SS 275 i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali per lo sviluppo del Salento Leccese
di Antonio Bruno*
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Abstract Riassunto
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali sempre e in ogni circostanza parliamo e scriviamo di SVILUPPO SOSTENIBILE cioè “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (WCED 1988).
Io vivo immerso nel territorio del Salento leccese, faccio l'esempio del mio territorio ma voi che leggete potete estendere questo al vostro territorio, le attività economiche che si svolgono nel mio territorio che ha dei limiti fisici come l'estensione e le risorse in esso contenute non cresce ma si sviluppa ecco perché nei lunghi periodi e nel tempo la crescita dell'economia non può essere sostenibile.
Sviluppo del territorio del Salento leccese che è territorio rurale può avvenire senza compromettere il futuro delle prossime generazioni, i progetti possono essere realizzati senza conseguenze se nel gruppo di progettazione c'è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale che appunto può prevedere le conseguenze sul territorio rurale suggerendo soluzioni che favoriscano lo sviluppo e scongiurino le devastazioni. Il professionista a cui ci si affida è importantissimo, in tema di territorio rurale ovvero della maggior parte del nostro territorio l'unico professionista che ha titolo e competenze per esprimere una Valutazione è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale.
Tutti sappiamo che è un'importante strada statale extraurbana secondaria del Salento. Ora io mi chiedo e vi chiedo: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti chiamati a esprimere la Valutazione di Impatto Ambientale? Ma come dicono i miei amici avvocati, vi è di più: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti che hanno espresso PARERE FAVOREVOLE nel luglio 2008?
Se volete favorire lo sviluppo del territorio e per scongiurare la crescita scellerata allora avete un'unica possibilità: affidatevi alla consulenza dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
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Ieri percorrevo la strada provinciale che collega un paesino della Provincia di Lecce che si chiama Cavallino con Caprarica di Lecce, solo da poco un sottovia mette in evidenza gli strati geologici che si sono accumulati nei tempi eterni e sempre da poco il paesaggio rurale fatto di boschi di olivo viene interrotto dai pannelli del fotovoltaico. Non era da molto che avevo percorso quella strada ma queste opere della tecnica hanno modificato in maniera irreversibile l'ecosistema di quei luoghi. Ecco perché è necessario prevedere per prevenire gli effetti prevedibili di opere dell'uomo sull'ambiente, sulla vita animale e vegetale.
C'è chi ha capito perché accade che, sempre più spesso, noi persone umane interveniamo sull'ambiente e lo modifichiamo in maniera irreversibile e quest'uomo è Alexis de Tocqueville. In sintesi siccome in questo tempo che viviamo l'unico fine della persona umana è quello della ricerca di beni materiali ecco che accade che bisogna avere sempre fretta, perché oltre alle tantissime cose che possediamo ne desideriamo milioni di altre che dobbiamo conquistare al più presto perché altrimenti la morte ci impedirà di goderne.
Ecco perché consumiamo la terra come fosse un gelato, come ? Non sai come consumi un gelato alle 12 e 30 del 15 agosto sotto l'ombrellone? Ma con fretta altrimenti di liquefa e tu hai le mani e il corpo tutti appiccicosi perché lo zucchero ti rende appetibile per api e mosche.
Fretta, sempre più in fretta perché altrimenti si perde l'occasione e si resta a bocca asciutta e con il corpo appiccicoso.
Per colpa del gelato che siccome si squaglia va mangiato in fretta ecco che vengono elaborate le procedure quali la Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica per valutare che impatto avranno sull'ambiente, sulle specie animali e vegetali le opere dell'uomo prima che si realizzino.
I pratica chi si intende di ambiente che come tutti sappiamo nel territorio italiano è ambiente rurale nel 99% dei casi, ha tutti gli strumenti per poter dire quali conseguenze avrà quel progetto, quella norma o quell'opera sull'ambiente rurale. Ecco perché gli unici che hanno titolo quando si interviene nell'ambiente rurale per poter esprimere la Valutazione di Impatto ambientale sono i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali.
Noi medici della terra applichiamo il Principio di precauzione cioè: IN DUBBIO PRO MALO, che significa che se abbiamo un dubbio tra conseguenze di modificazione tenue e conseguenze più devastanti per il paesaggio ecco che propendiamo per queste ultime perché basta il dubbio di una conseguenza catastrofica per attivare le protezioni in quanto ciò che sta accadendo nel territorio è talmente grave che le possibili perdite superano grandemente qualsiasi beneficio possiamo immaginare.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali sempre e in ogni circostanza parliamo e scriviamo di SVILUPPO SOSTENIBILE cioè “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (WCED 1988).
La questione che devo affrontare ogni giorno è quella relativa alla confusione che si fa tra sviluppo e crescita.
Crescere significa aumentare di dimensione, e questo diventare “più grosso” quasi sempre si realizza aggiungendo cose materiali. Invece svilupparsi significa aumentare la propria capacità di portarsi in una condizione migliore rispetto alla precedente che nulla a che fare con il possesso di altre cose o con l'immettere altre cose materiali.
La crescita non fa altro che sancire un aumento quantitativo mentre invece lo sviluppo rappresenta un miglioramento qualitativo.
Io vivo immerso nel territorio del Salento leccese, (faccio l'esempio del mio territorio ma voi che leggete potete estendere questo al vostro territorio) le attività economiche che si svolgono nel mio territorio che ha dei limiti fisici come l'estensione e le risorse in esso contenute non cresce ma si sviluppa ecco perché nei lunghi periodi e nel tempo la crescita dell'economia non può essere sostenibile.
Perché allora non c'è da parte degli attori sociali e dei centri di decisione politica la richiesta della consulenza da parte dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali? Perché assistiamo che spesso vengono chiamati a esprimere Valutazione di Impatto Ambientale altri professionisti che non hanno conoscenza delle dinamiche degli ambienti rurali che occupano il 99% del nostro territorio?
Io una riposta me la sono data perché per ricorrere a noi Medici della Terra chi decide a tutti i livelli dovrebbe aderire ai principi che informano l'azione di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali. I principi che informano la nostra professione ci impongono di limitare il modello di sviluppo dei paesi industrializzati dell'occidente, di scongiurare i gravi danni generati dall'iniquità intergenerazionale, di informare tutti che non corrisponde al vero la credenza diffusa che la tecnica basta a superare ogni difficoltà e soprattutto a dire a chiare lettere che il modo di pensare e di operare attuale deve essere modificato perché è tutto teso a conseguire risultati nel breve periodo senza pensare ai danni ambientali, sociali ed economici che probabilmente pagheranno le future generazioni.
Lo Sviluppo del territorio del Salento leccese, che è territorio rurale, può avvenire senza compromettere il futuro delle prossime generazioni, i progetti possono essere realizzati senza conseguenze se nel gruppo di progettazione c'è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale che appunto può prevedere le conseguenze sul territorio rurale suggerendo soluzioni che favoriscano lo sviluppo e scongiurino le devastazioni della crescita a ogni costo e costi quel che costi. Ma per andare al concreto devo riferire di quanto è già avvenuto e di quanto sta avvenendo nel nostro territorio.
Per il fotovoltaico c'è in atto una riflessione da parte del volontariato che si interessa di ambiente e salute, mi risulta che il professionista a cui questo movimento si affida non è un Dottore Agronomo o Dottore Forestale così come sia gli altri ambientalisti dalle Giovani Marmotte in su e anche nella maggior parte dei casi i Sindaci dei Comuni della Provincia di Lecce. Il professionista a cui ci si affida è importantissimo, infatti in tema di territorio rurale, ovvero della maggior parte del nostro territorio, l'unico professionista che ha titolo e competenze per esprimere una Valutazione è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale.
E veniamo alla stampa di questi giorni che ripropone la questione della strada statale 275 di Santa Maria di Leuca. Tutti sappiamo che è un'importante strada statale extraurbana secondaria del Salento. Tutti siamo a conoscenza è in fase di gara il suo ammodernamento e l'ampliamento a 4 corsie fortemente voluto dal "comitato 4 corsie per lo sviluppo e la vita" creato nel 2001.
Il progetto per la realizzazione del raddoppio della Strada Statale 275 (Maglie-Leuca) nel luglio del 2008 ha ottenuto il parere favorevole per la Valutazione di Impatto Ambientale. Nel 2009 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha approvato il finanziamento completo per la creazione dell'opera. Ora io mi chiedo e vi chiedo: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti chiamati a esprimere la Valutazione di Impatto Ambientale? Ma, come dicono i miei amici avvocati, vi è di più: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti che hanno espresso PARERE FAVOREVOLE nel luglio 2008?
Se volete favorire lo sviluppo del territorio e per scongiurare la crescita scellerata allora avete un'unica possibilità: affidatevi alla consulenza dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
E' davvero assurdo che ciò che dovrebbe essere a tutti noto e che dovrebbe salvaguardare noi tutti debba essere oggetto di un articolo, ma se siamo a questo punto è perché tutti siamo chiamati a mettere riparo, io la mia parte la sto facendo, ai colleghi chiedo di fare la loro parte coinvolgendo in ogni Comune i Sindaci ma chiedo a tutti di avere a cuore il nostro ambiente, che è per il 99% paesaggio rurale affinché sia salvaguardato attraverso l'azione degli unici professionisti che ne hanno competenza ovvero i Medici della Terra.
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Alexis de Tocqueville La democrazia in America
WCED 1988 Il futuro di noi tutti
Oreste Caroppo Questione SS 275: le associazioni pro-paesaggio chiedono la collaborazione di quella per la sicurezza stradale (presidente del Movimento per "La Rinascita del Salento", vicino ad Italia Nostra, aderente alla rete del "Forum Ambiente e Salute di Lecce" e a quella del "Coordinamento Civico di Maglie per la Difesa del Territorio e della Salute")
di Antonio Bruno*
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Abstract Riassunto
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali sempre e in ogni circostanza parliamo e scriviamo di SVILUPPO SOSTENIBILE cioè “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (WCED 1988).
Io vivo immerso nel territorio del Salento leccese, faccio l'esempio del mio territorio ma voi che leggete potete estendere questo al vostro territorio, le attività economiche che si svolgono nel mio territorio che ha dei limiti fisici come l'estensione e le risorse in esso contenute non cresce ma si sviluppa ecco perché nei lunghi periodi e nel tempo la crescita dell'economia non può essere sostenibile.
Sviluppo del territorio del Salento leccese che è territorio rurale può avvenire senza compromettere il futuro delle prossime generazioni, i progetti possono essere realizzati senza conseguenze se nel gruppo di progettazione c'è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale che appunto può prevedere le conseguenze sul territorio rurale suggerendo soluzioni che favoriscano lo sviluppo e scongiurino le devastazioni. Il professionista a cui ci si affida è importantissimo, in tema di territorio rurale ovvero della maggior parte del nostro territorio l'unico professionista che ha titolo e competenze per esprimere una Valutazione è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale.
Tutti sappiamo che è un'importante strada statale extraurbana secondaria del Salento. Ora io mi chiedo e vi chiedo: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti chiamati a esprimere la Valutazione di Impatto Ambientale? Ma come dicono i miei amici avvocati, vi è di più: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti che hanno espresso PARERE FAVOREVOLE nel luglio 2008?
Se volete favorire lo sviluppo del territorio e per scongiurare la crescita scellerata allora avete un'unica possibilità: affidatevi alla consulenza dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
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Ieri percorrevo la strada provinciale che collega un paesino della Provincia di Lecce che si chiama Cavallino con Caprarica di Lecce, solo da poco un sottovia mette in evidenza gli strati geologici che si sono accumulati nei tempi eterni e sempre da poco il paesaggio rurale fatto di boschi di olivo viene interrotto dai pannelli del fotovoltaico. Non era da molto che avevo percorso quella strada ma queste opere della tecnica hanno modificato in maniera irreversibile l'ecosistema di quei luoghi. Ecco perché è necessario prevedere per prevenire gli effetti prevedibili di opere dell'uomo sull'ambiente, sulla vita animale e vegetale.
C'è chi ha capito perché accade che, sempre più spesso, noi persone umane interveniamo sull'ambiente e lo modifichiamo in maniera irreversibile e quest'uomo è Alexis de Tocqueville. In sintesi siccome in questo tempo che viviamo l'unico fine della persona umana è quello della ricerca di beni materiali ecco che accade che bisogna avere sempre fretta, perché oltre alle tantissime cose che possediamo ne desideriamo milioni di altre che dobbiamo conquistare al più presto perché altrimenti la morte ci impedirà di goderne.
Ecco perché consumiamo la terra come fosse un gelato, come ? Non sai come consumi un gelato alle 12 e 30 del 15 agosto sotto l'ombrellone? Ma con fretta altrimenti di liquefa e tu hai le mani e il corpo tutti appiccicosi perché lo zucchero ti rende appetibile per api e mosche.
Fretta, sempre più in fretta perché altrimenti si perde l'occasione e si resta a bocca asciutta e con il corpo appiccicoso.
Per colpa del gelato che siccome si squaglia va mangiato in fretta ecco che vengono elaborate le procedure quali la Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica per valutare che impatto avranno sull'ambiente, sulle specie animali e vegetali le opere dell'uomo prima che si realizzino.
I pratica chi si intende di ambiente che come tutti sappiamo nel territorio italiano è ambiente rurale nel 99% dei casi, ha tutti gli strumenti per poter dire quali conseguenze avrà quel progetto, quella norma o quell'opera sull'ambiente rurale. Ecco perché gli unici che hanno titolo quando si interviene nell'ambiente rurale per poter esprimere la Valutazione di Impatto ambientale sono i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali.
Noi medici della terra applichiamo il Principio di precauzione cioè: IN DUBBIO PRO MALO, che significa che se abbiamo un dubbio tra conseguenze di modificazione tenue e conseguenze più devastanti per il paesaggio ecco che propendiamo per queste ultime perché basta il dubbio di una conseguenza catastrofica per attivare le protezioni in quanto ciò che sta accadendo nel territorio è talmente grave che le possibili perdite superano grandemente qualsiasi beneficio possiamo immaginare.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali sempre e in ogni circostanza parliamo e scriviamo di SVILUPPO SOSTENIBILE cioè “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (WCED 1988).
La questione che devo affrontare ogni giorno è quella relativa alla confusione che si fa tra sviluppo e crescita.
Crescere significa aumentare di dimensione, e questo diventare “più grosso” quasi sempre si realizza aggiungendo cose materiali. Invece svilupparsi significa aumentare la propria capacità di portarsi in una condizione migliore rispetto alla precedente che nulla a che fare con il possesso di altre cose o con l'immettere altre cose materiali.
La crescita non fa altro che sancire un aumento quantitativo mentre invece lo sviluppo rappresenta un miglioramento qualitativo.
Io vivo immerso nel territorio del Salento leccese, (faccio l'esempio del mio territorio ma voi che leggete potete estendere questo al vostro territorio) le attività economiche che si svolgono nel mio territorio che ha dei limiti fisici come l'estensione e le risorse in esso contenute non cresce ma si sviluppa ecco perché nei lunghi periodi e nel tempo la crescita dell'economia non può essere sostenibile.
Perché allora non c'è da parte degli attori sociali e dei centri di decisione politica la richiesta della consulenza da parte dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali? Perché assistiamo che spesso vengono chiamati a esprimere Valutazione di Impatto Ambientale altri professionisti che non hanno conoscenza delle dinamiche degli ambienti rurali che occupano il 99% del nostro territorio?
Io una riposta me la sono data perché per ricorrere a noi Medici della Terra chi decide a tutti i livelli dovrebbe aderire ai principi che informano l'azione di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali. I principi che informano la nostra professione ci impongono di limitare il modello di sviluppo dei paesi industrializzati dell'occidente, di scongiurare i gravi danni generati dall'iniquità intergenerazionale, di informare tutti che non corrisponde al vero la credenza diffusa che la tecnica basta a superare ogni difficoltà e soprattutto a dire a chiare lettere che il modo di pensare e di operare attuale deve essere modificato perché è tutto teso a conseguire risultati nel breve periodo senza pensare ai danni ambientali, sociali ed economici che probabilmente pagheranno le future generazioni.
Lo Sviluppo del territorio del Salento leccese, che è territorio rurale, può avvenire senza compromettere il futuro delle prossime generazioni, i progetti possono essere realizzati senza conseguenze se nel gruppo di progettazione c'è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale che appunto può prevedere le conseguenze sul territorio rurale suggerendo soluzioni che favoriscano lo sviluppo e scongiurino le devastazioni della crescita a ogni costo e costi quel che costi. Ma per andare al concreto devo riferire di quanto è già avvenuto e di quanto sta avvenendo nel nostro territorio.
Per il fotovoltaico c'è in atto una riflessione da parte del volontariato che si interessa di ambiente e salute, mi risulta che il professionista a cui questo movimento si affida non è un Dottore Agronomo o Dottore Forestale così come sia gli altri ambientalisti dalle Giovani Marmotte in su e anche nella maggior parte dei casi i Sindaci dei Comuni della Provincia di Lecce. Il professionista a cui ci si affida è importantissimo, infatti in tema di territorio rurale, ovvero della maggior parte del nostro territorio, l'unico professionista che ha titolo e competenze per esprimere una Valutazione è il Dottore Agronomo o il Dottore Forestale.
E veniamo alla stampa di questi giorni che ripropone la questione della strada statale 275 di Santa Maria di Leuca. Tutti sappiamo che è un'importante strada statale extraurbana secondaria del Salento. Tutti siamo a conoscenza è in fase di gara il suo ammodernamento e l'ampliamento a 4 corsie fortemente voluto dal "comitato 4 corsie per lo sviluppo e la vita" creato nel 2001.
Il progetto per la realizzazione del raddoppio della Strada Statale 275 (Maglie-Leuca) nel luglio del 2008 ha ottenuto il parere favorevole per la Valutazione di Impatto Ambientale. Nel 2009 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha approvato il finanziamento completo per la creazione dell'opera. Ora io mi chiedo e vi chiedo: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti chiamati a esprimere la Valutazione di Impatto Ambientale? Ma, come dicono i miei amici avvocati, vi è di più: erano Dottori Agronomi e Dottori Forestali i professionisti che hanno espresso PARERE FAVOREVOLE nel luglio 2008?
Se volete favorire lo sviluppo del territorio e per scongiurare la crescita scellerata allora avete un'unica possibilità: affidatevi alla consulenza dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
E' davvero assurdo che ciò che dovrebbe essere a tutti noto e che dovrebbe salvaguardare noi tutti debba essere oggetto di un articolo, ma se siamo a questo punto è perché tutti siamo chiamati a mettere riparo, io la mia parte la sto facendo, ai colleghi chiedo di fare la loro parte coinvolgendo in ogni Comune i Sindaci ma chiedo a tutti di avere a cuore il nostro ambiente, che è per il 99% paesaggio rurale affinché sia salvaguardato attraverso l'azione degli unici professionisti che ne hanno competenza ovvero i Medici della Terra.
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Alexis de Tocqueville La democrazia in America
WCED 1988 Il futuro di noi tutti
Oreste Caroppo Questione SS 275: le associazioni pro-paesaggio chiedono la collaborazione di quella per la sicurezza stradale (presidente del Movimento per "La Rinascita del Salento", vicino ad Italia Nostra, aderente alla rete del "Forum Ambiente e Salute di Lecce" e a quella del "Coordinamento Civico di Maglie per la Difesa del Territorio e della Salute")
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