urbano a griglia, le *tecnologie verdi*, come i *sistemi di irrigazione automatizzati*, l'*utilizzo di pannelli solari* per alimentare le luci dei parchi o i sistemi di gestione intelligente delle risorse idriche, possono ottimizzare l'uso delle risorse e rendere la città più sostenibile.
Conclusioni
La progettazione del *verde urbano nelle città a griglia* rappresenta una sfida che i *Dottori Agronomi* affrontano con soluzioni innovative e sostenibili. Grazie alla loro expertise, possono trasformare un layout urbano regolare e razionale in un ambiente più verde, sano e vivibile, migliorando la qualità della vita dei cittadini, promuovendo la biodiversità e contribuendo a rendere la città più resiliente e sostenibile.
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In Puglia, la *Rete di Vivaisti* è stata organizzata per suddividere la regione in base alla tipologia di piante e alla loro distribuzione geografica.

 


In Puglia, la *Rete di Vivaisti* è stata organizzata per suddividere la regione in base alla tipologia di piante e alla loro distribuzione geografica.

Questo processo ha visto la collaborazione tra *vivaisti* e *organizzazioni regionali* per ottimizzare la produzione e la distribuzione di piante, soprattutto in relazione alla *biodiversità locale* e alla *gestione sostenibile del territorio*. Un'organizzazione chiave in questo processo è stata la *"Rete di Vivaisti della Puglia"* (RVP), che ha coinvolto i *vivaisti* professionisti in un sistema di *certificazione* e *monitoraggio* delle piante.

Ruolo della Rete di Vivaisti della Puglia
La *Rete di Vivaisti della Puglia* è un'iniziativa che raccoglie i *produttori di piante* e i *vivaisti* della regione, promuovendo la *sostenibilità agricola* e la *biodiversità*. La rete è stata creata per:
- *Favorire la qualità e la varietà delle piante*: La suddivisione geografica della regione consente di adattare la produzione alle diverse condizioni climatiche e pedologiche della Puglia, migliorando la resistenza e la salute delle piante.
- *Supportare la progettazione del verde pubblico e privato*: I vivaisti sono coinvolti nella creazione e nella cura degli spazi verdi, siano essi giardini, parchi o aree urbane, in linea con le esigenze ecologiche della regione.
- *Promuovere il rimboschimento e la conservazione della biodiversità*: I vivaisti partecipano attivamente a iniziative di *forestazione* e *recupero ambientale*, utilizzando specie vegetali autoctone per preservare e incrementare la biodiversità della regione.
Organizzazioni Coinvolte
Oltre alla *Rete di Vivaisti della Puglia*, altre organizzazioni e enti regionali hanno giocato un ruolo importante in questo processo, tra cui:
- *Regione Puglia*: L'amministrazione regionale ha coordinato molte delle politiche di gestione del verde e di conservazione delle risorse naturali, collaborando con i vivaisti per sviluppare piani di piantumazione e rimboschimento.
- *Consorzio di Tutela*: Alcuni vivaisti sono anche membri di consorzi specifici per la tutela delle piante autoctone della Puglia, come il *Consorzio per la Tutela della Biodiversità*. Questi consorzi lavorano per garantire l'uso di piante che rispettino le specificità ecologiche del territorio pugliese.
- *Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAAF)*: A livello nazionale, il Ministero coordina le politiche di forestazione e agricoltura sostenibile, fornendo finanziamenti e incentivi per i progetti di verde pubblico e privato.
Conclusioni
La *suddivisione della regione Puglia in base alla tipologia di piante* e la partecipazione dei vivaisti sono il risultato di un *approccio integrato* che coinvolge diverse organizzazioni locali e regionali. La *Rete di Vivaisti della Puglia* è stata una delle principali forze trainanti per promuovere un settore vivaistico sostenibile e rispettoso dell'ambiente, favorendo la qualità del verde e la conservazione della biodiversità nella regione.

mercoledì 18 dicembre 2024

Forestazione urbana e microclima dalle ricerche di Riccardo Buccolieri dell’Università del Salento

 


Forestazione urbana e microclima dalle ricerche di Riccardo Buccolieri dell’Università del Salento

di Antonio Bruno

Riccardo Buccolieri, ricercatore dell'Università del Salento, ha condotto numerosi studi sul ruolo della forestazione urbana e il suo impatto sul microclima delle città. Le sue ricerche si concentrano sull'interazione tra vegetazione urbana, microclima e benessere delle persone, con particolare attenzione agli effetti delle aree verdi sulla qualità dell'aria, la temperatura urbana e la gestione delle risorse idriche.

 

1. La Forestazione Urbana come Strumento per Mitigare il Cambiamento Climatico

 

Le città sono ambienti particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici, in particolare a causa dell'effetto isola di calore urbano (UHI, Urban Heat Island). Questo fenomeno si verifica quando le superfici costruite, come asfalto e cemento, assorbono il calore durante il giorno e lo rilasciano durante la notte, creando temperature più alte rispetto alle aree rurali circostanti. La forestazione urbana è una delle soluzioni più efficaci per contrastare questo fenomeno, poiché la vegetazione ha un effetto di raffrescamento attraverso l'evapotraspirazione (l'evaporazione dell'acqua da suolo e piante) e la fornitura di ombra.

Nel contesto delle sue ricerche, Buccolieri ha evidenziato che l'integrazione di alberi e piante nelle aree urbane può ridurre significativamente la temperatura locale, migliorando il comfort termico e riducendo la necessità di condizionamento artificiale. Questo non solo contribuisce a ridurre il consumo energetico, ma favorisce anche una qualità della vita migliore per i residenti.

 

2. Microclima e Qualità dell'Aria

 

Un altro aspetto fondamentale delle ricerche di Buccolieri riguarda l'impatto della vegetazione sulla qualità dell'aria urbana. Le piante non solo assorbono anidride carbonica (CO2), ma catturano anche altre sostanze inquinanti, come polveri sottili (PM10 e PM2.5) e ossidi di azoto (NOx), che sono dannosi per la salute umana. Le aree verdi urbane, quindi, non solo migliorano il microclima riducendo la temperatura e l'umidità, ma contribuiscono anche a purificare l'aria.

Gli studi di Buccolieri hanno dimostrato che la presenza di alberi e vegetazione può ridurre la concentrazione di inquinanti atmosferici, con benefici diretti per la salute pubblica, in particolare per le persone vulnerabili, come gli anziani e i bambini. L'effetto purificatore delle piante è potenziato se queste sono distribuite strategicamente in aree ad alta densità di traffico o in prossimità di zone industriali.

 

3. Progettazione di Aree Verdi e Strategie di Forestazione

 

Riccardo Buccolieri ha anche esplorato l'importanza della progettazione e della gestione delle aree verdi urbane, considerando fattori come la tipologia di piante, la densità della vegetazione e la distribuzione degli spazi verdi all'interno della città. Le sue ricerche suggeriscono che, per massimizzare i benefici legati alla forestazione urbana, è necessario progettare spazi verdi in modo che siano accessibili, diversificati e ben distribuiti, evitando la concentrazione eccessiva di vegetazione in aree specifiche che potrebbe non garantire un effetto di raffrescamento uniforme.

Inoltre, Buccolieri ha sottolineato l'importanza di scegliere specie vegetali che siano adatte al clima locale, resistenti alla siccità e capaci di tollerare le condizioni urbane, come l'inquinamento atmosferico e la scarsità di acqua. Le sue ricerche indicano che la diversificazione delle specie vegetali non solo migliora la biodiversità urbana, ma rende anche più resilienti gli ecosistemi urbani, favorendo la loro capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.

 

4. Benefici Sociali e Psicologici della Forestazione Urbana

 

Un altro aspetto importante delle ricerche di Buccolieri riguarda l'impatto delle aree verdi sulla salute mentale e sul benessere psicologico delle persone. La presenza di spazi verdi è stata associata a una riduzione dello stress, un miglioramento dell'umore e un incremento delle attività fisiche e sociali. Le aree verdi urbane offrono anche luoghi di incontro per la comunità e spazi per il tempo libero, migliorando la qualità della vita nelle città.

In particolare, Buccolieri ha osservato che l'accesso a parchi e giardini contribuisce al rafforzamento del legame sociale tra i residenti, riducendo il senso di isolamento e favorendo la coesione sociale. Questo è particolarmente rilevante nelle aree urbane densamente popolate, dove la mancanza di spazi verdi può contribuire a fenomeni di alienazione e a una diminuzione del benessere psicologico della popolazione.

 

5. Ricerca e Applicazioni Future

 

Le ricerche di Riccardo Buccolieri non si limitano alla teoria, ma hanno anche un forte impatto pratico. I suoi studi sono utilizzati per supportare politiche pubbliche e progetti di pianificazione urbana che mirano a rendere le città più sostenibili e resilienti. Le sue indagini sulle dinamiche del microclima urbano e l'efficacia della forestazione urbana sono fondamentali per le amministrazioni locali che desiderano implementare soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la vivibilità delle città.

In futuro, Buccolieri prevede che la forestazione urbana diventerà un elemento imprescindibile nelle strategie di adattamento al cambiamento climatico, con un maggiore focus sulla progettazione integrata di infrastrutture verdi che combinano la vegetazione con altre soluzioni sostenibili, come la gestione delle acque piovane e la creazione di spazi pubblici multifunzionali.

 

Conclusioni

 

Le ricerche di Riccardo Buccolieri sull'impatto della forestazione urbana sul microclima offrono importanti contributi alla comprensione di come le città possano adattarsi ai cambiamenti climatici, migliorando al contempo la qualità della vita dei cittadini. La forestazione urbana emerge come una soluzione efficace per ridurre l'effetto isola di calore, migliorare la qualità dell'aria, favorire il benessere psicologico e sociale, e contribuire alla sostenibilità delle città. Le sue scoperte pongono l'accento sull'importanza di un approccio olistico e strategico nella progettazione di spazi verdi urbani, che dovrebbero essere considerati come parte integrante della pianificazione urbana del futuro. 


Antonio Bruno

Effetti della vegetazione urbana e della morfologia urbana sulla ventilazione, sul microclima e sulla dispersione degli inquinanti in ambiente urbano


 La ricerca di Riccardo Buccolieri presso l'Università del Salento si concentra principalmente sugli effetti della vegetazione urbana e della morfologia urbana sulla ventilazione, sul microclima e sulla dispersione degli inquinanti in ambiente urbano⁽¹⁾. Ecco alcune delle principali conclusioni della sua ricerca:


1. *Effetti della Vegetazione Urbana*: La presenza di alberi e vegetazione in aree urbane può migliorare significativamente la qualità dell'aria riducendo la concentrazione di inquinanti come NOx e PM2.5⁽²⁾. Tuttavia, l'effetto può variare a seconda della posizione e della specie delle piante⁽²⁾.

2. *Ventilazione e Comfort Termico*: La vegetazione urbana può influenzare positivamente la ventilazione e il comfort termico nelle aree urbane, riducendo le temperature locali e migliorando la qualità dell'aria⁽¹⁾⁽²⁾.

3. *Modellizzazione e Simulazione*: Buccolieri ha utilizzato modelli di fluidodinamica computazionale (CFD) e modelli integrali per simulare la dispersione degli inquinanti in ambienti urbani⁽²⁾. Questi modelli hanno permesso di valutare l'efficacia di diverse strategie di piantumazione e progettazione urbana⁽²⁾.

4. *Collaborazioni Internazionali*: La ricerca di Buccolieri ha coinvolto collaborazioni con istituti internazionali, come la Nanjing University e la Sun Yat-Sen University in Cina, e il CIEMAT in Spagna⁽¹⁾. Queste collaborazioni hanno contribuito a migliorare la comprensione dei processi microclimatici urbani e delle strategie di mitigazione⁽¹⁾.

5. *Progetti di Ricerca*: Buccolieri ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali, tra cui il progetto RESCUE (Reform of Education in Sustainability & Climate in Urban Environments) e il progetto SLAir (Safe Landfill Air)⁽¹⁾. Questi progetti hanno esplorato l'impatto delle emissioni su qualità dell'aria e abatement systems in aree urbane⁽¹⁾.

Queste conclusioni dimostrano l'importanza della vegetazione urbana e della progettazione urbana sostenibile per migliorare la qualità dell'aria e il comfort termico nelle città.

Se hai bisogno di ulteriori dettagli o di informazioni specifiche su uno di questi aspetti, fammi sapere!

Sources:
[1] Riccardo BUCCOLIERI - Università del Salento (https://www.unisalento.it/scheda-utente/-/people/riccardo.buccolieri)
[2] ‪Riccardo Buccolieri‬ - ‪Google Scholar‬ (https://scholar.google.com/citations?user=mHd3m6wAAAAJ&hl=it)