venerdì 10 gennaio 2025

Può un professionista fornire una prestazione intellettuale come donazione?


 Può un professionista fornire una prestazione intellettuale come donazione?

Antonio Bruno Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

La questione della possibilità per un professionista di fornire una prestazione intellettuale come donazione solleva molteplici interrogativi di natura giuridica, etica ed economica. La vicenda della Giunta del sindaco Adriana Poli Bortone, che ha introdotto una short list di professionisti per collaborazioni gratuite con l’amministrazione pubblica, rappresenta un interessante caso studio per analizzare il fenomeno.

Il contesto normativo e costituzionale

La normativa italiana sul lavoro professionale è saldamente ancorata a principi costituzionali, come l’articolo 36 della Costituzione, che sancisce il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto. Questo principio è alla base del concetto di equo compenso, introdotto anche da normative specifiche, come la legge n. 172/2017. Tale legge tutela i professionisti da compensi non commisurati al lavoro prestato, riconoscendo il valore economico e sociale delle attività professionali.

Tuttavia, la prestazione intellettuale può essere fornita a titolo gratuito, purché rispetti determinati limiti giuridici e non contrasti con il principio di equo compenso. La donazione di una prestazione professionale, dunque, è teoricamente possibile, purché sia volontaria e non imposta da condizioni che ledano la dignità del professionista o creino squilibri competitivi nel mercato del lavoro.

Il caso della short list per incarichi gratuiti

La delibera della Giunta Poli Bortone, che prevede l’istituzione di una short list per collaborazioni occasionali e gratuite, ha sollevato un acceso dibattito. Da un lato, l’amministrazione ha giustificato la scelta come strumento per far fronte a esigenze straordinarie e specifiche della macchina amministrativa, con prestazioni circoscritte a interventi limitati nel tempo. Dall’altro lato, gli Ordini professionali di avvocati, architetti, geometri e ingegneri hanno contestato la misura, definendola lesiva della dignità del lavoro e in contrasto con i principi di equo compenso.

Una delle principali criticità riguarda il rischio di svilire il valore del lavoro intellettuale. Come sottolineato nel ricorso presentato al TAR dall’Ordine degli avvocati di Lecce, la delibera potrebbe violare l’articolo 36 della Costituzione, poiché propone prestazioni a titolo gratuito senza adeguate garanzie per i professionisti coinvolti. Inoltre, il provvedimento rischia di creare un precedente pericoloso, incentivando altre amministrazioni a seguire un approccio simile.

Donazione professionale e limiti etici

Sul piano etico, la donazione di una prestazione intellettuale richiede una riflessione sul rapporto tra il professionista e la collettività. Fornire un servizio a titolo gratuito può essere considerato un gesto di responsabilità sociale, ma solo se è il frutto di una scelta libera e consapevole. Quando la gratuità diventa una condizione imposta da regolamenti o delibere, si rischia di compromettere la libertà del professionista e di alimentare una cultura di svalutazione del lavoro.

Inoltre, è necessario distinguere tra prestazioni occasionali di carattere volontario e collaborazioni strutturate che richiedono un impegno continuativo. Le modifiche apportate dalla Giunta Poli Bortone, che qualificano le collaborazioni come meramente occasionali e finalizzate a una singola azione, cercano di evitare questo rischio. Tuttavia, rimane la questione di fondo: è giusto e sostenibile richiedere prestazioni professionali a titolo gratuito, anche in un contesto di collaborazione occasionale?

Il procedimento corretto per la donazione della prestazione professionale

Per rispettare i principi di libertà e dignità del lavoro, il procedimento corretto prevede che l’affidamento degli incarichi avvenga attraverso un avviso pubblico che contempli un corrispettivo per la prestazione professionale. Una volta completato l’incarico e definita la parcella, il professionista deve avere la libertà di scegliere se effettuare una donazione al Comune dell’importo corrispondente alla propria parcella.

Questo approccio garantisce che:

  1. Venga riconosciuto il valore economico della prestazione professionale, evitando qualsiasi rischio di svilimento.

  2. La donazione rimanga un atto volontario e libero, che il professionista può decidere in autonomia senza pressioni o condizionamenti.

  3. Si rispettino i principi costituzionali e normativi, tutelando sia i diritti del professionista che l’integrità del procedimento amministrativo.

In questo modo, si realizza un equilibrio tra la necessità di far fronte a esigenze straordinarie della macchina amministrativa e il rispetto della dignità del lavoro professionale.

Conclusioni

La donazione di una prestazione intellettuale è consentita dal punto di vista giuridico, ma solo se avviene nel rispetto dei principi di libertà e dignità del lavoro sanciti dalla Costituzione. Il caso della short list istituita dalla Giunta Poli Bortone mette in evidenza i rischi legati a un uso improprio della gratuità nel lavoro professionale, che potrebbe portare a una svalutazione del ruolo dei professionisti e a un indebolimento delle tutele garantite dall’equo compenso.

La prestazione gratuita deve rimanere una scelta individuale e volontaria, non una prassi amministrativa. Seguendo il procedimento corretto sopra descritto, si può preservare il valore del lavoro intellettuale e garantire un equilibrio tra l’interesse pubblico e i diritti dei professionisti.

Bibliografia

  • Costituzione della Repubblica Italiana, art. 36.

  • Legge n. 172/2017, "Norme in materia di equità del compenso e di responsabilità professionale".

  • Delibera di Giunta n. 307 del 13 settembre 2022, Comune di Lecce.

  • Ricorso al TAR dell’Ordine degli avvocati di Lecce (ottobre 2022).

  • Intervento del sindaco Adriana Poli Bortone, Consiglio Comunale del 20 dicembre 2022.

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