Mariangela Hungria: la scienza che salva il suolo e futuro
di Antonio Bruno Dottore in Scienze Agrarie
In un tempo in cui le notizie che ci arrivano
sembrano spesso macchiate da dolore, conflitti e preoccupazioni, arriva una
notizia che, come un raggio di sole, illumina la strada verso un futuro
migliore. La brasiliana Mariangela Hungria ha appena ricevuto il World Food
Prize 2025, quello che potremmo definire il Nobel dell’agricoltura. E non si
tratta di un riconoscimento qualunque, ma di un tributo a chi ha dedicato la
vita a migliorare il nostro mondo con scienza, passione e una visione di
sostenibilità.
Mariangela ha dimostrato che l’agricoltura non
deve per forza essere sinonimo di distruzione ambientale. Anzi, può e deve
essere un alleato del pianeta. Attraverso i suoi studi sul microbioma del
suolo, ha trovato la chiave per aumentare la produzione agricola riducendo
drasticamente l’uso di fertilizzanti chimici. E i numeri parlano chiaro: decine
di milioni di ettari di terreni brasiliani hanno beneficiato delle sue
ricerche, con raccolti più abbondanti e un minor impatto sull’ambiente.
Pensateci un attimo: il Brasile, da paese che
produceva 15 milioni di tonnellate di soia negli anni ’80, oggi ne produce 173
milioni, superando i giganti come Stati Uniti e Argentina. Non è un caso, è il
frutto di una scienza messa al servizio dell’umanità. E questo non vale solo
per il Brasile, ma rappresenta una straordinaria opportunità per tutto il
mondo.
Il suolo non è solo terra da coltivare, è un
organismo vivente, una ricchezza straordinaria di biodiversità microbica che la
nostra generazione inizia a comprendere appieno grazie a tecnologie moderne
come la metagenomica. Mariangela Hungria ha aperto la strada a questo nuovo
universo, ricordandoci che la salute della terra è la base della salute nostra
e del pianeta intero.
Non è un tema da poco. È la sfida che abbiamo
davanti: salvare il pianeta partendo dal suolo, dal suo microbioma, dalla sua
capacità di assorbire CO₂ e nutrire le piante che nutrono noi. È un
insegnamento che arriva in un momento cruciale, quando la crisi climatica
sembra travolgerci.
Da queste scoperte nasce un messaggio di
speranza, di impegno. Perché il futuro non è scritto: possiamo scriverlo con
scelte consapevoli, con ricerca, con passione. Mariangela Hungria ci ha
mostrato che è possibile. Sta a noi ascoltare e agire.
Rivoluzione Verde dal Suolo:
L’Impatto della Ricerca di Mariangela Hungria sull’Agricoltura Sostenibile e la
Salute Globale
Autore: Antonio Bruno
Istituzione: Associazione dei Dottori in Agraria e
Forestali della Provincia di Lecce
Abstract
Negli ultimi
decenni, l’agricoltura globale ha subito trasformazioni profonde orientate
verso la sostenibilità ambientale. Tra le figure centrali di questa transizione
vi è la microbiologa brasiliana Mariangela Hungria, recentemente insignita del World
Food Prize 2025 per il suo contributo pionieristico allo sviluppo di
bioinoculanti per l’agricoltura. Le sue ricerche, focalizzate sull'interazione
tra Rhizobium, Azospirillum e piante coltivate, hanno aperto
nuove prospettive sull'uso del microbioma del suolo come strumento per
aumentare la produttività, ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e contribuire
alla lotta contro i cambiamenti climatici. Il presente saggio analizza i
risultati più rilevanti delle sue sperimentazioni, con particolare attenzione
agli effetti agronomici e ambientali, collocandoli all’interno dell’approccio
integrato One Health.
1. Introduzione
Il suolo è
una risorsa viva, complessa e insostituibile. Ogni grammo di terra contiene miliardi
di microrganismi che svolgono funzioni essenziali per la fertilità, il ciclo
dei nutrienti e la salute delle piante. La microbiologia del suolo è oggi al
centro della ricerca agroecologica, anche grazie al lavoro di scienziati come
Mariangela Hungria. Dalla fine del XX secolo, Hungria ha contribuito in modo
determinante alla biotecnologia agricola in Brasile, promuovendo l’uso di
inoculi microbici come alternativa sostenibile alla fertilizzazione chimica.
2. Azospirillum e Rhizobium: sinergie biologiche in
campo
Hungria ha
dimostrato come l’inoculazione combinata di Azospirillum brasilense e Bradyrhizobium
spp. possa potenziare la resa delle principali colture. In oltre 40 milioni
di ettari brasiliani, queste tecnologie hanno sostituito fertilizzanti chimici
azotati, portando a un incremento produttivo e a una significativa riduzione
delle emissioni di gas serra (Hungria et al., 2010).
2.1 Caso studio: soia
In prove di
campo, la co-inoculazione ha aumentato il numero di noduli radicali, migliorato
l’assorbimento di nutrienti e incrementato la resa fino a +10% rispetto ai
controlli (Costa et al., 2020).
2.2 Caso studio: mais e grano
Su 17 prove
pluriennali, le rese del mais sono aumentate del 24–30% e quelle del grano del
13–18% grazie all’inoculo di ceppi selezionati di Azospirillum (Hungria
et al., 2010). Una metanalisi successiva ha confermato effetti simili anche in
combinazioni con altri cianobatteri (Rhizosphere, 2020).
3. Microbioma del suolo e tecnologie emergenti
Le recenti
tecniche di metagenomica ed estrazione dell’eDNA hanno permesso di indagare
l’effetto degli inoculi sulla biodiversità microbica del suolo. Studi condotti
tra il 2023 e il 2025 hanno dimostrato che le piante inoculate ospitano una
microbiota radicale più ricca e funzionalmente attiva, capace di potenziare la
resistenza a stress biotici e abiotici (MDPI, 2023).
4. Impatti ambientali e sanitari: il paradigma One
Health
Il
contributo di Hungria si estende ben oltre l’ambito agricolo. La riduzione
dell’uso di fertilizzanti chimici significa minore inquinamento delle acque,
riduzione della dipendenza energetica e minori emissioni di CO₂. Il suolo, in
quanto serbatoio di carbonio e regolatore del clima, rappresenta una delle
chiavi per affrontare la crisi climatica.
Il concetto
di One Health – che integra salute umana, animale e ambientale – trova
nella tutela del suolo una delle sue espressioni più concrete. Suoli sani
producono piante nutrienti, riducono l’uso di pesticidi, proteggono la
biodiversità e promuovono una catena alimentare più resiliente.
5. Conclusioni
Mariangela
Hungria ha posto le basi per un’agricoltura biologicamente integrata, capace di
coniugare alte rese produttive e rispetto per l’ambiente. Il futuro
dell’agricoltura, e forse dell’intero equilibrio planetario, dipende anche
dalla capacità di adottare queste pratiche su scala globale. Le sue ricerche
rappresentano non solo un trionfo scientifico, ma un modello di scienza
applicata al servizio della vita.
Bibliografia
- Hungria, M. et al. (2010). Inoculation
with selected strains of Azospirillum brasilense... Plant and Soil.
- Costa, R. et al. (2020). Co-inoculação
de Bradyrhizobium e Azospirillum em soja. SciELO Brasil.
- MDPI (2023). Microbiome of
Nodules and Roots under Bioinoculation Treatments.
- Rhizosphere Journal (2020). Co-inoculation
effects of Azospirillum and cyanobacteria on maize productivity.
- MDPI Plants (2025). Complementary
application of growth‑promoting bacteria in soybean.
- World Food Prize Foundation
(2025). Mariangela Hungria awarded for microbiological innovations in
agriculture.
- ResearchGate (2024–25). Composite
inoculants for sustainable soy production.
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