R
E G I O N E P U G L I A
Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale
AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE
Servizio Agricoltura
Deliberazione n. N.2023
del 29/10/2013
OGGETTO: Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e la
eradicazione del batterio da quarantena Xylella fastidiosa
associato al “Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”.
L’Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari, sulla base
dell’istruttoria del Dirigente dell’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario confermata dal Dirigente del Servizio Agricoltura,
riferisce quanto segue.
Visti:
la Direttiva del Consiglio 2000/29/CE dell’8 maggio 2000
concernente "Misure di protezione contro l’introduzione nella
Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e
contro la loro diffusione nella Comunità" e successive
modifiche e integrazioni;
il D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 214 e s.m.i. recante "Attuazione
della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione
contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi
nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali", e s.m.i.;
il D.M. 12 novembre 2009, concernente “Determinazione dei
requisiti di professionalità e della dotazione minima delle
attrezzature occorrenti per l'esercizio dell'attività di
produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti
vegetali” .
Atteso che, ai sensi dell’Art 50 del D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 214
e s.m.i, stabilisce che il Servizio fitosanitario regionale (Ufficio
Osservatorio Fitosanitario) ha competenze, tra l’altro, in merito
a:
l'applicazione sul territorio delle direttive fitosanitarie recepite
nell'ordinamento nazionale e delle altre normative espressamente
loro affidate;
il controllo e la vigilanza ufficiale sullo stato fitosanitario dei
vegetali coltivati e spontanei, nonché dei loro prodotti nelle fasi
di produzione, conservazione e commercializzazione, al fine di
verificare la presenza di organismi nocivi, anche attraverso
l'esecuzione di analisi fitosanitarie specialistiche;
l'accertamento delle violazioni alle normative in materia
fitosanitaria e di altre normative espressamente loro affidate;
la prescrizione, sul territorio di propria competenza, di tutte le
misure ufficiali ritenute necessarie, ivi compresa la distruzione di
vegetali e prodotti vegetali ritenuti contaminati o sospetti tali,
nonché dei materiali di imballaggio, recipienti o quant'altro possa
essere veicolo di diffusione di organismi nocivi ai vegetali, in
applicazione delle normative vigenti;
il controllo e la vigilanza sull'applicazione dei provvedimenti di
lotta obbligatoria;
l'istituzione di zone caratterizzate da uno specifico status
fitosanitario e la prescrizione per tali zone di tutte le misure
fitosanitarie ritenute idonee a prevenire la diffusione di organismi
nocivi, compreso il divieto di messa a dimora e l'estirpazione delle
piante ospiti di detti organismi;
la messa a punto, la definizione e la divulgazione di strategie di
profilassi e di difesa fitosanitaria;
Considerato che sono stati segnalati diversi casi di disseccamento
di oliveti nella zona a sud di Gallipoli, l’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario Regionale ha avviato, con la collaborazione delle
istituzioni scientifiche: Università degli Studi di Bari-
Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti, CNR-
Istituto di Virologia vegetale di Bari, dell’Ufficio Provinciale
dell’Agricoltura di Lecce e del Consorzio di Difesa delle
Produzioni intensive della Provincia di Lecce, approfondite ispezioni
in situ con prelievo di diverse tipologie di campioni che sono stati
sottoposti a diverse analisi di laboratorio per individuare gli
agenti causali di tale fenomeno.
Vista la nota informativa dell’Area politiche per lo sviluppo
rurale prot. 0082701 del 2 ottobre 2013, inviata al Ministro e ai
Dirigenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali, con la quale si è data comunicazione del fenomeno del
disseccamento degli oliveti e della potenziale gravità che ciò
rappresenta.
Vista la nota del 15/10/2013 n. 16/2013, con la quale le Istituzioni
scientifiche: CRN - Istituto di Virologia vegetale di Bari,
Università degli Studi di Bari- Dipartimento di Scienze del Suolo
della Pianta e degli Alimenti e Selge - Rete di Laboratori Pubblici
di Ricerca, hanno comunicato l’esito dei risultati delle analisi
di laboratorio evidenziando il ritrovamento di diversi agenti
patogeni associati al fenomeno di disseccamento dell’olivo, tra
cui:
la presenza di funghi lignicoli che determinano un’occlusione dei
vari xilematici con conseguente limitazione della circolazione
linfatica (Phaeoacremonium parasiticum. P. rubrigenun, P.
aleophilum, P. alvesii, Phaemoniella spp.);
la presenza di un patogeno da quarantena (Xylella fastidiosa),
batterio al quale potrebbe essere attribuito un ruolo importante nei
disseccamenti dell’olivo, inserito nella lista A1 dell’EPPO
(European and Mediterranean Plant Protection Organization) e
attualmente non presente in Europa.
Vista la nota dell’Ufficio Osservatorio fitosanitario prot. 0086998
del 15 ottobre 2013, che informava il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali della presenza del parassita da
quarantena X. fastidiosa.
Vista la nota informativa del 18/10/2013 emanata dall’Ufficio
Osservatorio Fitosanitario, con cui si descrive il “Complesso
del disseccamento rapido dell’olivo”, la sintomatologia, gli
agenti causali e le misure urgenti da adottare riportate
nell’Allegato 2 (parte integrante del presente provvedimento).
Dato atto che il Dirigente dell’Ufficio Osservatorio fitosanitario
e il Direttore del CRN - Istituto di Virologia vegetale di Bari,
hanno informato il Comitato Nazionale dei Servizi fitosanitari
tenutosi il 22/10/2013, sul ritrovamento della X. fastidiosa
in Puglia e sulla sua diffusione.
Viste le azioni e misure da attuare sul territorio regionale e
nazionale concordate a seguito di ampia discussione, in sede di
Comitato Nazionale dei Servizi fitosanitari.
Vista la nota dell’Ufficio Osservatorio Fitosanitario, prot. 090412
del 29/10/2013, con la quale si invitano gli UPA e gli Ispettori
fitosanitari ad intensificare, nel territorio di propria competenza,
l’azione di vigilanza degli areali olivicoli e delle specie ospiti
della X. Fastidiosa.
Vista la nota dell’Area Politiche per lo sviluppo rurale del
17/10/2013 indirizzata all’Area per la Promozione della salute,
delle persone e delle pari opportunità, con la quale si informava
lo stesso sulla presenza della specie fungina “Phaeoacremonium”,
al fine di evitare eventuali problemi nei confronti degli operatori
agricoli.
Vista la nota dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia
del 23/10/2013 prot. n.186/OER/2013 che ha comunicato, che non
esistono rischi per la salute della popolazione residente nelle zone
circostanti e ha indicato quale misura cautelativa per gli operatori
addetti al trattamento degli ulivi, l’utilizzo di dispositivi di
protezione individuali(DPI).
Considerato che:
la diffusione di fitopatie e infestazioni parassitarie, specie con
riferimento alle piante da frutto, compromette lo sviluppo economico
delle imprese agricole;
l’organismo nocivo X. fastidiosa, potenzialmente può
considerarsi il più importante agente del “Complesso del
disseccamento rapido dell’olivo”;
la X. fastidiosa è un batterio da quarantena inserito nella
lista A1 dell’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection
Organization) e non è presente in Europa;
l’art.16.1 della Dir 2000/29/CE, recepita dal D.Lgs.19 agosto
2005, n.214, impone l’adozione di immediate misure di eradicazione
o contenimento degli organismi nocivi da quarantena ritrovati sul
territorio nazionale;
la diffusione di tale disseccamento è costantemente progressiva nel
territorio della provincia di Lecce;
per tale patogeno non esistono metodi di lotta curativi per le
piante infette, per cui è fondamentale attuare interventi
preventivi per consentirne l’eradicazione e prevenirne la
diffusione.
Valutata la necessità di individuare e porre in atto tutte le misure
necessarie per eradicare o controllare la malattia ed impedire la
diffusione degli agenti causali del “Complesso del disseccamento
rapido dell’olivo” e in particolare del patogeno di
quarantena X. fastidiosa, al fine di prevenire gravi danni al
tessuto economico agricolo regionale.
Ritenuto necessario approvare, nelle more dell’adozione di
specifici provvedimenti comunitari e nazionali riferiti a metodologie
atte a contrastare la diffusione della malattia su citata e sulla
base delle indicazioni tecniche di profilassi e difesa sanitaria
elaborate dall’Ufficio Osservatorio Fitosanitario, le misure di
emergenza per la prevenzione, il controllo e/o l’eradicazione della
X. fastidiosa riportate nell’Allegato 1 (facente parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione).
Considerato che è necessario, definire specifiche disposizioni per
la produzione e la commercializzazione di materiale di propagazione
di olivo e delle altre specie ospiti del batterio, esente dalla
suddetta batteriosi e da altri organismi nocivi, in particolare per i
vivaisti presenti negli areali interessati.
Ritenuto necessario effettuare nell’immediato un capillare
monitoraggio della provincia di Lecce e delle provincie limitrofe,
oltre ad ispezioni nelle altre provincie della Regione, al fine di
stabilire:
la zona focolaio: area o sito dove è stata accertata
ufficialmente la presenza del patogeno e si può ritenere
tecnicamente possibile la sua eradicazione;
la zona di insediamento:
area dove la diffusione dell’organismo nocivo è
tale da rendere tecnicamente non più possibile la sua eradicazione,
per cui vanno applicate azioni per assicurare il suo confinamento;
la zona tampone: fascia perimetrale limitrofa alla zona
focolaio o di insediamento, nella quale non è stata ancora
riscontrata la presenza del patogeno;
la zona di sicurezza: fascia perimetrale limitrofa alla zona
tampone a ulteriore garanzia del contenimento del patogeno.
Ritenuto necessario avviare una attività di prelievo campioni e
analisi di laboratorio da effettuare presso laboratori accreditati
ai sensi dei DD. MM. 14/04/1997 e DM 09/08/2000, al fine di accertare
la presenza di X. fastidiosa sia nell’olivo che nelle specie
ospiti, incluse le specie spontanee.
Ritenuto necessario effettuare analisi di conferma della presenza del
batterio in caso di primo ritrovamento in aree attualmente ritenute
indenni o nei vivai e identificare l’istituzione scientifica che
deve effettuarli.
Ritenuto necessario gestire tutti gli adempimenti
tecnico-amministrativi previsti dalle normative identificando:
ispettori fitosanitari, agenti fitosanitari e personale tecnico
opportunamente qualificato, oltre ad una assistenza tecnico
amministrativa.
Ritenuto fondamentale attivare programmi o piani di ricerca
sperimentale al fine di:
svolgere approfondimenti su tutti gli agenti causali del “Complesso
del disseccamento rapido dell’olivo”;
confermare la presenza di X. fastidiosa mediante
l’applicazione di tecniche diagnostiche integrate secondo quanto
previsto dai protocolli ufficiali EPPO;
determinare eventuali correlazioni genetiche (al momento non
riscontrate) con i genotipi (subspecie) che causano devastanti
malattie su vite (malattia di Pierce-PD), agrumi (clorosi
variegata-CVC), mandorlo/fruttiferi (bruscature fogliari-LS) ed
essenze forestali;
definire la patogenicità e la virulenza del/i ceppo/i di X.
fastidiosa rilevati sulle piante infette, al fine della corretta
valutazione del rischio fitosanitario di questa emergenza
fitosanitaria e della pianificazione delle strategie di lotta;
definire il ruolo delle piante infette di olivo nell’epidemiologica
del batterio verificando la trasmissione da parte degli insetti
vettori;
implementare le tecniche di diagnosi di X. fastidiosa su
olivo, sia per via molecolare che sierologica; implementando
strumenti diagnostici rapidi per valutare preliminarmente lo stato
sanitario delle piante ospiti;
definire e completare la gamma di piante ospiti della X.
fastidiosa ;
avviare un monitoraggio preliminare dei potenziali insetti vettori
(Cicadellidi) presenti nell’areale, sottoporli ad accertamento
fitopatologico e a prove di trasmissione sperimentale;
attivare ulteriori azioni di ricerca finalizzate a contrastare la
diffusione del patogeno da quarantena.
COPERTURA FINANZIARIA AI SENSI DELLA L.R. N° 28/01 e s.m.i..
Il
presente provvedimento non comporta alcun mutamento qualitativo o
quantitativo di entrata o di spesa né a carico del bilancio
regionale né a carico degli enti per i cui debiti i creditori
potrebbero rivalersi sulla regione e che è escluso ogni ulteriore
onere aggiuntivo rispetto a quelli già autorizzati a valere sugli
stanziamenti previsti dal bilancio regionale.
L’Assessore
relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi
illustrate, propone alla Giunta regionale l’adozione del
conseguente atto finale, in quanto di competenza ai sensi dell’art.
4 – comma 4 – lettera a), della L. R. n° 7/97.
LA GIUNTA
Udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore alle
Risorse Agroalimentari.
Viste le sottoscrizioni poste in calce al presente provvedimento dal
Dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario, dal Dirigente del
Servizio Agricoltura e dal Direttore di Area, a voti unanimi espressi
nei modi di legge;
DELIBERA
di approvare quanto riferito in narrativa dall’Assessore
alle Risorse Agroalimentari, che qui si intende integralmente
richiamato;
di approvare le misure di emergenza per la prevenzione, il
controllo e l’eradicazione degli agenti responsabili del
“Complesso del disseccamento rapido dell’olivo” con
particolare riferimento al patogeno da quarantena Xylella
fastidiosa, secondo le indicazioni riportate nell’Allegato I,
parte integrante della presente deliberazione;
di approvare la nota informativa del 15/10/2013 sul
“Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”
predisposta dall’Ufficio Osservatorio Fitosanitario e riportata
nell’Allegato II, parte integrante del presente provvedimento;
di procedere alla definizione dello status fitosanitario
delle zone descritte nel presente provvedimento;
di avviare programmi di ricerca e di indagini al fine di
acquisite maggiori conoscenze sulla biologia ed etologia degli
agenti causali del “Complesso del disseccamento rapido
dell’olivo” al quale è associato la X. fastidiosa;
di dare atto che con successivi provvedimenti adottati dal
Servizio Agricoltura, su predisposizione dell’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario, saranno regolamentate le disposizioni per: l’azione
di monitoraggio, l’attuazione dei programmi di ricerca, le analisi
di laboratorio, i controlli delle attività vivaistiche relative al
materiale di propagazione delle specie sensibili, l’organizzazione
e la gestione delle risorse umane e finanziarie necessarie per porre
in essere le azioni mirate al contenimento del “Complesso del
disseccamento rapido dell’olivo” e al raggiungimento degli scopi
previsti nell’Allegato 1;
di dare atto di istituire con successivi provvedimenti del
Dirigente dell’Ufficio Osservatorio un gruppo di: ispettori
fitosanitari, agenti fitosanitari e personale tecnico
opportunamente qualificato, oltre una assistenza tecnico
amministrativa, specificatamente dedicata per adempiere a quanto
necessario per rispettare quanto previsto dall’Allegato 1;
di dare atto che le misure d’intervento previste
nell’Allegato 1 costituiscono ordinanza per i proprietari e i
gestori dei vegetali, prodotti vegetali e delle superfici
interessate ricadenti nelle zone stabilite nel presente
provvedimento e specificate nell’Allegato 1;
di dare atto che, qualora a livello comunitario o nazionale
siano emanate specifiche disposizioni riferite alla prevenzione,
controllo ed eradicazione della X. fastidiosa e di altri
patogeni coinvolti nella malattia, si provvederà con successivi
provvedimenti, adottati dal Servizio Agricoltura, su predisposizione
dell’Ufficio Osservatorio Fitosanitario, al recepimento o
eventuale adeguamento delle disposizioni contenute negli Allegati 1
e 2;
di dare atto, altresì, che in caso di necessità, su
indicazione del Responsabile dell’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario, il Dirigente del Servizio Agricoltura potrà adottare
successivi provvedimenti tecnici e apportare eventuali modifiche
agli Allegati 1 e 2;
di dare atto che le azioni previste nell’Allegato 1 sono a
carico dei proprietari o dei gestori dei vegetali o delle superfici
ricadenti nelle zone stabilite nel presente provvedimento e
specificate nell’Allegato 1, salvo eventuali risarcimenti che
saranno definiti con successivi atti sulla base delle risorse che si
renderanno disponibili;
di dare atto che è fatto obbligo a chiunque di segnalare
all’Ufficio Osservatorio Fitosanitario, per il tramite delle
Istituzioni provinciali (Uffici Provinciali dell’Agricoltura e
Consorzi Provinciali di Difesa delle Produzioni intensive competenti
per territorio), i casi sospetti di disseccamento rapido dell’olivo
o di presenza di X. fastidiosa;
di prender atto della comunicazione dell’Osservatorio
Epidemiologico della Regione Puglia del 23 ottobre 2013 prot.
n.186/OER/2013 nella quale specifica che non esistono i rischi per
la salute della popolazione residente nelle zone circostanti, e di
disporre l’impiego dei DPI per gli operatori addetti al
trattamento degli ulivi.
di dare atto che è fatto obbligo a tutti gli interessati a
far osservare le disposizioni previste nell’Allegato 1 incaricati
del controllo per il rispetto della presente
di dare atto che chiunque non ottemperi alle prescrizioni del
presente provvedimento, salvo che il fatto costituisca reato, si
applicano le sanzioni amministrative previste dall’Art. 54 del D.
Lvo n. 214/2005 e s.m.i.;
di incaricare l’Ufficio Osservatorio fitosanitario a
notificare il presente atto deliberativo al Ministero delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e ad altri Ministeri
ritenuti coinvolti nelle misure da adottare, al Comitato Nazionale
dei Servizi Fitosanitari; le direzioni delle Aree della Regione
Puglia interessate, Corpo Forestale dello Stato, l’Agenzia
Regionale per le Attività Irrigue e Forestali della Puglia (ARIF),
gli Enti provinciali, comunali e le loro organizzazioni
istituzionali (ANCI UPI, ecc.), Enti Parco e Enti gestori delle aree
protette, Protezione civile, organizzazioni professionali,
Università e Enti di ricerca.
Il segretario della Giunta
Il Presidente
On.
Nichi Vendola
I sottoscritti attestano che il procedimento istruttorio loro
affidato è stato espletato nel rispetto della vigente normativa
regionale, nazionale e comunitaria e che il presente schema di
provvedimento, dagli stessi predisposto ai fini dell'adozione
dell'atto finale da parte della Giunta regionale è conforme alle
risultanze istruttorie.
Il Dirigente dell’Ufficio (Dr. Antonio Guario)
______________________
Il Dirigente del Servizio Agricoltura (Dr. Giuseppe
D’Onghia) ______________________
Il sottoscritto Direttore di Area non ravvisa la necessità di
esprimere sulla proposta di delibera le osservazioni ai sensi del
combinato disposto dagli artt.15 e 16 del DPGR n° 161/2008.
Il Direttore Area Politiche per lo Sviluppo Rurale
(Dr. Gabriele Papa Pagliardini)
_______________________
L’Assessore alle Risorse Agroalimentari
(Dr. Fabrizio Nardoni )
ALLEGATO 1
REGIONE
PUGLIA
Area
Politiche per lo Sviluppo Rurale
Servizio
Agricoltura
Ufficio
Osservatorio Fitosanitario
MISURE
DI EMERGENZA
PER
LA PREVENZIONE, IL CONTROLLO E LA ERADICAZIONE
DEL
BATTERIO DA QUARANTENA XYLELLA
FASTIDIOSA
ASSOCIATO
AL “COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL’OLIVO”
1. Finalità
Le presenti Misure di
emergenza definiscono le disposizioni di natura fitosanitaria da
adottare nelle aree della Regione Puglia interessate dal “Complesso
del disseccamento rapido dell’olivo”
e in particolare dal batterio da quarantena Xylella
fastidiosa.
2. Ispezioni
sistematiche
L’Osservatorio
Fitosanitario, per il tramite di: Ispettori Fitosanitari, Agenti
Fitosanitari e tecnici operanti sotto il suo coordinamento, effettua
indagini sistematiche mirate ad accertare la presenza della X.
fastidiosa
sulle piante di olivo e altre piante ospiti in campi produttivi, in
vivai, in campi sperimentali, in aree urbane e in qualsiasi altra
area ritenuta necessaria.
Le indagini per la
definizione dello status fitosanitario delle zone sotto indicate,
consistono in ispezioni visive delle piante ospiti per accertare la
presenza dei sintomi del batterio e in appropriate analisi di
laboratorio per la conferma della presenza del batterio.
L’Ufficio
Osservatorio Fitosanitario sulla base dei dati rilevati dal
monitoraggio, prelievo campioni e relative analisi di laboratorio,
definirà:
la zona focolaio:
area o sito dove è stata accertata ufficialmente la presenza del
patogeno e si può ritenere tecnicamente possibile la sua
eradicazione;
la zona di
insediamento:
area
dove la diffusione dell’organismo nocivo è tale da rendere
tecnicamente non più possibile il suo contenimento per cui vanno
applicate azioni per assicurare il suo confinamento;
la zona tampone:
fascia
perimetrale limitrofa alla zona focolaio o di insediamento nella
quale non è stata ancora riscontrata la presenza del patogeno;
la zona di
sicurezza:
fascia perimetrale limitrofa alla zona tampone quale ulteriore
garanzia per il contenimento del patogeno.
3. Segnalazione dei
casi sospetti e misure cautelative
È fatto obbligo a
chiunque di segnalare all’Ufficio Osservatorio Fitosanitario, per
il tramite delle Istituzioni provinciali (Ufficio Provinciale
dell’Agricoltura di Lecce e Consorzio di Difesa delle Produzioni
intensive della Provincia di Lecce), i casi sospetti di disseccamento
rapido dell’olivo o di presenza di X.
fastidiosa;
4. Misure di
intervento
Nella Zona
focolaio, costituita
da un focolaio puntiforme o da una area infetta segnalata per la
prima volta al di fuori dell’area di insediamento, sono
obbligatorie le seguenti misure:
estirpazione di
piante infette.
Bruciatura della
vegetazione di piccole dimensioni (frasche) proveniente dalla
potatura.
Disseccamento della
parte legnosa in situ prima della movimentazione.
Monitoraggio per
l’accertamento dell’incidenza delle infezioni.
Divieto di
movimentazione al di fuori della zona focolaio, di qualsiasi
materiale vegetale infetto.
Interventi
fitosanitari con insetticidi per il controllo dei vettori.
Mantenimento delle
superfici coltivate e non, compresi bordi stradali, libere da
infestanti e erbe spontanee.
Trattamenti
insetticidi sulle piante ospiti (es. oleandro).
Adozione di misure
preventive con: Sindaci dei Comuni, ASL e gli enti gestori dei
parchi e delle aree protette per attivare dei piani di intervento
nelle aree urbane, nei parchi e giardini pubblici e privati.
Adempiere ad ogni
ulteriore misura indicata dall’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario.
Se
in tale zona per tre cicli vegetativi consecutivi non si rileva
alcuna pianta infetta l’Ufficio Osservatorio Fitosanitario può
dichiarare ufficialmente eradicato il patogeno e la zona ritorna
indenne.
Nella
Zona di insediamento sono
obbligatorie le seguenti misure, necessarie per garantire il suo
confinamento:
Divieto di
movimentazione al di fuori della zona di qualsiasi materiale
vegetale infetto.
Divieto di
movimentazione e commercializzazione di piante di propagazione
ritenute ospiti del batterio X.
fastidiosa.
Obbligo di bruciatura
della vegetazione di piccole dimensioni (frasche) proveniente dalla
potatura. In alternativa è possibile la trinciatura in situ o la
predisposizione di balle per il compostaggio previo disseccamento
per almeno 1 mese.
Obbligo del
disseccamento della parte legnosa in situ prima della
movimentazione.
Obbligo di effettuare
interventi fitosanitari con insetticidi per il controllo dei
vettori.
Obbligo di mantenere
le superfici coltivate e non, compresi i bordi stradali, libere da
infestanti e erbe spontanee.
Obbligo di effettuare
lungo le strade trattamenti insetticidi sulle piante ospiti (es.
oleandro).
Obbligo di effettuare
una accurata ed energica pulizia dei canali di bonifica e di
irrigazione.
Individuare misure
preventive con: Sindaci dei Comuni, ASL e gli enti gestori dei
parchi e delle aree protette per attivare dei piani di intervento
nelle aree urbane, nei parchi e giardini pubblici e privati.
Adempiere ad ogni
ulteriore misura indicata dall’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario.
Nella
Zona tampone, consistente
in un’area di circa 1,5 Km di larghezza dal limite della area
focolaio o area di insediamento, sono obbligatorie le seguenti misure
volte a prevenire l’insediamento del patogeno:
Accurato monitoraggio
dell’intera zona al fine di individuare immediatamente qualsiasi
sintomo ascrivibile alle infezioni di X.
fastidiosa.
Obbligo di effettuare
un puntuale e periodico controllo dei vettori.
Obbligo di mantenere
le superfici coltivate e non, compresi i bordi stradali, libere da
infestanti e erbe spontanee, con particolare attenzione alle zone
immediatamente limitrofe all’area focolaio o area di
insediamento.
Obbligo di
estirpazione e distruzione immediata delle piante riscontrate
infette.
Obbligo di effettuare
lungo le strade trattamenti insetticidi sulle piante ospiti (es.
oleandro).
Obbligo di effettuare
una accurata ed energica pulizia dei canali di bonifica e di
irrigazione.
Individuare misure
preventive con i Sindaci dei Comuni, le ASL e gli enti gestori dei
parchi e aree protette per attivare dei piani di intervento nelle
aree urbane, nei parchi e giardini pubblici e privati.
Adempiere ad ogni
ulteriore misura indicata dall’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario.
Qualora si riscontri la
presenza di piante infette l’Ufficio Osservatorio Fitosanitario
provvede a modificare la delimitazione e ad applicare le disposizioni
previste nella zona focolaio.
Nella
Zona di sicurezza,
costituita da una fascia di 1 km di larghezza posta all’esterno
della zona tampone come fascia di sicurezza a garanzia ulteriore di
quella tampone, sono obbligatorie le seguenti misure:
Accurato monitoraggio
dell’intera zona al fine di individuare immediatamente qualsiasi
sintomo ascrivibile alle infezioni di X.
fastidiosa
Obbligo di effettuare
un puntuale e periodico controllo con insetticidi dei vettori.
Obbligo di effettuare
una accurata pulizia delle erbe spontanee.
Individuare misure
preventive con le Provincie, i Comuni, le ASL e gli Enti gestori
dei parchi e aree protette per attivare dei piani di intervento
nelle aree urbane, nei parchi e giardini pubblici e privati.
Adempiere ad ogni
ulteriore misura indicata dall’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario.
5. Disposizioni per
l’attività vivaistica.
L’attività
vivaistica nelle zone oggetto del presente provvedimento deve essere
svolta adempiendo alle misure obbligatorie di seguito elencate:
6 Ulteriori
disposizioni
E’ fatto divieto a
chiunque di movimentare fuori della zona infetta e della zona di
insediamento qualsiasi vegetale o parti di vegetale infetto.
Eventuali campioni per
analisi di laboratorio o per attività scientifiche devono essere
preventivamente dichiarate e autorizzate dall’Ufficio Osservatorio
Fitosanitario.
Obbligo da parte dei
laboratori e di qualsiasi Ente o Istituzione scientifica di
acquisire l’autorizzazione dal parte del SFR per la detenzione e
la manipolazione del materiale infetto per qualsiasi scopo.
Obbligo di distruzione
di qualsiasi materiale infetto dopo le necessarie analisi
diagnostiche e gli accertamenti di laboratorio.
In applicazione del
comma 1 dell'Art. 8 del D. Lgs. 214/2005 "Obblighi di
comunicazione al Servizio fitosanitario nazionale", è fatto
obbligo a chiunque è a conoscenza, compresi gli enti pubblici e
privati ed ogni altra istituzione scientifica, di dare immediata
comunicazione al Servizio fitosanitario regionale competente per
territorio, della comparsa effettiva o sospetta del patogeno da
quarantena X.
fastidiosa
in zone non segnalate precedentemente.
Adottare misure
cautelative per gli operatori addetti al trattamento degli ulivi,
utilizzando dispositivi di protezione individuali(DPI).
ALLEGATO
2
REGIONE
PUGLIA
Area
Politiche per lo Sviluppo Rurale
Servizio
Agricoltura
Ufficio
Osservatorio Fitosanitario
Nota
informativa sul
“Complesso
del disseccamento rapido dell’olivo”
Il disseccamento delle
piante di olivo ha interessato al momento, se pur estesa, una
circoscritta area olivicola della provincia di Lecce.
La rilevanza economica
della olivicoltura in Puglia e nella provincia di Lecce ha fatto si
che il sistema della ricerca, le istituzioni scientifiche, gli Enti
pubblici e le organizzazioni professionali e dei produttori siano
tutti interessati alla individuazione delle cause e alla ricerca di
soluzioni che consentono di prevenire e limitare i danni.
Le acquisizioni
scientifiche escludono una correlazione tra la presenza della
malattia nella pianta rispetto al frutto. Il fenomeno, infatti, non
incide in nessun modo sulla qualità dell’olio e delle olive siano
esse da olio o da tavola.
Negli approfondimenti
svolti sino ad ora, l’Osservatorio Fitosanitario Regionale ha
collaborato con le proprie istituzioni provinciali (UPA di Lecce),
l’Università degli Studi di Bari- Dipartimento di Scienze del
Suolo della Pianta e degli Alimenti, il CNR- Istituto di Virologia
vegetale di Bari, il Consorzio di Difesa delle Produzioni intensive
della Provincia di Lecce.
La collaborazione con
le altre istituzioni scientifiche come lo IAMB di Valenzano,
Università di Foggia e di Lecce, Organizzazioni pubbliche e private
della provincia di Lecce sono auspicabili per il proseguimento delle
attività.
Per alcune delle misure
da adottare e descritte nella presente nota, è fondamentale la
massima collaborazione tra le istituzioni per acquisire le necessarie
autorizzazioni e deroghe che la situazione necessita.
Da parte di questa
Regione è stato già avviato il protocollo tecnico-amministrativo
previsto dalle norme vigenti, per quanto di competenza, al Ministero
delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed alla Commissione
Europea.
La sintomatologia
riscontrata è essenzialmente la seguente:
disseccamenti estesi
della chioma interessando rami isolati, intere branche e/o l’intera
pianta;
imbrunimenti interni
del legno a diversi livelli dei rami più giovani, delle branche e
del fusto;
foglie parzialmente
disseccate nella parte apicale e/o marginale.
Nelle numerose
ispezioni effettuate in loco, sono state individuate diverse concause
che vanno a costituire il “Complesso
del disseccamento rapido dell’olivo”.
In particolare va
segnalata la presenza di:
diffusi
e numerosi attacchi di “Rodilegno giallo (Zeuzera
pyrina)” meno
recenti che hanno consentito una debilitazione della pianta per
mancata asportazione delle parti infestate e ormai disseccate;
ridotta coltivazione
del terreno e scarsa cura dello stato vegetativo e produttivo delle
piante;
presenza
di funghi lignicoli che determinano una occlusione dei vasi
xilematici con conseguente limitazione della circolazione della
linfa (Phaeoacremonium
parasiticum. P. rubrigenun, P. aleophilum, P. alvesii, Phaemoniella
spp.);
presenza
di un patogeno da quarantena (Xylella
fastidiosa),
batterio al quale potrebbe essere attribuito un ruolo primario negli
osservati disseccamenti dell’olivo.
La Zeuzera
pyrina
è da molti anni che infesta gli oliveti del Salento e i fori che
produce nell’interno dei rami e delle branche provocano uno stato
di debilitazione della pianta, ma rappresentano anche vie di
penetrazione di agenti patogeni che aggravano lo stato vegetativo.
Infatti, nei diversi rilievi e analisi di laboratorio è stata sempre
associata alla presenza di fori di Zeuzera
a quella di funghi appartenenti al genere Phaeoacremonium.
Dai sopralluoghi svolti
si registra una conduzione degli oliveti caratterizzata da una
riduzione delle cure agronomiche come la lavorazione del terreno,
l’eliminazione di erbe infestanti, la potatura frequente delle
parti vegetative interessate da agenti parassitari. Tale situazione
non ha certamente contribuito a
mantenere
le piante in buone condizioni fitosanitarie, sia perché non vengono
asportate le parti colpite contribuendo alla diffusione dei patogeni,
sia perché una pianta debilitata non è in grado di reagire
all'aggressione di ulteriori parassiti (funghi sia della parte aerea
che radicale, insetti, batteri ecc.).
In particolare,
l’attenzione e le ricerche si sono concentrate, dopo il loro
ritrovamento nelle parti vegetative, su due agenti causali di nota
importanza nel disseccamento delle piante, Phaeoacremonium
spp.
e Xylella
fastidiosa, confermati
dalle Istituzioni scientifiche (DiSPA,
CRN,- SELGE).
Si ritiene che entrambi
contribuiscono a determinare il disseccamento delle piante ma, in
particolare, si considera la Xylella
fastidiosa
quale patogeno potenzialmente più pericoloso.
Il batterio può
interessare numerose specie coltivate e non, compreso le erbe e gli
arbusti spontanei.
Allo stato attuale,
dalla bibliografia consultata, si ritiene che la subspecie del
batterio che interessa l’olivo non infetti la vite e gli agrumi, ma
nelle zone interessate è stato isolato anche da piante di mandorlo e
oleandro (vedi
scheda tecnica allegata del patogeno).
La sua diffusione
avviene tramite diversi vettori appartenenti per lo più al gruppo
dei Cicadellidi, insetti di piccolissime dimensioni, di pochi
millimetri, che con il loro apparato boccale pungente acquisiscono il
batterio dalle piante infette e lo trasmettono a quelle sane.
Considerata la vasta
estensione del problema, le grosse preoccupazioni del territorio e
l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria
e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena,
saranno adottate tutte le misure idonee e necessarie per affrontare
tale emergenza fitosanitaria al fine di evitare ulteriormente la loro
diffusione.
Misure da adottare a
breve termine:
delimitare le aree
interessate per la realizzazione di mappe dettagliate sulla presenza
di oliveti con sintomi ascrivibili al “Complesso del disseccamento
rapido dell’olivo”;
vietare la
movimentazione di tutto il materiale vegetale vivo infetto dalle
zone interessate, escluso le olive da tavola e quelle per
l’estrazione dell’olio, poiché non vi sono pericoli associati
alla qualità dell’olio.
effettuare drastiche
potature eliminando tutte le parti con presenza di sintomi di
disseccamento e di imbrunimenti interni;
disinfettare
i mezzi utilizzati per le operazioni di taglio (ipoclorito
di sodio o sali quaternari);
bruciare in loco i
residui di potatura (rami e fogliame);
disseccare
nello stesso campo la parte legnosa tagliata prima di effettuare il
trasporto in altre località al di fuori dell’area infetta. Tale
pratica trova giustificazione per la devitalizzazione della Xylella
fastidiosa
poiché non essendo un batterio sporigeno, non si conserva nel legno
secco.
Misure preventive da
adottare su piante non compromesse.
Evitare di adottare
pratiche agronomiche di non lavorazione del terreno ma effettuare
continue lavorazioni sia per consentire un miglioramento dello stato
vegetativo delle piante, sia per eliminare le erbe infestanti che
possono costituire un probabile serbatoio del batterio per gli
insetti vettori (Cicadellidi);
Impostare
strategie di controllo della Zeuzera
pyrina
(confusione sessuale)al fine di limitare la debilitazione della
pianta e la presenza di vie di penetrazione dei patogeni;
Effettuare trattamenti
con insetticidi registrati sull’olivo (dimetoato, fosmet)
utilizzati per il controllo della mosca al fine di contenere anche
la presenza dei vettori del batterio;
Prevenire gli stress
idrici degli oliveti, con un razionale programma di irrigazione.
Si auspica che
l’interesse collettivo a risolvere positivamente e con produttiva
sinergia tra tutti i soggetti coinvolti nel fenomeno che si è
manifestato, lasci da parte l’individualismo, il protagonismo e il
catastrofismo che in queste circostanze potrebbero creare più danno
della stessa malattia.
Bari
18 ottobre 2013
Il
Dirigente dell’Ufficio
Osservatorio
Fitosanitario Il Dirigente di Servizio
(Dr. Antonio
Guario) (Dott. Giuseppe D’Onghia)