venerdì 11 dicembre 2015

Lupino del Salento leccese Lupinus albus L.


Lupinus albus L. - 
Nome italiano:  Lupino
Nome dialettale nel Salento: ruppini

Pianta a coltivazione annuale, alta fino a 1,5 mt. poco ramificata e pubescente, presenta una radice robusta.
I fiori sono riuniti in  infiorescenze apicali a racemo di colore bianco. Esiste una varietà a colori azzurri. (Lupinus micranthus)
Il lupino  ha origini antichissime, gli archeologi hanno trovato semi di lupino nelle piramidi egizie e Maya. La sua coltivazione risale a circa 4000 anni fa. 
Il lupino recentemente  è stato oggetto di una lunga sperimentazione in quanto, oltre alle ricche proprietà nutritive per l'apporto di proteine paragonabile a quello della carne e superiore a quello delle uova, costituisce una valida alternativa al consumo di proteine di origine animale.
Recenti studi  effettuati da Università americane e italiane hanno scoperto nel lupino una particolare proteina che ha potere ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante.
Quindi il lupino, oltre ad avere un alto potere nutritivo, abbassa il colesterolo, il diabete e la pressione arteriosa.

Fonte: http://amicideifunghiedellanatura.blogspot.it/2010/04/lupinus-albus-l-lupino.html


I semi di lupino, una leguminosa multicolore abbastanza nota nelle regioni del Mediterraneo,facevano bella mostra di sé,tanti anni fa, nelle baracche dei mercanti alle feste patronali ed erano un passatempo molto adoperato nei campi sportivi,nei cinema e nelle riunioni dei nostri paesi salentini,ma anche ora capita di vederli sui banchi di qualche mercato. Ebbene questi legumi sono recentemente saliti alla ribalta della Medicina perchè possiedono proprietà simili a quelle dell'insulina,tanto che potrebbero essere adoperati nella cura del diabete. Alcuni ricercatori italiani dell'Istituto S.Raffaele e dell'Università di Milano,in uno studio pubblicato di recente su una prestigiosa rivista internazionale,hanno dimostrato che i lupini sono molto ricchi di una proteina,la Conglutina-gamma,che ha caratteristiche sovrapponibili a quelle dell'insulina nel controllo della glicemia nel sangue.
E' emerso che la Conglutina-gamma regola la formazione di alcune proteine indispensabili al trasporto dello zucchero nei muscoli ed,inoltre,ne regola il metabolismo energetico,migliorandone la contrazione. Insomma,in futuro, si potrebbe ipotizzare l'uso dei lupini come un farmaco antidiabetico o energetico muscolare o integratore alimentare. Viene il dubbio che tutte queste proprietà erano già note nell'antichità visto che i lupini erano conosciuti dagli antichi egiziani e che i soldati delle invincibili legioni romane ne facevano largo consumo. Nelle "tabernae"dell'Urbe e nelle città italiche i prodotti più usati erano ceci e fave abbrustoliti,noci e lupini con vino annacquato. Il vino puro, il "merum" era usato raramente e solo nei banchetti patrizi perchè faceva diventare "pazzi e deboli".Ed a proposito di quest'ultima notizia è giunta dall'Inghilterra , in questi giorni, l'eco di una indagine medico-scientifica riguardante il fatto che il vino leggero,con ridotta gradazione alcoolica protegge l'intestino dal cancro. Il consiglio arriva da ricercatori britannici del World Cancer Research Fund,i quali hanno evidenziato in un dossier del 2007,che bevendo vino con 10 gradi alcoolici o meno il rischio di cancro all'intestino cala del 7% rispetto al vino di 13 gradi o più.I rivenditori della Gran Bretagna stanno rivedendo gli assortimenti di vino con etichette meno alcooliche importando in minor misura i vini robusti dal Cile,dall'Australia e dall'Argentina dove il clima caldo fa salire i volumi del vino.In conclusione con l'uso dei lupini e del vino leggero potremo essere più forti e più longevi.Ma non era forse per questo che i Romani vincevano sempre le loro battaglie?
a cura di Giacinto PETTINATI
* Già Primario div. Cardiologia
Ospedale "F. Ferrari" Casarano
Fonte: http://www.progettosalento.eu/medicina-e-societa/salute-e-benessere/95-lupini-e-vino-leggero-remake-di-antichi-medicinali.html

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