La Necessità e l’Urgenza di Adottare Misure per il Riuso dell’Acqua e la Raccolta delle Acque Piovane in Puglia
La Necessità e l’Urgenza di Adottare Misure per il Riuso dell’Acqua e la Raccolta delle Acque Piovane in Puglia
L'Italia si trova ad affrontare una crisi idrica che si sta accentuando in particolare nelle regioni meridionali, dove le risorse naturali sono limitate e i cambiamenti climatici minano ulteriormente la disponibilità di acqua. In Puglia, una delle regioni più colpite dalla scarsità idrica, l'acqua è una risorsa sempre più scarsa e preziosa. Con un utilizzo attuale di circa il 4% della capacità di riuso dell'acqua, si apre un ampio margine di intervento che potrebbe rivelarsi decisivo per la gestione delle risorse idriche e per garantire un futuro sostenibile per la regione. Le proposte che includono il riuso delle acque reflue e la creazione di sistemi per la raccolta delle acque piovane sono dunque non solo necessarie, ma urgenti.
1. Il Potenziale del Riuso dell'Acqua in Italia e in Puglia
Attualmente, in Italia, si stima che solo circa il 4% delle acque reflue vengano riutilizzate, nonostante un potenziale di riuso pari al 20%. Questo rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare la gestione dell'acqua, soprattutto in un periodo di crescente scarsità. In Puglia, dove la disponibilità di acqua è tra le più basse d'Italia (con una media di solo 640 millimetri di pioggia annui, rispetto ai 2.330 millimetri della media nazionale), il riuso dell'acqua potrebbe coprire fino al 45% della domanda irrigua. L'adozione di tecnologie per il trattamento e riutilizzo delle acque reflue sarebbe quindi una misura fondamentale per sostenere l'agricoltura e altri settori che dipendono dall'acqua, senza compromettere la qualità dell’ambiente e delle risorse naturali. Come affermato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la scarsità idrica in Italia ha toccato picchi preoccupanti, con circa il 43% del territorio nazionale che a novembre 2024 ha subito condizioni di siccità severa (CNR, 2024).
2. L’Urgenza della Creazione di Cisterne e Invasi
La proposta del tavolo tecnico di Dottori Agronomi, Dottori Forestali, Periti Agrari e Agrotecnici della Provincia di Lecce di realizzare cisterne domestiche e invasi per la raccolta delle acque piovane è una risposta concreta alla crisi idrica che affligge la Puglia. Ogni anno, infatti, l’89% delle acque piovane viene perso, non venendo raccolto né immagazzinato, nonostante il potenziale di conservazione sia elevato.
Le cisterne domestiche, da sole, rappresentano una soluzione praticabile per accumulare l’acqua piovana a livello locale. La loro installazione potrebbe ridurre sensibilmente la pressione sul sistema idrico, migliorando la resilienza delle comunità e riducendo il consumo di acqua potabile per usi non primari. Come evidenziato da diversi studi, l’adozione di tecnologie di raccolta delle acque piovane ha già dato buoni risultati in paesi come Australia e Israele, dove l’acqua è una risorsa scarsa e preziosa (Lazarova et al., 2019). In queste nazioni, il riuso e la raccolta dell’acqua piovana hanno contribuito in maniera decisiva alla gestione sostenibile delle risorse idriche, riducendo la vulnerabilità a eventi climatici estremi.
3. La Crisi Idrica e la Necessità di Adottare Soluzioni Rapide
La situazione idrica in Puglia è particolarmente preoccupante: a gennaio 2025, la disponibilità d'acqua negli invasi è scesa drasticamente al 10% del volume autorizzato e al 33% di quanto raccolto nello stesso periodo dell’anno precedente, con una perdita di 105 milioni di metri cubi negli invasi artificiali. Le perdite e le carenze idriche stanno avendo effetti devastanti sul settore agricolo, che dipende fortemente dalle risorse idriche per l’irrigazione. Le misure proposte dal tavolo tecnico – riuso dell’acqua, creazione di cisterne e invasi per la raccolta delle acque piovane – rappresentano interventi tempestivi e necessari per contrastare la crisi idrica e prevenire ulteriori danni all’agricoltura e alla sicurezza idrica della regione. A titolo di esempio, nel 2024, l'invaso di Occhito sul Fortore, uno dei principali serbatoi della regione, ha registrato una perdita di oltre 83 milioni di metri cubi d'acqua in soli dodici mesi, scendendo da 115 milioni a poco più di 31 milioni di metri cubi. Una situazione simile è avvenuta nell'invaso di Marana Capacciotti, dove la disponibilità di acqua è passata da 19,4 milioni di metri cubi a 8,6 milioni. Queste perdite sono sintomo di una gestione inefficace delle risorse, che potrebbe essere migliorata mediante l'adozione di impianti di raccolta e stoccaggio, in grado di ridurre la dipendenza dalle risorse idriche superficiali.
4. Case History e Evidenze Internazionali
Un esempio concreto dell’efficacia del riuso delle acque reflue viene da Madrid, dove il trattamento e riutilizzo delle acque grigie ha consentito di risparmiare milioni di litri d'acqua potabile ogni anno, garantendo una gestione più efficiente delle risorse (Ramírez et al., 2018). In Puglia, l’adozione di soluzioni simili potrebbe portare benefici significativi, riducendo la pressione sul sistema idrico e migliorando la resilienza alle siccità. Inoltre, la raccolta delle acque piovane attraverso invasi e cisterne ha dato buoni risultati anche in Italia, come dimostrato in regioni come la Sicilia, dove la costruzione di invasi per la raccolta delle acque piovane ha consentito di migliorare la disponibilità idrica nelle zone rurali (Rossi et al., 2020).
Conclusioni
La crisi idrica in Puglia è una realtà che non può più essere ignorata. La scarsità di acqua, accentuata dal cambiamento climatico, impone la necessità di intervenire con soluzioni concrete e sostenibili. Le proposte di riuso dell’acqua e di raccolta delle acque piovane non sono solo desiderabili, ma urgenti. È fondamentale che le istituzioni locali e nazionali adottino politiche che incentivino queste pratiche, promuovendo la sostenibilità e la resilienza delle comunità agricole e urbane della regione. La Puglia ha un potenziale enorme, e il tempo per agire è ora.
Bibliografia
- Lazarova, V., Bahri, A., & Petrovic, M. (2019). Water Reuse for Irrigation: Agriculture, Landscape, and Turf Grass. Springer Nature.
- Ramírez, R., González, A., & Martínez, A. (2018). "Water Reuse in Madrid: Case Study of Successful Implementation of Greywater Recycling." Environmental Engineering Science, 35(5), 456-466.
- Rossi, M., Di Silvio, L., & Ghetti, G. (2020). "La gestione sostenibile delle risorse idriche in Sicilia: esperienze e prospettive." Rivista Italiana di Economia Forestale, 56(3), 123-130.
- CNR (2024). "Osservatorio Siccità 2024: Rapporto sulla crisi idrica in Italia." Consiglio Nazionale delle Ricerche, https://www.cnr.it/observatorio_siccita
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