“Il responsabile oggettivo dei problemi derivanti dalla
diffusione della xylella fastidiosa in Puglia è oggettivamente dell’Unione
Europea”.
Una presa di posizione netta quella del governatore della
Puglia Michele Emiliano, che questa mattina a Bari ha preso parte alla prima
riunione della task-force regionale che nasce oggi con l’obiettivo di trovare
una cura che possa ridurre le eradicazioni degli esemplari infettati dal
batterio killer. Senza mezzi termini il presidente Emiliano punta il dito
contro Bruxelles, scaricando sul governo europeo le responsabilità dell’approdo
della xylella fastidiosa in Salento, da cui poi si è diffusa su tutto il
territorio minacciando ora, con la sua veloce avanzata, tutta la Puglia.
L’infezione da xylella, ha dichiarato, “non è nata in Puglia
ma è stata importata dall’estero, a causa degli errori dell’Ue nel predisporre
gli embarghi delle piante ornamentali provenienti dal sud America. Quindi il
responsabile oggettivo di questi problemi è l’Unione europea”. Ora la
principale preoccupazione è quella di riuscire a rendere la misura
dell’eradicazione non più essenziale per far fronte alla malattia. Proprio con
l’obiettivo di trovare un antidoto che ostacoli il complesso del disseccamento
rapido dell’ulivo, causato principalmente dalla xylella fastidiosa, si è
costituito quest’oggi il team composto da 45 esperti tra docenti universitari,
studiosi e ricercatori che coordineranno una ricerca sulla malattia degli ulivi
per la quale la Regione Puglia ha stanziato diversi milioni di euro.
“Sarà una giornata di lavoro importante e speriamo – ha
aggiunto il governatore – si riesca a trovare una cura che non passi solo dalla
eradicazione degli alberi. Perchè questa è una misura al limite
dell’insopportabile e sopratutto temiamo possa non essere sufficiente”. La
promessa, dunque, è stata mantenuta: il presidente della Regione Puglia è
riuscito fare un passo avanti verso la possibilità di trovare una soluzione
all’epidemia attraverso quella che da sempre lo stesso Emiliano definisce
l’approccio più efficace per combattere il batterio killer.
La task force pugliese lavorerà in coordinamento con quella
istituita dal ministro alle politiche agricole Maurizio Martina, che nei giorni
scorsi ha dimostrato apertura anche rispetto ad un altro limite imposto
dall’emergenza xylella, quello del reimpianto. Questo, stando a quanto
dichiarato dallo stesso ministro sarà reso possibile proprio grazie alla
sperimentazione sul campo, ovvero trasformando, come già in passato era stato
ipotizzato, la provincia di Lecce in un
grande campo di ricerca. Al suo interno gli alberi potranno così essere
piantati non solo dall’Università e da vari enti, ma anche dagli agricoltori
che vorranno in prima persona sperimentare varietà resistenti al batterio o
metodi innovativi di coltivazione e cura. Il divieto di reinpianto, invece,
rimarrà per coloro che vorranno mettere a dimora ulivi a scopi differenti come quelli
commerciali.
“Se il ministro ha annunciato la possibilità di ricominciare
a piantare gli ulivi, è una splendida notizia, perchè ridà speranza e ci dà una
missione: quella di sostituire gli alberi che stanno morendo con quelli che
ripianteremo. E soprattutto con le specie resistenti” ha commentato il
governatore Emiliano. “Probabilmente – ha aggiunto – il ministro ha avuto buone
notizie sulla esistenza di alcuni specie resistenti alla malattia.
Probabilmente il Leccino, sul quale si stava lavorando”. Anche a questo servirà
il lavoro della task-force regionale, che si impegnerà a trovare una soluzione
scientifica alla malattia. “Compito della Regione e del governo – ha concluso
Emiliano – sarà mettere a disposizione una somma di sei milioni di euro che è
una somma ingente per una prima ricerca. Se ne saranno necessari altri, non
esiteremo a metterli a disposizione”.
Ha avuto inizio da questa mattina invece la visita degli
ispettori dell’Unione Europea nei campi pugliesi attaccati dal batterio. I
tecnici inviati da Bruxelles si fermeranno fino a mercoledì e compiranno dei
sopralluoghi per verificare lo stato dell’arte dell’epidemia in vista della
riunione del 23 e 24 novembre prossimi del Comitato fitosanitario permanente.
“Se gli ispettori dell’Ue verranno a fare la conta degli alberi che abbiamo
eradicato, che purtroppo è molto alta – ha detto ancora Emiliano - si renderanno conto che stiamo obbedendo”.
Il problema, però, ha spiegato poi il Governatore, è che gli ispettori “ci devono dare la
dimostrazione che il fatto che noi obbediamo serva a fermare l’infezione”. Ma “Se poi ci accorgiamo che l’infezione non
viene fermata, il nostro obbedire rischia di non avere senso. È questo – ha
concluso Emiliano- che devono comprendere dall’Unione europea”.
Fonte: http://www.ilpaesenuovo.it/2015/11/16/xylella-istituita-task-force-regionale-di-esperti-per-contrastare-malattia-emiliano-unione-europea-colpevole-dellinfezione/
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