La sfida dell'innovazione in agricoltura in Puglia: Proposta per un Ente Tecnico Pubblico
Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica
urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore
scientifico
Introduzione
La Regione Puglia si colloca ai primi posti in Italia per numero di imprese attive nel settore agroalimentare, un risultato che testimonia la rilevanza economica e sociale di questo comparto. Tuttavia, la regione si trova tra gli ultimi posti per quanto riguarda l'adozione di tecnologie innovative nell'agritech, un settore chiave per incrementare la produttività, la sostenibilità e la competitività delle imprese agricole. Nonostante i numerosi interventi regionali, come i fondi FESR e le misure PIA, le criticità strutturali e culturali persistono.
Questo saggio propone la costituzione di un Ente Tecnico Pubblico composto esclusivamente da Agrotecnici, Periti Agrari e Dottori Agronomi e Forestali. Tale istituzione potrebbe fungere da catalizzatore per l'adozione di nuove tecnologie e per la rigenerazione del paesaggio rurale pugliese. Una volta raggiunti questi obiettivi, i terreni rigenerati potrebbero essere restituiti ai legittimi proprietari.
La situazione attuale e le sue criticità
La Puglia, pur vantando una tradizione agricola secolare, è intrappolata in una serie di problematiche che ostacolano l'introduzione di tecnologie innovative.
Focalizzazione sulla rendita fondiaria: La dipendenza dalla rendita agricola, amplificata dai contributi della Politica Agricola Comune (PAC), limita gli investimenti in innovazione. I proprietari terrieri, spesso poco coinvolti nelle operazioni agricole, preferiscono ottenere redditi sicuri piuttosto che investire in infrastrutture tecnologiche.
Fragmentazione fondiaria: La suddivisione dei terreni in piccoli appezzamenti rende inefficace l'adozione di tecnologie avanzate, come droni e sistemi di irrigazione intelligente, che richiedono economie di scala.
Conservatorismo culturale e infrastrutture insufficienti: La mentalità tradizionale, unita alla carenza di infrastrutture tecnologiche, come la connessione internet nelle aree rurali, ostacola la transizione verso l'agricoltura 4.0.
Il ruolo di un Ente Tecnico Pubblico nell’agritech pugliese
La costituzione di un Ente Tecnico Pubblico esclusivamente composto da professionisti qualificati — Agrotecnici, Periti Agrari e Dottori Agronomi e Forestali — potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per affrontare queste criticità.
Obiettivi principali dell'Ente:
Promuovere l'adozione di tecnologie innovative: L'ente fornirebbe consulenze gratuite o a costi agevolati agli agricoltori, favorendo l'adozione di strumenti come droni, sensori per l'agricoltura di precisione, software di gestione agricola e sistemi di irrigazione intelligenti.
Rigenerazione del paesaggio rurale: Attraverso progetti mirati, l'ente potrebbe coordinare la riqualificazione dei terreni abbandonati o degradati, migliorandone la produttività e la sostenibilità ambientale.
Formazione e sensibilizzazione: Sarebbero organizzati corsi di formazione per gli agricoltori, con l'obiettivo di superare le resistenze culturali all'innovazione. Inoltre, l'ente potrebbe fungere da mediatore per facilitare l'accesso ai fondi europei.
Creazione di modelli di cooperazione: L'ente potrebbe promuovere cooperative agricole per superare la frammentazione fondiaria e incentivare investimenti condivisi in tecnologie avanzate.
Casi di studio e modelli internazionali
L’esperienza internazionale offre diversi esempi di successo nell’implementazione di enti pubblici o organizzazioni tecniche per lo sviluppo agricolo:
Embrapa (Brasile): L'azienda brasiliana di ricerca agricola ha trasformato il settore agricolo del Paese attraverso lo sviluppo e la diffusione di tecnologie innovative. Embrapa ha contribuito a rendere il Brasile uno dei maggiori esportatori mondiali di prodotti agricoli.
Teagasc (Irlanda): Questo ente governativo fornisce ricerca, consulenza e formazione agli agricoltori irlandesi, favorendo l'adozione di tecnologie avanzate per migliorare la sostenibilità e la competitività del settore.
Cooperative agricole in Israele: Israele è leader nell'agritech grazie a cooperative che permettono l'adozione condivisa di tecnologie come sistemi di irrigazione a goccia e droni per il monitoraggio delle colture.
Restituzione dei terreni rigenerati ai legittimi proprietari
Una volta completata la rigenerazione dei terreni, l'Ente Tecnico Pubblico potrebbe restituirli ai legittimi proprietari con l'obbligo di mantenere gli standard di sostenibilità e innovazione raggiunti. Questo meccanismo garantirebbe una transizione sostenibile senza compromettere i diritti di proprietà, incentivando al contempo i proprietari a proseguire nel percorso di innovazione avviato.
Conclusioni e raccomandazioni
La creazione di un Ente Tecnico Pubblico dedicato all’innovazione agricola rappresenta un passo fondamentale per superare le criticità strutturali e culturali che frenano l’agricoltura pugliese. Tale istituzione potrebbe:
Favorire l’adozione di tecnologie avanzate;
Rigenerare il paesaggio rurale;
Incentivare la formazione degli agricoltori e la cooperazione tra imprese agricole.
Questo modello, ispirato a casi di successo internazionali, potrebbe trasformare la Puglia in un punto di riferimento per l'agritech in Italia, garantendo al tempo stesso la sostenibilità ambientale e la competitività economica del settore agroalimentare.
Bibliografia
Sistema Puglia. (2023). Dati sull’agricoltura in Puglia. Disponibile su: sistema.puglia.it
ISTAT. (2023). Rapporto annuale. Disponibile su: istat.it
Embrapa. (2022). Agricultural Research Corporation. Disponibile su: embrapa.br
Teagasc. (2023). Research and Innovation in Irish Agriculture. Disponibile su: teagasc.ie
Regione Puglia. (2024). Fondi europei e misure PIA. Disponibile su: regione.puglia.it
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