dell’Ordine dei Dottori
agronomi e forestali della provincia di Lecce.
Oggetto : Proposta
per la stesura di linee guida per la corretta potatura dei Lecci (Quercusilex) in città.
Egregi Sig. consiglieri dell’ordine
Con la presente lettera vorrei porvi all’attenzione un
problema che dilaga nei nostri paesini quello cioè della potatura selvaggia dei
Lecci. Questa pratica in numerosi comuni della provincia di Lecce viene
effettuata esclusivamente recidendo tutti i rami vegetativi e lasciando le
due-tre branche principali alla lunghezza di massimo 80 centimetri. Questo modo
di agire porta ad una lenta agonia della pianta che vive in eterno stress
dovuto sia alle ferite inflitte dai grossi tagli, sia dagli attacchi
parassitari che ne conseguono, e sia al fatto che si fa vivere la pianta in
controtendenza rispetto al suo metabolismo sciafilo, tutto questo porta delle
volte anche alla morte della pianta stessa.
Un ultimo esempio di questa pratica si è avuto a Galatina, dove per tutta via Soleto, i Lecci sono stati totalmente dilaniati.
Un ultimo esempio di questa pratica si è avuto a Galatina, dove per tutta via Soleto, i Lecci sono stati totalmente dilaniati.
Da voci di corridoio, anche nel mio paese (Soleto) a breve dovrebbero intervenire in questo modo perché secondo gli amministratori “potandoli in quel modo si risparmia, e si può intervenire solo una volta ogni 5 anni”. Io da singolo cittadino prima, e poi da agronomo quale sono, ho sentito la necessità di chiedere soccorso all’ordine per fermare questi criminali ,ed ecco arrivati al motivo di questa mia lettera, infatti io tramite il vostro aiuto vorrei redigere delle linee guida per la corretta potatura di questi Lecci ultracentenari che sono presenti nei nostri paesi. Queste linee guida vorrei fossero portate all’attenzione sia della mia amministrazione tramite lettera o tramite la mia persona, quando arriverà il momento del loro intervento,ma anche che vengano prese in considerazione dagli altri comuni della provincia. Un qualcosa che assomigli ad una convenzione.
Concludendo vorrei evidenziare un mio pensiero che vorrebbe
un po’ smentire la convinzione delle amministrazioni comunali secondo le quali
solo con quei tipi di intervento si risparmia. Sono fortemente convinto che si
può arrivare ad un giusto compromesso tra interessi di risparmio dei comuni e
tutela degli alberi, proprio per questo chiedo il vostro aiuto in quanto delle
linee guida dettate da un ente autorevole e credibile come l’Ordine dei dottori
agronomi siano più forti di una semplice proposta che arriva da uno o più
cittadini.
Distinti saluti
Soleto 28 Dicembre 2012 Dott.
Alessandro Stanca
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