martedì 20 novembre 2012

“Diversità in concerto” l'innovazione in agricoltura ispirata dal dottore agronomo Carmelo Buttazzo


Diversità in concerto l'innovazione in agricoltura ispirata dal dottore agronomo Carmelo Buttazzo



Aveva deciso di lavorare in Umbria, la Regione che ha gli stessi abitanti della Provincia di Lecce, ma poi l'amore l'ha riportato qui. Come dici? Di chi sto scrivendo? Ma di Carmelo Buttazzo, classe 66, che si è laureato nella prestigiosa Università di Perugia e di professione fa il dottore agronomo.

Ha messo l'anima nel lavoro che fa ed a volte anche gratis; perchè non era daccordo sulla leggenda secondo la quale gli olivi del Salento producono olive da cui si può ottenere solo olio lampante. E' stato per lui come accettare una sfida per la curiosità di vedere se proprio lui fosse capace di ottenere degli oli d'oliva d'eccellenza dagli alberi della foresta degli ulivi del Salento leccese.



L'olio prezioso

L'olio è stato sempre un alimento prezioso per averne conferma basti pensare che ancora oggi, così come accadeva durante tutto l’Alto Medioevo (476-1000 d.C.), quando a tavola qualcuno versa il vino ecco che tutti ci bagniamo le dita e ci tocchiamo il collo perchè tale evento rappresenta un buon auspicio, ma se si rompe una bottiglia d'olio ecco che tutti pensiamo ad oscuri presagi. Questo è stata la ragione che ha incuriosito Nino, chiamiamo amichevolmente così il collega Buttazzo, infatti per lui era inspiegabile come la situazione si sia potuta invertire; infatti è noto a tutti che con il vino del Salento un imprenditore riesce ad avere la giusta remunerazione per il suo prodotto, mentre per l'olio d'oliva d'eccellenza non è così.



Diversità in concerto

E fu così che il nostro eroe arrivò alla costituzione di una rete d'imprese che producono agroalimentare d'eccellenza la cui formalizzazione avverrà alle ore 11.00 di Mercoledì 20 novembre 2012 presso la Camera di Commercio Lecce con atto del Notaio Carnicelli. Sono andato a trovare Nino che è l'ispiratore e promotore di questa rete presso il suo studio in Via San Cesario, 127/A a LECCE e l'ho trovato immerso nelle bottiglie dei vari lotti di olio d'oliva di eccellenza di questo magico 2012. Mi ha accolto con il suo sorriso di uomo d'altri tempi, si! Nino è un uomo dei miei tempi, quando l'onore, il senso del dovere e il rispetto per i clienti era la stella polare di noi dottori agronomi della Provincia di Lecce. Ed è così che ho fatto un intervista all'ispiratore e fondatore della rete d'impresa “Diversità in concerto”.

Perché ti è venuto in mente di promuovere questa iniziativa di tante imprese dell'agroalimentare che si mettono insieme?

Perché sono certo che, attraverso i prodotti della terra del Salento leccese, si valorizzerà anche il territorio che, a sua volta sarà il traino per le produzioni agricole. Io sono certo che il nostro territorio ha bisogno di credibilità e questa credibilità può arrivare solo con la consapevolezza, da parte dei proprietari dei tanti piccoli pezzi di Paesaggio Rurale del nostro territorio, delle potenzialità di qualità che il territorio può esprimere.

E come si può giungere all'innovazione che porta alla qualità?

Caro Antonio, tu conosci la mia battaglia per far si che ogni azienda si doti di un dottore agronomo che la segua. Io penso che solo attraverso la collaborazione tra professionista dottore agronomo e proprietario del Paesaggio Agrario si possa giungere a prodotti d'eccellenza. Devo però dire che questo rapporto non può essere strettamente legato al pagamento della parcella anche se è giusto il riconoscimento economico a colui che ti guida in determinate scelte. Anzi io suggerisco ai giovani colleghi di offrire la loro collaborazione senza pretendere nulla, facendo la giusta esperienza perchè bisogna essere molto umili in questo delicato lavoro, rimanendo in attesa di risultati di aumento del reddito del proprietario. Insomma io suggerisco di legare la parcella in proporzione al risultato ottenuto dal proprietario dell'oliveto. Se si ha la passione per questo mestiere si può giungere, come in qualche caso è capitato a me, a fornire la propria prestazione professionale senza ricevere un corrispettivo. Ma ciò non significa lavorare gratis, perchè alla lunga questa condotta è fonte di risultati di successo entusiasmante. Io ne sono la prova vivente!

Da mercoledì 21 a sabato 24 a Lecce si terrà la fiera dell'innovazione tu ci andrai?

Non solo ci andrò, ma sono stato chiamato a illustrare questa idea innovativa della rete d'imprese “Diversità in concerto”. Ho accetto di illustrare la mia idea alla Fiera dell’Innovazione perchè è il luogo dove le aziende accolgono l’innovazione più utile allo sviluppo delle proprie attività e allo stesso tempo contribuiscono ad orientare la ricerca verso obiettivi più vicini alle condizioni della produzione. Spero comunque che si realizzi l’ ambizioso obiettivo, previsto nell’ambito del progetto ILO2-Fase2, di creare una filiera regionale della conoscenza e dell’innovazione, perchè è in questa sede che si potranno ottenere le sinergie che fanno successo attraverso la diversità e l'innovazione.

Mi vuoi spiegare che cos'è la rete d'impresa “Diversità in concerto” ?

L'idea è innovativa perchè si concretizza in una associazione tra aziende che applicano un codice deontologico, di buone regole e procedure con l'obiettivo di raggiungere determinati parametri qualitativi. La rete d'impresa si prefigge di qualificare l'offerta territoriale integrata del Salento inteso come turismo rurale, cultura e prodotti agroalimentari. La diversità di gusto, cultura e del territorio rappresenta la ricchezza per tutti gli abitanti del Salento leccese. Nella rete “Diversità in concerto” ci sono produttori di olio, miele, conserve di prodotti ortofrutticoli trasformati e confezionati nelle tipiche ricette salentine oltre che di un'adesione di cui vado particolarmente orgoglioso che è quella della dott.ssa Giovanna Melcarne che produce Yogurt dal latte fresco delle vacche da latte del Salento leccese.

Lo scorso sabato, in un convegno a Morciano di Leuca, S.E. Il Prefetto di Lecce dott.ssa Giuliana Perrotta ha osservato che noi salentini siamo diffidenti e per questo restii a stare insieme associandoci. Tu come sei riuscito a vincere questa nota e atavica diffidenza?

Tutto dipende da quello che ho fatto negli ultimi 15 anni e da come l'ho fatto.


Puoi spiegarci meglio, anche per mettere gli altri nelle condizioni di ottenere questo fare sistema mettendosi assieme?

Voglio dire che negli ultimi 15 anni sono stato guidato dalla passione per il lavoro che svolgo che dovrebbe essere finalizzato a dare risposte agli agricoltori attraverso una consulenza seria e professionale e che guardi al rispetto dell'ambiente ed alle severe leggi del mercato agroalimentare sempre più attento alla qualità nutraceutica e di sicurezza alimentare. Bisogna creare le giuste sinergie e lavorare con le giuste persone evitando al massimo gli intoppi che possono pregiudicare il lavoro di tutta la squadra. L'agronomo in questo ha un importante ruolo di coordinamento e di guida per finalizzare il lavoro verso gli obiettivi preposti.


Ho visto il marchio della rete d'impresa “Diversità in concerto” ha un significato?

Il marchio di Diversità in Concerto è composto da una serie di tessere di un puzzle di una installazione scultorea. Ogni tessera è scolpita da una determinata matrice: pietra leccese, l'alabastro, il marmo di Carrara, il Cemento, il gesso ecc. e la loro forma non consente di unirsi in un unico mosaico. Bene, nel mio immaginario, rappresentano la "diversità" che si riscontra nelle produzioni agroalimentari ed in particolare nell'olio salentino, dove pur essendo tutti oli salentini "tessere" sono alla fine tutti con sfumature e matrici diverse.


Tutto molto bello. Io ricordo a me stesso che chi fa Impresa e innova ha una legittima aspettativa di aumentare gli utili. Qual'è il valore aggiunto che la tua iniziativa innovativa determinerà nei bilanci delle aziende che hanno aderito?

La proposta commerciale della rete d'impresa “Diversità in concerto” lega la proposta di un singolo prodotto a tutti gli altri. Questo stesso fatto rappresenterà l'aumento del volume d'affari di tutti gli aderenti legati da una Carta dei Principi e dei requisiti di qualità che garantisce i consumatori.



Grazie Nino e in bocca al lupo per la tua iniziativa.

Grazie a te Antonio per la tua azione di informazione.

Prima di andarmene ho assaggiato una serie di oli di oliva d'eccellenza, mi sono emozionato ad ogni assaggio, ho provato l'ebrezza di gustare questo succo di olive sane, colte al momento giusto, curate una per una dall'amorevole passione dei proprietari e dei frantoi guidati dalla saggezza di Nino il dottore agronomo innamorato dell'olio d'oliva d'eccellenza proveniente degli alberi di Cellina e Oliarola del Salento leccese.



di Antonio Bruno

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