Caffè Selvaggio: Il Tesoro Nutraceutico di Astragalus boeticus L.
Caffè Selvaggio: Il Tesoro Nutraceutico di Astragalus boeticus L.
Nelle terre salentine, tra i suggestivi paesaggi di Corsano, Morciano di Leuca, Montesano Salentino e Specchia, si cela un tesoro botanico prezioso e poco conosciuto: il Caffè Selvaggio, noto anche come Astragalus boeticus L. Questa pianta erbacea annua, dalla forma scaposa, è parte della famiglia delle Leguminosae, e si presenta con un fusto prostrato-ascendente, talvolta eretto nell'A. boeticus.
Le sue foglie, composte e imparipennate, sono un vero spettacolo della natura, con 7-13 segmenti in A. hamosus o addirittura 21-31 in A. boeticus, tutte tomentose nella parte inferiore. Ma ciò che rende il Caffè Selvaggio un vero gioiello sono i suoi fiori, con un vessillo lungo 12-14 mm (7-9 mm nell'A. hamosus) e i frutti giallicci raccolti in racemi ovoidi.
I legumi, elementi chiave di questa pianta, si presentano sotto forma di sottili curvati a semicerchio nell'A. hamosus o tozzi con un becco ad uncino nell'A. boeticus. Tuttavia, è nei suoi semi che risiedono le proprietà nutraceutiche che hanno reso il Caffè Selvaggio noto, soprattutto nei tempi di guerra.
Durante i periodi difficili, questa pianta è stata utilizzata, talvolta in combinazione con i ceci, come un surrogato del caffè. La ricetta, tramandata nei racconti, richiede l'uso di una "cùccuma" o, almeno, di una caffettiera napoletana. L'arte di trasformare i semi di Astragalus boeticus in una bevanda simile al caffè è stata una risorsa preziosa in quei momenti di ristrettezze.
Ma al di là della sua storia legata al caffè di emergenza, il Caffè Selvaggio offre un ventaglio di proprietà nutraceutiche(*). I suoi semi, ricchi di sostanze benefiche, sono una fonte di interesse per gli studiosi e gli appassionati di erboristeria. Si dice che contengano composti con potenziali benefici per la salute, rendendo il Caffè Selvaggio un elemento da considerare nella dieta quotidiana.
In conclusione, l'Astragalus boeticus L., con il suo nome dialettale come Cafè mericanu o Cafe restu, si rivela un'affascinante scoperta per gli amanti della natura e della storia salentina. Oltre al suo passato come sostituto del caffè in tempi difficili, il Caffè Selvaggio offre una promettente prospettiva nutraceutica che potrebbe portare ad ulteriori studi e applicazioni. Un tesoro nascosto nelle terre salentine, pronto a essere svelato e apprezzato per le sue molteplici virtù.
Ricette
CAFÈ 'MERICANU (Caffe americano)
Ingredienti
semi di caffè selvaggio
ceci
acqua
zucchero
Preparazione
Tostare il caffè selvaggio e i ceci (usati per addolcire il preparato), quindi macinali.
Portare ad ebollizione una cùccuma piena d'acqua, spegnere il fuoco e versarvi la farina di legumi ottenuta in precedenza, lasciandola infondere per 10 minuti, quindi filtrare, zuccherare e servire.
(*) I semi contengono Colina e Trigonellina. La Colina ha attività antiossidante. La Trigonellina ha proprietà stimolanti dell’appetito, ipoglicemiche, galattogene, antispasmodiche, immunostimolanti, diuretiche, toniche
Foto di Pancrazio Campagna
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