Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
domenica 25 aprile 2010
La consulenza dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per acquistare Olio d'oliva genuino
La consulenza dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per acquistare Olio d'oliva genuino
di Antonio Bruno
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L'utilizzo dell'olio è legato alle sue applicazioni per la salute umana, infatti l'olio d'oliva difende la mucosa gastrica dalle ulcere e si presenta molto meno grasso rispetto ad altri oli vegetali, al punto che, anche se cotto, origina quantità minori di polimeri e di perossidi.
L'olio d'oliva non è solo questo per secoli è stato l'energia utilizzata per l'illuminazione, naturalmente la qualità dell'olio d'oliva “lampante” è scadente ma per bruciare non è necessario che sia saporito.
Prima di acquistare l'olio venite da noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali, andiamo insieme presso l'azienda e vi faremo la consulenza che vi darà la garanzia che state acquistando un prodotto genuino.
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L'olio d'oliva accompagna la nostra esistenza, ce l'hanno messo in fronte il giorno della Cresima, lo abbiamo visto in un boccetta l'ultimo giorno di vita dei nostri cari. L'olio d'oliva accompagna la nostra vita nel Salento leccese.
Il Palmieri affermava che "il Salento aveva il vanto di trasformare in oro solido il suo oro liquido e brillante". Un "oro" che ha fatto la fortuna di molti e che ha inebriato, col suo aroma dolciastro e piacevole, coloro che hanno gustato il suo sapore genuino.
Ma è bene che sia chiaro che l'utilizzo dell'olio è legato alle sue applicazioni per la salute umana, infatti l'olio d'oliva difende la mucosa gastrica dalle ulcere e si presenta molto meno grasso rispetto ad altri oli vegetali, al punto che, anche se cotto, origina quantità minori di polimeri e di perossidi. Le statistiche hanno poi dimostrato come le popolazioni mediterranee siano meno soggette a malattie cardiovascolari, proprio grazie ad un’ alimentazione più sana e meno 'stressante' per l’organismo. L’olio d’oliva garantisce inoltre un miglior assorbimento delle vitamine, rallentando i processi di invecchiamento. Gli atleti dell’antichità lo spalmavano sul corpo per aumentare il flusso del sangue e garantire un più rapido riscaldamento del tono muscolare. Ancora oggi l’olio d’oliva è utilizzato come base per la creazione di prodotti cosmetici, segno che le sue applicazioni sono molteplici e i suoi benefici molto apprezzati.
«Tra i prodotti nostrani – ha spiegato Giovanni Alemanno, Sindaco di Roma quando era Ministro delle Politiche Agricole e Forestali nel 2003 , – l’olio extra vergine d’oliva rappresenta un vero e proprio pilastro di una sana dieta alimentare, grazie anche alle sue proprietà benefiche e terapeutiche riconosciute come tali dalla letteratura scientifica internazionali. Buona parte delle morti per cancro – ha continuato – sono attribuibili a fattori alimentari. Una corretta alimentazione e l’uso quotidiano dell’olio extra vergine d’oliva, al contrario, aiuterebbe a prevenire certe malattie».
E’ stato rilevato che alcuni alimenti tipici della cosiddetta dieta mediterranea come l’olio extra vergine d’oliva, broccoli, arance, aglio e cipolle, consentirebbero di prevenire il 35% di tutti i tumori e solo il 4% degli italiani sa che per ridurre il rischio di cancro bisognerebbe assumere quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura.
Ma l'olio d'oliva non è solo questo per secoli è stato l'energia utilizzata per l'illuminazione, naturalmente la qualità dell'olio d'oliva “lampante” è scadente ma per bruciare non è necessario che sia saporito e la testimonianza proviene da un bel lavoro di una tesi di laurea da cui possiamo sapere che sino al 1860 tutta la vittà di Lecce era illuminata da lampioni alimentati da olio d'oliva.
La scarsa documentazione sull'illuminazione urbana leccese all'inizio dell'Ottocento, ci informa che nel 1818, c'erano 79 "riverberi" (lampioni), e che la spesa relativa a 54 giorni (nel periodo compreso fra agosto e i primi dieci d'ottobre di quell'anno) era pari a 458,59 ducati e mezzo.
Leggendo il De Giorgi, "... sino al 1860 tutte le vie della nostra città (la città di Lecce) furono illuminate con lampade ad olio di uliva. ... Le vie di Lecce erano tutte all'oscuro; pochi fanalisti le percorrevano a passo di tartaruga, muniti di una lanterna e di una lunga scala di quelle che si adoperano dai contadini per abbacchiare le ulive. I pubblici lampioni erano degli arnesi madornali sospesi in cima a lunghe pertiche di ferro. Giunti ad uno di questi i fanalisti distaccavano dal muro una catena che era attaccata con l'altro capo alla pertica, facevano girare quest'ultima su grossi arpioni, in modo da condurla nel mezzo della via, e poi la fissavano con due barbacani di ferro. Quindi montavano sulla scala e accendevano la lampada. Era l'affare di un buon quarto d'ora per ogni fanale, e di un paio di ore per tutti. Tuttociò avveniva nei soli giorni nei quali la luna non splendeva sull'orizzonte; ed i fanalisti dovevano tener sempre l'occhio al calendario. Dal primo giorno del novilunio sino al terzo dopo il plenilunio i lampioni restavano inesorabilmente spenti".
Le migliori occasioni per avere un pò di luce nella città di Lecce, prosegue il professore De Giorgi, s'avevano nel periodo estivo, in occasione delle feste patronali in onore del santo patrono della città (dal 15 al 26 agosto) o di altri santi, allorquando "le poetiche lucerneddre de Santu Ronzu ... ornavano i davanzali delle finestre e gli architravi delle porte nelle case meno agiate. L'illuminazione ad olio nelle vie e nelle piazze (la così detta villa e la macchina, tuttora in uso) e sulle facciate delle chiese era di rito in queste occasioni; ma orribile era il puzzo della moccolaja (moccolo = residuo di candela) che restava fino a tarda ora di notte. Questo sistema patriarcale era adottato anche dai privati; e se riusciva dannoso ai polmoni era molto igienico per la vista".
Non è solo un alimento, ecco perché l'olio d'oliva continua ad essere oggetto di attenzione. Spetta a noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali comunicare l'olio d'oliva, per farlo conoscere, per rispondere alle domande, divulgarne i modo corretti d'uso e per affiancare nella scelta attraverso
i sistemi di analisi che consentono di effettuare rapidamente controlli di qualità in tutte le fasi della filiera di produzione dell'olio di oliva, permettendo di valutare i parametri sui frutti e sulla pasta previa estrazione dell'olio o direttamente sull'olio di oliva tal quale. Prima di acquistare l'olio venite da noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali, andiamo insieme presso l'azienda e vi faremo la consulenza che vi darà la garanzia che state acquistando un prodotto genuino.
Bibliografia
Valentina Vantaggiato Antico commercio del vino e dell'olio nel Salento
Intendenza di Terra d'Otranto, Affari Generali, b.39, fasc. 764; 16 ottobre 1818.
Cosimo De Giorgi, Numero Unico per le Feste Inaugurali del giugno 1898; Tipografia Editrice Salentina, fratelli Spacciante, 1898.
Estratto da una tesi di laurea in Archeologia Industriale, conseguita presso la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Lecce, dal titolo: "L'illuminazione cittadina a Lecce dal 1800 al 1900" Relatore: Chiar.mo Prof. Gino PAPULI Laureando: Giovanni GRECO. Lecce, 15 dicembre 1999
V. Mancarella Olio d'oliva di Puglia anti cancro.
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