venerdì 3 febbraio 2012

A Febbraio nel podere e nella stalla


A Febbraio nel podere e nella stalla


In quelle località ove, atteso lo condizioni del clima e del terreno, non furono finora esenti i lavori di rinnovo, si procuri di ultimarli al più presto, e si disponga, senz'altro, il terreno a ricevere le semine primaverili.

Si continuino tutti quegli altri lavori relativi alla sistemazione degli appezzamenti, degli scoli, delle siepi, e, ove occorra, si provveda a rendere, il più che sia possibile, uniforme la superficie del terreno, in modo che non si riscontrino sensibili variazioni altimetriche.

Si rompono gli erbai, si lavora profondante la terra e si prepara per le semine tardive.

Nei prati si ridesta la vegetazione, ed allora una buona erpicatura non deve certamente trascurarsi; in seguito alla spargere concime ben trito. Alcuni sogliono spargere sulle fave della buona fuliggine.

Si seminano le varietà marzuole del frumento e dell' avena, la fava in terra ben concimata e profondamente lavorata, il trifoglio biennale e le vecce destinate a produrre seme. Il trifoglio pratense si mette sul grano. In condizioni favorevoli, si seminano cicerchie, mochi ed il lino marzuolo. Si piantano tuberi di patate e di topinambur.

Il bestiame richiede le stesse cure già indicate nel gennaio : è da raccomandarsi che le stalle siano mantenute sempre ben nette, che in esse la temperatura non sia troppo calda, affinché gli animali, uscendo, non risentano delle brusche sensazioni di freddo. Per rendere al bestiame più sapido il foraggio e più igienico ad un tempo, si usa somministrarlo con un po' di sale.

Inoltre si approfitta della scarsezza dei lavori in questo mese, per restaurare e ripulire le stalle, i pollai e le colombaie.

Tratto dall’Almanacco Italiano del 1896 pagina 186

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