“Programma
di
“Tutela della Biodiversità nel Sistema di Conservazione della
Natura in Puglia”
Al
via le prime azioni di tutela di chirotteri e vallonee lungo il Parco
“Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase”
Grande
soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Parco, ing.Nicola
Panico per
l’attuazione dell’importante progetto “Misure
– riferisce il Presidente – che riguardano l’intera comunità
del Parco. La presenza dei pipistrelli è fondamentale per gli
equilibri del nostro ecosistema, e per la preziosa azione di bonifica
ambientale che questi mammiferi svolgono. La loro sopravvivenza è
fortemente compromessa da cattive prassi come l’uso di pesticidi
nelle campagne e l’incontrollata fruizione delle grotte presenti
lungo tutta la fascia costiera del Parco. Lo stesso dicasi per la
quercia vallonea di Tricase, alla cui tutela è stato destinato metà
del budget dell’intero progetto: uno sforzo esemplare compiuto per
salvaguardare uno dei simboli del Parco. Quello finanziato –
continua Panico - è il primo di una serie di progetti ed iniziative
in direzione della conservazione delle specie faunistiche e vegetali
più vulnerabili”.
Si
concretizza infatti in questo periodo la prima parte del progetto,
approvato e finanziato dalla Regione Puglia al Parco, che prevede
assieme alla protezione dei pipistrelli,
e la salvaguardia delle grotte, loro habitat d’elezione, anche la
tutela della Quercia
Vallonea (Quercus
macrolepis): l’entità
botanica più suggestiva della flora salentina, che
figura tra le
specie per le quali a livello mondiale è riconosciuta l’esigenza
di istituire riserve per salvaguardare lo stock genetico (UNESCO
1979).
All’occhio
attento del visitatore non sfuggiranno i primi interventi. Per quanto
riguarda la prima linea, dedicata ai piccoli mammiferi, sono stati
collocati abbeveratoi
faunistici utili a
loro e a molte altre specie faunistiche; nel tempo sono spariti gli
specchi d’acqua nelle campagne, come vecchi
piluni, conche, vasche di abbeveraggio nei pascoli,
ormai dismessi o chiusi per motivi di sicurezza. Ciò ha ridotto
notevolmente le riserve d’acqua utilizzabili dagli animali
selvatici. Ma questi preziosi punti di “dissetamento”, in alcuni
casi, afferma il responsabile del Progetto, dott.
Biol. Francesco Minonne,
sono anche opere di riqualificazione pensate per la sistemazione di
punti soggetti a degrado: come quello collocato nella spiaggetta di
Porto Badisco dove si cercherà di ripristinare la sorgente
continuamente interrata da detriti e sabbia rimossa.
A
comprendere e percepire l’area naturale come bene inestimabile,
sono poi in allestimento, lungo tutto l’asse costiero, le tabelle
illustrative, con
indicazioni divulgative dell’area ed informazioni scientifiche
distintive degli habitat e delle specie che ci vivono.
Completano
l’opera, in perfetta armonia con l’ambiente, i segnalatori
dell’area protetta,
stilizzazioni in acciaio COR-TEN, di grande utilità alla percezione
consapevole del Parco. Sentinelle dei luoghi con informazioni e
numeri utili a tutti, essi sono anche un invito a soffermarsi ed
osservare il volo dei migratori, i paesaggi mozzafiato, le preziose
specie botaniche custodite nel territorio.
In
ultimo si possono osservare ad Otranto, presso le grotte della monaca
e le fonti di Carlo Magno, e il cunicolo del Diavolo a Badisco, le
nuove cancellate in
acciaio, adeguatamente
studiate per favorire il passaggio dei chirotteri , idonee anche per
mettere in sicurezza siti pericolosi.
Nota
di particolare rilevo è che i massi utilizzati per la realizzazione
degli abbeveratoi sono stati prelevati lungo la litoranea da siti di
accumulo con scarichi abusivi di inerti; la ditta realizzatrice delle
opere si è impegnata in un lavoro di pulizia e rimozione dei rifiuti
nei punti di installazione dei segnalatori che diventano così anche
riferimenti simbolici di legalità e cura del luoghi.
Il
Progetto ha avviato, inoltre, un piano di monitoraggio sia per i
chirotteri che per le vallonee che permette lo studio sullo stato di
salute e di diffusione di entrambe le popolazioni nell’Area
protetta.
M.Maddalena
Bitonti
Ufficio
Stampa Ente Parco
Nessun commento:
Posta un commento