La Crisi Climatica e il Futuro dell’Agricoltura: Una Storia di Adattamento e Innovazione
di Antonio Bruno
Negli ultimi dieci anni, il nostro pianeta ha mostrato segnali sempre più evidenti di una crisi climatica in atto. Non è solo una questione per gli scienziati o i governi: sta cambiando il modo in cui viviamo, mangiamo e lavoriamo. Anche per grandi aziende agricole italiane, come Bonifiche Ferraresi (BF Spa), questa emergenza non è più qualcosa che riguarda il futuro, ma un problema del presente da affrontare subito.
Che cos’è la crisi climatica?
La crisi climatica è un insieme di problemi causati dall'aumento delle temperature globali. Questo cambiamento è dovuto soprattutto alle attività umane, come bruciare combustibili fossili e disboscare le foreste. Questi cambiamenti stanno rendendo più difficile coltivare il cibo che troviamo ogni giorno nei supermercati. Come ha scritto il giornalista David Wallace-Wells sul New York Times, “i supermercati oggi mostrano quanto il nostro sistema sia fragile, colpito da pandemie, guerre e soprattutto dal cambiamento climatico”.
Cosa sta facendo Bonifiche Ferraresi?
BF Spa, uno dei più grandi gruppi agricoli italiani, ha deciso di affrontare questa sfida creando nuove soluzioni. Dal 2023, ha iniziato progetti in Paesi con climi ancora più difficili, come Ghana, Algeria ed Egitto. Per farlo, ha investito 45 milioni di euro in un centro di ricerca e formazione chiamato BF Educational, situato a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara.
Secondo Francesco Pugliese, il responsabile di BF Educational, il centro è come un laboratorio gigante dove la ricerca scientifica e la formazione vanno di pari passo. Da una parte si studiano nuove tecnologie, dall’altra si formano esperti capaci di applicarle.
Le nuove tecnologie per salvare l’agricoltura
Il cambiamento climatico sta costringendo gli agricoltori a trovare nuove soluzioni per coltivare su terreni che stanno cambiando. Tra le tecnologie più innovative ci sono:
Miglioramento genetico: Non si tratta di creare organismi geneticamente modificati (Ogm), ma di selezionare piante più resistenti alle sfide attuali, come la siccità o l’invasione di parassiti.
Sensori e agricoltura di precisione: Questi dispositivi aiutano gli agricoltori a capire meglio quando e dove c'è bisogno di acqua o fertilizzanti. Ad esempio, con sensori e dati satellitari, si può risparmiare acqua preziosa e ridurre l’uso di prodotti chimici, proteggendo l’ambiente.
Intelligenza artificiale: L’AI permette di trasformare l’esperienza di esperti in modelli digitali che possono aiutare agricoltori di tutto il mondo. Se un esperto di pomodori sa come affrontare certi problemi, il machine learning può usare questa conoscenza per aiutare anche altri agricoltori.
Agrofisica: Questa nuova disciplina trasferisce tecnologie mediche, come le scansioni PET, al mondo dell’agricoltura. Questi strumenti permettono di capire lo stato di salute del suolo e delle piante senza distruggerle, rendendo possibile monitorare la fertilità dei terreni in tempo reale.
Perché serve formarsi?
Il lavoro in agricoltura oggi è più complicato di quanto si possa pensare. Non basta conoscere le piante, bisogna anche saper usare macchinari avanzati, tecnologie digitali e strumenti scientifici. Ecco perché BF Educational organizza corsi e master per giovani studenti e professionisti che vogliono imparare a gestire queste nuove sfide.
Secondo Pugliese, “un agronomo oggi deve sapere non solo come crescere le piante, ma anche come usare l’informatica, i sensori e l’ingegneria per adattarsi a un mondo in continua evoluzione”.
Un futuro da costruire insieme
La crisi climatica ci mostra che il mondo sta cambiando e che dobbiamo cambiare con esso. Grazie alla scienza, alla tecnologia e a persone preparate, possiamo immaginare un futuro in cui l’agricoltura è capace di nutrire tutti, anche in un pianeta diverso da quello che conosciamo. Come dice il proverbio, “non possiamo fermare il vento, ma possiamo costruire mulini a vento”: BF Spa sta facendo proprio questo.
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