martedì 14 novembre 2023

Distinzione tra Oleastro e Olivastro nel contesto dell'olivicoltura

 



Introduzione: Nel mondo dell'olivicoltura, la distinzione tra Oleastro e Olivastro è una questione che ha generato dibattiti e confusione, come evidenziato da una recente conversazione tra Michele Trotti e Antonio Bruno. Questo saggio si propone di esplorare e chiarire le differenze tra queste due piante, focalizzandosi sulla classificazione botanica e sulle implicazioni pratiche nella coltivazione dell'olivo.

Classificazione Botanica: Michele Trotti offre un punto di partenza cruciale delineando la complessità della classificazione botanica dell'olivo (Olea europaea L.). Il genere Olea comprende diverse specie, sottospecie e varietà, con particolare attenzione alla distinzione tra Olea europaea subsp. europaea var. sylvestris (comunemente noto come oleastro) e Olea europaea subsp. europaea var. europaea (comunemente noto come olivastro).

La Phillyrea angustifolia, non appartenente al genere Olea, è identificata come olivastro, aggiungendo ulteriore complessità alla terminologia. La discussione si sposta sulla confusione generata da fonti come Treccani, che sembrano contraddirsi riguardo alla definizione di olivastro.

Oleastro e Olivastro come Portainnesti: Un commento di un lettore sottolinea l'uso di Olea oleaster (oleastro) e Olea europaea varietà olivaster (olivastro) come portainnesti per l'Olea europaea var. sativa. Questa osservazione mette in luce l'importanza pratica di comprendere le differenze tra le due piante, poiché i portainnesti influenzano direttamente la crescita e la produzione dell'olivo coltivato.

Implicazioni pratiche nella Coltivazione: Michele Trotti menziona che un tempo gli innesti erano alti, ma ci sono stati cambiamenti nella pratica, come in Puglia, dove si è iniziato a fare innesti bassi. Questo solleva l'importante questione delle metodologie agricole e delle loro implicazioni sulla crescita e la vitalità degli alberi di olivo.

Conclusione: La distinzione tra Oleastro e Olivastro nell'olivicoltura è complessa e spesso soggetta a interpretazioni diverse. La chiarezza nella classificazione botanica è fondamentale per una gestione efficace delle piantagioni di olivo e per comprendere come le pratiche agricole influenzino la crescita e la produzione. La conversazione tra Trotti e Bruno evidenzia la necessità di approfondimenti e chiarimenti nella terminologia e nella classificazione delle piante legate all'olivo.

 

Nessun commento:

Posta un commento