Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
domenica 5 settembre 2010
A San Cesario del Salento leccese si distillava l'alcool
A San Cesario del Salento leccese si distillava l'alcool
di Antonio Bruno*
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Il Comune di San Cesario del Salento leccese a pochi chilometri dal capoluogo salentino, era noto in tutta Italia per la cospicua produzione di alcol in quanto operavano cinque distillerie, tre liquorifici; ma c'erano anche i magazzini per la lavorazione del tabacco, gli stabilimenti vinicoli, il mattatoio e il mercato coperto.
Tutta questa attività industriale a San Cesario di Lecce ha avuto conseguenze catastrofiche per la falda, infatti l'indice di pericolosità di inquinamento della falda nel 1988 era 10 volte l’indice massimo consentito!
In questa nota i pericoli che ancora oggi rischia la falda del Comune di San Cesario.
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Le previsioni della vendemmia 2010, un'annata di segno più che positivo con punte di eccellenza, la qualità dei vini, che si prospetta molto interessante.
Si prevede un possibile aumento della produzione, circa un 10% in più rispetto alla vendemmia 2009. Ma, ancora più importante appare la ottima previsione in termini di qualità e di destinazione alla vinificazione di qualità (+6% in Doc e Igt). Otterremo dei vini freschi, con interessanti profili aromatici e di buona struttura.
Ma a San Cesario di Lecce della vendemmia 2010 non se ne parla perchè nulla è rimasto della tradizione che vedeva i mie antenati tutti, o quasi, contrabbandieri, possessori di alambicchi da cui distillavano l’alcool.
La San Cesario di Lecce contrabbandiera è divenuta poi la distilleria di gran parte del Salento e produttrice di alcool e liquori. Solo che di tutta questa realtà industriale non è rimasto quasi nulla, se non le distillerie Cappello http://www.distilleriecappello.com/ .
Nel campo della salvaguardia e tutela del patrimonio industriale è stata svolta un’intensa attività sul territorio; infatti numerosi sono stati i manufatti dove si svolgevano attività industriali che, a seguito di apposite richieste di vincolo, sono stati dichiarati “beni di interesse particolarmente importante” e tra questi ai sensi del D.L.vo 490/1999 e 42/2004 c'è la Distilleria Nicola De Giorgi a San Cesario di Lecce riconosciuta con D.M. del 6 luglio 2005.
Il Comune di San Cesario a pochi chilometri dal capoluogo salentino, è noto in tutta Italia per la cospicua produzione di alcol perchè nel nostro territorio c'erano cinque distillerie e di tre liquorifici; ma c'erano anche i magazzini per la lavorazione del tabacco, gli stabilimenti vinicoli, il mattatoio, il mercato coperto e la stazione ferroviaria.
Naturalmente tutta questa attività industriale concentrata nel piccolo feudo del Comune di San Cesario di Lecce ha dato anche problemi. Nell’indagine del 1988 sulle condizioni del sottosuolo salentino, elaborata per il Piano Regionale delle Acque i rilievi, a cura dell'Istituto Geologico dell'Università di Bari, hanno messo in luce con chiarezza quanto basta per tracciare la mappa di un disastro ambientale. Fatto 150 l'indice di pericolosità da inquinamento (basato sulla quantità in chilogrammi dell'ossigeno consumato da un campione di acqua inquinata da microrganismi, per chilometro quadrato), i dati più "neri" furono registrati a San Cesario di Lecce (indice 1.105). Tutta questa attività industriale a San Cesario di Lecce ha avuto conseguenze catastrofiche per la falda, infatti l'indice di pericolosità di inquinamento della falda è 10 volte l’indice massimo consentito!
Purtroppo ancora oggi il rischio inquinamento della falda non viene normalmente sviluppato nella redazione di Piani di Protezione Civile in quanto ricade nella lista dei rischi di secondo ordine o connessi.
Questo precedente dovrebbe spingere alla realizzazione di uno studio che valuti la vulnerabilità degli acquiferi nell’area del territorio di San cesario del Salento leccese, nella consapevolezza ormai diffusa dell’importanza della salvaguardia delle risorse idriche sotterranee, che rappresentano l’unica fonte di approvvigionamento idrico destinato al consumo umano.
La redazione di una carta della Vulnerabilità degli acquiferi darebbe tutte le informazioni necessarie allo sviluppo da parte degli Enti Pubblici preposti di previsione delle possibili conseguenze di inquinanti puntuali (potenziali o in atto) delle risorse idriche sotterranee; previsione delle possibili conseguenze di inquinamenti diffusi (potenziali o in atto); giudizio preventivo di progetti di inserimento di nuove attività nel territorio coinvolgenti l’acquifero soggiacente.
Processo decisionale in merito allo spostamento delle opere di presa idropotabili a rischio o indifendibili con il sistema di aree di salvaguardia.
Progettazioni delle reti di monitoraggio sia per la sorveglianza sia per previsioni di inquinamento delle risorse idriche sotterranee.
La presenza in agro di Cavallino del Salento leccese delle discariche a pochi chilometri da San Cesario ha portato lo scorso 3 settembre 2010 in Consiglio Comunale alcuni consiglieri denunciare le esalazioni provenienti dalle discariche di Cavallino che per tutta l’estate hanno vessato i cittadini, costretti a barricarsi in casa nonostante il caldo afoso” . Faccio presente a tutti i Consiglieri Comunali di San Cesario del Salento leccese che la preoccupazione maggiore dovrebbe andare all'inquinamento dell'acqua della falda che ha già subito negli anni scorsi l'attacco sconsiderato delle distillerie e delle industrie manifatturiere di San Cesario e che oggi potrebbe essere inquinata dalle discariche di Cavallino.
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Antonio Monte, Andrea Romano, Lorena Sambati: L’INDUSTRIA DELLA DISTILLAZIONE A SAN CESARIO DI LECCE E IL COSTITUENDO MUSEO DELL’ALCOL
Antonio Monte, Storte ed alambicchi. L’industria della distillazione a San Cesario di Lecce, San Cesario di Lecce, Manni Editori 2000;
Renato Covino, Raffaella De Giuseppe, Antonio Monte, Anna Maria Stagira, I monumenti dell’industria a San Cesario di Lecce, San Cesario di Lecce, Manni Editori 2003.
Cd-Rom: Francesco Gabellone, Antonio Monte, Archeologia industriale a San Cesario di Lecce, Lecce, IBAM-CNR 2002.
Lo Stabilimento “De Giorgi” in San Cesario, in Almanacco “Il Salento”, vol. II, Lecce 1928, pp. 8688;
Nello Wrona: I predoni delle Serre
Il Paese Nuovo di Lecce - San Cesario: Senza numeri, senza idee, ma con la solita protervia http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7623:senza-numeri-senza-idee-ma-con-la-solita-protervia-consiglio-ridotto-a-desolante-teatrino&catid=69:politica&Itemid=120
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