La Coltivazione degli Orti nel Regno delle Due Sicilie nel 1841: Dall'Orto a Fogliame
La Coltivazione degli Orti nel Regno delle Due Sicilie nel 1841: Dall'Orto a Fogliame
Nel 1841, nel contesto agricolo del Regno delle Due Sicilie, la pratica dell'orticoltura rivestiva un'importanza fondamentale per la sussistenza delle comunità locali. Nel trattato "Dell'Orto a Fogliame", si delineano i principi chiave riguardanti la coltivazione delle piante erbacee, evidenziando le considerazioni sul terreno, la custodia, l'irrigazione, il letame e le piante stesse.
1. Il Terreno: Fondamenta della Coltivazione
Il testo sottolinea l'importanza di scegliere il terreno con saggezza, considerando se l'orto è destinato alla vendita o al consumo familiare. La fertilità, la facilità di lavorazione e il drenaggio sono elementi cruciali. Si avverte contro l'uso di terreni argillosi o palustri, promuovendo invece suoli di media consistenza. L'esposizione al sole è considerata essenziale per garantire il gusto delle erbe coltivate.
2. La Custodia: Difendersi dai Ladri e dagli Elementi
Mentre gli antichi affidavano la sicurezza dell'orto a simboli come la statua di Priapo, il trattato suggerisce recinti impenetrabili, come fossati, muri, palafitte o siepi vive. Ogni opzione presenta vantaggi e svantaggi, con una preferenza per le siepi vive, che, se ben curate, offrono anche combustibile e nutrimento per le api.
3. L'Irrigazione: Garantire l'Acqua Necessaria
L'acqua è un elemento vitale per l'orto, e il testo consiglia di avere accesso a una fonte d'acqua, come un fiume o un lago, per l'irrigazione. In mancanza di ciò, scavare pozzi è una pratica consigliata. Tuttavia, si sottolinea l'importanza di evitare l'uso di acque che potrebbero danneggiare le piante a causa della loro temperatura o della presenza di materiali nocivi.
4. Il Letame: Nutrimento Essenziale
Il letame è indicato come il secondo pilastro per mantenere la fertilità del terreno. Il trattato rimanda a dottrine specifiche sull'ingrasso del terreno, insistendo sull'importanza del letamaio come parte integrante dell'orto.
5. Le Piante: Rotazione e Cure Adeguati
Sebbene la rotazione delle colture sia difficile da mantenere rigorosamente, il testo sottolinea l'importanza di far succedere piante di famiglie diverse. Si forniscono anche consigli pratici sulla semina e il trapianto, evidenziando la necessità di attenzione ai semenzai e alle condizioni ideali per il trapianto. Nel testo "Dell'Orto a Fogliame" del 1841, vengono forniti alcuni consigli pratici sulla semina e il trapianto delle piante. Ecco una sintesi di tali indicazioni:
Seminare a Tempo Proprio: Si sottolinea l'importanza di seminare le piante erbacee in modo tempestivo, considerando la diversa natura delle specie. La scelta del momento giusto è cruciale per garantire la corretta germinazione.
Terreno Adeguato: Per la semina, si raccomanda di utilizzare un terreno ben sminuzzato e fertile, evitando l'uso di letame fresco che potrebbe ostacolare la germinazione. La scelta del suolo giusto è essenziale per il successo della semina.
Inaffiatoio per l'Irrigazione dei Semezai: Durante l'irrigazione dei semenzai, si consiglia l'uso di un inaffiatoio. Questo strumento permette di versare l'acqua in modo controllato, simile alla pioggia, evitando danni alle delicate pianticelle.
Scelta delle Giornate per il Trapianto: Per il trapianto delle piante, si suggerisce di selezionare giornate umide o almeno coperte. Questa precauzione mira a favorire il radicamento delle piante trapiantate, riducendo lo stress idrico.
Accorciare le Barbe delle Radici Capillari: Prima del trapianto, è consigliato accorciare le barbe delle radici capillari. Questa operazione è benefica per favorire una migliore adattabilità delle piante al nuovo ambiente.
Attenzione alle Radici Fusiformi o Carnose: Si avverte che l'operazione di accorciamento delle barbe delle radici potrebbe essere dannosa per le piante che presentano radici fusiformi o carnose. Pertanto, occorre cautela nella gestione di queste specie durante il trapianto.
In questo contesto, il testo enfatizza la cura e l'attenzione necessarie nella gestione delle fasi cruciali della crescita delle piante, dalla semina al trapianto.
In sintesi, nel 1841, la coltivazione degli orti nel Regno delle Due Sicilie seguiva principi ben definiti, basati su una comprensione attenta delle condizioni del terreno, della necessità di difendersi da ladri e agenti atmosferici, e dell'importanza di una gestione oculata dell'acqua, del letame e delle piante stesse.
Bibliografia
1841 Catechismo agrario compilato dal cavaliere Granata per incarico della pubblica istruzione
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