venerdì 19 gennaio 2024

Alla scoperta della Pestanaca di Sant'Ippazio: Tra mito, tradizione e sapori autentici

 

Alla scoperta della Pestanaca di Sant'Ippazio: Tra mito, tradizione e sapori autentici

Benvenuti nella suggestiva terra del Salento, dove una carota dai toni giallo-viola, conosciuta come Pestanaca di Sant'Ippazio (Daucus carota), si insinua nella trama intricata delle tradizioni locali. In questo viaggio attraverso la storia e la cultura dei territori di Tiggiano, Tricase e Specchia, ci imbatteremo in una varietà di carota che ha saputo sopravvivere grazie a un legame antico con la devozione popolare verso Sant'Ippazio, protettore della virilità e guaritore dell'ernia inguinale.

La Pestanaca, con la sua forma singolare e le dimensioni considerevoli, ha catturato l'immaginazione della comunità locale, che le attribuisce poteri taumaturgici legati al Santo. Il legame è così profondo che durante la festa in onore di Sant'Ippazio, che si celebra oggi 19 gennaio, i tiggianesi vendono le Pestanache insieme alle giuggiole, simbolo di fertilità. Questa festa non è solo un momento di celebrazione religiosa, ma anche l'occasione per ripetere il curioso rituale dello stannardhu, in cui i maschi del paese si contendono un palo di sette metri, simboleggiando la lotta per il buon esito dell'anno e il destino della comunità.

Ma la Pestanaca non si limita a Tiggiano; la sua presenza è legata ad altre festività locali come la Candelora di Specchia e quella di San Biagio a Corsano. Queste celebrazioni, in vari modi, convergono sul concetto di fertilità e propiziazione delle potenze della natura. La maturazione della Pestanaca coincide con il momento cruciale del calendario contadino, segnando il risveglio della natura dopo il periodo invernale.

Le antiche credenze contadine vedevano questo periodo come un delicato passaggio da uno stato all'altro, un momento di transizione che richiedeva rituali particolari per favorire il rinnovamento della fertilità dei campi. La Pestanaca diventa così un simbolo di prosperità e connessione con le forze vitali della natura.

Ma non è solo il contesto culturale e religioso a rendere la Pestanaca di Sant'Ippazio un tesoro locale. Dal punto di vista organolettico, questa varietà di carota è un vero e proprio gioiello culinario. La sua gustosità e croccantezza la distinguono, ma è il suo elevato contenuto di fibre e le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che la rendono un prodotto eccellente per la salute.

"Mara a lla pestanaca ca ad agosto nun è nata" - una frase che sottolinea il triste destino di quella carota che, ad agosto, non ha ancora fatto la sua comparsa. Una citazione che riflette la centralità di questo ortaggio nella vita e nelle aspettative della comunità, unendosi al tessuto della cultura salentina con il suo sapore unico e le sue radici profonde. La Pestanaca di Sant'Ippazio è più di una semplice carota: è un racconto vivente di tradizione, mito e sapori autentici che persistono nel tempo.

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