Se da Lecce prendete la strada per Galatina e dopo aver
percorso la deviazione per Soleto al secondo rondò (quello con la stazione di
servizio del Metano) arriverete alla fine sulla strada per Collepasso. Dopo il
rondò dell’incrocio con Cutrofiano ed Aradeo su quella strada di quella che fu
la Villa Speziali che si dice sia stata realizzata dal Porcinai c’è una gran
vendita di verdure. Sono coltivate sui terreni profondi che stanno a sinistra e
a destra della strada e vendute da ognuno dei coltivatori.
Sono tutte verdure freschissime e gustose. Oggi mi
soffermerò sulla rapacaula del Salento che viene detta a Bari “Cima di rapa”
mentre a Napoli “friarielli”.
Il Paesaggio del gusto del Salento
Ci sono dei luoghi che diventano colori, sapori, luce e aria
frizzante che penetra nelle narici. Queste donne e uomini del Salento leccese
che lavorano la terra sulla strada per Collepasso hanno costruito un paesaggio,
un luogo da attraversare con la meraviglia che si riserva a una visita
programmata di un bel viaggio. Per lavoro ogni giorno dalla mia amata San
Cesario di Lecce devo recarmi all’adorata Ugento e preferisco questo tragitto a
quello più veloce della strada per Gallipoli. Perché lo preferisco? Per questa
meravigliosa strada, per questo vero e proprio Paesaggio del gusto che
consiglio a tutti. Un vero e proprio “Circuito corto del Contadino” che ti fa
acquistare li, direttamente da lui, quelle verdure che caratterizzano il
Paesaggio del gusto del Salento. Un paradigma da imitare! Lo dico ai mie
concittadini di San Cesario di Lecce ai tanti che di lavoro fanno i contadini
ma che non fanno quello che ho descritto, prendono le verdure e le caricano su
un camion, lo portano via, al mercato, senza che quella fantasia di delizie sia
gustata e osservata dai mie compaesani che potrebbero sviluppare un Paesaggio a
soli 5 chilometri dalla meravigliosa Lecce e che potrebbero richiamare proprio
dalla Città acquirenti interessati al prodotto locale.
La rapacaula della strada Galatina - Collepasso
La rapa (Brassica rapa sylvestris) si puo seminare
direttamente sul terreno anche se ormai, quasi tutti, acquistano o producono
“lu chiantime” ovvero le piantine che poi si trapiantano sia in estate che
all'inizio dell'autunno, in file distanti 30 cm e a 30 cm di intervallo sulla
fila.
E che cosa succede a questa piantina dopo qualche giorno? In
una prima fase vegetativa ecco che emette una rosetta basale di foglie. Poi
pian piano che passa il tempo che , come vedremo è diverso a seconda
dell’ecotipo, finalmente si arriva al momento della riproduzione! E’ proprio in
questo momento che la pianta di rapacaula (Brassica rapa sylvestris) del
Salento sviluppa degli steli che nella parte terminale hanno quelle
infiorescenze tenere e carnose che solo a scriverne già mi viene l’acquolina in
bocca mmmmmmm!
La rapacaula può fiorire dopo 80 giorni oppure anche dopo
200 giorni.
Il tempo che passa dalla semina alla fioritura della
rapacaula è diverso a seconda dell’ecotipo.
Gli ecotipi di rapacaula precoci impiegano 80 giorni dalla
semina alla fioritura (es. Quarantina) quelle più tardive 190-200 giorni.
Naturalmente l'altezza della pianta è proporzionale alla lunghezza del ciclo di
crescita infatti le popolazioni precoci sono di taglia bassa (50-60 cm) quelle
tardive primaverili più alte ( 110 cm). Quindi si sono seminate dallo scorso
fine agosto – inizio settembre e si sta continuando a seminare anche in questo
mese di novembre ottenendo una raccolta scalare da fine ottobre continuando per
tutto l’inverno sino a giungere alla prossima primavera. L’unica
raccomandazione è che bisogna raccogliere le rapacaule prima che i fiori si
aprano!
Semina della rapacaula
Se avete dei contenitori riempiteli con terriccio da semina,
oppure acquistate quello da giardino e miscelatelo con il 50% di terriccio
normale. Prendete un pezzo di canna e con questa fate un foro profondo cinque
millimetri in ogni contenitore. Adesso prendete un pizzico di semi, attenti
perchè i semi della rapacaula sono piccolissimi, e metteteli nel buco che avete
fatto. A questo punto chiudete il buco con dentro i semi con un po’ di
terriccio fine e innaffiate delicatamente, vi consiglierei di utilizzare uno
spruzzatore. Aspettate che nascano le piantine e fatele crescere sino a circa 4
centimetri. A questo punto osservate quale delle quattro piantine che sono
germogliate è la più debole e toglietela. Dopo una settimana tornate e andate a
guardare quale delle tre piantine rimaste è più debole e togliete anche questa.
Infine dopo un’altra settimana (sono passati 14 giorni dalla prima volta) tra
le due piantine rimaste lasciate la più robusta ed eliminate quella più debole!
Dopo altre due settimane (dopo 30 giorni dalla semina) le piantine saranno
pronte per il trapianto.
Trapianto della rapacaula
Prima ripulite il pezzo di terreno che volete destinare alle
rapacaule e concimatelo con del concime organico. Con una vanga interrate il
concime meglio se compost detto anche terricciato o composta, è il risultato
della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (come
ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti
del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e
microrganismi in condizioni particolari: presenza di ossigeno ed equilibrio tra
gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione che vi
suggerisco di ottenere direttamente dalla compostiera in casa e letame pellettato
che poi è pellet omogeneo di forma cilindrica con diametro medio e lunghezza
media che potete acquistare.
Formazione dell’aiuola di rapacaule
Con un rastrello formate un’aiuola e i cui canaletti saranno
larghi 15 centimetri e serviranno per l’irrigazione a scorrimento. Disponete le
piantine di rapacaula a 30 centimetri sulla fila e fate in modo che le file
siano distanti 30 centimetri l’una dall’altra. Con un attrezzo idoneo che da
noi si chiama “chiantaturu” praticate dei buchi sull’aiola e infilate le
piantine di rapacaula più a fondo di quanto siano nel pane di terra fino a
quasi arrivare alle prime foglie. Poi create intorno alla piantina una piccola
depressione, fatelo pressando la terra, e con il solito spruzzino provvedete a
fare un’annaffiatura localizzata per almeno 20 giorni, dopo di che potrete
irrigare le rapacaule con lo scorrimento nelle canalette. Quindi annaffiate
bene per permettere alla terra di aderire alle radici.
Buon lavoro e una volta che l’abbiate raccolte, buon
appetito!
di Antonio Bruno
Ciao! Per tutte le vostre necessità di prestito di denaro o finanziamento solo uno su di voi del progetto aiuta la signora silvia. Lei ha aiutato ad per avere un prestito di 15.000€ di anticipo sicuro e gratuito e-mail: silvia19manecchi75@gmail.com
RispondiElimina