Per reddito di 2,40 Euro al chilo cercasi foglie di vite del Salento leccese
Nel Salento leccese c’erano 60mila ettari di vigneto e ne rimangono appena 5mila. Con i contributi allo snellimento si è determinato l’abbandono di questa coltivazione che ha caratterizzato per secoli il bel Paesaggio agrario del nostro territorio.
Ieri a Bari grazie al Dott. Giuseppe Lamacchia i 220mila proprietari del Paesaggio rurale del Salento leccese soci del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi” sono in condizioni di usufruire di un servizio fornito dall’Ufficio ICE di Bari e dall’Ufficio ICE di Riyadh a vantaggio dei produttori pugliesi di uva, che ha dato l’avvio alla creazione di un nuovo filone di esportazione ovvero quello delle foglie di vite.
Ma che cosa fanno in Arabia Saudita con le foglie di vite della Puglia?
Gli involtini in foglie di vite, sono uno dei più tipici antipasti greci amati in Bulgaria, Romania, Albania..., è tradizione di tanti paesi, ma ha origini ignote
Gli involtini preparati con le foglie di vite sono un piatto dell’est Europa. Si mangiano in Bulgaria, dove si chiamano “sarmi”, in Grecia dove il loro nome è dolmadakia, in Albania, Romania, Macedonia e nei paesi limitrofi. In questi paesi sono amatissimi tanto che vengono “spacciati” per piatto tradizionale in ognuno, ma quali siano le loro vere radici è difficile da stabilire.
Sono mangiate soprattutto nel periodo in cui sono disponibili le foglie di vite fresche, ma vengono messe sotto sale per poterli preparare anche di inverno. Guai, dunque, a essere sprovvisti di foglie di vite
Cosa contiene la foglia di vite
La foglia è la parte più utilizzata in medicina popolare:i principi attivi principali sono gli antociani, un tipo di flavonoidi, presenti in tutta la pianta, ma in quantità molto più elevata nelle foglie, con proprietà vasoattive e vasoprotettive.Essi danno alle foglie la tipica colorazione rossa, per cui le foglie di questa colorazione ne sono più ricche rispetto alle foglie di colore diverso. Gli estratti di foglie di vite rossa vengono pertanto usati in medicina fin dall’antichità per i disturbi della circolazione: insufficienza venosa degli arti inferiori, fragilità dei capillari, emorroidi e sensazione di gambe pesanti. Presenti anche tannini che ne rinforza e giustifica l’indicazione.
Che caratteristiche deve avere la foglia di vite da mettere in salamoia
Per capire farò lo stesso esempio che ha fatto il Dott. Giuseppe Lamacchia. Prendete un foglio A4 e mettete la vostra mano che rappresenta la foglia quindi le misure che la foglia deve possedere sono di un’altezza di 25 – 27 centimetri e di una larghezza di 20 – 21. La foglia è bene che sia palmata e non lobata ma soprattutto tenera e senza peluria nella pagina inferiore. Inutile precisare che queste foglie poiché usate per il consumo fresco o in salamoia non devono essere trattate con prodotti chimici.
Il valore del prodotto in Arabia Saudita
L’Arabia Saudita nel 2010 ha importato 9.235 t di foglie di vite in salamoia, per lo più da Stati Uniti e Turchia, per un valore di quasi 11 milioni di euro. Queste sono le importazioni di un solo Paese tra i 14 interessati al prodotto. Le foglie di vite sono ampiamente usate in tutte le cucine mediorientali e oltre a essere gradevoli al palato, sono dotate di interessanti proprietà nutritive.
In contenitori da 11 chili per la ristorazione o in barattoli per il consumo domestico
Le foglie di vite dopo essere state messe in salamoia sono commercializzate in contenitori da 11 chili per la ristorazione o in barattoli per il consumo domestico. Un contenitore contiene il 50% in peso di acqua e sale e il restante 50% di foglie.
In un recente incontro, svoltosi a gennaio 2011 presso l’Ufficio ICE di Bari, l’operatore saudita ha presentato una lusinghiera indagine di mercato svolta in Arabia Saudita, predisponendo un piano di affari che prevede l’importazione iniziale su base annua di almeno 400-500 t di foglie di vite in salamoia, al prezzo attuale di mercato che si aggira intorno a 1,2 euro al kg di foglie in salamoia corrispondenti a 2.40 euro al chilogrammo.
Da stime effettuate per raggiungere tale quantità ci vogliono le foglie di 40 ettari di vigneto. Quindi si stima che un ettaro di vigneto produca 5 tonnellate di foglie ovvero 50 quintali.
Il Consorzio di Bonifica “Ugento e li Foggi” è a disposizione per favorire questo prodotto
Se sei arrivato a leggere le mie parole sino a questo punto e sei interessato a produrre e vendere le tue foglie di vite chiama il Consorzio e chiedi dell’Assistenza Tecnica dell’Area Agraria dove ti verranno fornite tutte le informazioni.
Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi” Area Agraria – Settore Assistenza Tecnica 0833 - 959249
di Antonio Bruno, Direttore dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master's Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).
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