Ad AgrieTour la cucina contadina: la Puglia trionfa al
Salone nazionale dell'agriturismo
Arezzo Fiere: è ancora la Puglia a vincere il Campionato di
cucina contadina
La ricetta delle Sagne ‘ncannulate della provincia di Lecce
è la migliore secondo la giuria tecnica. La ristorazione in agriturismo è uno
dei traini fondamentali del settore: un agriturista su due sceglie la campagna
per mangiare e acquistare prodotti tipici di qualità direttamente dal
produttore
Arezzo, 14 novembre 2015. Ancora un piatto pugliese il
miglior rappresentante della cucina tradizionale. Per il secondo anno
consecutivo è la Puglia ad aggiudicarsi il primo premio del concorso di cucina
contadina ad AgrieTour. Stavolta ad essere premiata è stata la ricetta “Sagne
'incannulate al sugo di carne e ricotta forte”, realizzato dall'azienda
agricola Matine che si trova nel Salento, ad Alessano (Le).
«Le sagne 'ncannulate sono il piatto per eccellenza della
domenica. Condite con il sugo, la carne di maiale, la ricotta forte dal sapere
intenso fanno si che il piatto abbia un collegamento diretto con San Giuseppe
per la forma della sagna che ricorda i trucioli di legno», raccontano le
sorelle quarta generazione dell'agriturismo.
Gli ingredienti sono semplici, farina di grano Senatore
Cappelli e orzo per la la pasta fatta a mano, mentre per il sugo pancetta,
polpa di maiale, sugo di pomodoro, olio extra vergine di oliva, sale, ricotta
forte, cipolla, sedano, basilico. «Il concorso riesce, ancora tra i pochi
rimasti, a portare nel piatto i territori attraverso la vera cucina contadina»,
commenta Giorgio Menna, presidente nazionale dell'associazione Enogà,
presidente della giuria del concorso. «Il livello dei piatti presentati è stato
molto alto e la caratteristica che li accomunati è quella di lavorare bene la
materia prima, con il piglio della grande cucina, ma con i contenuti e la
filosofia della tradizione, di come li faceva la mamma o la nonna. Ed è questo
il vero valore aggiunto». E il piatto che ha vinto rispecchia in pieno proprio
questa filosofia. «Ha vinto la componente del sapiente uso degli ingredienti e
del loro assemblaggio. È piatto che elogia la tradizione in tutti i sensi,
ndava fatto in quel modo li. E poi nel piatto c'era un'altra componente,
l'entusiasmo di due sorelle che hanno studiato, preso la laurea e messa in un
cassetto per riappropriarsi della loro terra con i suoi prodotti, delle loro
tradizioni».
Il Campionato di cucina contadina.
I sapori di una volta, una vera e propria rarità per i
nostri giorni. Piatti in via di estinzione, quasi introvabili nelle cucine
italiane ma salvi grazie agli agriturismo italiani. I piatti della tradizione
rurale sono stati i protagonisti della quattordicesima edizione di AgrieTour.
Sono tutti piatti scomparsi nelle città, ma ancora presenti nell’agriturismo,
che torneranno alla ribalta grazie all’area degli show cooking dove le massaie
degli agriturismi di tutta Italia si daranno il cambio per presentare le
ricette della tradizione di ogni singolo territorio. Il Campionato dà la
possibilità di presentare piatti della tradizione dei vari Territori italiani,
un modo per confrontare tradizioni e preparazioni e per valorizzare un
patrimonio culturale immenso, di cui gli agriturismi in molti casi rimangono
tra i pochi tenaci custodi.
I numeri della ristorazione in campagna.
Gli agriristori sono da 6.193 a 10.514, nel corso degli
ultimi anni +69,8%. Tra quello che piace fare agli ospiti durante il soggiorno,
sono privilegiate tutte le attività che hanno a che fare con il cibo e
l’enogastronomia, autentica e di alta qualità. Imparare a cucinare con le
ricette tipiche è un must per il 14% dei turisti cui si somma il 29% di coloro
che hanno una vera passione per acquistare prodotti enogastronomici del
territorio, magari quelli utilizzati per preparare le ricette. Il 35% predilige
mangiare piatti locali, frequentare sagre e feste del territorio. Una tendenza
che si riflette proprio nella tipologia di acquisti, 18% frutta e verdura
locali, 14% prodotti per la cucina tra cui conserve, a dimostrazione di come la
passione per la tradizione guidi le intenzioni di acquisto degli ospiti.
Ma l’agri-turista vuole essere protagonista della propria
esperienza di acquisto e il 60% va in giro a curiosare, scoprire, assaggiare,
incontrare i produttori e il 31% vuole conoscere il modo in cui i prodotti sono
realizzati. «Non dimentichiamoci che l’enogastronomia è uno dei punti di forza
dell’agriturismo – spiega Carlo Hausmann, responsabile tecnico di AgrieTour – e
secondo i dati che abbiamo un turista su due sceglie questa vacanza proprio per
la genuinità dei prodotti aziendali”.
A motivare di più la vacanza in agriturismo è proprio la
vita degli ambienti rurali (67,3%), insieme al gustare i prodotti tipici di un
territorio (65,3%), magari acquistandoli sul posto. Del resto i valori del
mondo agricolo in cui maggiormente si riconoscono gli italiani sono la cultura
del “km 0” con prodotti salubri, rappresentativi del territorio e dalla provenienza
certa.
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