venerdì 11 febbraio 2011

L'agricoltura nel Parco di Ugento del Salento leccese


L'agricoltura nel Parco di Ugento del Salento leccese
di Antonio Bruno*
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Nell'ambito del progetto "Viviamo il Parco" finanziato dalla Fondazione per il Sud, l'Ente di gestione del Parco Naturale Regionale "Litorale di Ugento" l’11 febbraio 2011 presso il NUOVO MUSEO DI ARCHEOLOGIA cittadino si è tenuto il seminario tematico “ L'agricoltura nel Parco”
Nel corso degli anni la trasformazione degli habitat a macchia, caratteristici dell’area di Ugento, ha lasciato il posto alla coltivazione dell’oliveto intensivo, incentivato anche da politiche agricole comunitarie (PAC).
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Com’è fatto il territorio del Comune di Ugento del Salento leccese
Il comune di Ugento si estende lungo la costa sud occidentale della provincia di Lecce con una superficie territoriale complessiva di 99 kmq e con una densità (120 ab/kmq) pari a circa la meta di quella provinciale.
L’agricoltura interessa quasi il 60% del territorio comunale, con una SAU di quasi 6.000 ha ed oltre 3.600 aziende, caratterizzate da dimensioni medie estremamente contenute (1,6 ha); inoltre 2400 aziende che rappresentano l’80% del totale possiedono circa 2900 ettari ovvero il 40% della Superficie Agraria Utilizzata. Le restanti 1200 aziende possiedono 3100 ettari con una superficie media di 3 ettari circa.

Le criticità dell’Agricoltura di Ugento
Sono sotto gli occhi di tutti i cambiamenti nelle scelte dei consumatori e dei cittadini riguardo il ruolo dell’agricoltura e dei suoi prodotti, che si traduce in una nuova domanda di servizi relativi alla salute,all'ambiente e al paesaggio.
A Ugento del Salento leccese abbiamo a che fare con un’area caratterizzata da forte antropizzazione,dall’invecchiamento degli agricoltori, dall’insufficienza del turn-over nella conduzione di aziende agricole e dalle difficoltà legate al livello di istruzione.
Problemi che, presi insieme, portano a farci ipotizzare che la sostenibilità dell’agricoltura in questa zona del Salento debba essere ancora raggiunta.

La crisi del mercato agricolo e le nuove opportunità per l’agricoltura

I costi ed i prezzi sul mercato dell’olio e dei prodotti della terra sono diventati così bassi che si è reso necessario, a livello comunitario, un rilancio dell’agricoltura in chiave multifunzionale, dando la possibilità ai conduttori agricoli di non essere più soltanto dei produttori di beni alimentari di consumo, bensì di consentire loro l’accesso a mercati più ampi, come ad esempio il turismo sostenibile legato ai piccoli centri rurali, o gli alimenti biologici.

Il settore turistico di Ugento
Decisamente più dinamico appare il settore turistico caratterizzato da una recettività alberghiera che ha superato, nel 2006, i 7.400 posti letto, che rapportato al numero di residenti, supera il 63% (7% a livello provinciale).
L’accoglienza si basa soprattutto su villaggi turistici (circa 4000 posti letto) che vedono una decisa prevalenza di clientela tedesca.

L’oliveto che monopolizza l’entroterra con la conversione del “seminativo” e la sottrazione di aree naturali a macchia mediterranea.

Uno studio di Dadamo ed altri ha analizzato l’uso del suolo nel litorale di Ugento tra gli anni 1943–2005, evidenziando le principali linee direttrici di cambiamento seguite dall’area in questione. Ai fini di una analisi qualitativa dell’uso del suolo nell’area di studio, è stata ricostruita una cartografia tematica attraverso le informazioni ed i dati presenti nella cartografia storica dell’IGM e nei dati delle statistiche murattiane del 1811. Tali osservazioni hanno permesso di comprendere come fino al XIX secolo, il litorale ugentino fosse interamente ricoperto da paludi lungo la costa,
mentre l’entroterra era occupato da aree a macchia e pineta, lasciando ancora pochi spazi per un utilizzo agricolo dello stesso. Allontanandosi dalla costa, l’oliveto rappresentava la principale coltura della zona.


Il Parco per ottenere prodotto di qualità
L'olivicoltura di Ugento, nonostante le favorevoli condizioni pedoclimatiche, la consolidata esperienza e la presenza di operatori della fase di trasformazione, presenta notevoli elementi di criticità riconducibili alla rilevante quantità di oli di scarsa qualità (lampante).
In questa situazione la presenza del Parco può e deve rappresentare un incentivo all'adozione di sistemi di produzione rispettosi dell'ambiente, ma sicuramente deve innescare un meccanismo di valorizzazione delle produzioni locali per le quali la compatibilità ambientale sia punto di forza per l'ottenimento di un apprezzamento adeguato del prodotto.

Il disciplinare di produzione dell’olio extra vergine bio del parco di Ugento
Una prima ipotesi é sicuramente l’adozione di un disciplinare di produzione che porti al riconoscimento di un marchio collettivo, che richiami l’origine e la scelta di metodi di produzione fortemente miranti alla riduzione degli impatti ambientali.
Con questo presupposto sarà possibile intraprendere azioni di promozione e valorizzazione commerciale dei prodotti non solo del Parco ma dell'intero territorio comunale, facendo affidamento sulla "disponibilità a pagare" per prodotti o servizi che, proprio in virtù della loro origine (Parco o area immediatamente adiacente), siano dotati di particolari caratteristiche di tipicità, salubrità, oltre che ottenuti con metodi di produzione rispettosi dell‘ambiente.
Nel lungo periodo, anche grazie alla attività di promozione presso i turisti stranieri, potranno essere valutate ipotesi di realizzazione di interventi di promozione all'estero.


Bibliografia
G. De Blasi, A. De Boni, R. Roma, Redditività delle produzioni biologiche e sostenibilità ambientale nelle aree protette. Il caso dell’olio d’oliva nel Parco litorale di Ugento (LE)
Dadamo Marco, Simone Zecca, Nicola Zaccarelli e Giovanni Zurlini, TRAIETTORIE EVOLUTIVE DELLA FASCIA COSTIERA: IL CASO DEL LITORALE DI UGENTO (PROV. LECCE)
Simone Zecca, Irene Petrosillo, a Nicola Zaccarelli, a Giovanni Zurlini, Dinamica territoriale nel Parco Regionale di Ugento (Prov. di Lecce)
Riccardo VALLINI, L’AGRICOLTURA COME BASE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITÀ DELLE AREE PROTETTE: IL CASO DEL PARCO DI VEIO
Luigi Stanca, IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA E PROBLEMATICHE GESTIONALI NEL PARCO NATURALE REGIONALE ‘LITORALE DI UGENTO

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