Rocco Inguscio prosegue la tradizione
di famiglia, continua nonostante le malattie e i disseccamenti. Ha la
sua azienda nei pressi della Masseria “Li Sauli”, sulla SS 101 in
piena zona rossa del disseccamento.
Di fronte alberi scheletriti e nella
sua azienda alberi che hanno vegetato. “Abbiamo speso un sacco di
soldi in questi due anni, ma non è che gli olivi siano in
produzione!” mi dice.
Adesso c’è anche questo fatto delle
fragole, le facciamo da tanto tempo ma quest’anno la fascia che
confina con la strada statale non si sviluppa.
Sono a andato a vedere e effettivamente la fascia a ridosso della statale ha le piante che è come se non
riuscissero ad assorbire gli elementi nutritivi e l’acqua per poter
vegetare.
Dopo le serre di meloni e angurie, ad
appena 200 metri invece tutto va bene. Solo un po’ di clorosi al
centro del campo, come ogni anno perché c’è un banco di calcare
e, si sa, le fragole amano e prolificano in un terreno a pH
fra 5,3 e 6,5.
Qualcuno di voi ha avuto nello stesso
campo fragole che vegetano e fragole che stentano a crescere magari
confinanti con una statale?
Fatemelo sapere!
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