Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
lunedì 26 aprile 2010
Gestione sostenibile del Paesaggio del Salento Leccese per scoprire “Quel qualcosa che non va”
Gestione sostenibile del Paesaggio del Salento Leccese per scoprire “Quel qualcosa che non va”
di Antonio Bruno*
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Se prendiamo in mano i dati delle giornate lavorative effettuate in campagna gli operai con età compresa tra i 20 ed i 40 anni sono 4 milioni 907 mila 478 .
E' interessante l'iniziativa che si sta facendo in questi giorni in Terra di Bari dove la Provincia con l'azione di una donna l'Assessore Mary Rina ha dato il via a un ciclo di Seminari sulla gestione Eco- sostenibile del Suolo che toccherà tutti i Comuni della Provincia di Bari.
La Provincia di Lecce ha in corso un progetto strategico che ha nella tutela dell'ambiente il suo punto di forza. Mi rivolgo a questo importante Ente territoriale per segnalare la possibilità di formare donne e uomini che attivamente salvaguarderanno il territorio.
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Ieri sera a Lecce, dopo aver attraversato porta Rudiae, nei pressi dell'Accademia delle Belle Arti, ho visto un uomo elegante che con un'andatura raffinata veniva verso di me: si trattava del Professore Vittorio Di Sansebastiano. Abbiamo discusso dei Dottori Agronomi, dell'Ordine di cui è stato Presidente e che oggi vede me ricoprire l'incarico di Consigliere, dell'anelito di riuscire a fare il bene di questo territorio comunicando il contributo indispensabile della categoria dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. Ha voluto sapere della mia attività e mi ha incitato a proseguire, insomma come il comandante di una nave mi ha detto quell'”avanti così” che conforta.
Siccome il lavoro in campagna cambia, si caratterizza sempre più come tutela del suolo e del Paesaggio, con il recupero dell'etica e l'introduzione di metodi innovativi presto dovrò onorare l'invito che mi ha fatto il Segretario dell'Istituto Tecnico Agrario Statale “Giovanni Presta” di Lecce perché le nuove generazioni devono tornare a scommettere sull'agricoltura.
Devo assolutamente andare a parlare con chi si interessa di formazione perché, secondo la mia modesta opinione, c'è necessità di contrastare l'abbandono dei campi, l'inquinamento e lo sfruttamento del patrimonio rurale.
Se prendiamo in mano i dati delle giornate lavorative effettuate in campagna gli operai con età compresa tra i 20 ed i 40 anni sono 4 milioni 907 mila 478 che sono quasi la metà del totale delle giornate lavorative effettuate nella Regione Puglia e rappresentano il 15% del valore nazionale.
Ci dobbiamo rivolgere prima di tutto a queste donne e a questi uomini rendendoli consapevoli della assoluta necessità di divenire professionisti qualificati attraverso un percorso formativo.
E' interessante l'iniziativa che si sta facendo in questi giorni in Terra di Bari dove la Provincia con l'azione di una donna l'Assessore Mary Rina ha dato il via a un ciclo di Seminari sulla gestione Eco- sostenibile del Suolo che toccherà tutti i Comuni della Provincia di Bari.
La Provincia di Bari ha messo in cantiere questo progetto con la collaborazione della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Bari, del Centro di ricerche “Basile Calamia” (Crsa) di Locorotondo e con le associazioni che si occupano di ambiente e territorio.
Bisogna imitare le buone cose e tenersi alla larga da quelle cattive! I buoni esempi, come questo della Provincia di Bari, andrebbero estesi alla Provincia di Lecce a cui rivolgo il mio appello da queste colonne.
Diversi studi critici, a partire dagli anni 1980 sostengono che l'adozione delle innovazioni tecnologiche prodotte dal sistema scientifico e diffuse tramite l'apparato della divulgazione agricola, sono la condizione essenziale per il superamento delle forme arretrate di produzione.
In molti paesi in via di sviluppo i servizi di divulgazione agricola sono stati criticati per aver concentrato gli sforzi e le risorse a favore dei coltivatori maggiori e al passo con il progresso, a discapito quindi dei coltivatori più piccoli e meno accessibili dal punto di vista geografico.
Le organizzazioni professionali e quelle di categoria dovrebbero entrare nel sistema innovativo soprattutto con compiti di divulgazione. Tuttavia presentano gravi problemi in termini di organizzazione, per cui la loro attività è prevalentemente circoscritta nella consulenza burocratica, che peraltro permette di espletare le pratiche per i finanziamenti pubblici, spesso destinati ad investimenti innovativi.
La Provincia di Lecce ha in corso un progetto strategico che ha nella tutela dell'ambiente il suo punto di forza. Mi rivolgo a questo importante Ente territoriale per segnalare la possibilità di formare donne e uomini che attivamente salvaguarderanno il territorio.
Operare nel Paesaggio rurale significa divenire custodi della biodiversità perché si utilizzeranno più specie animali e vegetali che sono già adatte al nostro ambiente e che quindi ricostituiscono l'equilibrio naturale che lo tutela dal degrado e dallo scempio di chi fa abuso del Paesaggio.
Insomma in questo modo si avrebbe un sistema Salento Leccese basato sulle risorse del Territorio e sulle peculiarità delle eccellenze e delle produzioni tipiche.
A questo proposito ricordo l'interessante iniziativa “sulla biodiversità” decisa lo scorso 22 aprile presso il Comune di Zollino che potrebbe divenire un “Manifesto per la valorizzazione del Paesaggio”.
La formazione è indispensabile anche per proteggerci dalla piaga della sofisticazione che in questi giorni ha visto spacciare per olio extravergine una miscela di olio di oliva mescolato con olio di semi di girasole e insaporito e colorato con beta carotene e clorofilla industriale. Ho già scritto che la piaga della sofisticazione è collegata alla autorizzazione delle miscele di olio d'oliva con olio di cotone che si faceva alla fine del 1800 e che fece venire meno l'unica arma che abbiamo contro la piaga della sofisticazione ovvero la capacità dei nostri sensi olfatto, gusto e vista di percepire quel “qualcosa che non va” che ci fa allontanare ad ciò che non è genuino. Anche questo è un territorio che ha necessità di essere esplorato al più presto.
*Dottore Agronomo
Bibliografia
Jan D. Van der Ploeg: Oltre la modernizzazione. Processi di sviluppo rurale in Europa
Dizionario Collins dell'ambiente
Ercole Giap Parini:I posti delle fragole: innovazioni e lavoro nella fragolicoltura della California e della Calabria
Antonella Fanizzi: I giovani tornano in Campagna La Gazzetta del Mezzoggiorno del 25/04/2010
l.nat. La truffa dell'olio “tinto” La Gazzetta del Mezzoggiorno del 26/04/2010
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