Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
sabato 2 ottobre 2010
Nel Salento leccese li vedi spuntare come ...funghi
Nel Salento leccese li vedi spuntare come ...funghi
di Antonio Bruno*
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In ottobre le condizioni di umidità e di temperatura fanno dei funghi l'alimento più prelibato della stagione. In questa nota alcune notizie su questi esseri viventi unici sopravvissuti all'estinzione della vita sulla Terra risalente a 65 milioni di anni fa nel passaggio fra i periodi del Cretaceo e del Terziario: dinosauri e altri animali si estinsero; piante e altri vegetali scomparvero per un lungo periodo di tempo.
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Ottobre, autunno, le foglie marroni, le piogge ed eccoli venire fuori, spuntare come....funghi pronti per essere raccolti. Oggi il mio amico Franco mi ha portato una cesta di vimini con funghi Russula virescens in massima parte e poi qualche Russula cianoxanta. E che dire delle partenze alla volta dei boschi in Basilicata o Calabria per prendere parte alla scorpacciata autunnale? Le sagre del Fungo spuntano appunto...come....funghi...dappertutto, sono oggetto di veri e propri pellegrinaggi della gente del Salento leccese.
Forse nel nostro DNA c'è ancora la forte presenza dei boschi e delle paludi con la Macchia Mediterranea, ambiente in cui il selvatico fungo lussureggia.
Non sono piante e nemmeno animali, sono funghi! C'è chi rischia la vita per loro e c'è chi la vita l'ha persa per quel buon sapore di bosco, una leccornia che se affrontata con superficialità ha conseguenze disastrose. Quelli che comunemente chiamiamo funghi non sono che una parte del vero fungo. La parte più importante vive sotto terra. Quello che noi raccogliamo come cibo non è che la parte fruttifera.
Nell’economia della vita del Salento leccese i funghi hanno un ruolo estremamente importante. Essi in unione con i batteri rendono possibile il ciclo del carbonio.
Le piante sintetizzano la cellulosa formata da carbonio (C), idrogeno (H), ossigeno (O). Tutta questa grande quantità di cellulosa sarebbe indistruttibile se batteri e funghi non riuscissero a scinderla e a trasformarla di nuovo in acqua (H2O) e anidride carbonica (CO2).
Ho fatto il corso di raccoglitore di funghi a San Cesario di Lecce perchè , lo Stato e la Regione Puglia hanno regolamentato la raccolta ed il consumo dei funghi epigei spontanei freschi. C'erano i professionisti del Centro di Controllo Micologico (C.C.M.) dell’Area Nord della ASL di Lecce che si trova al viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam, I° piano stanza 66. Il C.C.M. è composto dal responsabile medico Biagio Galante e dai micologi Franco Signore e Rocco Venece. Se raccogliete dei funghi e non avete la certezza diciò che avete raccolto potete andare a trovarli infatti il C.C.M. aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 9.30 numero 0832/215392; fax 0832/215398. La raccolta avviene secondo le modalità previste dalla legge 352/93 e secondo le disposizioni di cui all’art. 2 della L.R. 12/2003; la raccolta è vietata nei casi previsti dall’art. 5 della L.R.12/2003.
Dopo la raccolta gli esperti C.C.M. sono nostra disposizione per evitare intossicazioni anche se non hanno nulla a che vedere con quelli che fanno crescere i funghi in cerchio. Infatti secondo una credenza popolare i funghi che crescono in "cerchio" siano generati da danze notturne di streghe o di gnomi ("cerchio delle streghe").
Noi abbiamo tradizioni che provengono dall'antica Grecia, dove il fungo era considerato simbolo di vita e pertanto divino.
Nella mitologia Perseo, dopo un lungo viaggio, trovandosi stanco ed assetato, si poté rifocillare con dell'acqua raccolta all'interno del cappello di un fungo; per questo motivo decise di fondare in quel posto una nuova città che chiamò Micene (dal greco mykés = fungo), dando vita alla civiltà micenea.
Nella Roma antica il fungo, pur apprezzatissimo per le sue qualità culinarie (ad esempio l'Amanita caesarea), diventò anche simbolo di morte, ed infatti il termine fungus indicherebbe "portatore di morte" (dal latino funus = morte e ago = porto, portare).
Molti personaggi famosi hanno trovato la morte per colpa dei funghi ed è quasi certo che nella maggioranza dei casi si sia trattato di funghi dell'Amanita Phalloides (funghi mortali). Esempi: tutta la famiglia di Euripide, gli imperatori romani Claudio e Britannico, Papa Clemente VII, la vedova dello Zar Alessio. Studi effettuati dagli specialisti V. Pavlovna e R. Gordon Wasson affermano addirittura che la morte dell'imperatore Claudio sia stata provocata dall'inserimento nel suo piatto di ovuli di un esemplare di Amanita Phalloides (funghi mortali) da parte di Agrippina, che voleva in questo modo favorire la ascesa al trono di Nerone. Fece scalpore, nel primo Novecento, il 'caso Girard', un assicuratore che intestava a suo favore delle polizze sulla vita di vari conoscenti e poi li avvelenava con la Amanita Phalloides (funghi mortali); per fortuna non sempre gli andò bene poichè allora non si conosceva l'Amanita Citrina (funghi pessimi) e, in molti casi, somministrò alle sue vittime questa specie innocua. I suoi delitti vennero smascherati grazie alla autopsia di una vittima.
C'è la notizia di un esemplare di fungo di 100 milioni di anni fa in vendita al prezzo di 100.000 dollari. Il fungo scoperto in un blocco di ambra da Ron Buckley, cacciatore di fossili, è risultato essere il più antico finora ritrovato e viene ceduto su e-Bay.
Gli unici sopravvissuti all'estinzione della vita sulla Terra risalente a 65 milioni di anni fa sarebbero dei funghi primordiali, loro sono sopravvissuti perchè si adattano bene alle condizioni estreme, se vogliamo gustarli senza conseguenze allora dobbiamo essere molto cauti e soprattutto in caso di dubbi consultare gli esperti del C.C.M.
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Francesca PASTORE: Sapori d'autunno, ecco come raccogliere i funghi in tutta tranquillità http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=121090
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