Sfruttamento della sansa di olive per la produzione di biogas: Un'innovazione tecnologica nel campo delle energie rinnovabili
Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica
urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore
scientifico
La crescente necessità di sviluppare soluzioni sostenibili per la produzione di energia ha portato a un’intensa ricerca nel settore delle energie rinnovabili. Tra le innovazioni più significative emerge il sistema denominato PhenolTech, sviluppato da BTS Biogas in collaborazione con il gruppo Agresti, un'importante realtà imprenditoriale pugliese. Questo sistema rappresenta una svolta tecnologica nella produzione di biogas, consentendo l'utilizzo esclusivo della sansa di olive come substrato organico. Il progetto, che ha già ottenuto una domanda di brevetto internazionale presso l'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO), è il primo in Europa a utilizzare un impianto alimentato al 100% con questo residuo dell'industria olearia.
La sansa di olive: un residuo prezioso
La sansa di olive è il residuo solido che si ottiene dopo l'estrazione dell'olio di oliva. Questo materiale è composto principalmente da frammenti di polpa, bucce e noccioli. Tradizionalmente considerata un sottoprodotto di difficile gestione a causa della presenza di polifenoli, che ostacolano i processi biologici di degradazione, la sansa di olive ha un elevato potenziale energetico. L’innovazione del sistema PhenolTech risiede proprio nella capacità di superare tali limiti attraverso un processo di ossidazione mirata delle sostanze inibitorie.
Il processo tecnologico di PhenolTech
Il sistema sperimentato da BTS Biogas prevede l'utilizzo di una prevasca in cui la sansa viene sottoposta a un trattamento ossidativo. Grazie a una speciale tecnologia, l'aria è insufflata dal basso, consentendo l'ossidazione delle sostanze polifenoliche che altrimenti avrebbero inibito il processo di digestione anaerobica. Una volta completata questa fase, la sansa è pronta per essere utilizzata come unico substrato negli impianti di biogas.
I risultati sperimentali ottenuti sono estremamente promettenti. L’impianto genera in media 4.284.000 kWh di energia elettrica all’anno, operando per circa 8.580 ore. Questo dimostra non solo l'efficienza del sistema, ma anche il suo contributo significativo alla produzione di energia rinnovabile.
Il contesto globale: casi simili di innovazione
A livello globale, diverse tecnologie si sono concentrate sul recupero energetico da residui agroalimentari, ma il progetto PhenolTech si distingue per l'uso esclusivo della sansa di olive come substrato. Ad esempio, in Spagna, un paese con una lunga tradizione olivicola, si stanno sviluppando impianti che combinano sansa e altri residui agricoli per la produzione di biogas. Tuttavia, l'innovazione italiana si caratterizza per la capacità di trattare la sansa in purezza, eliminando la necessità di substrati complementari.
Un esempio simile è il progetto "Biogasdoneright", sviluppato negli Stati Uniti e in Italia, che utilizza residui agricoli e colture di copertura per produrre biogas, ma senza focalizzarsi esclusivamente sulla sansa di olive. Anche in Grecia, un altro grande produttore di olive, sono stati condotti studi sull’utilizzo della sansa per la produzione di energia, ma senza l’applicazione di tecnologie specifiche come il trattamento ossidativo di PhenolTech.
Implicazioni ambientali e socio-economiche
L’implementazione del sistema PhenolTech non solo contribuisce alla transizione energetica, ma affronta anche un problema ambientale significativo legato allo smaltimento della sansa. Tradizionalmente, la gestione di questo sottoprodotto rappresentava un costo per le aziende olearie, mentre ora può diventare una risorsa economica. Inoltre, il progetto può avere un impatto positivo sul tessuto socio-economico delle regioni produttrici di olio d’oliva, creando nuove opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo di un’economia circolare.
Conclusioni
L’innovazione rappresentata dal sistema PhenolTech di BTS Biogas dimostra come sia possibile coniugare tecnologia, sostenibilità ambientale ed efficienza economica. Utilizzando esclusivamente la sansa di olive, un residuo tradizionalmente difficile da gestire, è possibile produrre energia pulita e rinnovabile. Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come l’industria agroalimentare possa evolversi verso modelli più sostenibili, fornendo al contempo un contributo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Bibliografia
BTS Biogas. (2025). PhenolTech: sistema brevettato per la produzione di biogas da sansa di olive. Recuperato da [link ufficiale aziendale].
European Patent Office (EPO). (2025). Brevetto internazionale per il sistema PhenolTech.
Singh, A., et al. (2020). "Anaerobic digestion of agricultural residues: Challenges and opportunities." Renewable Energy Journal, 145, 283-292.
Associazione Italiana Energia da Fonti Rinnovabili (2024). Biogas e digestione anaerobica: stato dell'arte in Italia.
Ministero dell'Ambiente. (2023). Rapporto annuale sulle energie rinnovabili in Italia.
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