domenica 12 gennaio 2025

La Crisi dell’Agricoltura Salentina e l'Impatto della Xylella Fastidiosa

 


La Crisi dell’Agricoltura Salentina e l'Impatto della Xylella Fastidiosa

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Introduzione

Il Salento è una regione storicamente caratterizzata da un’agricoltura di elevata importanza economica, sociale e ambientale. La produzione olivicola ha rappresentato per secoli una colonna portante del sistema produttivo locale, contribuendo al sostentamento delle comunità e alla definizione del paesaggio tipico mediterraneo. Tuttavia, negli ultimi undici anni, la diffusione della Xylella fastidiosa ha segnato una svolta drammatica. Il batterio, letale per gli ulivi, ha portato alla distruzione di milioni di esemplari secolari, infliggendo gravi danni economici, ambientali e paesaggistici.

Questo studio analizza i problemi attuali e le prospettive future dell’agricoltura salentina, includendo l'urgenza di interventi per affrontare i ritardi accumulati, la necessità di una progettualità sostenibile e le misure che potrebbero arginare la crisi in atto.


L’Impatto della Xylella Fastidiosa

La Xylella fastidiosa, introdotta nel Salento nel 2013, ha distrutto milioni di ulivi, alcuni dei quali con una valenza storica e culturale inestimabile (Saponari et al., 2019). Questa calamita naturale ha paralizzato la filiera olivicola e messo a rischio la biodiversità, con conseguenze che vanno ben oltre il comparto agricolo. La desertificazione paesaggistica del territorio salentino è una delle più visibili conseguenze di questo disastro.

Nonostante l’introduzione di fondi straordinari, come i 300 milioni di euro stanziati durante il governo Monti, e il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola, i progressi sono stati lenti. Ad oggi, solo 1.000 aziende sono state finanziate, in gran parte con anticipi. Questo livello di intervento è insufficiente rispetto all’entità del problema (Movimento Spontaneo Agricoltori Salento, 2023).


Problemi Strutturali e Rallentamenti Burocratici

L’agricoltura salentina è afflitta da problemi strutturali che ne ostacolano lo sviluppo:

  1. Rendita agraria e passività dei contributi comunitari: Le grandi proprietà terriere spesso beneficiano di rendite passive, bloccando di fatto gli investimenti necessari per riqualificare le aree colpite (Esposti, 2020).

  2. Parcellizzazione delle proprietà: La frammentazione ereditaria dei terreni rende difficoltosa la realizzazione di progetti imprenditoriali su larga scala.

  3. Lentezza burocratica: Il processo di erogazione dei fondi è stato definito “elefantiaco” dai produttori locali, che lamentano una mancanza di concretezza nelle promesse istituzionali. Questa lentezza è particolarmente problematica di fronte a una crisi che si aggrava rapidamente (Giannone, 2023).

  4. Scarso coordinamento istituzionale: Il continuo rimpallo di responsabilità tra governo e Regione Puglia ha ulteriormente complicato l'accesso ai ristori promessi, soprattutto per l'anno 2020, che rischiano di andare definitivamente persi.


Conseguenze Economiche, Ambientali e Turistiche

Il declino dell’olivicoltura salentina ha prodotto effetti negativi su più fronti:

  1. Economia: La perdita della filiera olivicola ha generato una grave crisi economica per le aziende agricole, molte delle quali non sono state in grado di riprendersi.

  2. Ambiente e paesaggio: Il Salento ha subito una trasformazione paesaggistica drammatica, con effetti negativi sulla biodiversità e sull’ecosistema locale. Inoltre, il fenomeno degli incendi dolosi e l’abbandono di rifiuti nelle campagne aggravano ulteriormente la situazione.

  3. Turismo: L’immagine del Salento come meta turistica è stata danneggiata dalla visione di campagne abbandonate e ulivi bruciati. Il turismo enogastronomico, strettamente legato alla produzione di olio di alta qualità, è in declino.


Proposte di Intervento

Per affrontare questa crisi multidimensionale, è necessario un approccio integrato e coordinato:

  1. Accelerare l'erogazione dei fondi: L’immediata disponibilità dei ristori del 2020 è cruciale per evitare ulteriori chiusure aziendali e sostenere la rigenerazione olivicola.

  2. Promuovere l'accentramento delle proprietà: Politiche volte a favorire l'accorpamento dei terreni frammentati potrebbero facilitare l'implementazione di progetti agricoli su larga scala.

  3. Favorire la transizione verso colture resistenti: Nuovi impianti di ulivi resistenti alla Xylella potrebbero recuperare fino al 35% della capacità produttiva antecedente alla crisi (Martelli et al., 2016).

  4. Diversificazione agricola e riqualificazione territoriale: Le terre non più destinate all’olivicoltura devono essere riqualificate per altre colture o attività sostenibili, al fine di prevenire l’abbandono e la desertificazione.

  5. Protezione delle risorse idriche: Urge un piano per la salvaguardia delle falde acquifere, il contrasto al dissesto idrogeologico e l’implementazione di sistemi di approvvigionamento idrico efficienti.

  6. Regolamentazione degli impianti fotovoltaici: Si propone di limitare l'installazione di impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, favorendone il posizionamento su strutture già esistenti.

  7. Nomina di un commissario straordinario: La gestione della crisi Xylella richiede una figura centrale con poteri straordinari per coordinare le azioni tra governo, Regione e agricoltori.


Conclusioni

La crisi agricola del Salento rappresenta una sfida complessa che richiede interventi straordinari e immediati. Oltre alla necessità di ristori finanziari, è fondamentale ripensare l’intero modello di sviluppo territoriale, integrando sostenibilità economica, ambientale e sociale. È essenziale che le istituzioni smettano di rimpallare responsabilità e lavorino insieme per garantire un futuro alla filiera agricola e all’ecosistema salentino.


Bibliografia

  • Saponari, M., Boscia, D., Nigro, F., & Martelli, G. P. (2019). “The major threat to olive production in southern Italy: Xylella fastidiosa.” Phytopathology, 109(2), 175-186.

  • Esposti, R. (2020). “Agricultural policy and rural development in Italy: Challenges and opportunities.” Italian Journal of Agronomy, 15(4), 281-289.

  • Martelli, G. P., Boscia, D., Porcelli, F., & Saponari, M. (2016). “The olive quick decline syndrome in south-east Italy: A threatening phytosanitary emergency.” European Journal of Plant Pathology, 144(2), 235-243.

  • Movimento Spontaneo Agricoltori Salento (2023). Dichiarazioni e interventi pubblici.

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