Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
venerdì 30 dicembre 2011
Che fare per raccogliere 90 chili l’ora di olive ogliarole leccesi e celline di Nardò?
Che fare per raccogliere 90 chili l’ora di olive ogliarole leccesi e celline di Nardò?
Il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli studi di Perugia guidato dal prof. Franco Famiani ha condotto numerose prove per valutare gli effetti della cultivar, epoca di raccolta, intensità di potatura e carico produttivo sull’efficienza delle diverse macchine agevolatrici della raccolta delle olive disponibili sul mercato.
Cosa sono le macchine agevolatrici della raccolta delle olive?
Le agevolatrici sono macchine raccoglitrici dotate di semplici dispositivi, quali pettini vibranti o ganci oscillanti, azionati da compressori o direttamente da piccoli motori a scoppio, che vengono posizionati all'interno della chioma e provocano il distacco delle olive per bacchiatura o per le oscillazioni indotte nei rametti. Queste attrezzature sono diffuse in zone dove non è economicamente conveniente investire nell'acquisto di grosse macchine o dove le condizioni colturali non sono adatte all'impiego di macchine complesse (Famiani et al., 1998).
Il tempo necessario per ottenere il distacco delle olive
Tutte le prove danno come risultato la quantità di olive raccolte in un ora da un operatore e è necessario precisare che questo conteggio ha preso in considerazione soltanto la fase di distacco delle olive dall’albero.
Questo significa che siccome per qualsiasi macchina è necessario un cantiere per la stesura e spostamento dei teli e poi per il recupero delle olive dai teli stessi e che tali tempi sono identici per tutte le macchine agevolatrici l’unico dato che può fare optare per la scelta è quello relativo ai tempi necessari a ciascuna macchina per ottenere il distacco delle olive dall’albero.
Tralascio volutamente di indicare quali macchine sono state utilizzate per le prove per significarvi che l’efficienza delle macchine agevolatrici è fortemente influenzata dalle nostre cultiva Ogliarola leccese e Cellina di Nardò che hanno un’alta resistenza al distacco (RD) e il peso dell’oliva che al massimo arriva ad un grammo che richiedono tempi maggiori per la raccolta.
Abbacchiatori/sferzatori e brucatori
Con gli Abbacchiatori/sferzatori e brucatori la quantità delle olive che riescono a staccare se confrontata alla quantità totale di olive dell’albero è molto elevata infatti si ottengono risultati del 95% o anche maggiori! Questo risultato eccezionale si deve alle caratteristiche di queste macchine agevolatrici in quanto possiamo continuare a far andare le macchine sino ad ottenere la caduta della quasi totalità delle olive presenti sulla chioma dell’olivo.
Questo risultato è importante per le nostre varietà Ogliarola e Cellina che hanno le olive piccole che pesano circa un grammo e alte resistenze al distacco delle olive.
Nelle prove effettuate dal prof. Famiani in epoca di raccolta precoce ovvero fine settembre, primi di ottobre, su varietà Frantoio, Leccino e Moraiolo si sono raccolte il doppio o addirittura il triplo delle olive rispetto a quelle raccolte manualmente. In pratica un operatore può raccogliere sino a 90 chili di olive per ora.
Abbacchiatori/sferzatori e brucatori raccolgono la quasi totalità in ogni epoca
Le prove effettuate hanno dimostrato che Abbacchiatori/sferzatori e brucatori raccolgono la quasi totalità in ogni epoca mentre i ganci scuotitori se la raccolta è precoce raccolgono al massimo il 65% del prodotto.
Con la raccolta tardiva (novembre – dicembre) si raccolgono olive fino a cinque volte di più rispetto alla raccolta manuale. Sconsiglio di raccogliere tardivamente nel caso si intenda ottenere olive sane per trasformarle in un olio di qualità.
Quando si raccolgono le olive tardi l’olio che si ottiene dalla loro molitura subisce un appiattimento delle note sensoriali di fruttato, amaro e piaccante.
I danni ai frutti
Non c’è molta differenza tra i danni che si fanno ai frutti raccolti manualmente e quali raccolti con le macchine agevolatrici. L’unico elemento di criticità è dato dalla possibilità che l’operatore calpesti le olive cadute perché intento a guardare in alto la chioma.
Il rapporto resistenza dell’oliva al distacco/peso dell’oliva (resistenza al distacco/peso del frutto RD/PF)
La produttività delle macchine agevolatrici della raccolta delle olive dipende dal rapporto RD/PF. Bisogna precisare comunque che questo rapporto dipende dall’epoca della raccolta infatti più le olive sono mature minori sono i valori del rapporto RD/PF. Scritto ciò le prove effettuate dal prof. Famiani dimostrano che la produttività del lavoro di raccolta delle olive è superiore da un minimo di 2 volte a un massimo di 5 volte rispetto alla produttività della raccolta delle olive effettuata manualmente.
Quando è il momento giusto per raccogliere con gli agevolatori meccanici?
E’ stato osservato da questi ricercatori che tale momento è quando il rapporto resistenza al distacco (N) Newton unità di misura / peso del frutto grammi (g) è inferiore a 2,5. E’ inutile precisare che la scelta del momento più adatto alla raccolta deve essere effettuata dal collega dottore agronomo in funzione dell’obiettivo produttivo perseguito dall’imprenditore o dal proprietario dell’oliveto con particolare riferimento alle caratteristiche qualitative dell’olio che si ha in animo di ottenere.
Più olive ci sono sull’albero più conveniente è la raccolta con le macchine agevolatrici
I colleghi dottori agronomi devono finalizzare la loro azione all’ottimizzazione della tecnica colturale dell’oliveto che otterrà di avere più alte produzioni di olive celline e ogliarole che oltre che ad aumentare il ricavo ottenibile rende più conveniente l’utilizzo delle macchine agevolatrici della raccolta.
L’importanza della potatura degli alberi di olivo
Intanto i colleghi dottori agronomi sovrintendano alle operazioni di potatura biennale per verificare eccessi di densità di vegetazione al fine di facilitare l’utilizzo delle macchine agevolatrici. Mentre state nell’azienda verificate che gli operatori eliminino i secchioni che crescono all’interno della pianta poiché in questo modo si migliora la visibilità e di conseguenza il distacco delle olive.
Ma la cosa più importante è che gli alberi di olivo non devono superare l’altezza di 4 metri, 4 metri e mezzo ecco perché la potatura contiene lo sviluppo in altezza degli alberi di olivo favorendo la formazione di una chioma più espansa che significa avere un maggior allungamento delle branche secondarie e ottenendo la formazione di pendaglie nelle porzioni basali della chioma dell’olivo.
Alcuni accorgimenti pratici
Intanto siccome le macchine agevolatrici della raccolta provocano inevitabilmente danni alla chioma che possono favorire la diffusione della rogna dell’olivo (Responsabile di questa alterazione è il batterio Pseudo monas savastanoi (Smith).) intervenite subito dopo la raccolta con un trattamento a base di rame.
Utilizzate delle reti rettangolari di larghezza elevata ovvero di 5 – 6 metri per evitare le perdite di olive spinte lontano dagli abbacchiatori/sferzatori da accoppiare sotto l’albero d’olivo. Se gli olivi sono disposti in filari allora utilizzate coppie di reti che vi consentano di raccogliere 3 – 4 piante ad ogni posizionamento.
Infine per non fare affaticare gli operatori della raccolta vi suggerisco un avvicendamento tra quelli che utilizzano gli agevolatori e quelli che si occupano del posizionamento delle reti.
di Antonio Bruno
Bibliografia
FRANCO FAMIANI - ALESSANDRO BALDICCHI - DANIELA FARINELLI - LUIGI NASINI - PRIMO PROIETTI, L’efficienza dell’agevolatrice è influenzata dalla cultivar Olivo e Olio n. 10 2010
Marcello Biocca, Giulio Sperandio, La raccolta delle olive con macchine agevolatrici -Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola - Monterotondo - Roma
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