Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
sabato 24 aprile 2010
Cacciatore di Piante del Salento leccese
Cacciatore di Piante del Salento leccese
di Antonio Bruno*
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A Leverano (Lecce) "Note Fiorite", la manifestazione che si svolge oggi e domani 25 aprile 2010. Si suggerisce di effettuare prove di germinazione su piante spontanee della Flora del Salento leccese per verificare la loro attitudine ad essere propagate e studi sulla fisiologia e sulla conservazione dei fiori recisi dopo che sono stati raccolti.
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Ci sono gli ambienti naturali ed esistono i tentativi di riprodurre la loro bellezza sui balconi delle nostre case o, per i più fortunati, nei giardini che precedono o succedono le nostre case oppure negli spazi verdi che occupano le nostre città rendendole più simile a una condizione di vita naturale.
Il paesaggio antico è stato decantato dai poeti e studiato e dipinto dagli artisti e noi non facciamo che tentare di averlo nelle nostre case. Gli inglesi sono stati i primi a copiare l'arte dell'uomo e, dai tratti che ricavavano dai paesaggi dipinti, tentavano di adattarli ai loro giardini. Insomma gli inglesi hanno il merito di aver tentato di adattare il Paesaggio dei dipinti ai loro giardini. Questa influenza è giunta anche nel Salento leccese dove la produzione vivaistica ed il commercio delle specie ornamentali sono orientati prevalentemente su specie esotiche che spesso hanno difficoltà ad adattarsi completamente alle nostre condizioni ambientali.
E' interessante quanto realizzato dal Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio - Università degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria, dove si è tentato di individuare specie autoctone di Campanula per poterle poi utilizzare come pianta da vaso fiorito, pianta da giardino o come fiore reciso.
Sono state effettuate prove di germinazione per verificare la loro attitudine ad essere propagate e studi sulla fisiologia e sulla conservazione dei fiori recisi dopo che sono stati raccolti. In questo caso la ricerca ha dimostrato che possono essere utilizzate le Campanule perchè la varietà detta Spicata e quella Rapunculoides hanno una percentuale di germinazione del 70% alla temperatura media di 14°C e sempre la Campanula Rapunculoides sottoposta a prova di conservazione del fiore reciso ha ottenuto una buona conservazione di 4 – 6 giorni dimostrandosi adatta alla vendita dei fiorai.
L'esperienza torinese può divenire l'esperienza di Leverano? Insomma "Note Fiorite", la manifestazione che si svolge oggi e domani 25 aprile 2010 nata per far apprezzare e esaltare i siti di maggior richiamo, che si è dimostrata in questi sei anni in grado di creare interesse per la natura e il territorio, sarà in grado di raccogliere la sfida per l'arricchimento culturale e l'innovazione individuando specie tipiche del Salento leccese e di Leverano in particolare, per poterle poi utilizzare come pianta da vaso fiorito, pianta da giardino o come fiore reciso?
Mi verrebbe da fare una domanda ai floricoltori di Leverano. Me lo immagino il mio amico Mimino di Leverano che ha fatto la sua azienda in cui produce fiori e piante per i giardini e quindi è anche un vivaio in cui vive e svolge il suo lavoro di ogni giorno. Io ti chiedo Mimino: “Tu sai perchè hai fatto la tua azienda in cui produci piante e fiori che assomiglia a un giardino?” E' come se ti vedessi, non sai cosa rispondermi vero? Sei sorpreso? Non lo sai? E allora te lo dico io, era scritto nel tuo patrimonio genetico, nel tuo DNA, era scritto che tu dovevi fare quel giardino.
Io sono convinto che tu aspettavi la primavera, dopo il freddo dell'inverno per vedere i fiori che sbocciano, come adesso, e che sei stato sempre trascinato in immagini delicate che sorgevano nella tua anima quando rimanevi immerso nei profumi delle foglie e travolto da tutti gli odori del mondo vegetale che ti circonda. Quando sei cresciuto caro Mimino allora hai voluto fare di questa tua passione per la natura il tuo lavoro. Questo sei! E questo sono i nostri florovivaisti, donne e uomini del Salento leccese che da sempre sono rimasti incantati a guardare la corolla di una margherita, o paralizzati e pieni di meraviglia davanti all'esplosione di un prato pieno di fiori di campo, spontanei, così com'è spontaneo sentire il cuore pieno di felicità in una bella giornata d'aprile con l'aria tiepida che ti accarezza il viso e i profumi delicati che inondando i tuoi sensi.
Se sei qui, in questo territorio, per produrre fiori e piante perchè non cerchi di individuare anche tu specie autoctone per poterle poi utilizzare come pianta da vaso fiorito, pianta da giardino o come fiore reciso? I fiori spontanei in cui anneghiamo i nostro occhi per qualche giorno ogni primavera, grazie a te amico Mimino, invece di scolorirsi ed appassire, attraverso la tua passione con l'andar del tempo acquisteranno nitidezza e flagranza e poi diverranno fioriti in eterno donandoci quei colori e quegli odori della stupenda Primavera della campagna salentina per tutto l'anno.
Foreste tropicali, barriere coralline, boschi, zone umide, pascoli alpini, dune costiere: sono alcuni degli ecosistemi dove milioni di organismi vivono in equilibrio interagendo tra di loro. Alcuni di questi ambienti ricchi di biodiversità ci sono anche nel Salento leccese ed io spero che accada a qualcuno quello che accadde a Mimino Albano negli anni 60 il primo salentino di Leverano a tentare la via della floricoltura. Mimino si trasferì a Viareggio che tra le altre cose è un centro specializzato nella coltivazione dei fiori e dopo alcuni anni, rientrò al Sud, nel Salento Leccese e iniziò la pratica floricola, dando il via a ciò che ha fatto di Leverano un paese ricco di benessere, che ha portato alla creazione nel territorio del “Mercato dei Fiori”.
Adesso caro Mimino si tratta di guardare a Leverano, alla sua pseudosteppa e alla sua gariga, si tratta di osservare le zone umide dell'Arneo, percorrere le Serre Salentine, insomma caro Mimino devi diventare “Cacciatore di Piante del Salento leccese”........ per non morire!
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Ercole Silva: Dell'arte dei giardini inglesi
Accati E., Devecchi M.*, Scariot V., Seglie L. : Valorizzazione delle potenzialità ornamentali di ecotipi locali di Campanula spp. mediante prove di propagazione e conservazione in post-raccolta
Maria Chiara Pozzana: I giardini di Firenze e della Toscana: guida completa
Maria Gabriella Buccioli: I giardini venuti dal vento: come ho costruito il mio giardino "secondo natura"
Touring club italiano: L'Italia dei giardini
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